YoungaDays 2025, a Scicli dal 13 al 15 giugno tre giorni per una visione di agricoltura possibile, condivisa e inclusiva

Gli organizzatori del festival dedicato all’agricoltura giunto alla seconda edizione: «Costruiamo una comunità temporanea che riflette, sperimenta, condivide. È il nostro modo di restare, senza restare fermi»

Dal 13 al 15 giugno 2025 torna a Scicli (Ragusa) YoungaDays, il festival ideato dai Giovani di Confagricoltura – ANGA Ragusa e promosso da Confagricoltura Ragusa per dare voce a un’agricoltura capace di generare impatto sociale e culturale a partire dal proprio territorio di riferimento. In una città periferica e viva, sempre più protagonista di sperimentazioni culturali dal basso come Scicli, il festival propone tre giorni di incontri, laboratori e confronti pubblici tra mondi diversi: impresa agricola, ricerca scientifica, attivismo, comunicazione e pubblica amministrazione.

YoungaDays è pensato come un laboratorio collettivo per immaginare il futuro della terra e dei territori, con particolare attenzione alla sostenibilità, al welfare e al ruolo delle comunità locali, oltre che al linguaggio con cui questi temi vengono raccontati.

Il programma si svilupperà in luoghi iconici del centro storico – Palazzo Spadaro, Chiesa di Santa Teresa e Via Mormino Penna – trasformando Scicli in un’arena pubblica di riflessione e scambio.

Tra i protagonisti di questa edizione, Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario e direttore creativo, già presente lo scorso anno, assume un ruolo centrale come partner del festival con AEdicola Lambrate. Insieme a Santina Giannone, giornalista e comunicatrice, guiderà AEdicola Younga, la rassegna stampa dal vivo che ogni mattina aprirà i lavori della giornata con una lettura collettiva dell’attualità, costruita come spazio di dialogo tra ospiti e cittadinanza.

Tra le novità di quest’anno, infatti, l’arrivo in Sicilia di AEdicola Lambrate, il format milanese che trasforma lo spazio urbano in presidio culturale, e che per l’occasione animerà Via Mormino Penna grazie a un intervento progettuale dell’architetto Francesco Gugliotta.

Il programma di YoungaDays coinvolgerà poi ricercatori, divulgatori, imprenditori agricoli, amministratori pubblici, studiosi e attivisti. La professoressa Stefania De Pascale, dell’Università Federico II di Napoli, porterà a Scicli il racconto dell’agricoltura spaziale. Il divulgatore scientifico Gabriele Scrofani interverrà sul valore alimentare degli insetti e sulle barriere culturali legate al loro consumo, mentre Umberto Trulli, consulente e formatore internazionale, parlerà di agroecologia fondata sui saperi africani.

Claudia Penzavecchia, dietista e nutrizionista, affronterà il tema dell’insicurezza alimentare in Italia, e Esmeralda Moretti, divulgatrice filosofica, proporrà una riflessione sull’etica della terra. Giovanni Nasca, agronomo ed esperto in fertilizzanti minerali, interverrà sul rapporto tra chimica e innovazione. Lorenzo Mineri, ricercatore, presenterà invece i primi dati della sperimentazione sul riso TEA.

Sul piano editoriale e culturale, Paolo Iabichino dialogherà con Francesco Ruta, autore del libro Grano, e con Michele Antonio Fino (Ermezio), docente e autore di Non me la bevo. Comunicazione e marketing del vino: istruzioni per un consumo consapevole, in due incontri dedicati al racconto del cibo e della terra attraverso le parole.

Accanto a questi momenti, il programma prevede anche due spazi di formazione pratica: una sessione tecnica a cura di EVJA, rivolta agli operatori del settore agricolo e incentrata sulle applicazioni smart per la gestione dei campi, e un workshop fotografico condotto da Antonio Riva, dedicato allo sguardo visivo sul paesaggio rurale.

Accanto a queste voci, il festival ospiterà figure dell’imprenditoria e del mondo delle reti locali: Antonino Pirrè, Presidente di Confagricoltura Ragusa e Vice Presidente di Confagricoltura Sicilia, Enrico Russino, fondatore dell’azienda agricola Gli Aromi, e Stefano Scavino, farmer piemontese, fondatore dell’azienda Duipuvrun e referente di due Presìdi Slow Food.

