Pirrè (Confagricoltura Ragusa): “Bene la videosorveglianza nelle campagne iblee contro il caporalato. Ma serve cambiare la legge”

La videosorveglianza arriva nelle campagne siciliane e verrà utilizzata per combattere il fenomeno del caporalato: a darne notizia il presidente della Regione Nello Musumeci che ha dichiarato: «Così entra nella fase operativa il Protocollo d’intesa sottoscritto con il ministero dell’Interno».

Per la concreta realizzazione del progetto bisognerà aspettare i tempi necessari per creare la rete di videosorveglianza che seguirà la progettazione esecutiva da affidare prossimamente attraverso un bando. La Regione si doterà di una serie di strumenti ad alta tecnologia, da quello che si apprende dalla Regione, telecamere ad alta risoluzione e sensori audio/video ambientali – che saranno collegate con la centrale operativa del Corpo Forestale della Sicilia.

La rete di videosorveglianza sarà finanziata con circa dodici milioni del Pon legalità 2014/2020. Il governo regionale, da parte sua, con una delibera proposta dall’assessore al Territorio Toto Cordaro, si è impegnato a destinare duecentomila euro all’anno, per il successivo quinquennio 2022/2026, per garantire la piena funzionalità delle apparecchiature.

Alla Regione promettono che per la lotta al caporalato ci si affiderà anche alle immagini catturate dai droni, ma nulla si dice a proposito di altri importanti reati che vengono consumati nelle campagne come furti di prodotti, attrezzature e mezzi agricoli, abigeati o macellazioni clandestine.

Bene l’iniziativa del Governo Regionale che mette in campo strumenti di controllo contro il caporalato nelle campagne. Gli imprenditori onesti non hanno nulla da temere e il fenomeno va prevenuto e represso con fermezza. Tuttavia, ci sembra oltremodo necessaria una riforma della norma vigente sul caporalato che ha determinato lo spopolamento delle campagne a causa della difficoltà delle aziende di sapere se gli alloggi che fornivano erano a rischio”: questo il commento del presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè. Che aggiunge: “Attualmente, anche chi si muove nel solco della legalità, se si discosta anche leggermente da uno degli indicatori, rischia di essere punito. C’è bisogno di rivedere la legge al fine di contrastare con efficacia lo schiavismo e il non rispetto dei diritti dei lavoratori, ma senza bloccare le imprese oneste con gli stringenti parametri attuali”.

Il progetto innovativo in una prima fase interesserà le province di Catania e di Ragusa, lì dove il fenomeno dello sfruttamento a basso costo della manovalanza risulta più diffuso: si va dalle zone del Calatino all’intera piana etnea, da Paternò, Belpasso, Caltagirone, Mineo, Palagonia, Scordia, Santa Maria di Licodia, Biancavilla e Adrano ai territori attraversati dalla strada statale 417.

Nel Ragusano, invece, l’attività di video sorveglianza sarà messa in campo a Vittoria, Scoglitti, Acate, Comiso, Scicli, Santa Croce Camerina, Marina di Ragusa. Località e snodi stradali saranno comunque definiti nella fase della progettazione esecutiva.

 

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Bartolo Lorefice

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Ispica, nasce la Consulta dell’Agricoltura: tra i componenti il vice-presidente di Confagricoltura Ragusa

Costituita ad Ispica la Consulta comunale dell’Agricoltura. Il sindaco, Pierenzo Muraglie, ha firmato il provvedimento di nomina degli esperti e degli imprenditori indicati dalle organizzazioni del settore, dando così attuazione al Regolamento che era stato approvato dal Consiglio comunale nel gennaio del 2017. Cinque di essi sono stati scelti direttamente dal sindaco per le loro competenze, la loro esperienza e per i risultati raggiunti nei settori specifici nei quali operano.

L’insediamento e la programmazione del’attività della Consulta sono previsti il 19 settembre.

Tra i componenti della Consulta, il vice-presidente provinciale di Confagricoltura Ragusa, dott. Carmelo Calabrese, che dichiara: “Nella consapevolezza dei limiti del raggio d’azione di un ente comunale nel settore agricolo, sono convinto che insieme potremo fare un buon lavoro negli interessi degli imprenditori agricoli e del tessuto economico locale“.

Come Confagricoltura – aggiunge il dott. Calabrese – porteremo al tavolo della Consulta le tematiche che più interessano da vicino i nostri imprenditori, come ad esempio il livello dei servizi offerti dal Consorzio di Bonifica nel comune di Ispica e la non più procrastinabile riforma di questi enti da parte della Regione“.

