Massimiliano Giansanti al forum Verso Sud: “Settore primario fondamentale nel dialogo con i Paesi Terzi”

Pandemia e guerra affidano all’Italia e alla sua agricoltura un ruolo importante nel rinnovato dialogo con il Nord Africa e l’Asia, interlocutori oggi fondamentali di una nuova politica agricola ed energetica. Un tema da sempre presente nell’agenda di Confagricoltura e che il presidente della Confederazione, Massimiliano Giansanti, porta oggi al forum “Verso Sud”, organizzato dalla ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, insieme all’European house – Ambrosetti.

“Il settore primario italiano è colonna fondamentale del ponte tra Europa e Paesi terzi – commenta il presidente dell’associazione degli imprenditori agricoli –, lo dimostrano anche i risultati che sta raggiungendo, nonostante le difficoltà. Per questo è urgente intervenire sui fattori che limitano il potenziale agricolo del Paese”.

“Sono tante le iniziative che, come Confagricoltura, abbiamo chiesto e ottenuto che venissero inserite nelle misure del governo – commenta Massimiliano Giansanti –. É rimasta inascoltata, però, la nostra richiesta di estendere la cosiddetta Decontribuzione Sud e il Bonus Sud (rivolto alle imprese che investono in nuovi beni strumentali) anche alle imprese agricole”.

Il Mezzogiorno è fondamentale anche per la produzione di energia green visto che ospita il 52,3% delle rinnovabili nazionali. “Le risorse previste per il settore dal PNRR ci fanno ben sperare su un rilancio del Sud Italia come produttore di energia pulita – commenta Giansanti –, anche per affrontare la pressione dei costi energetici sulla produttività”.

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Tagli Prezzi, Confagricoltura: buono l’impianto, senza proroga il gasolio agricolo

“Siamo da sempre convinti che il nostro settore possa dare un importante apporto per l’indipendenza energetica italiana. Aver voluto incoraggiare la produzione di rinnovabili in ambito agricolo, dando la possibilità agli impianti a biogas esistenti di incrementare la propria capacità produttiva fino al 20%, dimostra che siamo sulla strada giusta. Ora occorre proseguire in questa direzione”. Questo il commento di Confagricoltura in merito al “taglia prezzi” oggi in Aula, che ha accolto, in generale, le sollecitazioni della Confederazione.

L’Organizzazione degli imprenditori agricoli apprezza la decisione, contenuta nel decreto, di concedere più tempo alle Autorità distrettuali di bacino per completare le sperimentazioni sul deflusso ecologico, consentendo di adattare gli strumenti attuativi vigenti e garantire la razionale utilizzazione delle risorse idriche per le produzioni.

Bene, per Confagricoltura, in materia di pratiche sleali per la filiera delle carni, aver esteso l’elenco dei prodotti deperibili a base di carne includendone alcuni ai quali sarebbero garantite tempistiche di pagamento più favorevoli. Positiva anche l’attenzione del decreto allo sviluppo dell’imprenditoria giovanile utilizzando lo strumento della garanzia pubblica ISMEA. Importante, nell’attuale quadro di emergenza, aver voluto dare maggior ossigeno alle imprese, posticipando la restituzione del capitale finanziato.

“Ci aspettavamo, però, un intervento più incisivo sull’abbattimento dei costi – conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – in particolare sul gasolio agricolo: il credito d’imposta resta limitato al primo trimestre, esclusivamente per la trazione delle macchine agricole”.

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Ragusa, rinnovato il Contratto Provinciale di Lavoro degli operai agricoli e florovivaisti

Giovedì 21 aprile è stato firmato presso la sede dell’EBAT (Ente Bilaterale Agricolo Territoriale) a Ragusa il nuovo Contratto Provinciale di Lavoro degli operai agricoli e florovivaisti, valido per il quadriennio 2020/23.

