Etichettatura, Confagricoltura condivide la battaglia italiana a Bruxelles contro i semafori nel food

“Sull’etichettatura degli alimenti non si può continuare a procedere in Europa in ordine sparso. Bruxelles deve adottare un sistema comune di classificazione degli alimenti, basato esclusivamente sulle più rigorose valutazioni scientifiche. Accogliamo con favore e diamo piena adesione all’interrogazione europarlamentare di Dorfmann, De Castro ed altri 19 eurodeputati italiani su un sistema di etichettatura europeo ‘che informi i consumatori senza condizionarne le scelte di acquisto’. Plauso anche per le dichiarazioni del ministro per le Politiche agricole Bellanova al Consiglio agricolo che boccia le etichette a semaforo. L’Italia fa bene a far sentire la sua voce e a sollecitare una normativa europea univoca e non fuorviante”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, in merito all’iniziativa degli europarlamentari e del ministro.

“Abbiamo sempre espresso la nostra contrarietà alla classificazione del food con semafori e nutri-score, perché mette all’indice numerosi prodotti riconosciuti universalmente sani, a partire dall’olio extravergine d’oliva – ha spiegato il presidente di Confagricoltura -. L’Italia è il primo Paese dell’Unione Europea per numero di prodotti agroalimentari riconosciuti a denominazione d’origine protetta (DOP) e a indicazione geografica protetta (IGP), molti dei quali diventano ‘a rischio’ con l’etichettatura a semaforo”.

Nel nostro Paese – come ha annunciato il ministro a Bruxelles – si sta completando la sperimentazione di un ‘sistema a batteria’ che indichi al consumatore quale percentuale di fabbisogno giornaliero degli elementi nutritivi ha raggiunto. “Così si fa corretta informazione scientifica” – ha concluso Giansanti.

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Dirillo e Ficuzza: la strana storia del fiume e del torrente di nessuno tra Acate e Gela

Confagricoltura Ragusa: “Sollecitiamo le autorità preposte ad intervenire. Non sono tollerabili ulteriori danni alle nostre aziende che operano nel territorio”

La vicenda che stiamo per raccontarvi ha del paradossale e dell’inquietante e ha come protagonisti il fiume Dirillo e il torrente Ficuzza, a confine tra Acate e Gela, nonché diverse importanti aziende agricole presenti su un pezzo di Sicilia, a quanto sembrerebbe, di nessuno.

In che senso di nessuno? Ve lo spieghiamo subito: appena qualche giorno fa, durante l’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Sicilia sudorientale, il torrente Ficuzza è esondato, all’altezza dell’intersezione con la SS 115, trasportando con sé detriti di ogni genere che hanno ostruito il ponte di attraversamento, assolutamente privo della necessaria manutenzione; in questo modo, il torrente ha invaso i terreni a valle, con danni notevoli a impianti seminativi e vigneti.

Non è la prima volta che avvengono fatti simili in tempi recenti in questa zona cerniera tra la provincia di Ragusa e quella di Caltanissetta: appena un mese fa importanti aziende agricole operanti nell’area, hanno subìto una grave inondazione dei propri terreni a causa dello straripamento del fiume Dirillo, vedendosi costretti a rimuovere l’acqua di superficie al fine di impedire danni gravissimi alle colture.

Già in quella occasione, un imprenditore socio di Confagricoltura che possiede circa 80 ettari di terre coltivate nelle aree danneggiate, ha inoltrato regolare segnalazione per iscritto sia al Genio Civile che all’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia. La risposta? Il Genio Civile si è dichiarato non competente; l’Autorità di Bacino? Non pervenuta.

Non è ammissibile che, proprio laddove ricadono importanti aziende agricole, ci siano terre di nessuno. La prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico in questa zona particolarmente esposta è inderogabile. Rivolgiamo un appello alle autorità competenti e al Presidente della Regione, Nello Musumeci, affinché lo Stato ritorni laddove è necessario che sia. Le nostre aziende sono stanche e rischiano, a causa dell’incuria di chi dovrebbe monitorare e pulire questi corsi d’acqua, di perdere importanti investimenti. Non intervenire, inoltre, vuol dire mettere a rischio la sicurezza di tutti”: così interviene sulla questione il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirré.