Saremo, come sempre, – conclude Calabrese – al servizio di chi, con la propria attività di imprenditore agricolo, dà il proprio contributo giornaliero all’economia e al benessere del territorio ibleo“.

Oltre al sindaco, Pierenzo Muraglie che ne è presidente, e il dott. Carmelo Calabrese, compongono la Consulta comunale dell’Agricoltura di Ispica: l’assessore allo Sviluppo economico Gianni Stornello, Calogero Maria Fasulo e Giorgio Pirrè, rispettivamente titolare e supplente in rappresentanza della Coldiretti, Angelo Spadaro e Daniele Fiore (titolare e supplente per l’Ordine dei Medici Veterinari), Michele Santospagnuolo e Carmelo Gennaro (titolare e supplente per l’Unione italiana agricoltori), Giuseppe Dipietro (Ordine dei dottori agronomi), Lino Giunta (Collegio degli Agrotecnici), Gaetano Calabrese (Collegio dei Periti Agrari), Vincenzo Firrincieli (Associazione Regionale Allevatori della Sicilia), Massimo Pavan (Consorzio di Tutela IGP Carota Novella di Ispica); Vincenzo Barone (Associazione Gghjugghjulena di Ispica); Pietro Calabrese (GAL Terra Barocca); Guglielmo Fede (CGIL), Carolina Carpintieri (CISL). Designati dall’Amministrazione comunale sono invece i seguenti imprenditori: Francesca Curto (dell’azienda vitivinicola omonima, imprenditrice premio DonnAttiva 2019), Carmelo Gregni (della fratelli Gregni snc, azienda di commercializzazione di prodotti ortofrutticoli), Roberto Giadone (presidente di Natura Iblea srl, azienda produttrice di frutta e verdura biologici, premio per il miglior welfare aziendale 2018), Rosario Moncada (del Gruppo Moncada, che si occupa di produzione, confezionamento e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli di alta qualità), Giorgio Agosta (titolare di Agriblea, specializzata in agricoltura biologica, eco-sostenibile e di qualità, Premio Prosperpina 2013).

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Rinnovo Contratto Provinciale di Lavoro degli operai agricoli e florovivaisti: presentazione agli associati di Confagricoltura Ragusa

Si è tenuto giovedì, presso la sede di Confagricoltura a Ragusa, un incontro in cui è stato presentato agli associati il contenuto del nuovo Contratto Provinciale di Lavoro degli Operai Agricoli e Florovivaisti. A condurre l’incontro il presidente, dott. Antonino Pirrè, coadiuvato dal direttore, dott. Giovanni Scucces.

Rinnovo che è avvenuto al fotofinish – spiega il presidente Pirrè – considerando che il 31 dicembre di quest’anno il contratto appena rinnovato verrà a scadere”.

Il lungo iter per l’approvazione – aggiunge Pirrè – è stato causato principalmente dall’esigenza che abbiamo avanzato come Confagricoltura di definire in maniera chiara tutti gli aspetti legati alle modalità di determinazione dei salari, degli orari di lavoro e dello straordinario. Risultato egregiamente raggiunto con l’impostazione della retribuzione su base oraria”.

Si è chiarito in via definitiva che le retribuzioni previste dai Contratti Provinciali di Lavoro nella nostra Provincia rispettano la consuetudine della giornata lavorativa di otto ore anziché, come accade in altre realtà,di sei ore e mezza.

A conclusione si è convenuto il passaggio alla retribuzione oraria e la definizione di tre ipotesi di orario lavorativo che ciascuna azienda, nell’ambito della propria organizzazione del lavoro, potrà adottare.Questo consentirà alle aziende una maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro per tutte le aziende agricole, ivi comprese quelle agrituristiche che hanno esigenze sicuramente diverse da quelle tradizionali.

Dal punto di vista economico il rinnovo prevede un aumento delle retribuzioni del 4%, un aumento gravoso per le aziende, legato al fatto che il rinnovo è avvenuto dopo 44 mesi dalla scadenza del precedente e che si è ottenuta una forte flessibilità negli orari. In ogni caso l’aumento percentuale è inferiore all’indice IPCA (indice dei prezzi al consumo utilizzato nella contrattazione collettiva) registrato in questo arco temporale.

