Il Ceta è un buon accordo, lo confermano i dati diffusi oggi dalla Commissione Europea

Continuano a salire le esportazioni di prodotti agroalimentari della Ue sul mercato canadese, grazie all’accordo economico e commerciale bilaterale entrato in vigore, in via provvisoria, nel settembre 2017.

Sulla base dei dati diffusi oggi dalla Commissione europea – rileva Confagricoltura – le esportazioni di settore destinate al Canada sono aumentate del 7% nel 2018. Per i formaggi, in particolare, con il 33%, la crescita è risultata nettamente superiore alla media. Per i vini, il rialzo è stato del 10%.

Per i formaggi, tuttavia – segnala Confagricoltura – nel primo trimestre di quest’anno si è registrata un’inversione di tendenza. Le esportazioni sono diminuite di oltre il 30 per cento. Come segnalato dagli industriali di settore, il fenomeno dipende da un’inefficiente gestione delle quote previste dall’Accordo Ceta.

“Occorre continuare a lavorare per la piena applicazione dell’Accordo – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – e riteniamo che il problema, segnalato anche dagli operatori francesi, possa essere superato a breve”.

“Bisogna comunque da ricordare che nel 2018 l’export di formaggi italiani sul mercato canadese è aumentato di quasi il 20 per cento – ha continuato -. Circa un terzo dell’export complessivo della Ue è partito dall’Italia. Secondo gli operatori del settore, è possibile raddoppiare le esportazioni nel giro di cinque anni”.

“Per quanto riguarda la situazione dei primi mesi di quest’anno, si è anche registrato un aumento delle esportazioni verso gli Usa dei prodotti a indicazione geografica e di qualità”, ha poi evidenziato Giansanti.

“Probabilmente, gli operatori statunitensi hanno aumentato gli acquisti, in vista dei dazi aggiuntivi Usa che potrebbero scattare a metà ottobre.

“Resta comunque il fatto, numeri alla mano, che quello con il Canada si sta rivelando un buon accordo per il settore agroalimentare, tenendo anche conto che, almeno finora, non c’è stata la temuta invasione di grano duro e carni bovine”, ha concluso Giansanti.

“Confermiamo, invece, tutte le nostre profonde riserve sull’intesa di massima raggiunta a fine giugno con i paesi Mercosur”.

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Pirrè (Confagricoltura Ragusa): “Bene la videosorveglianza nelle campagne iblee contro il caporalato. Ma serve cambiare la legge”

La videosorveglianza arriva nelle campagne siciliane e verrà utilizzata per combattere il fenomeno del caporalato: a darne notizia il presidente della Regione Nello Musumeci che ha dichiarato: «Così entra nella fase operativa il Protocollo d’intesa sottoscritto con il ministero dell’Interno».

Per la concreta realizzazione del progetto bisognerà aspettare i tempi necessari per creare la rete di videosorveglianza che seguirà la progettazione esecutiva da affidare prossimamente attraverso un bando. La Regione si doterà di una serie di strumenti ad alta tecnologia, da quello che si apprende dalla Regione, telecamere ad alta risoluzione e sensori audio/video ambientali – che saranno collegate con la centrale operativa del Corpo Forestale della Sicilia.

La rete di videosorveglianza sarà finanziata con circa dodici milioni del Pon legalità 2014/2020. Il governo regionale, da parte sua, con una delibera proposta dall’assessore al Territorio Toto Cordaro, si è impegnato a destinare duecentomila euro all’anno, per il successivo quinquennio 2022/2026, per garantire la piena funzionalità delle apparecchiature.

Alla Regione promettono che per la lotta al caporalato ci si affiderà anche alle immagini catturate dai droni, ma nulla si dice a proposito di altri importanti reati che vengono consumati nelle campagne come furti di prodotti, attrezzature e mezzi agricoli, abigeati o macellazioni clandestine.

