Coltiviamo Agricoltura Sociale, tra i vincitori dell’VIII edizione l’azienda siciliana Gagliardo Briuccia con il progetto “In Cassetta”

Premiata per aver colto i nessi sociali, economici e produttivi che legano l’agricoltura a Palermo, promuovendo l’integrazione di fasce deboli e fragili

 In Italia l’agricoltura sociale è praticata dal 12,5% del totale delle imprese agricole e le aziende che, oltre alla coltivazione e all’allevamento, svolgono attività sociali sono cresciute del 250% in otto anni (dati Ismea). Sostenere lo sviluppo delle attività che l’agricoltura realizza nell’ambito sociale, per promuovere la solidarietà, l’inclusione e il valore delle persone, è lo scopo del concorso “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, giunto all’XVIII edizione ed organizzato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, con un investimento di un milione di euro a sostegno di 24 progetti di agricoltura sociale in tutta Italia.

Stamattina a Palazzo della Valle a Roma la cerimonia di premiazione che ha visto tra i quattro vincitori l’Azienda Agricola Gagliardo Briuccia Valentina con il suo progetto “In Cassetta”. Il riconoscimento al progetto premia l’aver “colto i nessi sociali, economici e produttivi che legano l’agricoltura a Palermo, diventando strumenti per promuovere l’integrazione di fasce deboli e fragili”.

L’azienda opera in un territorio a vocazione agrumicola, nella zona periurbana di Palermo, caratterizzata da dispersione scolastica, un’alta percentuale di minori in carico al Servizio Sociale, un tessuto multietnico e da un’urbanizzazione selvaggia. Il punto di forza del progetto è la collaborazione con l’associazione che eroga servizi socio-educativi e socio-assistenziali sul territorio. L’obiettivo è il miglioramento delle condizioni di salute, sociali, emotive e cognitive con l’ausilio delle piante, l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio, potenziando le capacità dei soggetti disabili e sfruttando il potere terapeutico dell’interazione con la terra e coi suoi frutti.

“Siamo orgogliosi che la nostra generosa regione sia modello anche nell’agricoltura sociale. Oggi, grazie al lavoro e alla lungimiranza di Valentina Gagliardo Briuccia, ha vinto la Sicilia. La Sicilia che guarda oltre, coraggiosa e ottimista, e che mette al centro l’inclusione sociale, attraverso il lavoro e l’impresa. La visione dell’azienda di Valentina Gagliardo Briuccia rappresenta un pezzo importante ed esemplare della nostra visione di agricoltura innovativa, sostenibile e visionaria”: questo il commento del presidente di Confagricoltura Sicilia, avv. Rosario Marchese Ragona.

GLI ALTRI PROGETTI PREMIATI

NO AUT di Cascina Don Guanella di Lecco è un progetto educativo per accompagnare alla vita adulta i giovani a rischio di esclusione, attraverso il coinvolgimento nella filiera agricola, dalla produzione ai processi di trasformazione dei prodotti. I ragazzi coinvolti collaboreranno alla produzione, lavorazione e commercializzazione di prodotti come ortaggi, piccoli frutti, vino, e semilavorati da essi derivati (miele, uova, formaggi), ma anche servizi di piccola ristorazione, secondo un modello di piccolo agriturismo, di bed and breakfast e per l’accoglienza di giovani maggiorenni, a fine percorso in comunità.  La cascina diventa così nuovo modello di sviluppo sostenibile, orientato alla promozione di maggiore uguaglianza e giustizia sociale, in grado di creare opportunità di lavoro per giovani svantaggiati, facendo crescere il tessuto locale e promuovendo un uso più sostenibile delle risorse energetiche.

TOURISM 4 ALL della Soc. Coop. Agricola Narnia di Foggia, presenta una proposta innovativa che, creando opportunità di integrazione, punta a realizzare un’occasione di inserimento sociale e un processo di cambiamento culturale. La scelta di intraprendere un’iniziativa di agricoltura sociale nel territorio dei Monti Dauni scaturisce da un’attenta analisi del territorio sociale, ambientale e delle politiche di welfare nel territorio. Questo progetto offre un servizio alla comunità territoriale, offrendo una vacanza a persone con disabilità fisica e/o psichica e a donne in situazione di svantaggio, nonché a minori e a giovani in condizione di disagio sociale e alle loro famiglie, mettendo a punto un soggiorno con un programma di attività agricole sociali da realizzare durante la permanenza in fattoria, specifiche per questo target di clienti.