Anche sulle qualifiche è stato fatto qualche aggiustamento, ad esempio introducendo alcune mansioni legate all’attività di promozione delle attività e dei prodotti aziendali.Sempre per quanto riguarda le qualifiche è stato preso l’impegno reciproco di rivedere alcune di esse specie in alcuni settori trainanti per l’economia agricola ragusana.

Da ultimo il presidente Pirrè ha sottolineato il richiamo espresso alle norme del CCNL sulla somministrazione e sull’appalto di servizi che stanno assumendo sempre maggiore importanza nel settore.

Ragusa, 6 luglio 2019

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Fumarole, vertice in Prefettura a Ragusa per contrastare il fenomeno

Si è svolto nella giornata di ieri un vertice promosso dalla Prefettura di Ragusa, al quale erano presenti i rappresentanti delle organizzazioni di categoria delle imprese agricole e gli esponenti delle Forze dell’Ordine.

Dalla discussione è emerso che verranno intensificati i controlli da parte delle Forze dell’Ordine per colpire coloro i quali portano avanti la pessima pratica di bruciare sterpaglie e plastica, arrecando un danno all’ambiente. Dall’altra parte si è evidenziata la necessità di un’opera d’informazione nei confronti degli agricoltori, condividendo le necessarie e opportune modalità previste dalla legge per il regolare smaltimento dei rifiuti generati negli impianti produttivi.

Confagricoltura Ragusa, da sempre in campo a tutela della legalità e del rispetto delle regole, ha assunto l’impegno a continuare a divulgare presso i propri associati le giuste prassi da rispettare per smaltire senza compiere un reato e inquinando l’ambiente.

 

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Bartolo Lorefice

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Il primo luglio si inaugura a Ragusa Ibla il “Museo delle Confraternite” all’interno del progetto See…Jusu

Presso la Chiesa Ss. Annunziata a Ragusa inaugurazione del “Museo delle Confraternite” e lancio del progetto rivolto ai turisti “See…Jusu”

Si inaugura lunedì 1 luglio alle 18:00 il nuovo “Museo delle Confraternite” presso la Chiesa SS. Annunziata, in via Orfanotrofio 91 a Ragusa Ibla. La nuova realtà museale è solo un pezzo dell’ambiziosa startup “See…Jusu”, un progetto di marketing territoriale che mostrerà ai turisti luoghi e beni monumentali sinora non aperti al pubblico, gestito dai ragazzi che si sono formati nel corso di “Tecnico dell’accoglienza turistica”, organizzato da Enfaga Ragusa, l’ente di formazione di Confagricoltura.

Il nome nasce da una precisa volontà di far coesistere l’internazionalità dell’inglese “see” (vedere) con la tradizione ragusana “jusu”, da qui lo slang “see… Jusu”, laddove con il termine ragusano “Jusu” si intende indicare la parte bassa di Ragusa. Il progetto verrà presentato in concomitanza con l’inaugurazione, durante la quale verranno svelati i dettagli. Inoltre, per l’occasione, sarà possibile visitare la Cona del Gaggini, ancona d’altare della seconda metà del XVI secolo, presso il Duomo.

Il progetto è stato reso possibile grazie alla disponibilità del Parroco di San Giorgio, don Pietro Floridia, e dall’impegno di Confagricoltura Ragusa, nelle persone del direttore, Giovanni Scucces, e del presidente, Antonino Pirrè.

Finalmente arriviamo a uno step importante del percorso fatto con i ragazzi verso l’auto-imprenditorialità e, quindi, il lavoro. Un nuovo museo e un percorso innovativo alla scoperta di gioielli del nostro Barocco”, così la direttrice di Enfaga Ragusa, dott.ssa Vicky Di Quattro.

“Enfaga – aggiunge la direttrice Di Quattro – ha svolto il suo ruolo di ente formatore e di incubatore d’impresa, adesso è il momento che i ragazzi camminino con le proprie gambe, dimostrando che si può creare lavoro anche nella nostra Terra, ricca di potenzialità turistiche e storie antiche da raccontare”.