Nei luoghi di YoungaDays si alterneranno, poi, Alessia Gambuzza (Legambiente), Massimo Zortea (Università di Trento e SAFE Green), Vincenzo La Monica (progetto TFT – Trasformare la Fascia Trasformata), e Claudio Dall’Agata, (Consorzio Bestack e Spettacoli alla frutta). Parteciperà inoltre Michelangelo Giansiracusa, Presidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, Sindaco di Ferla e coordinatore regionale della rete Borghi più belli d’Italia, con un intervento sulle città periferiche come nodi strategici per la transizione ecologica e per arginare la “diaspora” dei siciliani, inserito in una tavola rotonda dedicata alla “restanza” con Camilla Fortunati (Fondazione Ortygia), Carmelo Traina (Centro Studi Giuseppe Gatì), Paolo Scollo (Youngadays APS e Tirollalà) e Sarah Bua (OP La Deliziosa). A moderare gli incontri Bartolo Lorefice, giornalista e comunicatore.

Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali del Sindaco di Scicli, Mario Marino, del Presidente di Confagricoltura Ragusa, Antonino Pirrè, che si è espresso sul festival: «Confagricoltura Ragusa promuove con convinzione Youngadays come agorà feconda e multidisciplinare che, partendo dall’agricoltura, è in grado di integrare visioni, approcci e prospettive innovative, sostenibili e inclusive. Un festival che, partendo dalla vision e dalla mission della nostra Organizzazione che crede nei giovani e ne sostiene i progetti, punta a diventare appuntamento fisso e momento imprescindibile per chi coltiva un’agricoltura che guarda non solo al domani, ma anche all’oggi, assumendo la sfida di un settore primario che deve continuare a produrre ricchezza, lavoro, benessere diffuso, con un uso responsabile delle risorse naturali» e del Presidente di ANGΑ Ragusa, Lorenzo Cannella, ideatore del festival, che dichiara: «YoungaDays nasce dal desiderio di mostrare che un’agricoltura diversa è già possibile. Non parliamo di utopie, ma di esperienze vere, concrete, radicate nei territori e capaci di generare valore sociale. A Scicli costruiamo una comunità temporanea che riflette, sperimenta, condivide. È il nostro modo di restare, senza restare fermi». Tre giorni per tornare con i piedi per terra, senza smettere di guardare avanti.

YoungaDays è promosso da Confagricoltura Ragusa e ANGA Ragusa, con il patrocinio del Comune di Scicli.

Il festival conta sul sostegno della OP Ioppì, di Evja, BCC Pachino in qualità di main sponsor, di Reputation Lab come media partner, e di una fitta rete di partner territoriali e non, che hanno scelto di sostenere l’iniziativa.

 

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Confagricoltura Ragusa e Senior L’Età della Saggezza Onlus donano due defribillatori all’Istituto Comprensivo “Elio Vittorini” di Scicli

