“Per affrontare con successo la sicurezza alimentare e il cambiamento climatico a livello globale, e per raggiungere modelli agroalimentari più sostenibili e produttivi, nel rispetto delle tradizioni e del fabbisogno alimentare di ciascun Paese, è fondamentale una solida collaborazione internazionale, che preveda condivisione delle conoscenze e la diffusione dell’innovazione. Soprattutto nei Paesi meno avanzati”.

Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, all’incontro “Food security e sostenibilità: cooperare per crescere”, oggi al Meeting di Rimini insieme al ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, il viceministro degli Esteri Cirielli, il presidente dell’ICE Zoppas, il presidente ASSOBIBE Pierini e l’AD di Lactalis, Pomella.

“Secondo l’OCSE, dobbiamo aumentare la nostra produzione agricola globale di quasi il 30% nei prossimi dieci anni. L’insicurezza alimentare sta crescendo a livello globale, a causa di diversi fattori, compresi conflitti bellici come quello tra Russia e Ucraina. Purtroppo, la guerra è tornata anche nei Paesi sviluppati e il cibo è stato nuovamente utilizzato come arma e strumento di pressione. La Russia sta per diventare primo produttore mondiale di frumento con una quota di mercato del 25% nel 2024”.

“Il modello italiano di agricoltura è un modello esportabile anche nei Paesi in via di  sviluppo. Per farlo occorre passare dalla digitalizzazione del settore mettendo a sistema la tecnologia con la mole di dati che gli agricoltori producono. Ad esempio, si potrebbero risparmiare fino al 10% di prodotti fitosanitari e il 20 – 25%  di acqua”.

“Come Italia, inoltre, siamo leader europei sulle tecniche di evoluzione assistita: determinante è stata Confagricoltura se l’Italia si ritrova ad essere in prima fila proprio sulle TEA per la sperimentazione in campo”.