Viene confermata l’articolazione dell’orario di lavoro già prevista dal precedente CPL; viene prevista l’indicazione dell’orario giornaliero di lavoro (6.50 – 7.00 – 8.00) nel contratto individuale di lavoro. Viene introdotto un aumento salariale del 2%, a decorrere dal I maggio 2022 e un una tantum/vacanza contrattuale di € 1,00 lorde per ogni giornata di lavoro dal I gennaio 2021 al 30 aprile 2022.

“Il 2% è un aumento superiore a quello registrato nelle altre province siciliane – spiega il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè. “Un segnale necessario, – aggiunge – considerando la difficilissima congiuntura economica che sta mettendo in serie difficoltà le imprese i lavoratori”.

 

Ragusa, 26 aprile 2022

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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“La transizione dell’agricoltura siciliana: imprese e politica a confronto”: convegno organizzato da Confagricoltura Sicilia con esponenti regionali e nazionali

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“La voce degli agricoltori”, intervenuti al convegno di Confagricoltura Sicilia sul tema della ‘transizione’, ha raccontato di un settore primario segnato da grandi incertezze e preoccupazioni per il futuro. In particolare per il vino, ma anche per gli agrumi, per l’ortofrutta e per il settore lattiero-caseario: nell’arco di pochi giorni sono stati cancellati diversi canali commerciali costruiti nell’arco di decenni e con il dispiego di ingenti risorse. L’esempio più evidente menzionato è stato quello del bando per la promozione del vino nei Paesi Terzi, la cui graduatoria definitiva regionale è stata approvata il mese scorso, che nel novero dei Paesi a cui indirizzare le iniziative elencava ben sette regioni della Russia. Poi l’aumento sconsiderato dei costi di produzione, specialmente quelli energetici e dei concimi, rischia poi di far saltare i conti della gran parte delle aziende siciliane, specialmente di quelle che hanno investito per l’innalzamento della qualità, per la salvaguardia ambientale e per il rispetto degli accordi sindacali.

Su tutte le produzioni siciliane pesa poi, come un macigno, la distanza geografica dai principali mercati nazionali ed esteri. Una distanza che, ad ogni incremento del costo del carburante e dei pedaggi, allontana ancora di più l’isola dal resto dell’Europa.

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“Stiamo scoprendo il lato oscuro della globalizzazione – ha affermato il presidente degli      agricoltori siciliani, Rosario Marchese Ragona, nell’introdurre i lavori del convegno -. Quello che chiediamo con forza alle istituzioni comunitarie, nazionali e regionali – ha aggiunto Marchese Ragona – è la messa in campo di risorse ed energie ma anche, e soprattutto, un cambio di passo per quel che riguarda l’individuazione delle nuove linee di sviluppo e il completamento della dotazione strutturale ed infrastrutturale della Sicilia”.

 

 

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A indicare le coordinate della nuova rotta da seguire per uscire dalla tempesta perfetta è stato il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. “Un importante passo avanti – ha esordito – è stato fatto con la liberalizzazione delle aree di interesse ecologico in cui potranno essere anche coltivati i cereali e non solo le colture azotofissatrici (soia, erba medica, leguminose foraggere), come inizialmente proposto dalla Commissione europea. In aggiunta alla massima flessibilità per la crescita delle produzioni, abbiamo chiesto un intervento finalizzato a compensare l’aumento senza precedenti dei costi di produzione delle imprese agricole. Finora la Commissione ha proposto di fare ricorso alla riserva di crisi, che è alimentata dalle trattenute sugli aiuti diretti della PAC. Occorre, invece – ha aggiunto Giansanti –  mobilitare maggiori fondi nel bilancio dell’Unione in misura proporzionata alla gravità della crisi e alla necessità di garantire ai cittadini europei la sicurezza alimentare. Il nostro auspicio è che questo conflitto alle porte dell’Europa si concluda prima possibile, ma verosimilmente le conseguenze sui mercati agricoli si estenderanno fino al prossimo anno. Alle Istituzioni UE abbiamo anche sollecitato un’iniziativa comune per assicurare agli agricoltori la copertura del fabbisogno di sementi e fertilizzanti, scongiurando il rischio del blocco delle forniture, oltre a un monitoraggio europeo delle scorte dei prodotti primari dell’agricoltura”.