Ci aspettiamo risposte solerti – aggiunge il presidente Pirrè – a garanzia della serenità degli imprenditori che credono nella nostra Terra e che, con il loro lavoro quotidiano, garantiscono ricchezza e benessere alla Sicilia, conquistando i mercati internazionali. Senza infrastrutture e senza prevenzione non può esserci sviluppo sano e duraturo”.

 

Ragusa, 18 dicembre 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Lotta al caporalato, firmato protocollo d’intesa tra Confagricoltura e la Prefettura di Ragusa

L’importante protocollo d’intesa è stato firmato in data 3 dicembre in Prefettura a Ragusa, all’interno del “Tavolo Permanente contro lo sfruttamento lavorativo”

 Siglato in data 3 dicembre un importante accordo di collaborazione tra la Prefettura di Ragusa e Confagricoltura, nonché altre sigle che rappresentano i corpi intermedi e le associazioni del lavoro, del mondo agricolo e sociale.

Tra i firmatari, oltre al Prefetto, il Questore di Ragusa, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Ragusa, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa, i comuni di Ragusa, Vittoria, Acate, Comiso, Santa Croce Camerina, Scicli e Ispica, l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Ragusa, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, Servizio Centro per l’Impiego di Ragusa, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, Inps Ragusa, Inail Ragusa, CPIA Ragusa, OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, Ente Bilaterale Ebat, Caritas Ragusa e Modica, Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale di Ragusa.

Un protocollo d’intesa che rende sistematica la collaborazione già in atto tra Istituzioni, organizzazioni e parti sociali, al fine di dare piena attuazione al protocollo interministeriale del 27 maggio 2016 contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, con la finalità di supportare la piena integrazione dei lavoratori stranieri impiegati nel settore agricolo e reprimere i fenomeni di illegalità nell’intermediazione della manodopera e nella gestione del rapporto di lavoro.

Con la firma del protocollo si rende operativa la collaborazione tra la Prefettura e Confagricoltura nel contrasto all’odioso fenomeno di sfruttamento del lavoro nelle campagne, attraverso l’istituzione di diversi tavoli tematici ai quali l’organizzazione di categoria iblea partecipa attivamente:

  • Tavolo Tematico “Contrasto all’illegalità e verifica e monitoraggio delle aziende iscritte alle associazioni di categoria”: compito principale del tavolo sarà strutturare un efficiente sistema di comunicazione che consenta di condividere, richiedere e mettere in rete informazioni peculiari in tema di contrasto all’illegalità, allo sfruttamento lavorativo ed all’infiltrazione criminale nel mercato agroalimentare;
  • Tavolo Tematico “Collocamento pubblico contro l’illegalità”, all’interno del quale Confagricoltura si impegna a divulgare ai propri soci le azioni attivate e ne solleciteranno la piena adesione;
  • Tavolo Tematico “Sezione territoriale di Ragusa della Rete del lavoro agricolo di qualità”: compito del tavolo è attivare e monitorare tutte le procedure necessarie al Tavolo, individuare i soggetti aderenti e supportare l’elaborazione degli interventi strategici promossi dalla Sezione.

Ancora una volta – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino PirrèConfagricoltura Ragusa in campo per debellare l’odioso fenomeno del caporalato che offende le imprese sane e perbene che operano sul territorio ibleo”.

Onorati di aderire all’iniziativa di Sua Eccellenza il Prefetto di Ragusa – aggiunge Pirrè – che prevede una vera e propria task force istituzionale per promuovere il lavoro pulito e legale di chi rispetta le regole e debellare, tutti insieme, il fenomeno del neo-schiavismo nelle nostre campagne”.

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SKILLS4AGRI, la nuova piattaforma digitale per le aziende agricole e agroalimentari

Rinnovata la collaborazione tra Enapra, Ente di Formazione di Confagricoltura, e Intesa Sanpaolo Formazione

Intesa Sanpaolo e Confagricoltura hanno sottoscritto un accordo per sostenere il sistema agricolo e agroalimentare italiano. Tra le attività previste quella di supportare la formazione delle imprese del settore attraverso una nuova piattaforma di e-learning, Skills4Agri, dedicata agli associati.

Obiettivo dell’accordo è affiancare le aziende su temi come la crescita, il ricambio generazionale, l’innovazione, la ricerca di nuovi mercati di sbocco, in Italia e all’estero. Una formazione qualificata può fare la differenza per cogliere con successo le occasioni generate dai nuovi scenari e i percorsi messi a disposizione hanno l’obiettivo di potenziare le competenze funzionali allo sviluppo delle relazioni commerciali, industriali e finanziarie, così come le competenze trasversali oggi ugualmente necessarie.

