Ragusa prima in Italia per nuove imprese. Confagricoltura: “L’agricoltura conferma il suo ruolo strategico”

La provincia di Ragusa conquista il primato nazionale per tasso di crescita imprenditoriale. I dati diffusi da Unioncamere sul terzo trimestre 2025 certificano un risultato storico per il territorio ibleo: 427 nuove attività e 191 cessazioni, con un saldo attivo di 236 imprese e un tasso di crescita record dello 0,67%, il più alto d’Italia.

Confagricoltura Ragusa evidenzia con particolare soddisfazione il contributo significativo del settore agricolo a questo exploit: tra le nuove imprese costituite, una quota importante opera nel comparto primario, confermando l’agricoltura come uno dei pilastri dell’economia provinciale.

“È un risultato straordinario che ci riempie di orgoglio e che testimonia la vitalità del tessuto economico ragusano”, dichiara il Presidente di Confagricoltura Ragusa, Antonino Pirrè. “Questo primato nazionale è il frutto della cultura imprenditoriale che da sempre caratterizza il nostro territorio e della capacità di innovare pur mantenendo salde le proprie radici”.

“In questo quadro, il settore agricolo si conferma motore di sviluppo e attrattore di nuova imprenditorialità, soprattutto giovanile”, prosegue il presidente Pirrè. “I numeri fotografati dalla rilevazione camerale riflettano non solo la tradizionale vocazione agricola del ragusano, ma anche il rinnovato interesse verso un settore che sa coniugare tradizione e innovazione, sostenibilità ambientale e opportunità economiche”.

“Confagricoltura Ragusa – conclude Pirrè – continuerà a sostenere e accompagnare questo fermento imprenditoriale, offrendo alle nuove aziende agricole gli strumenti, la formazione e l’assistenza necessari per consolidarsi e crescere in un mercato sempre più complesso e competitivo”.

 

Ragusa, 23 ottobre 2025

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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“Mi aspetto rispetto”: la cultura della parità di genere conquista le aziende agricole ragusane

 Successo del primo ciclo di incontri in azienda organizzati da Confagricoltura Ragusa in collaborazione con il Centro Antiviolenza “Donne a Sud”

Si è concluso il primo ciclo della campagna “Mi aspetto rispetto”, organizzata da Confagricoltura Ragusa in collaborazione con il Centro Antiviolenza “Donne a Sud, che ha portato la cultura della parità di genere nelle aziende agricole del territorio attraverso qualificati e partecipati incontri formativi.

L’iniziativa, articolata in una serie di appuntamenti presso diverse realtà produttive su tutto il territorio provinciale, da Modica a Vittoria, passando per Santa Croce Camerina, ha rappresentato un’importante occasione di approfondimento e sensibilizzazione sui temi della parità di genere e della prevenzione della violenza, coinvolgendo operai e operaie del settore agricolo in un dialogo costruttivo e partecipato.

Le aziende partecipanti hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, riconoscendo il valore educativo e formativo di un programma affrontato con sensibilità e competenza. “Siamo lieti di aver aderito – dichiara Emma Zisa (Zisa Group) – davvero encomiabile il tatto con cui l’avv. Caudullo è riuscita ad entrare in connessione intima con le nostre collaboratrici su un tema di rilevantissima attualità”.

“Un momento delicato e molto interessante che ha toccato da vicino le nostre operaie. Tutte le aziende dovrebbero organizzare momenti così”, commenta Roberta Tardera (Ioppì).

L’impegno comune è stato quello di promuovere una riflessione profonda su tematiche fondamentali per la costruzione di una società più consapevole. “Un dialogo aperto, coinvolgente e necessario – spiega Carlo Scollo (Ecofaber) – conoscere, riconoscere, educare per prevenire e contrastare la violenza. Ringraziamo di cuore tutte le partecipanti e i partecipanti, le relatrici, e chi ogni giorno lavora per creare una cultura di rispetto e inclusione”.

Confagricoltura Ragusa esprime soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa che rientra tra le attività sostenute dall’Organizzazione agricola per promuovere la crescita non solo economica, ma anche culturale e sociale della comunità agricola del territorio.