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In precedenza l’appello lanciato dal presidente Rosario Marchese Ragona, per un cambio di passo di tutte le amministrazioni pubbliche, era stato accolto dal presidente della Regione, Nello Musumeci. Intervenendo, anche per i numerosi Assessori Regionali presenti ai lavori, ha evidenziato il massimo sforzo profuso dal governo regionale finalizzato all’impegno dei fondi strutturali per oltre un miliardo di euro.

Presenti ai lavori del convegno il vice presidente e assessore all’Economia, on. Gaetano Armao, l’assessore all’Energia on. Daniela Baglieri, l’on. Salvatore Cordaro, assessore al Territorio e Ambiente, l’on. Marco Zambuto, assessore alle Autonomie Locali, l’on. Tony Scilla, assessore all’Agricoltura.

Il sottosegretario del ministero ai Trasporti Giancarlo Cancelleri ha toccato l’annosa questione della mobilità interna assicurando tutti gli sforzi possibili per la chiusura, in tempi brevi, dei cantieri ancora aperti da diversi decenni.

Il Dirigente generale dell’assessorato, Dario Cartabellotta, ha evidenziato la necessità di una riflessione sugli orientamenti della nuova programmazione comunitaria post 2022; programmazione che, ancor prima di partire dopo i rinvii dovuti all’emergenza covid, risulta essere già obsoleta a causa dei recenti eventi verificatisi nello scacchiere internazionale, facendo una riflessione in merito alla consapevolezza che l’aumento dei prezzi delle materie prime rischia di rallentare anche la spesa comunitaria.

Particolarmente seguito è stato l’intervento di Luigi Polizzi, Dirigente generale del ministero dell’Agricoltura responsabile delle politiche internazionali ed europee.

Degli strumenti messi a disposizione degli agricoltori in materia di credito e formazione hanno parlato rispettivamente Roberto Cassata, dirigente di Unicredit, e Rosario Trovato, amministratore delegato della Digital Smart Academy.

 

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La campagna sulla prevenzione oncologica nelle aziende associate a Confagricoltura Ragusa fa tappa da Natura Iblea – Paniere Bio

I medici della Breast Unit di Ragusa hanno incontrato le operaie di Natura Iblea

Continua la campagna di informazione sulla prevenzione del rischio del tumore al seno dell’Asp 7 nelle aziende di Confagricoltura Ragusa. Dopo la prima tappa presso La Mediterranea a Vittoria, venerdì 4 febbraio è stato il turno dell’azienda agricola Natura Iblea – Paniere Bio in contrada Marabino, ad Ispica.

Hanno partecipato all’incontro il direttore generale dell’Asp 7 , dott. Angelo Aliquò, il dott. Giuseppe La Perna e il dott. Marco Ambrogio, rispettivamente coordinatore e chirurgo della Breast Unit di Ragusa, che hanno interagito con una platea attentissima composta da 40 operaie. A fare gli onori di casa il dott. Roberto Giadone.

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I medici della Breast Unit (l’unità che si occupa dello screening e della cura del tumore al seno) dopo aver condiviso i numeri del tumore alla mammella in provincia e aver chiarito quanto possa essere preziosa e salvifica la prevenzione da parte delle donne appartenenti alla fascia di rischio, ovvero tra i 50 e i 70 anni, hanno spiegato come funziona concretamente la Breast Unit, presente con i suoi ambulatori senologici a a Ragusa, Modica, Scicli, Comiso e Vittoria, che si inserisce in un ambito regionale riorganizzato ed integrato per coprire il fabbisogno della popolazione iblea, integrando l’offerta di aziende pubbliche e private coinvolte nella gestione della patologia mammaria, dallo screening fino alla riabilitazione, ottimizzando qualità e tempistica delle prestazioni.