 

Clicca qui per seguire il progetto “See…Jusu” su Facebook

 

Ragusa, 26 giugno 2019

 

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Bartolo Lorefice

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Confagricoltura Ragusa ancora una volta al centro di percorsi di formazione

Ottanta studenti della scuola media “Francesco Crispi” a “scuola di agricoltura”

Confagricoltura ancora una volta al centro di un percorso di formazione: 40 giovanissimi studenti della Scuola Media “Francesco Crispi” (altri 40 ragazzi arriveranno la prossima settimana), accompagnati dalle docenti Concetta Adamo e Daniela Di Trapani, hanno partecipato ieri alla prima tappa del progetto “Orientiamoci a Sud Est” presso la sede dell’organizzazione di categoria a Ragusa. Obiettivo del corso è quello di far indagare agli studenti sia la realtà del territorio in cui opera la scuola, sia di fare una lettura dei bisogni emergenti nella società attuale, evidenziando la necessità di adeguare l’azione educativa ai dettami europei di un Orientamento che accompagni la persona lungo tutto l’arco della vita (long life learning).

Il progetto, che coinvolge gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado per il corrente Anno Scolastico 2018/2019 e le classi terze della scuola secondaria di primo grado per l’Anno Scolastico 2019/2020, mira a garantire all’alunno un processo di crescita unitario e organico e ad aiutare i ragazzi ad acquisire quel bagaglio di competenze essenziali per lo sviluppo e la maturazione complessiva della personalità, quali la stima, la fiducia, la sicurezza, la capacità decisionale.

I giovanissimi studenti, guidati dal dott. Luca La Licata e dal dott. Oscar Augugliaro, si sono avventurati in un viaggio alla scoperta del mondo dell’agricoltura, del suo ruolo nell’economia e nella società, entrando nel dettaglio del lavoro quotidiano di Confagricoltura e della struttura del comparto agricolo ragusano.

Investire sulla formazione scolastica e professionale dei nostri giovani è una delle grandi sfide che stiamo portando avanti come Unione Provinciale di Confagricoltura. Siamo felicissimi di questa collaborazione con la scuola media Crispi, che mira all’orientamento per gli studi successivi con i giusti tempi e approfondimenti, un vero piacere registrare la curiosità e l’interesse dei nostri giovani nei confronti del mondo agricolo”, così il direttore di Confagricoltura Ragusa, dott. Giovanni Scucces.

Con il presidente Pirrè e con il direttivo – aggiunge il direttore – condividiamo una visione del ruolo di un’organizzazione di categoria importante come la nostra che va al di là della sacrosanta attività burocratica, ma che punta ad essere elemento di stimolo per il tessuto economico e imprenditoriale a 360 gradi”.

Diversi, infatti, sono i progetti messi in campo da Confagricoltura Ragusa sul versante della formazione: si stanno definendo i termini di alcune borse di studio che verranno attribuite agli studenti più meritevoli degli istituti agrari; grazie al progetto “Agrinnovation”, all’interno di Erasmus Plus, diversi studenti modicani svolgeranno tirocini formativi in aziende maltesi con il tutoraggio di personale di Confagricoltura; i ragazzi che si sono formati grazie a un corso di Enfaga (l’ente di formazione di Confagricoltura, retto dalla dott.ssa Vicky Di Quattro) presto partiranno con un progetto che porterà all’apertura del Museo delle Confraternite e di inediti percorsi storico-culturali.

Consapevoli della necessità di dover sostenere l’innovazione e i giovani per costruire un’agricoltura del domani migliore – conclude Giovanni Scucces – non ci sottraiamo al nostro ruolo, con lo stile e la determinazione che caratterizza Confagricoltura”.

 

Ragusa, 15 giugno 2019

 

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Bartolo Lorefice

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Minorenne abusata nelle campagne iblee, Confagricoltura: “Orrore e sconcerto, inaccettabile il muro d’omertà”

Apprendiamo con orrore e sconcerto della notizia della bambina stuprata reiteratamente nelle campagne iblee, con il consenso della madre. Agghiacciante e inaccettabile il muro di silenzio che ha coperto l’intera vicenda, fino a quando l’autorità giudiziaria non ha accolto la denuncia della minore“, così il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè.

Fatti incresciosi come questo – aggiunge Pirrè – dimostrano un degrado morale di nostri concittadini che, abusando dello stato di estrema debolezza della minore, ne hanno approfittano per fare i propri comodi. Coprire barbarie simili a vario livello, rendendosi complici, è semplicemente vergognoso, non potremo dirci comunità civile fin quando accadranno fatti simili. Il mio plauso alle forze inquirenti e di polizia che hanno posto fine a questa impensabile tortura nei confronti di una bambina“.

Rivolgo un appello a chiunque venga a conoscenza di situazioni, anche solo sospette, che ledono la dignità umana, – conclude il presidente di Confagricoltura Ragusa – a segnalare tempestivamente e senza esitazioni alle autorità competenti, anche tramite le organizzazioni di riferimento“.