Bene l’iniziativa del Governo Regionale che mette in campo strumenti di controllo contro il caporalato nelle campagne. Gli imprenditori onesti non hanno nulla da temere e il fenomeno va prevenuto e represso con fermezza. Tuttavia, ci sembra oltremodo necessaria una riforma della norma vigente sul caporalato che ha determinato lo spopolamento delle campagne a causa della difficoltà delle aziende di sapere se gli alloggi che fornivano erano a rischio”: questo il commento del presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè. Che aggiunge: “Attualmente, anche chi si muove nel solco della legalità, se si discosta anche leggermente da uno degli indicatori, rischia di essere punito. C’è bisogno di rivedere la legge al fine di contrastare con efficacia lo schiavismo e il non rispetto dei diritti dei lavoratori, ma senza bloccare le imprese oneste con gli stringenti parametri attuali”.

Il progetto innovativo in una prima fase interesserà le province di Catania e di Ragusa, lì dove il fenomeno dello sfruttamento a basso costo della manovalanza risulta più diffuso: si va dalle zone del Calatino all’intera piana etnea, da Paternò, Belpasso, Caltagirone, Mineo, Palagonia, Scordia, Santa Maria di Licodia, Biancavilla e Adrano ai territori attraversati dalla strada statale 417.

Nel Ragusano, invece, l’attività di video sorveglianza sarà messa in campo a Vittoria, Scoglitti, Acate, Comiso, Scicli, Santa Croce Camerina, Marina di Ragusa. Località e snodi stradali saranno comunque definiti nella fase della progettazione esecutiva.

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Agritech StartUp Challenge: 50mila euro in palio a sostegno dell’innovazione nell’agroalimentare

Al via una call per startup e idee innovative nel settore agroalimentare: la Agritech Startup Challenge, Innovation for sustainable agriculture mette sul bando 50.000 euro di finanziamento

Un’iniziativa realizzata da Corteva Agriscience, con il supporto organizzativo di Sprim Italia e con il patrocinio di Confagricoltura, indirizzata a chi si occupa di food system e di sostenibilità ambientale; la call dedicata a chi ha avviato una startup o vorrebbe trasformare in impresa un’idea innovativa, mette in palio un finanziamento di 50.000 euro e la possibilità di attivare collaborazioni con Corteva Agriscience.

Per partecipare alla Agritech Startup Challenge. Innovation for sustainable agriculture sarà necessario presentare idee e progetti a un board dedicato e competente nel settore agricolo e di filiera.

Obiettivo della call è valorizzare i migliori progetti e aiutare a convertire un’idea vincente in una realtà imprenditoriale concreta.

Aree di interesse per la call Agritech Startup Challenge

La fase interlocutoria della call ha individuato le seguenti aree di interesse:

Blockchain: soluzioni per verificare la provenienza delle materie prime e garantire la trasparenza dell’intera filiera agroalimentare, nell’ottica di una completa tracciabilità e di una maggiore sicurezza alimentare

Agricoltura di precisione & decision support system: strategie di gestione aziendale che utilizzano le tecnologie dell’informazione per acquisire e interpretare dati, con l’obiettivo di migliorare la produzione agricola, minimizzare i danni ambientali ed elevare gli standard qualitativi dei prodotti agricoli

Big data in agricoltura: tecnologie per la raccolta e l’interpretazione di grosse moli di dati, finalizzate a migliorare la gestione dell’azienda agricola, l’efficienza della supply chain e la tracciabilità dei prodotti

Food loss & waste: soluzioni rivolte alla riduzione di perdite e sprechi alimentari, che coinvolgano uno o più fasi della filiera agroalimentare, dal produttore al consumatore

Supply & demand: soluzioni digitali per favorire l’incontro di domanda e offerta in ambito agricolo, al fine di tutelare le eccellenze del Made in Italy, agevolare gli scambi commerciali e accorciare la filiera agroalimentare

Robotica in campo: strumenti automatici (droni o robot farmer) volti a rendere più efficienti i processi all’interno della azienda agricola, a migliorare le condizioni di sicurezza degli operatori

Miglioramento e protezione delle colture: innovazioni per l’incremento delle rese, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resistenza alle malattie, nuovi principi attivi per il controllo di malattie parassitarie ed erbe infestanti, compatibili con le tecniche di agricoltura integrata e/o biologica

Oltre al premio in palio per il vincitore, i partecipanti avranno l’occasione di confrontarsi direttamente con esperti del settore e di dare visibilità al loro progetto innovativo, eventualmente instaurando collaborazioni con l’ente organizzatore.