“La formazione – dichiara Luca Brondelli di Brondello, presidente di Enapra – è uno degli elementi chiave per la crescita delle aziende, in tutti i settori. Non ci si può improvvisare imprenditori: occorre studiare, conoscere, investire. In questo contesto la formazione, intesa come leva per lo sviluppo e il cambiamento, è in grado di dare le risposte adeguate, per migliorare i processi produttivi e raggiungere nuovi mercati.”

“Dalla volontà comune di Confagricoltura ed Intesa Sanpaolo di fornire alle imprese agricole una formazione utile ed accessibile nasce Skills4Agri – spiega Renato Dorrucci, presidente di Intesa Sanpaolo Formazione. Con essa formarsi diventa facile, i contenuti sono personalizzabili, articolati in video di breve durata selezionati, ideati, sviluppati e continuamente aggiornati direttamente con gli imprenditori secondo le più avanzate metodologie di apprendimento, per rispondere ai bisogni reali di governo del cambiamento culturale e crescita competitiva dell’impresa”.

Skill4agri è un progetto di Enapra, l’ente di formazione di Confagricoltura e Intesa Sanpaolo Formazione per lo sviluppo delle competenze, rivolto agli imprenditori e ai collaboratori delle aziende agricole e agroalimentari, avviato nel 2018. Propone corsi di elevata specializzazione, progettati secondo le specifiche caratteristiche ed esigenze delle imprese e del territorio in ambiti diversi: export e internazionalizzazione, produzioni, gestione aziendale, innovazione tecnologica, agricoltura sociale, agriturismo e altro ancora. Dall’inizio delle attività si sono svolti circa 20 corsi, alcuni dei quali realizzati grazie agli strumenti del catalogo del FORAGRI, l’ente interprofessionale per la formazione continua promosso dalle componenti del settore agricolo.

Enapra e Intesa Sanpaolo Formazione, hanno anche approfondito le esigenze del settore vitivinicolo con una ricerca sui fabbisogni di innovazione delle imprese del settore da cui è scaturito un percorso formativo dedicato, SKILLS4WINE.

Tutti i corsi progettati saranno gradualmente inseriti nella nuova piattaforma formativa digitale di Intesa Sanpaolo Formazione, un modello di e-learning evoluto organizzato e fruibile attraverso le collection, raccolte di video brevi ed efficaci su argomenti chiave delle nuove sfide imprenditoriali.

I PARTNER DEL PROGETTO

ENAPRA opera per la creazione e lo sviluppo delle competenze dei dipendenti delle aziende agricole e agroalimentari, nonché delle aziende che erogano servizi nel settore agricolo.

Costituita da Confagricoltura nel 1959, ENAPRA ha sede a Roma e si articola in 11 enti regionali.

L’Ente è certificato UNI EN ISO 9001:20151 per progettazione ed erogazione di formazione nel settore agricolo, accreditato presso il FOR.AGRI. e dal 2016 presso la REGIONE LAZIO.

ENAPRA vuole fornire alle aziende strumenti, conoscenze e competenze utili per affrontare i cambiamenti, quindi Formazione orientata alla costruzione di progetti e iniziative coerenti con la rapidità delle variabili esterne e capaci di cogliere le nuove occasioni dei mercati.

La missione di ENAPRA è coerente con la strategia che Confagricoltura si è data, sempre più orientata ad affiancare le imprese per sostenerne la crescita. www.enapra.it

Intesa Sanpaolo Formazione è la società del Gruppo Intesa Sanpaolo che promuove, progetta, organizza, gestisce e coordina le iniziative di formazione, addestramento e perfezionamento professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro sia in ambito nazionale che internazionale.

L’appartenenza al Gruppo Intesa Sanpaolo consente a Intesa Sanpaolo Formazione di anticipare l’evoluzione del mercato e i bisogni di Cittadini, Micro-imprese, PMI e mondo Corporate, traducendoli in esigenze formative, metodi, strumenti e contenuti concreti, integrando il know-how del Gruppo con le competenze di Partner qualificati, offrendo collezioni di contenuti specializzati e d’eccellenza, a prescindere dalle dimensioni e dalla complessità.