 

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Bartolo Lorefice

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Giovani e lavoro, presto un nuovo museo a Ragusa Ibla

Lavoro, auto-imprenditorialità e valorizzazione dei beni culturali: le parole chiave della direttrice di Enfaga Ragusa, Vicky Di Quattro

Formare i nostri giovani per affrontare la sfida del lavoro puntando sull’auto-imprenditorialità, rimanendo nella propria terra, ricca di appeal e potenzialità turistiche“, così la direttrice di Enfaga Ragusa (l’ente di formazione professionale di Confagricoltura) Vicky Di Quattro, nell’annunciare importanti novità sul versante della valorizzazione dei beni culturali ragusani.

Si tratta di un prodotto turistico innovativo, ideato da un gruppo di studenti all’interno di uno stage formativo del corso di “Tecnico dell’accoglienza turistica”, con il coordinamento della progettista Clorinda Arezzo, che punta a svelare storie e luoghi di Ragusa Ibla sinora non accessibili al pubblico. Beni ecclesiastici verranno aperti come degli scrigni pieni di tesori sconosciuti ai visitatori, seguendo un filo conduttore che, presto, verrà reso noto. Inoltre verrà inaugurata una nuova realtà museale ambiziosa: il Museo delle Confraternite di Ragusa.

Il progetto è stato reso dalla disponibilità del Parroco di San Giorgio, don Pietro Floridia e dall’impegno di Confagricoltura Ragusa, nelle persone del direttore, Giovanni Scucces, e del presidente, Antonino Pirrè.

Siamo fieri di poter offrire una preziosa opportunità di lavoro vero ai nostri ragazzi che hanno scelto di investire nella propria formazione“, aggiunge la direttrice Di Quattro. “Formarsi professionalmente – conclude – è il modo migliore per sopperire alla mancanza di lavoro, soprattutto in una terra ricca di beni monumentali e culturali come la nostra. Siamo in campo per dimostrare che si tratta di una sfida che vale la pena portare avanti“.

 

*Ulteriori dettagli relativi all’importante progetto verranno resi noti nei prossimi giorni con altri comunicati stampa

 

Ragusa, 4 giugno 2019

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

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Il Pomodoro è davvero l’Oro Rosso dell’area iblea

La più grande area agricola italiana per produzione di pomodoro da mensa, prima in Europa per concentrazione di serre di pomodoro

La provincia di Ragusa rappresenta la prima area agricola d’Italia per produzione da pomodoro da mensa: 6000 ettari di serre, di cui oltre 1800 ettari in idroponica fuori suolo con impianti ad alta tecnologia, che producono pomodoro che viene esportato nei mercati di tutta Europa.

Dai mercati di Vittoria, Santa Croce, Scicli partono quotidianamente centinaia di Tir frigoriferi per portare l’”oro rosso ibleo” nelle case di milioni di cittadini europei. Ecco “Oro Rosso dell’area iblea”, mutuato dal titolo del bellissimo ed erudito libro della scrittrice giapponese Yuko Okuma, “Il pomodoro: Oro Rosso di Italia”, presentato a Scicli venerdì 31 maggio a Palazzo Spadaro, in una cornice culturale e tecnica. L’incontro è stato promosso da Svimed – Centro Euromediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile, Confagricoltura Ragusa, Lions Club locale, associazione Coltivazioni Urbane, con il patrocinio del Comune di Scicli.

Importanti considerazioni sono emerse durante il dibattito in occasione della presentazione del libro: il pomodoro ha rappresentato, rappresenta e potrà ancora rappresentare la ricchezza di questo territorio, occorre supportare con orgoglio questo comparto con il necessario supporto della politica, la Regione non può dimenticare questo settore, sono piuttosto necessari investimenti pubblici a sostegno dell’innovazione tecnologica, della concentrazione dell’offerta, dell’assistenza tecnica e della ricerca universitaria.

“Il Pomodoro: Oro rosso d’Italia”, scritto in collaborazione con Sara Sergenti, storica ed esperta di produzioni agroalimentari, è un volume ricco di un ampio repertorio iconografico e ripercorre le tappe della trasformazione del pomodoro da bacca sospetta a curioso ornamento protagonista della cucina italiana. Antichi erbari, antichi ricettari, diari di viaggio e lettere di maggiordomi, immagini e scatti delle conserve, delle coltivazioni, delle grandi industrie e delle cucine dei grandi chef stellati. Eccellente la collaborazione con il fotografo siciliano, Gianni Mania, che ha saputo rendere vibrante il paesaggio ibleo, in cui le serre sembrano un mare argenteo.