L’iniziativa si rivolge ad aspiranti imprenditori (singolarmente o in team) e a fondatori di startup che abbiano raggiunto la maggiore età; che siano residenti in Italia; che abbiano all’interno del team almeno una persona di età inferiore ai 35 anni alla data di presentazione della candidatura; con progetti già validati attraverso un MVP (Minimum Viable Product), ovvero una versione semplificata e funzionante del prodotto o servizio, che ne includa almeno le caratteristiche minime.

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature – attraverso il sito dell’iniziativa – è fissato alle 23:59 del 15 ottobre 2019.

Clicca qui per leggere il bando

 

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“Il ruolo della donna nell’agricoltura del domani”: sabato convegno a Comiso organizzato da FIDAPA

Relatrici di primissimo livello per riflettere sul ruolo della donna dell’impresa agricola dell’oggi e del domani

Il ruolo della donna nell’agricoltura del domani: le alternative concrete per coltivare il futuro, tra creatività e innovazione”: questo il titolo del convegno che si terrà sabato 7 settembre, presso il Centro Congressi Villa Orchidea (S.P. Comiso-Vittoria), con inizio alle ore 17:00, organizzato da FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti e Professioni Affari)- BPW Italy, Distretto Sicilia”, in collaborazione con il Comune di Comiso e con Confagricoltura Donne Sicilia.

Si tratta del Convegno di Chiusura dell’anno sociale di FIDAPA Sicilia, all’interno del Tema Nazionale (“La creatività femminile e la cultura dell’innovazione, motori di sviluppo socio-economico-politico: obiettivi e progetti) e del Tema Internazionale (“Empowering women to realize sustenable development goals”).

Tra le relatrici, la dott.ssa Maria Pia Piricò, presidente di Confagricoltura Donna Sicilia, che dichiara: “Ringrazio di cuore la dott.ssa Cettina Corallo per aver coinvolto Confagricoltura Donna Sicilia in un convegno di livello su un tema così importante come quello delle donne impegnate nell’imprenditoria agricola”.

Sarà per me l’occasione di rimarcare le innumerevoli difficoltà che rendono oneroso l’impegno delle donne che decidono di investire al Sud in agricoltura (assenza di servizi di welfare, di infrastrutture adeguate e di tecnologia nelle aree rurali nelle quali operiamo)”.

Noi donne – conclude la presidente di Confagricoltura Donna Sicilia – siamo naturalmente portatrici sane di innovazione. E l’innovazione è una sfida non da poco che va supportata dall’Europa con una spesa che dovrà crescere nei prossimi anni, per permetterci di incrementare la performance dell’economia agricola italiana ed europea al meglio”.

donne e agricolturaLOCANDINA

Segue il programma completo del convegno:

 

Ore 17:00 – Accoglienza e saluti di benvenuto

  • Salvatrice Fresco (Presidente Sezione FIDAPA Comiso)

 

Ore 17:15 – Saluti

  • Caterina Mazzella (Presidente FIDAPA BPW Italy)
  • Cettina Corallo (Presidente FIDAPA BPW – Distretto Sicilia)
  • Giuseppina Seidita (Executive Finance Officer – BPWI)
  • Prof.ssa Maria Rita A. Schembari (Sindaco Comune di Comiso)
  • On. Avv. Giorgio Assenza (Deputato Assemblea Regionale Siciliana)

 

