Il Pomodoro è davvero l’Oro Rosso dell’area iblea

La più grande area agricola italiana per produzione di pomodoro da mensa, prima in Europa per concentrazione di serre di pomodoro

La provincia di Ragusa rappresenta la prima area agricola d’Italia per produzione da pomodoro da mensa: 6000 ettari di serre, di cui oltre 1800 ettari in idroponica fuori suolo con impianti ad alta tecnologia, che producono pomodoro che viene esportato nei mercati di tutta Europa.

Dai mercati di Vittoria, Santa Croce, Scicli partono quotidianamente centinaia di Tir frigoriferi per portare l’”oro rosso ibleo” nelle case di milioni di cittadini europei. Ecco “Oro Rosso dell’area iblea”, mutuato dal titolo del bellissimo ed erudito libro della scrittrice giapponese Yuko Okuma, “Il pomodoro: Oro Rosso di Italia”, presentato a Scicli venerdì 31 maggio a Palazzo Spadaro, in una cornice culturale e tecnica. L’incontro è stato promosso da Svimed – Centro Euromediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile, Confagricoltura Ragusa, Lions Club locale, associazione Coltivazioni Urbane, con il patrocinio del Comune di Scicli.

Importanti considerazioni sono emerse durante il dibattito in occasione della presentazione del libro: il pomodoro ha rappresentato, rappresenta e potrà ancora rappresentare la ricchezza di questo territorio, occorre supportare con orgoglio questo comparto con il necessario supporto della politica, la Regione non può dimenticare questo settore, sono piuttosto necessari investimenti pubblici a sostegno dell’innovazione tecnologica, della concentrazione dell’offerta, dell’assistenza tecnica e della ricerca universitaria.

“Il Pomodoro: Oro rosso d’Italia”, scritto in collaborazione con Sara Sergenti, storica ed esperta di produzioni agroalimentari, è un volume ricco di un ampio repertorio iconografico e ripercorre le tappe della trasformazione del pomodoro da bacca sospetta a curioso ornamento protagonista della cucina italiana. Antichi erbari, antichi ricettari, diari di viaggio e lettere di maggiordomi, immagini e scatti delle conserve, delle coltivazioni, delle grandi industrie e delle cucine dei grandi chef stellati. Eccellente la collaborazione con il fotografo siciliano, Gianni Mania, che ha saputo rendere vibrante il paesaggio ibleo, in cui le serre sembrano un mare argenteo.

Yuko Okuma vive in Italia da trent’anni a Parma ed è considerata una delle massime esperte di mercato agroalimentare italiano, rappresentando diverse grandi aziende giapponesi per l’individuazione e l’acquisto di prodotti agroalimentari italiani di eccellenza.

Il libro è un viaggio attraverso tutte le realtà italiane coinvolte nella produzione del pomodoro, dall’Emilia Romagna alla Campania, dalla Puglia alla Sicilia, sia per quanto riguarda il pomodoro da trasformazione che da mensa. Il libro si sofferma anche sulla fascia trasformata iblea e su Scicli, patria del pomodoro siciliano ante-serra (a Scicli già si produceva pomodoro in maniera “industriale” a fine Ottocento, con magazzini per la selezione e lavorazione, e poi, con l’arrivo della ferrovia a Scicli, si iniziò l’esportazione).

La serata è stata l’occasione per riflettere sullo stato dell’agricoltura della cosiddetta fascia trasformata iblea, insieme a tecnici, esperti, imprenditori del settore, ma anche politici locali e regionali. Per esempio è emerso che, anche in un momento di crisi generale, e specie dell’agricoltura iblea, nel settore c’è un fortissimo fermento, una voglia d’innovazione tecnologica delle produzioni, per vincere la sfida dei mercati internazionali. Si è parlato delle nuove tecniche idroponiche in “fuori suolo” che permettono un’agricoltura sostenibile, con l’abbattimento dell’utilizzo di risorse idriche, fertilizzanti e pesticidi.

Interessanti e stimolanti gli interventi dell’esperto di agricoltura in serre, dott. Bartolomeo Ferro, del dott. Salvatore Occhipinti, Direttore del GAL Terra Barocca, che ha ribadito l’azione del GAL a supporto degli imprenditori agricoli e ha annunciato la prossima pubblicazione di bandi per coniugare agricoltura, turismo ed enogastronomia, di Emanuele Scala, imprenditore agricolo del famoso marchio Costa dei Sapori, che rappresenta diverse aziende agricole in oltre 60 ettari di serre, Carmelo Arestia, patron del famosissimo marchio Agromonte, eccellenza iblea nel mondo delle salse di ciliegino.