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“Fare rete come strategia vincente per portare avanti la visione di sviluppo condivisa del territorio ibleo”

Ieri sera nella suggestiva Terrazza sul Porto di Marina di Ragusa, il nostro Presidente Pirrè ha partecipato al prestigioso evento “Oro degli Iblei”, organizzato dal giornale La Sicilia. Un confronto di alto livello che ha riunito i protagonisti del tessuto economico, sociale ed istituzionale della nostra Provincia in uno scenario straordinario.
“Un’organizzazione moderna deve saper guardare oltre i confini del proprio settore. E noi di Confagricoltura lo stiamo facendo erogando servizi di assistenza alle imprese innovativi e avanzati e sostenendo iniziative sociali e culturali”, ha dichiarato il Presidente Pirrè
“Il nostro territorio ha bisogni complessi che richiedono risposte articolate e innovative. Per questo crediamo fermamente nel fare rete come strategia vincente per costruire una visione condivisa di sviluppo sostenibile. Confagricoltura Ragusa vuole essere il partner strategico di riferimento, il vero snodo di interessi diffusi capace di aggregare energie e competenze per la crescita economica, sociale e culturale della nostra comunità iblea”.
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YoungaDays 2025, a Scicli dal 13 al 15 giugno tre giorni per una visione di agricoltura possibile, condivisa e inclusiva

Gli organizzatori del festival dedicato all’agricoltura giunto alla seconda edizione: «Costruiamo una comunità temporanea che riflette, sperimenta, condivide. È il nostro modo di restare, senza restare fermi»

Dal 13 al 15 giugno 2025 torna a Scicli (Ragusa) YoungaDays, il festival ideato dai Giovani di Confagricoltura – ANGA Ragusa e promosso da Confagricoltura Ragusa per dare voce a un’agricoltura capace di generare impatto sociale e culturale a partire dal proprio territorio di riferimento. In una città periferica e viva, sempre più protagonista di sperimentazioni culturali dal basso come Scicli, il festival propone tre giorni di incontri, laboratori e confronti pubblici tra mondi diversi: impresa agricola, ricerca scientifica, attivismo, comunicazione e pubblica amministrazione.

YoungaDays è pensato come un laboratorio collettivo per immaginare il futuro della terra e dei territori, con particolare attenzione alla sostenibilità, al welfare e al ruolo delle comunità locali, oltre che al linguaggio con cui questi temi vengono raccontati.

Il programma si svilupperà in luoghi iconici del centro storico – Palazzo Spadaro, Chiesa di Santa Teresa e Via Mormino Penna – trasformando Scicli in un’arena pubblica di riflessione e scambio.

Tra i protagonisti di questa edizione, Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario e direttore creativo, già presente lo scorso anno, assume un ruolo centrale come partner del festival con AEdicola Lambrate. Insieme a Santina Giannone, giornalista e comunicatrice, guiderà AEdicola Younga, la rassegna stampa dal vivo che ogni mattina aprirà i lavori della giornata con una lettura collettiva dell’attualità, costruita come spazio di dialogo tra ospiti e cittadinanza.

Tra le novità di quest’anno, infatti, l’arrivo in Sicilia di AEdicola Lambrate, il format milanese che trasforma lo spazio urbano in presidio culturale, e che per l’occasione animerà Via Mormino Penna grazie a un intervento progettuale dell’architetto Francesco Gugliotta.

Il programma di YoungaDays coinvolgerà poi ricercatori, divulgatori, imprenditori agricoli, amministratori pubblici, studiosi e attivisti. La professoressa Stefania De Pascale, dell’Università Federico II di Napoli, porterà a Scicli il racconto dell’agricoltura spaziale. Il divulgatore scientifico Gabriele Scrofani interverrà sul valore alimentare degli insetti e sulle barriere culturali legate al loro consumo, mentre Umberto Trulli, consulente e formatore internazionale, parlerà di agroecologia fondata sui saperi africani.

Claudia Penzavecchia, dietista e nutrizionista, affronterà il tema dell’insicurezza alimentare in Italia, e Esmeralda Moretti, divulgatrice filosofica, proporrà una riflessione sull’etica della terra. Giovanni Nasca, agronomo ed esperto in fertilizzanti minerali, interverrà sul rapporto tra chimica e innovazione. Lorenzo Mineri, ricercatore, presenterà invece i primi dati della sperimentazione sul riso TEA.

Sul piano editoriale e culturale, Paolo Iabichino dialogherà con Francesco Ruta, autore del libro Grano, e con Michele Antonio Fino (Ermezio), docente e autore di Non me la bevo. Comunicazione e marketing del vino: istruzioni per un consumo consapevole, in due incontri dedicati al racconto del cibo e della terra attraverso le parole.