Si è svolta ieri presso l’Ufficio di Presidenza dell’Istituto Comprensivo “Elio Vittorini” a Scicli la cerimonia di consegna di due defibrillatori da parte di Confagricoltura Ragusa e Senior l’Età della Saggezza Onlus, l’Onlus promossa dall’Associazione Nazionale Pensionati di Confagricoltura che svolge attività nei campi dell’assistenza sociale, socio-sanitaria e della tutela dei diritti civili. La donazione è stata resa possibile dai fondi provenienti dalle scelte del 5 per Mille.
L’Istituto, con i suoi 11 plessi distribuiti tra Scicli e le frazioni di Donnalucata, Cava d’Aliga e Sampieri, offre un percorso educativo articolato in tre ordini: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado.
In un clima molto cordiale e disteso, il Presidente di Confagricoltura, Antonino Pirrè, e il Direttore, Giovanni Scucces, hanno consegnato nelle mani della Dirigente Scolastica, Marisa Cannata, i due defibrillatore semi-automatici realizzati per supportare l’operatore durante le manovre di soccorso con semplici e chiare informazioni vocali oltre che con indicatori luminosi.
La Dirigente ha ringraziato Confagricoltura Ragusa per il gesto che ha definito di grande generosità e di sensibilità nei confronti del benessere di studenti, personale scolastico e famiglie degli studenti. Hanno partecipato alla cerimonia la Presidente del Consiglio d’istituto, Stefania Muriana, e gli operatori dell’Ufficio di Confagricoltura Scicli: Maria Concetta Nicastro, Veronica Causarano, Valentina Gulino e Sebastiano Mangiagli.
A margine della consegna dei due dispositivi salva-vita, la Dirigente ha guidato i rappresentanti di Confagricoltura nella visita dell’innovativa aula immersiva, uno strumento didattico altamente innovativo e tecnologico.
“Siamo lieti di poter contribuire concretamente alla sicurezza dei nostri giovani e della comunità scolastica. Donare questi defibrillatori significa investire nella salute e nel benessere delle nuove generazioni, perché la prevenzione e la rapidità d’intervento possono davvero fare la differenza. Grazie di cuore a tutti gli operatori di Confagricoltura Scicli che, con il loro prezioso lavoro, hanno reso possibile la raccolta dei fondi e l’acquisto dei defibrillatori”, dichiara il Presidente Pirrè.
“Questa iniziativa – aggiunge il Direttore Scucces – testimonia l’impegno costante di Confagricoltura nel sostenere il territorio, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale. La collaborazione con le scuole è fondamentale per costruire una comunità più sicura e consapevole, pronta a rispondere alle emergenze con strumenti adeguati”.
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La cultura della parità di genere entra nelle aziende agricole iblee: grande successo per l’iniziativa di Confagricoltura Ragusa e Donne a Sud

Entusiasmo e partecipazione attenta hanno accolto i vari momenti di incontro presso le aziende associate Confagricoltura

Un grande successo, fatto di entusiasmo e di partecipazione attenta da parte delle operaie: è questo il bilancio dei primi incontri tenutisi presso diverse aziende agricole del territorio a cura del Centro Antiviolenza “Donne a Sud”, grazie alla convenzione sottoscritta con Confagricoltura Ragusa. Un clima fertile e di confronto vero reso possibile dalla professionalità e alla preparazione del personale del Centro, che hanno condiviso con le lavoratrici informazioni utili e preziose.

I primi incontri si sono tenuti presso le aziende Ioppì a Vittoria, Zisa Group a Santa Croce Camerina ed Ecofaber a Modica. “Un momento delicato e molto interessante che ha toccato da vicino le nostre operaie. Tutte le aziende dovrebbero organizzare momenti così”, commenta Roberta Tardera di Ioppì. “Siamo lieti di aver aderito, davvero encomiabile il tatto con cui l’avv. Caudullo è riuscita ad entrare in connessione intima con le nostre collaboratrici su un tema di rilevantissima attualità”, dichiara Emma Zisa di Zisa Group. “Un dialogo aperto, coinvolgente e necessario su tematiche fondamentali: conoscere, riconoscere, educare per prevenire e contrastare la violenza. Ringraziamo di cuore tutte le partecipanti e i partecipanti, le relatrici, e chi ogni giorno lavora per creare una cultura di rispetto e inclusione”, afferma Carlo Scollo di Ecofaber.

“Il programma dei prossimi incontri nelle aziende agricole è fitto e continuerà nei prossimi mesi – spiega il Presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – per continuare a coltivare consapevolezza per estirpare la cultura tossica della violenza. I feedback positivi che stiamo registrando, sia da parte dei dipendenti che degli imprenditori agricoli, confermano la bontà di un’iniziativa e ci spingono a continuare con maggiore slancio”.

“Incontri – spiega l’avv. Rossana Caudullo, responsabile del Centro Antiviolenza – che rappresentano una tappa importante dell’impegno che Donne A Sud porta avanti da anni nel territorio ibleo. In questo bellissimo viaggio nel cuore del nostro tessuto produttivo, che stiamo conducendo grazie alla sensibilità di Confagricoltura Ragusa, stiamo incontrando le lavoratrici direttamente sul posto di lavoro che, per qualche ora, diventa luogo di riflessione e di consapevolezza. Stiamo parlando con loro, stiamo ascoltando anche le parole non dette e le stiamo aiutando. Perché oltre la retorica contro la violenza sulle donne, occorre impegno concreto, costante e capillare”.