“Ringrazio il direttore dell’Asp di Ragusa e il presidente di Confagricoltura Ragusa – dichiara il dott. Roberto Giadone – per questa lodevolissima iniziativa a cui abbiamo aderito con grande convinzione. Il rischio oncologico tocca tutti da vicino, prevenire può davvero salvare la vita. Purtroppo anche in azienda conosciamo il percorso doloroso che una donna a cui è stato diagnostico un tumore deve subire”.

“Sono davvero soddisfatto – aggiunge – di aver visto un livello alto di interesse da parte delle nostre operaie, soprattutto quelle più giovani, che non sapevano della fascia di rischio e dei servizi gratuiti offerti dalla nostra Asp per lo screening”.

“Noi, come Natura Iblea – Paniere Bio e come Confagricoltura,- conclude il dott. Giadone – crediamo che il benessere delle donne e degli uomini che lavorano nelle nostre aziende sia una pre-condizione necessaria e da cui non si può prescindere per chi vuole produrre ricchezza economica e sociale. E ci crediamo davvero”.

 

 

Ragusa, 9 febbraio 2021

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

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AGRI100: l’indagine di Reale Mutua e Confagricoltura conferma l’impegno delle imprese per la sostenibilità del settore primario

Il rapporto, curato da Innovation Team, si allarga a oltre duemila aziende agricole italiane.

 

Roma, 1° febbraio 2022 – Questa mattina, al Museo dell’Ara Pacis di Roma, è stata presentata la seconda edizione del Rapporto di Agricoltura100, l’iniziativa di Reale Mutua e Confagricoltura nata nel 2020, volta a promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile e al rilancio del Paese.

L’indice AGRIcoltura100 misura il livello di sostenibilità dell’impresa considerando il numero e l’intensità delle iniziative adottate in tutte le aree.

Rispetto al periodo pre-Covid e la conseguente crisi economica, gli imprenditori dichiarano che nella loro azienda è decisamente aumentata l’importanza attribuita alla sostenibilità ambientale (56,7%), alla sostenibilità sociale (47,9%), alla gestione del rischio e delle relazioni di filiera (45,0%).

Da sin.: La giornalista Lavinia Spingardi, il ministro Patuanelli, Giansanti, Filippone e Viora
Da sin.: La giornalista Lavinia Spingardi, il ministro Patuanelli, Giansanti, Filippone e Viora

Dal report emerge la profonda consapevolezza delle imprese del mutamento che il settore agricolo sta vivendo e la necessità di modelli produttivi sempre più orientati alla sostenibilità e fortemente proiettati all’innovazione. 

L’interdipendenza tra sostenibilità e innovazione tecnologica è ormai un dato assodato. Lo dimostrano i risultati, primi fra tutti quelli relativi ai livelli di sostenibilità raggiunti nell’arco del 2021: le imprese con un livello alto e medio-alto sono passate dal 48,1% al 49,1% del totale; le attività con un livello di sostenibilità ancora embrionale o limitato, invece, scendono dal 17 al 12,7 punti percentuali. Parte di queste si sono spostate nella fascia di livello medio, che passa dai 34,5 punti percentuali ai 38,2.

Il drastico ridimensionamento del livello basso è un chiaro segnale del cambiamento di paradigma in atto.

Indicativi dell’attenzione del settore primario ai temi ambientali, sociali e di governance sono anche i risultati dell’indagine sulle aree interessate dalle iniziative imprenditoriali. Al primo posto troviamo gli interventi di miglioramento nell’utilizzo delle risorse come l’acqua, il suolo e l’energia (98,8%). Seguono la tutela della qualità e della salute alimentare (91,5%); al terzo posto c’è la gestione dei rischi (76,5%); al quarto e al quinto: la tutela della sicurezza sul lavoro (66,8%) e la valorizzazione del capitale umano (64,4%).

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Metodologia dell’indagine

Il rapporto di Agricoltura100 è stato realizzato da Innovation Team, società del Gruppo Cerved. Hanno partecipato 2.162 imprese, +16,9% rispetto a quelle della prima edizione.