Accanto a questi momenti, il programma prevede anche due spazi di formazione pratica: una sessione tecnica a cura di EVJA, rivolta agli operatori del settore agricolo e incentrata sulle applicazioni smart per la gestione dei campi, e un workshop fotografico condotto da Antonio Riva, dedicato allo sguardo visivo sul paesaggio rurale.

Accanto a queste voci, il festival ospiterà figure dell’imprenditoria e del mondo delle reti locali: Antonino Pirrè, Presidente di Confagricoltura Ragusa e Vice Presidente di Confagricoltura Sicilia, Enrico Russino, fondatore dell’azienda agricola Gli Aromi, e Stefano Scavino, farmer piemontese, fondatore dell’azienda Duipuvrun e referente di due Presìdi Slow Food.

Nei luoghi di YoungaDays si alterneranno, poi, Alessia Gambuzza (Legambiente), Massimo Zortea (Università di Trento e SAFE Green), Vincenzo La Monica (progetto TFT – Trasformare la Fascia Trasformata), e Claudio Dall’Agata, (Consorzio Bestack e Spettacoli alla frutta). Parteciperà inoltre Michelangelo Giansiracusa, Presidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, Sindaco di Ferla e coordinatore regionale della rete Borghi più belli d’Italia, con un intervento sulle città periferiche come nodi strategici per la transizione ecologica e per arginare la “diaspora” dei siciliani, inserito in una tavola rotonda dedicata alla “restanza” con Camilla Fortunati (Fondazione Ortygia), Carmelo Traina (Centro Studi Giuseppe Gatì), Paolo Scollo (Youngadays APS e Tirollalà) e Sarah Bua (OP La Deliziosa). A moderare gli incontri Bartolo Lorefice, giornalista e comunicatore.

Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali del Sindaco di Scicli, Mario Marino, del Presidente di Confagricoltura Ragusa, Antonino Pirrè, che si è espresso sul festival: «Confagricoltura Ragusa promuove con convinzione Youngadays come agorà feconda e multidisciplinare che, partendo dall’agricoltura, è in grado di integrare visioni, approcci e prospettive innovative, sostenibili e inclusive. Un festival che, partendo dalla vision e dalla mission della nostra Organizzazione che crede nei giovani e ne sostiene i progetti, punta a diventare appuntamento fisso e momento imprescindibile per chi coltiva un’agricoltura che guarda non solo al domani, ma anche all’oggi, assumendo la sfida di un settore primario che deve continuare a produrre ricchezza, lavoro, benessere diffuso, con un uso responsabile delle risorse naturali» e del Presidente di ANGΑ Ragusa, Lorenzo Cannella, ideatore del festival, che dichiara: «YoungaDays nasce dal desiderio di mostrare che un’agricoltura diversa è già possibile. Non parliamo di utopie, ma di esperienze vere, concrete, radicate nei territori e capaci di generare valore sociale. A Scicli costruiamo una comunità temporanea che riflette, sperimenta, condivide. È il nostro modo di restare, senza restare fermi». Tre giorni per tornare con i piedi per terra, senza smettere di guardare avanti.

YoungaDays è promosso da Confagricoltura Ragusa e ANGA Ragusa, con il patrocinio del Comune di Scicli.

Il festival conta sul sostegno della OP Ioppì, di Evja, BCC Pachino in qualità di main sponsor, di Reputation Lab come media partner, e di una fitta rete di partner territoriali e non, che hanno scelto di sostenere l’iniziativa.

 

Clicca qui per il programma di YoungaDays 2025 

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ULIBBO incoronato Italy Gold Digestive ai World Drinks Awards 2025. Confagricoltura: “Ambasciatore dell’eccellenza agroalimentare siciliana nel mondo”

 ULIBBO, il pluripremiato liquore siciliano realizzato con foglie di ulivo e carrubo bio delle campagne ragusane, ha ottenuto martedì il prestigioso riconoscimento di “Italy Gold Digestive” ai World Drinks Awards 2025 che premiano le eccellenze dei distillati di tutto il mondo. La giuria internazionale, riunitasi a Norwich in Inghilterra e composta da stimati professionisti del settore, tra cui maestri distillatori, sommelier e giornalisti di settore, dopo aver assaggiato 700 campioni di distillati divisi in 21 categorie, ha incoronato il liquore ragusano come migliore tra tutti i concorrenti italiani. Prossima sfida il 5 giugno a Londra in cui i vincitori nazionali concorreranno per il titolo di World’s Best.