Ore 17:30 – Inizio lavori

  • Introduce Maria Concetta Oliveri (Vicepresidente Nazionale FIDAPA BPW Italy)
  • Coordina Cettina Corallo (Presidente FIDAPA BPW Italy Distretto Sicilia)

 

RELATORI

  • Dott.ssa Angela Sciortino (Giornalista)

L’agricoltura delle donne tra tradizioni, innovazione ed etica del produrre”

 

  • Dott.ssa Maria Pia Piricò (Responsabile Confagricoltura Donna Sicilia)

“Nuove sfide per le imprese agricole: la resilienza delle donne di Confagricoltura”

 

  • Dott. Giuseppe Licitra (Prof. Ordinario Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – Università degli Studi di Catania)

“Le donne nel mondo caseario siciliano”

 

  • Avv. Melinda Calandra

“Il ruolo della donna imprenditrice in agricoltura: opportunità e prospettive”

 

Ore 19:00 – Interventi programmati La Voce…alle Imprenditrici

  • Dott.ssa Giusi Alfano (Imprenditrice Agricola – Confagricoltura Donna Sicilia)

“Le donne e il futuro: gestione al femminile di un’azienda agrumicola in biologico ed attuali adeguamenti colturali ai cambiamenti climatici”

 

  • Dott.ssa Daniela Milana (Imprenditrice Agricola)

“Coltivare un’idea: la mia terra”

 

  • Dott.ssa Vanessa Distefano (Imprenditrice)

“La donna nel mondo della macinazione a pietra”

 

Ore 20:00 Conclusioni

  • Caterina Mazzella (Presidente FIDAPA BPW Italy)

 

Ragusa, 5 settembre 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Ispica, nasce la Consulta dell’Agricoltura: tra i componenti il vice-presidente di Confagricoltura Ragusa

Costituita ad Ispica la Consulta comunale dell’Agricoltura. Il sindaco, Pierenzo Muraglie, ha firmato il provvedimento di nomina degli esperti e degli imprenditori indicati dalle organizzazioni del settore, dando così attuazione al Regolamento che era stato approvato dal Consiglio comunale nel gennaio del 2017. Cinque di essi sono stati scelti direttamente dal sindaco per le loro competenze, la loro esperienza e per i risultati raggiunti nei settori specifici nei quali operano.

L’insediamento e la programmazione del’attività della Consulta sono previsti il 19 settembre.

Tra i componenti della Consulta, il vice-presidente provinciale di Confagricoltura Ragusa, dott. Carmelo Calabrese, che dichiara: “Nella consapevolezza dei limiti del raggio d’azione di un ente comunale nel settore agricolo, sono convinto che insieme potremo fare un buon lavoro negli interessi degli imprenditori agricoli e del tessuto economico locale“.

Come Confagricoltura – aggiunge il dott. Calabrese – porteremo al tavolo della Consulta le tematiche che più interessano da vicino i nostri imprenditori, come ad esempio il livello dei servizi offerti dal Consorzio di Bonifica nel comune di Ispica e la non più procrastinabile riforma di questi enti da parte della Regione“.

Saremo, come sempre, – conclude Calabrese – al servizio di chi, con la propria attività di imprenditore agricolo, dà il proprio contributo giornaliero all’economia e al benessere del territorio ibleo“.