 

Ragusa, 27 maggio 2025

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

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Florovivaismo, Paola Gurrieri (Confagricoltura Ragusa) racconta a Geo su Raitre la storia di passione e di bellezza dell’azienda “La Mediterranea”

È una storia di passione familiare e di amore per la bellezza, la sostenibilità e il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori quella che Paola Gurrieri, componente del Direttivo di Confagricoltura Ragusa, ha raccontato alla trasmissione “Geo“, il programma sulla natura, l’ambiente e le culture del mondo condotto da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi.

Una storia familiare che incontra la sua personale di ex docente di liceo che decide di cambiare vita e mettersi in gioco a tempo pieno nell’azienda “La Mediterranea”, fondata nel 1984 ad Acate dal padre Salvatore, condividendo la gestione con i fratelli Franco e Piero.

Un’azienda che oggi dà lavoro a 200 dipendenti, per lo più donne, ed esporta in Olanda, Inghilterra, Grecia e Russia, oltre ad essere presente nel mercato nazionale. La produzione avviene in un’area di circa 100 ettari, tra i territori di Acate e Vittoria, con l’ausilio di tecniche all’avanguardia e con grande attenzione e rispetto per l’ambiente. “La Mediterranea” è, infatti, il principale produttore italiano di crisantemo programmato e una delle aziende leader a livello europeo, coprendo circa l’8% della produzione continentale.

“Se la rosa richiama l’idea dell’amore, la margherita quella di semplicità e il giglio quella di purezza, il crisantemo è simbolo di rinascita, di speranza, di ritorno alla vita, in quanto fiorisce in un momento dell’anno in cui gli solitamente la natura non è produttiva” – ha dichiarato Paola Gurrieri.

Paola Gurrieri ha spiegato che “La Mediterranea” fa della sostenibilità un impegno concreto: “Abbiamo ridotto il consumo del terriccio a un ottavo, utilizzando scarti di produzione opportunamente lavorati – ha spiegato -, seguendo un’ottica di economia circolare, abbiamo dato vita a due gruppi di autoconsumo energetico collettivo, a giugno realizzeremo altre strutture per installare altri pannelli fotovoltaici, abbiamo sostituito le vecchie lampade nelle serre con led di nuovissima generazione a basso consumo, stiamo riducendo notevolmente l’utilizzo di fitofarmaci”.

Infine Gurrieri, sollecitata da una domanda della conduttrice, ha parlato dell’edizione 2025 del “Libro Bianco del Verde”, un documento tecnico-scientifico promosso da Confagricoltura e Assoverde che raccoglie contributi di esperti, istituzioni, università, ordini professionali e imprese con l’obiettivo di valorizzare il ruolo del verde urbano e naturale per la salute, l’ambiente, il lavoro e la cultura. Uno strumento che mira a sensibilizzare le istituzioni e la società sull’importanza della cura e gestione del verde, proponendo soluzioni concrete e raccomandazioni normative, tecniche ed economiche per migliorare la qualità della vita nelle città e nei territori.

 

Link per visionare la puntata di Geo del 7 maggio 2025

https://www.raiplay.it/video/2025/05/Geo—Puntata-del-07052025-f26a6a48-e532-4998-841e-50e971830adb.html

 

Ragusa, 8 maggio 2025

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ULIBBO incoronato Italy Gold Digestive ai World Drinks Awards 2025. Confagricoltura: “Ambasciatore dell’eccellenza agroalimentare siciliana nel mondo”

 ULIBBO, il pluripremiato liquore siciliano realizzato con foglie di ulivo e carrubo bio delle campagne ragusane, ha ottenuto martedì il prestigioso riconoscimento di “Italy Gold Digestive” ai World Drinks Awards 2025 che premiano le eccellenze dei distillati di tutto il mondo. La giuria internazionale, riunitasi a Norwich in Inghilterra e composta da stimati professionisti del settore, tra cui maestri distillatori, sommelier e giornalisti di settore, dopo aver assaggiato 700 campioni di distillati divisi in 21 categorie, ha incoronato il liquore ragusano come migliore tra tutti i concorrenti italiani. Prossima sfida il 5 giugno a Londra in cui i vincitori nazionali concorreranno per il titolo di World’s Best.