“Complimenti vivissimi a Edy Anzaldo e a Roberto Floridia – dichiara il Presidente di Confagricoltura Sicilia, Rosario Marchese Ragona – che, con ostinata pazienza e meticolosità artigianale, hanno creato un elisir che ha il sapore delle campagne ragusane e che, grazie a questo ulteriore riconoscimento internazionale, è a pieno titolo ambasciatore dell’eccellenza dell’agroalimentare siciliano nel mondo”. “Incrociamo le dita – aggiunge Marchese Ragona – per il prossimo step in cui ULIBBO è in corsa per il titolo di migliore liquore al mondo”.

“Continuiamo ad essere fieri – afferma il Presidente di Confagricoltura Ragusa, Antonino Pirrè – di un progetto che ha fatto della valorizzazione del territorio e delle sue colture iconiche il punto di forza, veicolando una visione d’impresa che crea valore puntando su sostenibilità, qualità e visionarietà. Un modello che dimostra come un progetto piccolo può diventare grande e vincente, se accompagnato da determinazione e da coraggio. Complimenti e grazie a Edy e a Roberto, associati a Confagricoltura Ragusa, per il loro pregevole contributo alla diffusione della nostra visione dell’imprenditoria agricola”.

ULIBBO è realizzato all’interno del progetto Nativi dell’azienda agricola Verso le origini, associata a Confagricoltura, che nasce a Ragusa da un’idea maturata in anni di ricerche sullo sviluppo delle imprese e delle economie locali, sull’importanza del territorio e dei suoi prodotti e sull’impatto che le scelte alimentari hanno sulla salute e sull’ecosistema. Verso le Origini, oltre alla produzione di ULIBBO, è impegnata nell’allevamento della pecora barbaresca siciliana, razza originaria dell’entroterra e a rischio estinzione, e della gallina livornese bianca, che garantisce la produzione di uova a basso contenuto di colesterolo, proteiche e senza antibiotici.

Ultimo arrivato nella grande famiglia di Verso le Origini è il Green Gin Ulibbo, un gin unico nel suo genere, realizzato con foglie di ulivo e carrubo, mirto e bucce di limone siciliano, che è stato appena presentato al Vinitaly a Verona, riscuotendo un grande successo tra bartender provenienti da ogni angolo del mondo.

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Frisitali si presenta agli imprenditori zootecnici iblei: proficuo incontro promosso da Confagricoltura Ragusa

𝘈𝘪 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘪 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢𝘵𝘰 𝘈𝘭𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘥𝘳𝘢 𝘓𝘢𝘵𝘵𝘢𝘯𝘻𝘪 (𝘊𝘰𝘰𝘳𝘥𝘪𝘯𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘦 𝘚𝘷𝘪𝘭𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘛𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘊𝘰𝘯𝘧𝘢𝘨𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢) 𝘦 𝘈𝘭𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘥𝘳𝘰 𝘝𝘪𝘵𝘢 (𝘋𝘪𝘳𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘊𝘰𝘯𝘧𝘢𝘨𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘚𝘪𝘤𝘪𝘭𝘪𝘢)
Un incontro partecipato e denso di spunti operativi quello che si è tenuto oggi negli uffici di Confagricoltura Ragusa tra gli imprenditori zootecnici iblei associati all’Organizzazione e il vice presidente di Frisitali, Raffaele Di Ciommo. Hanno partecipato ai lavori Alessandra Lattanzi dell’Area Coordinamento e Sviluppo del Territorio di Confagricoltura e Alessandro Vita, Direttore di Confagricoltura Sicilia . A fare gli onori di casa il Presidente Antonino Pirrè e il Direttore Giovanni Scucces.
Frisitali è l’Associazione Nazionale Allevatori Frisona Italiana Indipendente, nata nel 2020 con il sostegno di Confagricoltura, per rappresentare gli allevatori di razza frisona italiana.
Riconosciuta come Ente Selezionatore con decreto ministeriale del 23 settembre 2021, offre servizi avanzati per il miglioramento genetico della razza frisona, tra cui: test genomici e valutazioni genomica su piattaforma condivisa, consulenza strategica per l’ottimizzazione delle mandrie e gestione dati proprietà esclusiva degli allevatori.
Il vice presidente Di Ciommo ha spiegato che gli obiettivi primari dell’associazione sono l’indipendenza da condizionamenti esterni, con un modello di rappresentanza basato sul numero di capi allevati, innovazione nel miglioramento genetico e servizi tecnologici avanzati, gestiti tramite l’organizzazione Synergy e gestione del Libro Genealogico per la selezione della razza, dopo aver ottenuto il riconoscimento ufficiale nel 2023.
Da parte del nutrito gruppo di imprenditori zootecnici presenti è emerso interesse verso l’associazione, testimoniato dalle diverse domande che hanno rivolto al vice presidente di Frisitali e che hanno stimolato un confronto utile e concreto.
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Zootecnia, Confagricoltura Ragusa partecipa alla giornata di formazione organizzata da Massari di Sicilia e presenta C.R.I.Bo.C.