Oltre al sindaco, Pierenzo Muraglie che ne è presidente, e il dott. Carmelo Calabrese, compongono la Consulta comunale dell’Agricoltura di Ispica: l’assessore allo Sviluppo economico Gianni Stornello, Calogero Maria Fasulo e Giorgio Pirrè, rispettivamente titolare e supplente in rappresentanza della Coldiretti, Angelo Spadaro e Daniele Fiore (titolare e supplente per l’Ordine dei Medici Veterinari), Michele Santospagnuolo e Carmelo Gennaro (titolare e supplente per l’Unione italiana agricoltori), Giuseppe Dipietro (Ordine dei dottori agronomi), Lino Giunta (Collegio degli Agrotecnici), Gaetano Calabrese (Collegio dei Periti Agrari), Vincenzo Firrincieli (Associazione Regionale Allevatori della Sicilia), Massimo Pavan (Consorzio di Tutela IGP Carota Novella di Ispica); Vincenzo Barone (Associazione Gghjugghjulena di Ispica); Pietro Calabrese (GAL Terra Barocca); Guglielmo Fede (CGIL), Carolina Carpintieri (CISL). Designati dall’Amministrazione comunale sono invece i seguenti imprenditori: Francesca Curto (dell’azienda vitivinicola omonima, imprenditrice premio DonnAttiva 2019), Carmelo Gregni (della fratelli Gregni snc, azienda di commercializzazione di prodotti ortofrutticoli), Roberto Giadone (presidente di Natura Iblea srl, azienda produttrice di frutta e verdura biologici, premio per il miglior welfare aziendale 2018), Rosario Moncada (del Gruppo Moncada, che si occupa di produzione, confezionamento e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli di alta qualità), Giorgio Agosta (titolare di Agriblea, specializzata in agricoltura biologica, eco-sostenibile e di qualità, Premio Prosperpina 2013).

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Governo, Confagricoltura: “La ripresa economica sia al centro del programma”

La ripresa della crescita economica deve essere al centro del programma del nuovo governo. Tanto più in un contesto decisamente critico per l’economia su scala mondiale. Servono decisioni immediate ed iniziative a respiro pluriennale, a partire dalle infrastrutture, per rilanciare la competitività del sistema produttivo.

Urge una sensibile riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, al fine di ridurre i costi per le imprese ed aumentare la domanda interna.

Sollecitiamo il varo di un programma strategico che consenta di far salire il contributo che il settore già assicura all’economia italiana. Proponiamo la costituzione di un fondo, attingendo anche a risorse finanziarie della Ue, per la diffusione tra le imprese agricole delle più avanzate innovazioni tecnologiche, anche al fine di migliorare la sostenibilità ambientale delle produzioni; contrastare il cambiamento climatico; accrescere la tutela delle risorse naturali. A questo riguardo, l’agricoltura ha un ruolo di rilievo da svolgere per l’ulteriore crescita delle energie rinnovabili.

Le imprese agricole hanno anche bisogno, da tempo, di una profonda riforma della Pubblica Amministrazione: deve assicurare il raggiungimento dei risultati nel rispetto delle scadenze fissate.

A livello europeo, ci attendiamo dal nuovo governo una chiara presa di posizione a proposito delle scelte fondamentali, in programma nei prossimi mesi, per l’agricoltura.

All’interno del nuovo quadro finanziario della Ue per il periodo 2021-2027, va salvaguardata la stabilità della spesa agricola. E, per quanto riguarda la riforma della Pac, vanno contrastate le proposte che tendono a penalizzare le imprese di maggiore dimensione.

Va assicurato il pieno sostegno alle iniziative della Ue per l’apertura di nuovi mercati, sui quali affermare l’eccellenza del “Made in Italy” agroalimentare. Dal lato delle importazioni, occorre assicurare il pieno rispetto degli standard europei in materia di sicurezza dei consumatori, tutela del lavoro e dell’ambiente.

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“Coltiviamo Agricoltura Sociale”, al via la IV edizione del premio di Confagricoltura e Onlus Senior

Al via la quarta edizione del bando nazionale “Coltiviamo agricoltura sociale”, indetto da Confagricoltura con la Onlus Senior L’Età della Saggezza, insieme a Reale Foundation (la fondazione corporate di Reale Group), in collaborazione con la Rete delle Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata.

Il bando mette in palio tre premi da 40.000 Euro ciascuno, a copertura totale dei costi, per altrettanti progetti innovativi di agricoltura sociale: due premi sono erogati dalla ONLUS Senior – L’Età della Saggezza e uno, da quest’anno, da Reale Foundation.