I dati rilevati sono stati espansi sull’universo delle circa 715 mila imprese agricole attive iscritte alle Camere di Commercio, applicando coefficienti basati su tre variabili: area geografica, dimensione aziendale, specializzazione produttiva.

Il modello di scoring, elaborando ben 234 variabili, attribuisce a ogni impresa che ha partecipato all’indagine un punteggio su scala da 0 a 100, l’Indice AGRIcoltura100, che misura il livello generale di sostenibilità dell’impresa. Confluiscono in questo punteggio quattro indici parziali, relativi ad altrettante aree di sostenibilità ESGD: sostenibilità ambientale (E), sostenibilità sociale (S), gestione dei rischi e delle relazioni (G) e qualità dello sviluppo (D).

Il ministro Patuanelli e il presidente di Confagricoltura Giansanti
Il ministro Patuanelli e il presidente di Confagricoltura Giansanti

 

I vincitori

La classifica generale della seconda edizione di Agricoltura100 ha selezionato tre aziende vincitrici:

1. Cantina Produttori Valdobbiadene (Valdobbiadene, TV, Veneto). Attività: Viticoltura

2. Iori Srl (Avezzano, AQ, Abruzzo). Attività: Ortive

3. Società Agricola F.lli Robiola Paolo e Lorenzo (Caluso, TO, Piemonte). Attività: Mista

Sono state riconosciute, inoltre, 6 menzioni speciali:

 

Attenzione all’impatto ambientale:

Arnaldo Caprai Srl (Montefalco, PG, Umbria). Attività: Viticoltura

 

Qualità e salute alimentare:

Società Agricola Barberani & C. (Orvieto, TR, Umbria). Attività: Viticoltura

 

Gestione del rischio e protezione dei lavoratori:

Società Agricola Eredi Scala Ernesto & C. (Caorle, VE, Veneto). Attività: Viticoltura

 

Rapporti con le reti, la filiera e la comunità locale:

Agricola Lenti Società Cooperativa (Lamezia Terme, CZ, Calabria). Attività: Mista

 

Qualità del lavoro e occupazione dei giovani:

Ronco Calino Società Agricola Srl (Adro, BS, Lombardia). Attività: Viticoltura

 

Agricoltura al femminile:

Azienda Agricola Fagiolo di Laura e Antonella Fagiolo (Fara Sabina, RI, Lazio). Attività: Olivicoltura

 

“Reale Mutua è da sempre vicina all’agricoltura, settore trainante dell’economia del nostro Paese – ha dichiarato Luca Filippone, Direttore Generale di Reale Mutua – lo sviluppo sostenibile, l’innovazione e la centralità delle persone, sono il fulcro del modo di fare impresa di Reale Mutua e Confagricoltura. Attraverso AGRI100 e le altre iniziative oggetto della partnership intendiamo generare impatti positivi, misurabili e addizionali coniugando innovazione e human touch”.

“La seconda edizione dell’indagine dimostra con ancora più evidenza che la sostenibilità e l’innovazione sono fortemente connesse. Inoltre, le misure volute da Confagricoltura per il rinnovamento tecnologico del settore primario con Agricoltura 4.0, stanno accompagnando con successo le imprese agricole verso una maggiore competitività anche sul fronte della sostenibilità ambientale – ha affermato il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. Confagricoltura e Reale Mutua sono impegnate da tempo in un’azione comune e concreta per lo sviluppo di modelli produttivi al passo con i tempi e attenti alla persona. E su questa strada vogliamo continuare”.

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Il mercato ortofrutticolo di Vittoria non entra in Italmercati. Confagricoltura Ragusa: “Garantire realizzazione progetti avviati e non perdere fondi PNRR”

Dopo un percorso istituzionale che si è articolato negli ultimi anni, finalizzato all’ingresso del mercato ortofrutticolo di Vittoria dentro Italmercati, la prima Rete di Imprese costituita dai più importanti Centri Agroalimentari ed Agromercati all’ingrosso italiani, la Giunta Comunale ha comunicato la volontà di interrompere questo cammino e di puntare alla gestione autonoma della logistica e dei trasporti da parte dell’ente locale, in sinergia con i comuni di Comiso, Acate, Santa Croce Camerina e Pozzallo. Il progetto prevede la messa in rete dell’autoporto e del mercato ortofrutticolo di Vittoria, del porto di Pozzallo, dell’aeroporto di Comiso e del mercato ortofrutticolo di Santa Croce Camerina.