Premio Speciale a La CASA DELLA LEGALITA’, di Forlì. TERRA LIBERA E SOLIDALE ha ottenuto la concessione, a Forlì, del terreno Ex Limonetti, di un’aula formativa e del circolo Ex-Marini, confiscati alla criminalità organizzata. L’obiettivo è creare uno spazio verde inclusivo, per promuovere attività ed eventi insieme alla protezione ambientale, allo sviluppo sostenibile della legalità e dell’economia circolare. Nel 2023 è iniziata la realizzazione della CASA DELLA LEGALITA’, con un orto biologico condiviso, per la realizzazione di attività formative e di orto-terapia destinate a persone disabili, svantaggiate e fragili, oltre che a studenti delle scuole primarie e secondarie. La produzione di ortaggi biologici, con la partecipazione della comunità permetterà lo scambio di saperi tra anziani e giovani. Sarà progettato un giardino della biodiversità e un sentiero natura, per le attività formative-naturalistiche e di educazione.

Palermo, 23 gennaio 2024

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Agricoltura sociale, Confagricoltura: al via il bando 2023 per sostenere progetti d’inclusione

È partita l’ottava edizione di “Coltiviamo agricoltura sociale”, il premio ideato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, che seleziona tre vincitori a cui andranno 40.000 euro ciascuno, insieme a tre borse di studio per frequentare il Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata. Inoltre, ulteriori 20.000 euro saranno destinati ad un progetto speciale di gestione e riqualificazione del verde pubblico, al quale potranno partecipare anche le cooperative sociali non agricole. 

Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation sono convinte sostenitrici dello sviluppo delle attività che l’agricoltura realizza nell’ambito sociale, lo dimostra l’impegno di questi anni e gli importi sinora erogati pari oltre 900.000 euro. Un contributo concreto per promuovere la solidarietà e il valore delle persone attraverso l’agricoltura, elemento inclusivo tra persone fragili, famiglie, piccole comunità e soggetti che necessitano di supporto.  

In Italia le aziende agricole che, oltre alla coltivazione e all’allevamento, svolgono attività sociali sono cresciute del 250% in otto anni (fonte: ISMEA 2020). L’agricoltura sociale è praticata dal 12,5% del totale delle imprese agricole.

Alla selezione di “Coltiviamo agricoltura sociale” – spiegano gli organizzatori – possono partecipare gli imprenditori agricoli, le cooperative sociali, anche in associazione con altri attori del terzo settore, ma che prevedano, come capofila, un imprenditore agricolo oppure una cooperativa sociale che faccia attività agricole. Possono concorrere al premio di 20.000 euro, nella “sezione speciale” riservata ai progetti riguardanti la gestione e riqualificazione del verde pubblico, anche le Cooperative sociali non agricole che si occupano della gestione e riqualificazione del verde pubblico.

Tutti i progetti dovranno essere presentati tassativamente entro il 20 ottobre 2023, sia via e-mail acoltiviamoagricolturasociale@confagricoltura.it, sia conraccomandata AR a Confagricoltura “Aspaglio” – Corso Vittorio Emanuele II, 101 – 00186 ROMA. 

La Giuria valuterà tutti i progetti pervenuti ed entro dicembre comunicherà i vincitori. Tutte le info per candidarsi alla VIII edizione del bando, che sarà attivo fino alla mezzanotte del 20 ottobre 2023, su www.coltiviamoagricolturasociale.it  

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“Coltiviamo agricoltura sociale”, Confagricoltura lancia la VII edizione

In palio 120 mila euro più 20 mila euro per un progetto sulla gestione e riqualificazione del verde pubblico

Parte rinnovata la settima edizione di “Coltiviamo agricoltura sociale”, il premio ideato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, che punta a valorizzare, attraverso l’agricoltura, questa forma di welfare verde per offrire supporto, riabilitazione e reinserimento sociale alle persone più fragili.

Due le principali novità: a garanzia di una maggiore trasparenza è stata eliminata la votazione on-line, dando così modo alla giuria di esaminare tutti i progetti presentati. E, oltre ai tre premi da 40.000 euro uniti a tre borse di studio per frequentare il Master di Agricoltura Sociale presso l’Università di Roma Tor Vergata, è stato aggiunto un “premio speciale 2022” per un progetto di gestione e riqualificazione del verde pubblico, per il quale potranno partecipare anche le cooperative sociali non agricole. L’idea vincitrice riceverà 20.000 euro.