A testimoniare l’importanza che i proponenti ripongono nella formazione in questo settore, ai capofila dei tre progetti selezionati sarà assegnata una borsa di studio per la frequenza al Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata.

Nei primi tre anni il bando ha raccolto centinaia di proposte progettuali, a conferma della crescita del comparto e della capacità di dare risposte concrete a esigenze reali, dialogando attivamente con interlocutori pubblici e privati. I progetti vincitori, seguiti direttamente da Confagricoltura sin dalle prime edizioni, hanno assunto nel tempo contorni di stabilità e continuità operativa, avvalorando gli obiettivi del concorso.

Al bando possono partecipare imprenditori agricoli e cooperative o associazioni di più soggetti, a patto che il capofila sia uno delle prime due categorie, con progetti dedicati a minori e giovani in condizione di disagio sociale, anziani, disabili, immigrati che godano dello stato di rifugiato o richiedenti asilo.

Le proposte devono riguardare una delle seguenti aree: il potenziamento e lo sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti; la costruzione di reti e partenariati tra diversi attori territoriali idonei; la sperimentazione e la modellizzazione di nuovi servizi socio educativi e/o socio assistenziali.

Un’equilibrata presenza di genere nell’individuazione del target e nella realizzazione delle attività sarà valutata positivamente, così come la collaborazione con i servizi socio-sanitari e con gli enti pubblici competenti per territorio.

Tutte le informazioni e i dettagli relativi al bando sono disponibili sul sito www.coltiviamoagricolturasociale.it.

La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 15 ottobre 2019.

Nei giorni immediatamente successivi sarà possibile conoscere nel dettaglio tutti i progetti partecipanti. Per la selezione dei vincitori, in considerazione del valore sociale dell’iniziativa e con l’obiettivo di dare alle diverse proposte il massimo della diffusione, la procedura prevede due fasi distinte: una votazione online e una valutazione di merito.

Dopo la votazione online sul sito, i 30 progetti che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze accederanno alla fase di valutazione da parte della Commissione di Esperti nominata da Confagricoltura, Onlus Senior, Reale Foundation e Rete Fattorie Sociali.

I vincitori saranno decretati dalla giuria entro la fine di dicembre 2019. I tre progetti dovranno essere realizzati entro fine 2020.

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Incendi Amazzonia, Confagricoltura: “Ok a ipotesi di blocco import carni dal Brasile nella Ue”

L’Unione Europea sta valutando la possibilità di sospendere in tempi brevi le importazioni di carni bovine dal Brasile, per indurre le autorità brasiliane ad un’efficace azione di contrasto degli incendi in Amazzonia.

Secondo i dati dell’Istituto brasiliano per la ricerca spaziale (Inpe), il numero degli incendi è salito dell’80% tra gennaio e luglio di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2018, con un aumento del 50% della deforestazione.

L’ipotesi del blocco, evidenzia Confagricoltura, è già stata discussa in via informale a livello di ministri degli esteri della UE e sarà approfondita in occasione di una riunione dei ministri economici in programma il 13 settembre.

“L’Italia dovrebbe sostenere la sospensione delle importazioni che è allo studio” – dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Per la difesa dell’ambiente a livello globale, il blocco sarebbe un deterrente tempestivo ed efficace – aggiunge – nei confronti della mancata ratifica dell’accordo politico raggiunto a fine giugno tra UE e i paesi dell’area Mercosur, di cui il Brasile fa parte insieme a Argentina, Paraguay e Uruguay. Accordo che, nella migliore delle ipotesi, non potrà essere operativo prima di un anno”.

Confagricoltura segnala che nel 2018 le esportazioni di carni bovine brasiliane sul mercato UE sono ammontate a 120mila tonnellate. L’accordo politico UE-Mercosur prevede un nuovo contingente di importazioni UE pari a 99mila tonnellate nell’arco di cinque anni a partire dalla data di entrata in vigore dell’intesa. Si tratta di una concessione tale da poter indurre il Brasile ad aumentare ulteriormente la produzione di carni bovine che, secondo i dati della Commissione europea, è attualmente di circa 11 milioni di tonnellate l’anno.