“Complimenti vivissimi a Edy Anzaldo e a Roberto Floridia – dichiara il Presidente di Confagricoltura Sicilia, Rosario Marchese Ragona – che, con ostinata pazienza e meticolosità artigianale, hanno creato un elisir che ha il sapore delle campagne ragusane e che, grazie a questo ulteriore riconoscimento internazionale, è a pieno titolo ambasciatore dell’eccellenza dell’agroalimentare siciliano nel mondo”. “Incrociamo le dita – aggiunge Marchese Ragona – per il prossimo step in cui ULIBBO è in corsa per il titolo di migliore liquore al mondo”.

“Continuiamo ad essere fieri – afferma il Presidente di Confagricoltura Ragusa, Antonino Pirrè – di un progetto che ha fatto della valorizzazione del territorio e delle sue colture iconiche il punto di forza, veicolando una visione d’impresa che crea valore puntando su sostenibilità, qualità e visionarietà. Un modello che dimostra come un progetto piccolo può diventare grande e vincente, se accompagnato da determinazione e da coraggio. Complimenti e grazie a Edy e a Roberto, associati a Confagricoltura Ragusa, per il loro pregevole contributo alla diffusione della nostra visione dell’imprenditoria agricola”.

ULIBBO è realizzato all’interno del progetto Nativi dell’azienda agricola Verso le origini, associata a Confagricoltura, che nasce a Ragusa da un’idea maturata in anni di ricerche sullo sviluppo delle imprese e delle economie locali, sull’importanza del territorio e dei suoi prodotti e sull’impatto che le scelte alimentari hanno sulla salute e sull’ecosistema. Verso le Origini, oltre alla produzione di ULIBBO, è impegnata nell’allevamento della pecora barbaresca siciliana, razza originaria dell’entroterra e a rischio estinzione, e della gallina livornese bianca, che garantisce la produzione di uova a basso contenuto di colesterolo, proteiche e senza antibiotici.

Ultimo arrivato nella grande famiglia di Verso le Origini è il Green Gin Ulibbo, un gin unico nel suo genere, realizzato con foglie di ulivo e carrubo, mirto e bucce di limone siciliano, che è stato appena presentato al Vinitaly a Verona, riscuotendo un grande successo tra bartender provenienti da ogni angolo del mondo.

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Dazi, Giansanti (Confagricoltura): “Colpiti i nostri settori di punta. Serve una risposta unitaria e decisa dell’Europa”

“Come Italia usciamo sicuramente penalizzati dall’introduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti, in particolar modo per quanto riguarda i prodotti di fascia media: penso ad alcuni vini, all’olio d’oliva, alla pasta e ai sughi pronti.” Lo ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, intervenuto alla trasmissione di Rai Uno Porta a Porta, condotta da Bruno Vespa, e andata in onda mercoledì sera subito dopo l’annuncio ufficiale del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dell’introduzione di dazi del 20% sui prodotti provenienti dall’Unione europea.

“La risposta – ha aggiunto Giansanti – non può che essere unitaria, europea, convinta, come annunciato dalla presidente von der Leyen nella conferenza di stamane. Fondamentali le misure previste per sostenere i settori più colpiti. Non dimentichiamo, infatti, che rischiamo anche un massiccio riversamento di prodotti da altri Paesi che subiranno le tariffe americane, per esempio la Cina”.

In linea con quanto dichiarato dalla presidente von der Leyen nella prima mattina di oggi, Confagricoltura ribadisce la necessità di un’azione dell’Unione tempestiva e coesa per salvaguardare la competitività del sistema agroalimentare, italiano ed europeo, sui mercati internazionali.

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“Agricoltura È”, il Capo dello Stato visita lo spazio di Confagricoltura in Piazza della Repubblica a Roma

Questa mattina il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha visitato lo spazio di Confagricoltura al villaggio Agricoltura È, il grande evento dedicato al mondo agricolo italiano, ospitato a Roma nell’area riqualificata di Piazza della Repubblica.