“Con questa settima edizione – rimarca Confagricoltura – insieme ai nostri partner raggiungeremo un totale di 20 progetti premiati, tutti perfettamente operativi ed equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale. E’ la migliore dimostrazione di come questa attività, che si traduce in un forte strumento di integrazione e di inclusione, abbia messo salde radici, diventando un’eccellenza del made in Italy”.

Una scelta imprenditoriale quella di impegnarsi in progetti sociali all’interno di imprese agricole, che ha saputo coniugare perfettamente i ritmi lenti della natura con il reinserimento lavorativo, restituendo dignità a migliaia di persone. Questo tipo di agricoltura è oggi ben consolidata sul territorio: sono più di 3.500 le aziende del settore che vi si dedicano con successo, occupando 38mila addetti, con un fatturato di 300 milioni.

Le aziende agricole impegnate in progetti di agricoltura sociale sono unite da una visione dell’agricoltura che va ben oltre la coltivazione e la produzione. Pur mantenendo un forte legame con la terra, sono state capaci di evolversi al punto di trasformarsi in un collegamento tra persone e processi sociali e culturali diversi, dimostrando il loro valore decisivo per le comunità rurali.

Tutte le info per candidarsi alla VII edizione bando, che sarà attivo fino alla mezzanotte del 20 ottobre 2022, su www.coltiviamoagricolturasociale.it 

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Confagricoltura, si apre la sesta edizione di “Coltiviamo agricoltura sociale”: in palio 120 mila euro

Sostenere il capitale umano incoraggiando e accompagnando lo sviluppo di attività imprenditoriali capaci di coniugare sostenibilità e innovazione. E’ questo l’obiettivo di ”Coltiviamo Agricoltura Sociale”, il bando lanciato da Confagricoltura con Senior – L’Età della Saggezza Onlus, insieme, per il terzo anno consecutivo, a Reale Foundation (la fondazione corporate di Reale Group), in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, giunto alla sua 6° edizione.

 

L’iniziativa prende vita da un’analisi attenta dei contesti territoriali di tutto il Paese, attraverso la lettura dei bisogni delle comunità locali, delle famiglie di soggetti che vivono la diversità, ma coinvolge anche anziani, immigrati, detenuti e rifugiati o richiedenti asilo. Al bando possono partecipare imprenditori agricoli e cooperative sociali o associazioni di più soggetti.

 

Il bando mette in palio tre premi da 40.000 euro ciascuno, a copertura totale dei costi, per altrettanti progetti innovativi di Agricoltura Sociale.

 

Ai tre progetti migliori sarà poi assegnata una borsa di studio per la frequenza alla 7° edizione del Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata. La borsa di studio può essere utilizzata dal vincitore o da una persona che lui stesso indicherà, a patto che sia direttamente collegata al progetto o all’organizzazione vincente.

 

Le proposte devono riguardare una o più delle seguenti aree: l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale; le prestazioni e le attività sociali di servizio per le comunità locali che utilizzino le risorse dell’agricoltura per sviluppare le capacità delle persone; i servizi a supporto delle terapie mediche, psicologiche riabilitative; l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio mediante le fattorie sociali e didattiche. Per la selezione dei vincitori sono previste due fasi distinte: una votazione online e una valutazione di merito.

 

Nella piattaforma dedicata www.coltiviamoagricolturasociale.it sarà possibile visionare i progetti presentati e partecipare direttamente alla prima selezione esprimendo il proprio voto.

Tutti i 30 progetti che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze accederanno alla fase di valutazione della Giuria di Esperti; ai primi tre in graduatoria, solo dopo la valutazione degli esperti, riceveranno 5 punti aggiuntivi che andranno a sommarsi alla valutazione di merito.

 

La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 15 ottobre 2021. I progetti potranno essere votati nei 30 giorni successivi alla presentazione in piattaforma, e i vincitori saranno decretati dalla Giuria entro la fine di dicembre 2021.

 

Tutte le informazioni e i dettagli relativi al bando sono disponibili sul sito www.coltiviamoagricolturasociale.it

 

Sempre sul sito, sarà poi possibile conoscere nel dettaglio tutti i progetti partecipanti.