Intesa Sanpaolo Formazione offre il servizio di ricerca di fonti di finanziamento a copertura delle spese per le attività formative, fornendo assistenza tecnica per l’utilizzo, la gestione, l’amministrazione e la rendicontazione dei Fondi Interprofessionali.

www.intesasanpaoloformazione.it

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Sugar e Plastic tax, il presidente Giansanti in Sicilia per incontrare produttori di frutta e agrumi

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti è in questi giorni in Sicilia per una serie di incontri con gli agricoltori associati, fortemente allarmati per l’introduzione delle tasse su plastica e zucchero.

“Si è riusciti ad ottenere uno slittamento per entrambe le misure ed una riduzione della Plastic Tax ma non basta – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura -. Continueremo ad impegnarci affinché vengano eliminate del tutto. In ogni caso anche l’agricoltura dovrà essere esclusa dalla Plastic Tax così come si è previsto per il farmaceutico”.

“I produttori di ortofrutta – ha spiegato Giansanti – non possono subire una tassa sulla plastica, che andava preceduta da specifiche azioni dirette a sviluppare soluzioni efficaci e alternative, né da un’altra sullo zucchero, che colpisce tutta la filiera agrumicola e non ha nessun beneficio per la salute dei consumatori”.

“Plastic e Sugar Tax – ha concluso il presidente di Confagricoltura – sono e restano misure inutilmente penalizzanti per i nostri produttori che si vogliono giustificare come interventi di salvaguardia ambientale e della salute e che invece rischiano di dare il colpo fatale ai comparti frutticolo e agrumicolo, vitali per l’economia siciliana e per l’Italia. Ci attendiamo semmai interventi di rilancio dell’agrumicoltura e dell’agricoltura e non diretti ad aggravare le difficoltà”.

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Palazzo Della Valle, parte la trattativa per il rinnovo del CCNL per quadri e impiegati agricoli

Aperte ieri a Roma, nella sede di Confagricoltura, le trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro CCNL per quadri ed impiegati agricoli, in scadenza il prossimo 31 dicembre, che riguarda 20.000 lavoratori e 7.000 aziende, e varrà per il quadriennio 2020- 2023.

“Quadri ed impiegati sono i collaboratori più stretti degli imprenditori agricoli, figure importanti nelle aziende più strutturate. Anche se viviamo fasi difficili credo molto nelle relazioni sindacali e nella centralità della contrattazione collettiva, sede privilegiata per disciplinare i rapporti di lavoro. Auspichiamo quindi un negoziato costruttivo, che consenta in tempi brevi di raggiungere un accordo”. Lo ha sottolineato il presidente dell’Organizzazione che riunisce i datori di lavoro agricolo, Massimiliano Giansanti, dando il benvenuto a Palazzo Della Valle alle rappresentanze sindacali.

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Fertilizzazione organica, recepite le sollecitazioni di Confagricoltura: presto intervento ministeriale per risolvere l’emergenza

Confagricoltura valuta positivamente la disponibilità dei ministeri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole ad affrontare nell’immediato l’emergenza, per l’utilizzazione agronomica di effluenti e digestato, in cui si trovano le aziende agricole, a causa delle piogge abbondanti che hanno impedito le lavorazioni nei campi.

Alla riunione di stamani al ministero dell’Ambiente, Giovanna Parmigiani, componente della Giunta di Confagricoltura delegata per l’Ambiente, ha ribadito la necessità di un intervento entro questa settimana per risolvere la situazione, prevedendo la possibilità di specifici periodi, a dicembre e gennaio, per l’utilizzazione agronomica di effluenti e digestato; anche in funzione delle semine autunno-vernine necessariamente ritardate.

Confagricoltura ricorda che, nella lettera inviata ai ministeri competenti il 19 novembre scorso, aveva sollecitato a intervenire, dal momento che, per la situazione di ristagno idrico dei terreni per le incessanti piogge, non si poteva entrare nei campi per effettuare le operazioni colturali.

I ministeri hanno inoltre preso atto del fatto che ormai le condizioni climatiche impongono un aggiornamento del decreto che disciplina la materia per rendere più flessibile il calendario dei lavori di fertilizzazione organica.

Nell’attesa di un atto risolutivo dell’emergenza da parte dei ministeri, Confagricoltura ricorda che i danni già riscontrati – dovuti al ritardo o alla distruzione nelle semine – in alcuni casi, come in Lombardia, hanno superato il 50% della superficie.