Confagricoltura Ragusa aderisce al “Patto per il Territorio” (il soggetto che si è costituito lunedì e che, per la prima volta, riunisce produttori agricoli, concessionari e organizzazioni datoriali) e, nel prendere atto con rammarico della decisione del primo cittadino che si allontana da una prospettiva che avrebbe certamente aumentato le possibilità di intercettare importanti fondi del PNRR, ribadisce la richiesta condivisa da tutti i soggetti uniti dal “Patto”: la garanzia della realizzazione dei progetti già avviati per la logistica, la gestione, la commercializzazione e la sicurezza delle transazioni commerciali.

L’auspicio è che la nuova soluzione prospettata non metta a rischio le risorse preziose del PNRR, imprescindibili per il sostegno del comparto agricolo ibleo e, più in generale, della nostra economia.

 

Ragusa, 20 gennaio 2022

 

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Ue, Agrinsieme scrive al ministro Patuanelli a difesa del settore vitivinicolo

Agrinsieme, il coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, ha scritto al ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, esprimendo viva preoccupazione per l’approvazione della Decisione della Commissione Europea relativa al programma di lavoro 2022 sulla promozione dei prodotti agricoli, facendo particolare riferimento al settore vitivinicolo.

Nell’ambito dei criteri per la valutazione dei progetti di promozione, è stato inserito – prosegue la missiva – l’allineamento con gli obiettivi di alcune recenti comunicazioni della Commissione, tra cui il Piano europeo della lotta ai tumori, che è una semplice comunicazione e non ancora declinata a livello legislativo.

Il Parlamento europeo, nella sua relazione del Piano che dovrà essere votata dall’Assemblea Plenaria, non fa distinzione tra consumo moderato di alcool e abuso in merito alle conseguenze sulla salute, e specifica che non esiste una soglia minima al di sotto della quale il consumo sia sicuro.

Questa tesi, a parere di Agrinsieme, appare poco equilibrata e potrebbe disorientare i consumatori, poichè metterebbe in discussione il consumo di vino, oltre che l’abuso. Senza considerare poi il danno di immagine per un comparto determinante dell’economia italiana, quello vitivinicolo, che dà lavoro ad oltre un milione di addetti.

Il Coordinamento segnala preoccupazioni sul futuro del comparto: sembra infatti che la Commissione europea abbia promosso uno studio per mappare le misure fiscali e le politiche dei prezzi applicate alle bevande alcoliche – vini inclusi – con l’obiettivo di una revisione sistematica delle politiche dei prezzi, delle misure fiscali e dei sostegni nazionali applicati all’alcool nei Paesi dell’Unione.

Per Agrinsieme si tratta di un’iniziativa che potrebbe avere pesanti conseguenze sull’intero settore, pertanto ha chiesto un incontro urgente con il ministro Patuanelli per esporre alcune proposte per la difesa del comparto vitivinicolo, nel quadro di una complessiva tutela del made in Italy agroalimentare.

“Una questione che tocca da vicino il nostro territorio provinciale – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – vocato alla produzione vitivinicola di qualità e dove insistono 1237 ettari di vigneti per la produzione di uva da vino (400 ettari per uva da vino DOP, 500 ettari per uva da vino IGP e 400 ettari per altri vini) e 2700 ettari per la produzione di uva da tavola*. Ci aspettiamo un incontro celere e risolutivo con il ministro Patuanelli, nel quale Agrinsieme rappresenterà al meglio le richieste anche dei produttori vitivinicoli ragusani e siciliani.”.