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Al via “Cultum Change”, il programma di formazione per l’inclusione sociale in agricoltura

Reale Foundation, insieme aConfagricoltura e a Onlus Senior Età della Saggezza, con ENAPRA, FAI-Federazione Apicoltori Italiani, Rete Fattorie Sociali, l’Università di Roma Tor Vergata, hanno avviato, in collaborazione con UNHCR, “Cultum Change”, un programma di formazione finalizzato all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo dei rifugiati in agricoltura.

Alle azioni previste dal Programma collaborerà anche la Cooperativa Kairos, titolare del Progetto Radix.

Cultum Change nasce da un’idea di Reale Foundation e sulla scia delle proposte fatte da Confagricoltura al governo per risolvere la crisi di manodopera nel settore agroalimentare italiano, dai corridoi verdi, ai voucher agricoli, fino a dare lavoro a chi percepisce un sussidio. In particolare, Cultum Change si rivolge a due tipologie di soggetti beneficiari:

 

• le aziende agricole e i piccoli produttori italiani che hanno bisogno di manodopera specializzata in brevissimo tempo. Le aziende saranno selezionate da Confagricoltura secondo criteri non solo produttivi, ma anche di sostenibilità e di particolare attenzione alle condizioni di lavoro;

 

• i rifugiati e i titolari di protezione internazionale, in quanto soggetti particolarmente svantaggiati e fragili rispetto all’accesso al mondo del lavoro.

 

La proposta di programma è stata tradotta in una piattaforma on line al sito https://www.cultumchange.it/ che, grazie al supporto di ENAPRA – Ente di Formazione di Confagricoltura – mette a disposizione dei rifugiati disoccupati corsi di formazione mirati, per l’inclusione e la crescita professionale, nel tempo, di coloro che si iscriveranno alla piattaforma.

 

I candidati e le aziende interessate ad entrare nella rete di Cultum Change e a collaborare alla buona riuscita del programma, dovranno compilare un apposito modulo dove, oltre ai dati, saranno indicate le disponibilità e le competenze lavorative, così da agevolare l’incontro tra il rifugiato e l’azienda.

Nell’ambito delle attività previste da Cultum Change, ENAPRA ha messo a punto, all’interno della propria piattaforma E-learning, un’area dedicata al progetto. L’accesso, gratuito, permette ai beneficiari di fruire di una serie di contenuti formativi con vari formati come ad esempio webinar, corso E-learning e pillole didattiche utili a creare le competenze necessarie per operare come addetto in un’azienda agricola.

L’agricoltura ha saputo contribuire alla ripresa e alla crescita sostenibile del Paese. Nel 2020, durante l’emergenza provocata dalla pandemia, ha svolto un ruolo fondamentale per la tenuta dell’Italia. Anche nei periodi di massimo rischio sanitario e di lockdown, le imprese agricole non hanno mai interrotto le attività. Hanno mantenuto la continuità produttiva e assicurato l’approvvigionamento di cibo, garantendo alti livelli di sicurezza per i lavoratori e per i consumatori.

Oggi più che mai il lavoro e la manodopera sono essenziali per l’impresa agricola, e l’agricoltura sta assumendo nuovamente quel ruolo trainante l’economia e soprattutto quello di ammortizzatore sociale che permette a categorie svantaggiate di trovare impiego ed una propria realizzazione. Per questo la formazione gioca un ruolo fondamentale: avere manodopera specializzata permette una crescita personale e professionale, anche dell’impresa stessa.

“Cultum Change permetterà ai rifugiati di costruire percorsi di inserimento lavorativo di qualità grazie a moduli di formazione e-learning, processi di job coaching e accompagnamento personalizzati, anche dopo il termine del contratto stagionale”, ha sottolineato Angelo Santori, Segretario nazionale di Onlus Senior – L’Età della Saggezza.

“Cultum Change si inserisce in un più ampio progetto di Reale Group che persegue l’inclusione sociale. L’agricoltura è uno dei settori più competitivi del sistema produttivo italiano. Nel 2020 con la sua crescita ha contribuito in modo significativo a mitigare la recessione ed ora si appresta a offrire un apporto determinante alla ripresa. Siamo felici di contribuire, tramite questo progetto, all’orientamento dell’agricoltura verso l’inclusione sociale e verso modelli di produzione e di consumo capaci di correggere gli squilibri sociali e ambientali che minacciano la nostra epoca – ha dichiarato Virginia Antonini, Head of Reale Foundation – Tutto questo è possibile grazie alla partnership con grandi realtà storicamente amiche come Confagricoltura e UNHCR, che ci permettono di generare, insieme, impatto sociale positivo e innovazione economica.”