 

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Innovazione, al via questionario online per conoscere le esigenze delle aziende agricole predisposto da Enapra-Confagricoltura

Prosegue con successo la collaborazione di Enapra-Confagricoltura con L’Osservatorio Smart Agrifood (School of Management del Politecnico di Milano e Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia), giunta al terzo anno, al fine di contribuire alla comprensione delle innovazioni digitali che stanno trasformando la filiera agricola e agro-alimentare.

In questa direzione è stato proposto un questionario on line “Agricoltura 4.0: le aziende agricole più innovative al microscopio”, con lo scopo di approfondire le attività delle aziende riguardo agli investimenti in atto, ai benefici ottenuti e alle criticità superate, ai nuovi fabbisogni.

Il questionario è prevalentemente rivolto a quelle aziende che hanno cominciato a realizzare alcuni passi verso la riorganizzazione digitale del proprio lavoro.

L’iniziativa, che è stata presentata anche nel corso di un incontro, lo scorso 4 novembre in Confagricoltura, alla presenza del ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova, riveste un ruolo strategico, in quanto permette di far emergere i fabbisogni di innovazione e di formazione necessari a far fronte alle continue sfide che il mercato pone, dal punto di vista produttivo e gestionale.

Per partecipare basta cliccare sul seguente link: http://bit.ly/Confagricoltura. Per la compilazione bastano 10 minuti.

Tutte le informazioni fornite saranno trattate con la massima riservatezza e diffuse esclusivamente in forma aggregata ed anonima. Per qualsiasi informazione l’ufficio Enapra è a Vostra disposizione all’indirizzo info@enapra.it o al numero 06.6852327.

ENAPRA, Ente di formazione di CONFAGRICOLTURA opera per la creazione e lo sviluppo delle competenze dei dipendenti delle aziende agricole e agroalimentari, nonché delle aziende che erogano servizi nel settore agricolo. Costituita da Confagricoltura nel 1959, ENAPRA ha sede a Roma e si articola in 11 enti regionali.

Nel 2003 l’Ente ottiene la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001 per progettazione ed erogazione di formazione nel settore agricolo. ENAPRA è accreditata presso il FORAGRI e la REGIONE LAZIO.

ENAPRA realizza formazione orientata alla costruzione di progetti e iniziative coerenti con la rapidità delle variabili esterne e capaci di cogliere le nuove occasioni dei mercati.

La missione di ENAPRA è coerente con la strategia che Confagricoltura si è data, sempre più orientata ad affiancare le imprese per sostenerne la crescita. www.enapra.it

L’Osservatorio Smart AgriFood, School of Management del Politecnico di Milano e Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia.

Il termine Smart AgriFood identifica, in estrema sintesi, una visione del futuro della filiera agricola ed agro-alimentare secondo cui, grazie alle tecnologie digitali, l’intero comparto aumenterà la propria competitività.

In questo contesto, l’Osservatorio Smart AgriFood vuole diventare il punto di riferimento in Italia, per comprendere in profondità le innovazioni digitali (di processo, infrastrutturali, applicative, HW e SW) che stanno trasformando la filiera agricola e agro-alimentare, unificando le principali competenze necessarie: economico-gestionali; tecnologiche; agronomiche.

L’obiettivo dell’Osservatorio è quello di veicolare i risultati della Ricerca ai decision maker – creando occasioni di incontro e di confronto tra gli stakeholder per promuovere il dialogo e l’innovazione di valore – e fare cultura, diffondendo l’informazione e la conoscenza sull’innovazione digitale nella filiera.

https://www.osservatori.net/it_it/osservatori/smart-agrifood

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Assicurazione, Postorino (Confagricoltura): “Nella gestione del rischio puntare sulla prevenzione”

“Il sistema di incentivi assicurativi, nella nuova politica agricola comune dopo il 2020, andrà riconsiderato tenendo conto dei cambiamenti in atto e delle nuove esigenze delle imprese agricole”. Lo ha sostenuto il direttore generale di Confagricoltura Francesco Postorino, intervenendo al convegno internazionale su ‘La gestione del rischio nella Pac post-2020’, promosso ieri a Roma da Mipaaf, Ismea ed Agea nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020.