Il Capo dello Stato si è soffermato all’interno dello stand, dove è stato allestito anche un apiario della FAI-Federazione Apicoltori Italiani e dove ha avuto un breve scambio di battute con i dirigenti ed alcuni imprenditori dell’Organizzazione presenti alla manifestazione organizzata dal MASAF.

L’evento, che terminerà mercoledì 26, domani prevede la visita del commissario UE all’Agricoltura Hansen. Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti sarà relatore all’incontro con il commissario. Nel pomeriggio, alle 15, nello spazio MASAF, Confagricoltura organizza la tavola rotonda dal titolo Agricoltura è sostenibilità e innovazione”, a cui partecipano, oltre al presidente Giansanti, Andrea Segrè, agronomo ed economista dellUniversità di Bologna, Marco Caprai ed Emma Cogrossi, imprenditori.

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Europa, Giansanti (Confagricoltura) alla premier Meloni: “No al Fondo Unico. La PAC deve restare una politica centrale dell’Unione”

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha scritto alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per esprimere forte contrarietà all’eventuale proposta di un Fondo Unico nazionale per il finanziamento delle misure che attualmente rientrano nella PAC, nei fondi di coesione e altri fondi diretti europei.

“Questa proposta – evidenzia Giansanti – non solo creerebbe disparità nell’allocazione delle risorse tra gli Stati, ma metterebbe a rischio l’intero sistema della politica agricola europea e del mercato unico”.

La lettera è stata recapitata alla premier in occasione del Consiglio europeo, in corso oggi e domani a Bruxelles.

“La riassegnazione dei finanziamenti UE in un Fondo Unico – spiega il presidente di Confagricoltura – comporterebbe l’eliminazione degli storici strumenti di finanziamento della PAC, ovvero il fondo europeo agricolo di garanzia e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, minacciando la competitività dell’agricoltura e della stabilità delle zone rurali europee”.

Una scelta in questa direzione, insomma, rappresenterebbe un cambiamento radicale nella governance finanziaria dell’UE e avrebbe conseguenze gravissime sull’agricoltura. Da sempre il mondo agricolo chiede, invece, un aumento di bilancio per il settore e un adeguamento dei premi per rispondere alle esigenze che emergono con forza dall’attuale contesto caratterizzato da instabilità geopolitica e incertezza economica.

“E’ invece necessario che l’agricoltura continui a rimanere una politica unionale che non rientri nel Fondo Unico. Un’Europa forte e sicura – conclude Giansanti – non può prescindere da un settore agricolo solido e competitivo, supportato da un bilancio adeguato e mirato, fondamentale per il futuro del nostro Paese, in primis, e dell’Europa in generale”.

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Stati Generali della Maricoltura, API (Confagricoltura): eccellenza italiana a rischio se non si valorizza il comparto. Servono norme chiare, formazione e promozione

Nella foto, da sin.: Antonia Ricci, Claudio Pedroni, Vincenzo Lenucci, Luca Brondelli, Cristina Pozzi, Matteo Leonardi, Lea Pallaroni.

Garantire le produzioni dell’acquacoltura italiana con una regolamentazione quadro e regole chiare e uniformi per le concessioni, dando spazio adeguato all’allevamento ittico; promuovere lo sviluppo del comparto attraverso una corretta informazione e formazione; sostenere l’innovazione tecnologica e la ricerca finalizzate allo sviluppo sostenibile e alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico sull’acquacoltura.

E’ l’appello lanciato stamani dall’API, l’Associazione dei Piscicoltori Italiani di Confagricoltura, agli Stati Generali della maricoltura che si sono tenuti stamani a Palazzo della Valle a Roma. Un appuntamento che corona un percorso di incontri sui territori interessati che ha affrontato i temi del cambiamento climatico che influisce sulla gestione degli allevamenti e della concorrenza internazionale sempre più agguerrita.