 

Confagricoltura Ragusa ha partecipato con grande interesse al confronto tecnico-commerciale sulla linea vacca-vitello organizzato dai Massari di Sicilia, sabato 1 febbraio, presso il Centro Polivalente a Frigintini. A rappresentare l’Organizzazione degli imprenditori agricoli ragusani, il Vice Direttore, dott. Oscar Augugliaro.

Il dibattito è stato animato dalla brillante presentazione dell’Ing. Alessandro Bartoloni, esperto di genetica bovina, che è riuscito a suscitare un confronto denso di spunti con i numerosi imprenditori zootecnici presenti in sala.

Massari di Sicilia è l’associazione regionale dei produttori agricoli e zootecnici siciliani, fondata a Modica nel 2022, che si propone di dare attuazione a tutte quelle iniziative che possono dare lustro alla nobile arte del “massaro”, custode della terra e allevatore di bestiame.

Il dott. Augugliaro, nel suo saluto, dopo aver ringraziato gli organizzatori per il livello tecnico e divulgativo dell’iniziativa, ha annunciato il rafforzamento in atto dell’attività di C.R.I.Bo.C., Coordinamento Italiano Razze Bovine da Carne, in rappresentanza degli allevatori di bovini da carne di razza Chianina, Romagnola, Marchigiana, Maremmana, Podolica, Charolaise e Limousine.

C.R.I.Bo.C., fondata nell’ambito del percorso di costituzione di nuove Associazioni nazionali di razza libere rispetto al sistema ANA, ha ottenuto l’approvazione del proprio statuto da parte del Ministero dell’Agricoltura e si sta ultimando l’iter che permetterà il riconoscimento ministeriale come Ente selezionatore e l’affidamento dei relativi libri genealogici.

“Confagricoltura – ha spiegato Augugliaro – ha convintamente sostenuto dal primo momento il percorso di costituzione dell’associazione stessa, riconoscendone l’indipendenza e promuovendo l’adesione da parte degli allevatori a C.R.I.Bo.C., con l’unico obiettivo di mettere a disposizione del mondo allevatoriale quanto sia disponibile a livello più avanzato in ambito nazionale ed internazionale”.

“C.R.I.Bo.C. sta mettendo a punto – ha concluso il Vice Direttore di Confagricoltura Ragusa -, accanto ai servizi legati alla genetica, anche servizi disponibili per intervenire come assistenza e consulenza nel management e per essere pronti a gestire tutte le novità e le sfide del settore zootecnico”.

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Il testo del CPL degli operai agricoli e florovivaisti 2024/2027

Il 27 novembre 2024 è stato firmato presso la sede dell’EBAT (Ente Bilaterale Agricolo Territoriale) a Ragusa il nuovo Contratto Provinciale di Lavoro degli operai agricoli e florovivaisti, valido per il quadriennio 2024/2027.

Tra le novità più salienti del nuovo Contratto: aumento delle retribuzioni del 6,3% a partire dal 01/11/2024, nessuna indennità di vacanza contrattuale, aumento dell’indennità chilometrica di €0,005/km, inserimento di nuove qualifiche professionali, previsione di specifiche contestazioni disciplinari per l’uso eccessivo del telefonino durante l’orario di lavoro e per il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI).