“I fondi pubblici, soprattutto comunitari, prevedono contributi ai premi assicurativi dei produttori e sostengono un sistema assicurativo agricolo sostanzialmente finalizzato a indennizzi ‘ex post’ – ha proseguito il direttore generale di Confagricoltura -. Ma ci troviamo in un’epoca in cui aumentano i danni aziendali dovuti a: cambiamenti climatici e frequenti e dirompenti calamità naturali; scarsa manutenzione del territorio che aggrava i rischi agricoli (abbiamo evidenziato come 1 frana su 4 coinvolga il settore agricolo); molteplici epizoozie e fitopatie (Xylella, Tristeza degli agrumi, cimice asiatica, mosca dell’olivo, ecc.); aumento della fauna selvatica. Tutto ciò comporta che i premi assicurativi lievitano e, nonostante i contributi, diventano sempre più onerosi per le imprese ed i risarcimenti non giungono in tempi rapidi. Oltre tutto per questo insieme di concause è difficoltoso adeguare i budget pubblici alle esigenze assicurative”.

Ad avviso di Postorino sarà necessario che le politiche di gestione del rischio della nuova Pac puntino su meccanismi di intervento ‘ex ante’ per ridurre i danni e quindi le richieste dei risarcimenti. Ad esempio, per fronteggiare la grandine è un fondamentale intervento preventivo quello diretto a introdurre le coperture antigrandine.

Tra le difficoltà per le imprese c’è anche quella delle oscillazioni delle quotazioni legate ai mercati globali (pensiamo ad esempio al settore cerealicolo); per questo bisogna sostenere, con i fondi comunitari, le cd ‘polizze ricavo’ che coprono i rischi di mercato.

“L’obiettivo – ha concluso il direttore generale di Confagricoltura – è sempre quello della stabilizzazione dei ricavi aziendali, evitando che siano compromessi da situazioni catastrofiche o da turbative mercantili”.

 

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Le aziende agricole tra lavoro, welfare aziendale e innovazione: successo per il workshop di Confagricoltura e Randstad a Ragusa

Un pubblico numeroso e attento ha partecipato al workshop “Le aziende del settore agricoltura: somministrazione di lavoro, welfare aziendale e innovazione professionale” tenutosi giovedì 21 novembre presso il Teatro Donnafugata a Ragusa.

I lavori sono stati caratterizzati da un alto livello di interazione tra i qualificati relatori che si sono alternati e il pubblico che ha affollato la sala. L’evento è stato organizzato da Confagricoltura Ragusa e da Randstad, in collaborazione con il Centro Orientamento, Formazione & Placement.

Dopo i saluti del Dr. Bruno Piccoli (Area Manager Randstad Italia) e della Dr.ssa Vicky Di Quattro (Direttore E.N.F.A.G.A. – Ente Nazionale per la Formazione e l’Addestramento dei Giovani Agricoltori), si è entrati nel merito delle tematiche del programma del workshop.

Il dott. Antonino Pirrè, presidente di Confagricoltura Ragusa, ha parlato degli elementi distintivi del contratto di appalto, tracciandone i punti essenziali e chiarendone gli aspetti tecnici.

A seguire, il Dr. Giovanni Vindigni (Direttore servizio XIV CPI Ragusa) ha relazionato sugli aspetti giuridico-amministrativi del contratto di somministrazione, mettendo in evidenza punti di forza e limiti.

Il prof. Salvatore Bordonaro (Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – Di3A – Università di Catania) ha presentato i Corsi di Laurea in Agraria, concentrando l’attenzione sui nuovi sbocchi professionali e occupazionali in un mondo in continua innovazione.

Subito dopo, l’intervento di Jacqueline Verdicchio (Welfare Manager Randstad Italia) e Luca Citera (Consulting Coordinator Randstad Italia), che hanno parlato di Flexible Benefits, dall’analisi del bisogno dei dipendenti alle fonti di finanziamento dirette aziendali.

A concludere i lavori la dott.ssa Domiziana Murabito (Unit Manager – Randstad Italia).

Abbiamo creduto all’organizzazione di questo momento di formazione – spiega il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – in quanto le aziende agricole negli ultimi anni ricorrono sempre di più alla esternalizzazione di fasi della propria attività mediante appalto, ovvero ricorrono alla somministrazione. Abbiamo voluto fornire quindi agli imprenditori agricoli le corrette informazioni per non incorrere in rischi”.

Ancora una volta – aggiunge Pirrè – una partecipazione che ha superato le nostre aspettative e che ci incentiva a continuare sulla strada della formazione, che rappresenta solo un tassello dell’ampio ventaglio di servizi che Confagricoltura Ragusa offre ai propri soci”.

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

 

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