“Garantire la competitività delle nostre imprese, tenuto conto che l’Italia ha perso quote rispetto ad altri Paesi – ha detto il vicepresidente esecutivo di API Claudio Pedroni, allevatore in Toscana – è la nostra priorità. Con oltre 8mila chilometri di coste, sono solo 20 le concessioni off-shore di impianti di produzione di maricoltura. La situazione è ferma a trent’anni fa, mentre altri Stati hanno investito nel comparto, arrivando a produzioni di gran lunga superiori a quelle italiane, garantendo occupazione e solidità economica”.

Oggi l’acquacoltura nazionale produce oltre 50mila tonnellate di animali acquatici, di cui quasi il 90% spigole, orate e trote. Sommando anche la produzione di molluschi, si arrivava nel 2022 a 130mila tonnellate complessive, praticamente la medesima quantità di quello che si ottiene con l’attività di pesca della nostra flotta nazionale. Anche se, in realtà, dopo l’estate del 2023, con gli effetti del cambiamento climatico, la produzione di molluschi si è drasticamente ridotta.

Di fronte ai mutamenti del clima, l’API, che rappresenta la quasi totalità delle aziende del comparto, occorre spingere sull’innovazione e sulla ricerca per trovare soluzioni atte a garantire un ambiente-mare più sano e un approccio ancora più sostenibile da parte delle imprese, spinto da un quadro normativo certo e strategico per il settore.

In questa direzione si inserisce la stretta collaborazione dell’Associazione Piscicoltori con gli enti di riferimento, quali l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, presente oggi con il direttore generale Antonia Ricci; con Assalzoo, intervenuta con il DG Lea Pallaroni, e con il mondo accademico, stamani rappresentato da Cristina Pozzi, docente di Diritto europeo dei trasporti all’Università di Parma.

L’acquacoltura italiana è comunque riconosciuta in tutto il mondo per l’alta qualità della produzione e per la sua biodiversità con più specie allevate in ambienti e strutture con tecnologie diverse (impianti off-shore e a terra). Alle produzioni di pesci destinati al consumo si aggiungono le produzioni delle avannotterie di specie eurialine (orata e spigola) con oltre 180 milioni di avannotti prodotti e destinati agli allevamenti di tutta l’area mediterranea.

“Per garantire un futuro di crescita al comparto – ha aggiunto Matteo Leonardi, presidente di API – occorre parallelamente intensificare e migliorare l’informazione al consumatore sull’origine nel mondo della ristorazione, oltre che lavorare sulla formazione in ambito tecnico-professionale, e non solo accademico”.

“Il fatturato dell’acquacoltura italiana supera i 400 milioni di euro e si conferma un settore importante per la nostra zootecnia, sebbene sia tra quelli più ‘giovani’. – ha commentato il vicepresidente di Confagricoltura, Luca Brondelli – Come Confederazione, insieme all’API, il nostro obiettivo è far crescere e sviluppare il comparto: l’Italia è il primo consumatore al mondo di spigole e orate, ma solo poco più del 20% è prodotto da allevamenti italiani. Dobbiamo colmare questo gap, valorizzando al contempo i territori di produzione, che sono anche un vanto ambientale e turistico per il nostro Paese”.

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Giansanti (Confagricoltura): importanti le parole di Meloni su Mercosur, necessaria reciprocità per tutelare produzioni Made in Italy

Confagricoltura plaude all’intervento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sull’accordo Mercosur, che sottolinea la necessità di garantire reciprocità negli scambi commerciali affinché siano equi.

“Da subito Confagricoltura si è opposta all’attuale formulazione dell’accordo. Senza garanzie di reciprocità, infatti, le carni bovine, il pollame, il riso, il mais e lo zucchero italiani, già messi a dura prova dalle produzioni ucraine a dazio zero, subirebbero l’impatto disastroso delle importazioni dal Sud America. Le parole pronunciate oggi dal Premier Meloni ci fanno ben sperare. Confidiamo che si vada verso una negoziazione che difenda la qualità dei prodotti made in Italy e tuteli il reddito delle nostre imprese. Auspichiamo il medesimo approccio alle negoziazioni in corso con India e Thailandia, che rischiano di mettere in difficoltà gli stessi comparti interessati dal Mercosur”, ha concluso Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura.

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