Yuko Okuma vive in Italia da trent’anni a Parma ed è considerata una delle massime esperte di mercato agroalimentare italiano, rappresentando diverse grandi aziende giapponesi per l’individuazione e l’acquisto di prodotti agroalimentari italiani di eccellenza.

Il libro è un viaggio attraverso tutte le realtà italiane coinvolte nella produzione del pomodoro, dall’Emilia Romagna alla Campania, dalla Puglia alla Sicilia, sia per quanto riguarda il pomodoro da trasformazione che da mensa. Il libro si sofferma anche sulla fascia trasformata iblea e su Scicli, patria del pomodoro siciliano ante-serra (a Scicli già si produceva pomodoro in maniera “industriale” a fine Ottocento, con magazzini per la selezione e lavorazione, e poi, con l’arrivo della ferrovia a Scicli, si iniziò l’esportazione).

La serata è stata l’occasione per riflettere sullo stato dell’agricoltura della cosiddetta fascia trasformata iblea, insieme a tecnici, esperti, imprenditori del settore, ma anche politici locali e regionali. Per esempio è emerso che, anche in un momento di crisi generale, e specie dell’agricoltura iblea, nel settore c’è un fortissimo fermento, una voglia d’innovazione tecnologica delle produzioni, per vincere la sfida dei mercati internazionali. Si è parlato delle nuove tecniche idroponiche in “fuori suolo” che permettono un’agricoltura sostenibile, con l’abbattimento dell’utilizzo di risorse idriche, fertilizzanti e pesticidi.

Interessanti e stimolanti gli interventi dell’esperto di agricoltura in serre, dott. Bartolomeo Ferro, del dott. Salvatore Occhipinti, Direttore del GAL Terra Barocca, che ha ribadito l’azione del GAL a supporto degli imprenditori agricoli e ha annunciato la prossima pubblicazione di bandi per coniugare agricoltura, turismo ed enogastronomia, di Emanuele Scala, imprenditore agricolo del famoso marchio Costa dei Sapori, che rappresenta diverse aziende agricole in oltre 60 ettari di serre, Carmelo Arestia, patron del famosissimo marchio Agromonte, eccellenza iblea nel mondo delle salse di ciliegino.

Sono intervenuti per i saluti di rito la vicesindaco di Scicli Caterina Riccotti, l’on. Orazio Ragusa, presidente della Commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana. La serata è stata presentata dal Presidente di Svimed, Giovanni Iacono, e moderata dal prof. Giuseppe Pitrolo.

Presentazione Scicli    pomodoro 2    pomodoro 3

 

Foto di Gianni Mania

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Bartolo Lorefice

Tessera Odg Sicilia n. 161773

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Consorzio di Bonifica di Ragusa, Pirrè: “Situazione gravissima. Intervenire subito per scongiurare danni alle produzioni agricole”

“Stipendi non pagati anche da 20 mesi, dipendenti costretti a usare mezzi propri sui quali non possono pagare né la copertura assicurativa, né il carburante, situazioni debitorie degli stessi pesanti: questa la situazione attuale al Consorzio di Bonifica di Ragusa. Uno status quo insostenibile e grave che, se non sanato in tempi celeri, rischia di paralizzare il comparto agricolo ibleo, con gravissimi danni alle produzioni”. Così il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè.

“Nei prossimi giorni incontreremo il Prefetto, il presidente della Regione e il direttore del Consorzio – spiega Pirrè – al fine di scongiurare il peggio. Il Consorzio di Bonifica, da quello che ci viene riferito da più parti, ha gli strumenti economico-finanziari per porre in essere soluzioni d’emergenza per sbloccare lo stato attuale delle cose. Ricordiamo che si tratta di un soggetto che eroga servizi di interesse pubblico e che, quindi, non può essere gestito in un’ottica privatistica”.

“Sono già pervenute diverse segnalazioni da parte di imprenditori associati, preoccupati del rischio di danni che potrebbero subire le loro produzioni. Chiediamo al direttore – conclude il presidente di Confagricoltura Ragusa – di adoperarsi immediatamente per sbloccare lo stato delle cose, ribadendo la piena disponibilità di Confagricoltura Ragusa a fare la propria parte. La posta in gioco è la nostra agricoltura, non è tollerabile l’immobilismo attuale”.

 

 

 

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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