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Gli effetti della siccità sull’agricoltura iblea: aumento dei costi per le imprese e cali produttivi tra il 30% e il 50% per agrumi, uva e olive

L’analisi del Presidente di Confagricoltura Ragusa all’interno dell’intervista di Nadia D’Amato pubblicata su La Sicilia di sabato 2 novembre

Gli effetti della siccità sull’agricoltura iblea

“Gli effetti della siccità sulle colture nella cosiddetta Fascia Trasformata sono evidenti e preoccupanti. La qualità delle produzioni agricole subisce danni notevoli: la resa delle colture diminuisce e il calibro dei prodotti si riduce, comportando un calo significativo del loro valore di mercato. Ad essere maggiormente colpita dagli effetti della siccità l’agrumicoltura, la viticoltura e l’olivicoltura (con riduzioni della produzione che variano tra il 30% e il 50%)”.

Costi crescenti per gli imprenditori agricoli: l’impatto economico della siccità

“Questi cali produttivi non solo compromettono la sostenibilità economica delle aziende agricole, ma compromettono la qualità dei prodotti offerti al mercato. Le aziende agricole si trovano costrette a ricorrere a fonti di approvvigionamento idrico autonome, affrontando così un incremento dei costi energetici di almeno il 20% rispetto alla norma. Nelle aree più colpite dalla siccità, gli imprenditori agricoli hanno dovuto investire nella costruzione di canali di collegamento che si estendono per diversi chilometri, al fine di garantire l’accesso all’acqua necessaria per le loro coltivazioni. I disagi sono stati meno accentuati per le aziende che coltivano ortaggi in serra, grazie alla loro concentrazione e a una gestione delle risorse idriche più centralizzata e meno complessa”.

Si abbassano i livelli delle falde acquifere e cambia la composizione dell’acqua

“C’è da evidenziare che il massiccio prelievo dalle falde acquifere sta causando un abbassamento del livello delle stesse, rendendo l’acqua sempre più salina. Questo fenomeno costringe gli imprenditori a effettuare ulteriori interventi chimici correttivi, aumentando ulteriormente i costi di produzione. Il prezzo finale dei prodotti ortofrutticoli risente inevitabilmente di questi aumenti di costi legati all’approvvigionamento idrico.

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L’acqua della Diga Ragoleto per l’agricoltura è finita, disposto l’utilizzo della traversa Mazzarronello. Confagricoltura: “Siamo soddisfatti, ma non basta per risolvere il problema”

Si è tenuto ieri mattina in Prefettura a Ragusa un vertice sulla siccità in cui si è affrontato il tema della Diga Ragoleto, dove la disponibilità prevista per le imprese agricole è finita prima del previsto. Hanno preso parte alla riunione, promossa e organizzata dalla Prefettura, i rappresentanti dell’Autorità di Bacino, del Consorzio di Bonifica e degli imprenditori agricoli.

L’esaurimento precoce delle risorse idriche dell’invaso, da quanto è stato spiegato al tavolo, è legato a consistenti perdite nelle condutture. Per tali ragioni emergenziali, la Prefettura si è adoperata affinché sia disposto l’utilizzo della Traversa Mazzarronello, sita nel territorio di Chiaramonte Gulfi, che contiene 200 mila mc di acqua.

Confagricoltura Ragusa, che chiede interventi sulla gestione della Diga Ragoleto da diversi mesi con missive alle Istituzioni locali, all’Autorità di Bacino, al Consorzio di Bonifica e al Presidente della Regione, ravvisando rischi seri per la sussistenza delle imprese agricole, con pesantissime ricadute in termini occupazionali, ha ribadito la necessità di rivedere le quote di risorse idriche dell’invaso destinate all’agricoltura (portandole ad almeno 1 milione di mc), ha rivolto un appello affinché l’Eni rinunci a delle preziose quote da destinare al settore primario, ha chiesto che le ingenti perdite delle condotte idriche siano puntualmente individuate e riparate e che venga ridotta la quota di fabbisogno di giacenza.

“Siamo soddisfatti – dichiara il Direttore di Confagricoltura Ragusa, Giovanni Scucces – e ringraziamo S.E. il Prefetto, dott. Giuseppe Ranieri, per la sensibilità e la disponibilità operativa dimostrata”.

“Continueremo a dare il nostro contributo concreto in rappresentanza degli imprenditori agricoli ragusani – aggiunge il Direttore Scucces – nei prossimi ed imminenti incontri del tavolo, per superare l’emergenza in atto con un lavoro sinergico e fruttuoso con le Istituzioni”.

 

Ragusa, 4 luglio 2024

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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