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Pienone negli agriturismi a Ferragosto, ma l’abusivismo penalizza il settore

“In questa settimana di Ferragosto avremo il picco di presenze, ma non è un momento favorevole per l’attività agrituristica. Non tanto per un calo della domanda, quanto per la crescita dell’abusivismo che sta mettendo in seria difficoltà le aziende agrituristiche in regola con tutti gli adempimenti di legge, fiscali e burocratici”.

A dare l’allarme è Cosimo Melacca, presidente di Agriturist, l’Associazione per l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio di Confagricoltura, e titolare di un’azienda agrituristica in provincia di Savona nei giorni del periodo ferragostano, segnati dall’esodo verso i luoghi di vacanza, anche per chi è alla ricerca di relax nel verde della campagna di un agriturismo per essere a più stretto contatto con la natura.

“Le aziende agrituristiche più penalizzate – spiega Melacca – sono quelle lontane dai luoghi di grande interesse turistico e situate nelle zone interne, ma l’offerta turistica abusiva e senza regole crea gravi danni anche gli albergatori. Il turismo sommerso vale 13 miliardi di euro. Di recente il ministero delle Politiche agricole, alimentari forestali e del turismo ha introdotto l’obbligo di assegnare un numero identificativo a ogni struttura turistica: questo rappresenta un primo passo in avanti, ma non basta. Occorrono anche i controlli sul territorio, così come avviene per l’agriturismo”.

Come sta andando la stagione estiva negli agriturismi? “Non possiamo far finta che vada tutto bene in nome del marketing: in base ai dati raccolti – spiega il presidente di Agriturist – la flessione, rispetto alle presenze in agriturismo rilevate nello scorso anno, è del 10% o anche del 20% per le strutture ubicate in zone di grande appeal turistico. Le perdite sono maggiori, arrivano anche al 50%, se gli agriturismi non si trovano in posizioni così favorevoli”.

In Italia l’ultimo censimento disponibile, quello del 2017, evidenziava la scomparsa di circa 1.300 strutture che svolgevano attività agrituristica e la contestuale apertura di altre 1.500 agriturismi. “Leggendo questi dato il bilancio sembra essere positivo per la creazione di 200 nuove strutture. In realtà questi nuovi agriturismi nascono solo grazie ai subentri generazionali, il passaggio di padre in figlio con la chiusura e la riapertura dell’azienda”.

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Export, Confagricoltura: in Cina la carne suinicola italiana

Le prime spedizioni per la Cina di carni suine congelate italiane possono finalmente partire. Infatti le autorità cinesi hanno valutato positivamente il certificato sanitario nazionale, che è l’ultimo adempimento del lungo negoziato del nostro governo con Pechino, avviato in occasione della visita in Italia del presidente Xi Jinping a marzo scorso e che Confagricoltura ha fortemente sostenuto per la sua valenza.

“Questa, per il nostro Paese, è una vittoria di sistema – ha detto Giovanna Parmigiani, componente della Giunta di Confagricoltura che si occupa del settore suinicolo -. Quando istituzioni e rappresentanza lavorano con un comune obiettivo, si raggiungono risultati importanti”.

“Abbiamo vivamente caldeggiato l’apertura del mercato cinese alle carni suinicole italiane perché dà grandi opportunità al settore ed a tutto l’agroalimentare made in Italy – ha proseguito Parmigiani -. Rappresenta pure un importante segnale di distensione che, tra l’altro, arriva proprio nel momento in cui, invece, si sta inasprendo la guerra commerciale tra Usa e Cina”.

“L’export di carne suina non è un fatto a sé stante, ma – ha infine messo in evidenza la rappresentante di Confagricoltura –  fa da apripista all’esportazione di altri importanti prodotti zootecnici italiani, a partire dalla carne bovina”.

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