Sono intervenuti per i saluti di rito la vicesindaco di Scicli Caterina Riccotti, l’on. Orazio Ragusa, presidente della Commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana. La serata è stata presentata dal Presidente di Svimed, Giovanni Iacono, e moderata dal prof. Giuseppe Pitrolo.

Presentazione Scicli    pomodoro 2    pomodoro 3

 

Foto di Gianni Mania

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

Tessera Odg Sicilia n. 161773

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Cereali, formaggio, olio, vino: cosa sta cambiando? Convegno da Nosco a Ragusa Ibla

“Rivalutare il passato per cambiare le prospettive future”: questo il titolo della giornata di riflessione e confronto che si terrà il 7 novembre alla scuola Nosco ai Giardini Iblei a Ragusa Ibla.

La riscoperta e il reimpiego di antiche coltivazioni per molti anni poco valorizzate, il ripopolamento di razze a rischio, le tecniche colturali biologiche e i metodi di lavorazione “sani” e meno invasivi delle materie prime utilizzate, sono alcuni degli elementi che caratterizzano il processo di innovazione nel settore Agrifood .

Processo che è il prodotto finale di una filiera con diversi attori, regole e approcci che nel tempo hanno subito evoluzioni e modifiche, si è reso dunque necessario cambiare molte delle regole consolidate sia di coltivazione che di lavorazione e trasformazione delle materie prime.

Questo implica un cambiamento di paradigma che si concretizza in nuove forme di informazione e divulgazione ma, soprattutto, di formazione oltre che nella valorizzazione del ruolo dei singoli attori del sistema, dagli organismi di ricerca alle imprese, fino alle istituzioni e alle politiche che influiscono sul modo in cui i diversi agenti interagiscono , scambiano ed utilizzano la conoscenza.

La Scuola NOSCO, luogo che contribuisce attraverso i percorsi formativi proposti a diffondere la cultura agroalimentare mediterranea, con questa giornata intende:
– dare consapevolezza e approfondire il tema nei diversi settori (cereali, legumi, vino, olio, formaggi), con l’intervento di esperti nei predetti ambiti;

– valutare i cambiamenti prodotti; 

– gestire momenti di confronto sugli aspetti innovativi che favoriscono i cambiamenti;

– studiare azioni congiunte in relazione alle nuove prospettive che si vanno delineando.

Modera la giornata la giornalista Gianna Bozzali.

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Ore 9.30 Accoglienza e benvenuto a cura dello Chef Giovanni Galesi, Direttore didattico Scuola Nosco; saluti istituzionali dal Sindaco di Ragusa Peppe Cassì.

Ore 10.15 Cereali, formaggio, olio, vino: cosa sta cambiando?

Ne parlano:
Prof. Giuseppe Licitra, Università degli Studi di Catania, Dipartimento Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (DI3A). Dott. Giuseppe Cicero, Agronomo.
Dott. Salvo Foti, Enologo Cantine Gulfi.
Dott. Blanciforti, Ricercatore Centro di Granicoltura, Caltagirone

Ore 11.30 Il settore agro-alimentare e la valorizzazione del territorio

Ne parlano:
Dott.ssa Gabriella Merlo, consulente, esperta di programmazione europea.
Dott. Giuseppe Russo, Ricercatore Consorzio Pietro Ballatore, Palermo.
Dott. Lorenzo Lauria, rappresentanza condotta Slow Food Ragusa.
Dott.ssa Letizia Perremuto -Svi.Med. Onlus – progetti europei su agro-food e sostenibilità ambientale. Testimonianza delle aziende del territorio.

Ore 12.30 CONSEGNA DEGLI ATTESTATI a conclusione del percorso formativo 2018.

Interverranno alla consegna il Sindaco di Ragusa, Peppe Cassì; Lorenzo Lauria condotta Slow Food Ragusa; Vittorio Sartorio, Accademia Italiana della Cucina; Renato Meli, Presidente della Fondazione San Giovanni Battista; Giovanni Galesi, Direttore didattico Nosco; Roberto La Cognata; chef-docente scuola Nosco, socio fondatore Gruppo Gesthotel; Vincenzo Assenza, socio-responsabile Gruppo Gesthotel; Belluardo Simona, executive chef ristorante “Cenobio”.

Ore 13.45 Buffet a tema a cura del ristorante “Cenobio” e degli allievi della Scuola Nosco.

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