“Tra i possibili indirizzi formativi c’è anche quello in apicoltura, settore di grande utilità per l’agricoltura e per l’ambiente – ha sottolineato Raffaele Cirone, presidente della FAI-Federazione Apicoltori Italiani -. In questo ambito di specializzazione sarà la Federazione Apicoltori Italiani, partner del programma, a prendere in carico le richieste dei rifugiati interessati a maturare una competenza nel settore della biodiversità”.

Rete Fattorie Sociali ha aderito all’iniziativa perché progetti come Cultum Change contribuiscono a contenere il disagio sociale generato dalla pandemia, favorendo soluzioni non precarie ma sostenibili nel tempo”, ha affermato il presidente della Rete, Marco Berardo Di Stefano.

“L’accesso a questi percorsi formativi in ambito agricolo rappresenta per le persone rifugiate un’occasione preziosa per migliorare e riqualificare le proprie competenze, accrescendo le opportunità di inserimento lavorativo dignitoso e lontano da dinamiche di intermediazione illecita e sfruttamento”, ha concluso Chiara Cardoletti, Rappresentante di UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.

 

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“Coltiviamo Agricoltura Sociale”, al via la IV edizione del premio di Confagricoltura e Onlus Senior

Al via la quarta edizione del bando nazionale “Coltiviamo agricoltura sociale”, indetto da Confagricoltura con la Onlus Senior L’Età della Saggezza, insieme a Reale Foundation (la fondazione corporate di Reale Group), in collaborazione con la Rete delle Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata.

Il bando mette in palio tre premi da 40.000 Euro ciascuno, a copertura totale dei costi, per altrettanti progetti innovativi di agricoltura sociale: due premi sono erogati dalla ONLUS Senior – L’Età della Saggezza e uno, da quest’anno, da Reale Foundation.

A testimoniare l’importanza che i proponenti ripongono nella formazione in questo settore, ai capofila dei tre progetti selezionati sarà assegnata una borsa di studio per la frequenza al Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata.

Nei primi tre anni il bando ha raccolto centinaia di proposte progettuali, a conferma della crescita del comparto e della capacità di dare risposte concrete a esigenze reali, dialogando attivamente con interlocutori pubblici e privati. I progetti vincitori, seguiti direttamente da Confagricoltura sin dalle prime edizioni, hanno assunto nel tempo contorni di stabilità e continuità operativa, avvalorando gli obiettivi del concorso.

Al bando possono partecipare imprenditori agricoli e cooperative o associazioni di più soggetti, a patto che il capofila sia uno delle prime due categorie, con progetti dedicati a minori e giovani in condizione di disagio sociale, anziani, disabili, immigrati che godano dello stato di rifugiato o richiedenti asilo.

Le proposte devono riguardare una delle seguenti aree: il potenziamento e lo sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti; la costruzione di reti e partenariati tra diversi attori territoriali idonei; la sperimentazione e la modellizzazione di nuovi servizi socio educativi e/o socio assistenziali.

Un’equilibrata presenza di genere nell’individuazione del target e nella realizzazione delle attività sarà valutata positivamente, così come la collaborazione con i servizi socio-sanitari e con gli enti pubblici competenti per territorio.

Tutte le informazioni e i dettagli relativi al bando sono disponibili sul sito www.coltiviamoagricolturasociale.it.

La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 15 ottobre 2019.

Nei giorni immediatamente successivi sarà possibile conoscere nel dettaglio tutti i progetti partecipanti. Per la selezione dei vincitori, in considerazione del valore sociale dell’iniziativa e con l’obiettivo di dare alle diverse proposte il massimo della diffusione, la procedura prevede due fasi distinte: una votazione online e una valutazione di merito.

Dopo la votazione online sul sito, i 30 progetti che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze accederanno alla fase di valutazione da parte della Commissione di Esperti nominata da Confagricoltura, Onlus Senior, Reale Foundation e Rete Fattorie Sociali.

I vincitori saranno decretati dalla giuria entro la fine di dicembre 2019. I tre progetti dovranno essere realizzati entro fine 2020.

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