 

*dati Istat riferiti al 2021

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Gasolio agricolo, la Regione Siciliana accoglie le sollecitazioni di Confagricoltura: si continua con le procedure cartacee in attesa del sistema digitale

Confagricoltura Sicilia esprime la propria soddisfazione per l’accoglimento, da parte dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, della proposta di continuare ad erogare prodotti petroliferi destinati all’impiego agevolato in agricoltura (ex UMA) utilizzando temporaneamente le procedure cartacee. Come si legge nella nota 329 firmata in data odierna dal dirigente Dario Cartabellotta e inviata agli Ispettorati all’Agricoltura, tale provvedimento viene posto in essere al fine di evitare problemi alla gestione colturale delle aziende agricole, nell’attesa della piena operatività delle nuove procedure digitali per l’assegnazione.

L’Assessorato Regionale all’Agricoltura precisa che la presentazione delle istanze in modalità cartacea potrà avvenire alle seguenti condizioni: la richiesta dovrà riguardare il riscaldamento delle colture protette (serre, vivai, etc.) e/o altri casi adeguatamente motivati (aziende lattiero-casearie, etc.); l’istruttoria cartacea provvisoria e poi quella digitale definitiva per il 2022 dovranno essere inoltrate solo alla stessa UIA di competenza; la percentuale di assegnazione provvisoria potrà raggiungere al massimo il 50% di quella definitiva dell’anno corrente 2022; la rendicontazione del “gasolio agevolato assegnazione provvisoria 2022” avverrà attraverso le fatture sul prelevato che i beneficiari dovranno presentazione con l’istanza digitale per l’assegnazione definitiva presso lo stesso UIA che ha istruito l’istanza cartacea.

“Siamo molto soddisfatti del provvedimento posto in essere dal dirigente dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, dott. Dario Cartabellotta, a cui vanno i ringraziamenti da parte di Confagricoltura Sicilia e con il quale ci siamo confrontati in maniera serrata nelle ultime settimane, al fine di ottenere questa soluzione che scongiura danni economici inestimabili alle produzioni agricole siciliane”: così il presidente di Confagricoltura Sicilia, dott. Rosario Marchese Ragona.

“Apprezziamo la sensibilità dell’Assessorato – dichiara la vice-presidente di Confagricoltura Sicilia, dott.ssa Maria Pia Piricò – che ha accolto l’invito ad estendere il provvedimento ad altri comparti (oltre quello ortofrutticolo e florovivaistico), come, ad esempio, quello lattiero-caseario, sulla base di specifiche esigenze adeguatamente motivate”.

“Un’eccellente notizia per un comparto importantissimo della nostra economia agricola regionale, ovvero quello ortoflorovivaistico che, nella sola fascia trasformata, copre un’area di 4000 ettari, con un indotto che crea ricchezza e dà lavoro a migliaia di operaie e operai”: aggiunge il vice-presidente, dott. Antonino Pirrè. “Dall’Unione Provinciale di Ragusa – aggiunge il dott. Pirrè – si è levato da subito l’allarme e la proposta di mantenere la possibilità della richiesta cartacea in modo temporaneo. In queste settimane gli Uffici di Confagricoltura Sicilia hanno lavorato a stretto contatto con quelli dell’Assessorato all’Agricoltura, a cui va il  grazie nostro e degli imprenditori ortoflorovivaistici (e non solo) iblei e siciliani”.

Palermo, 4 gennaio 2022

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

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Manovra, approvate molte proposte di Confagricoltura

L’approvazione di molti emendamenti al DDL Bilancio proposti da Confagricoltura sono di particolare rilevanza per il settore primario perché accolgono precise segnalazioni di comparti in difficoltà e pongono basi più solide per la ripresa.

 

Così Palazzo Della Valle commenta il voto, da parte della Commissione Bilancio del Senato, di una serie di emendamenti alla manovra economica che dovrà essere votata dai due rami del Parlamento entro la fine del mese.

 

Come sollecitato dalla Confederazione, viene affrontata l’emergenza aviaria, destinando per il 2022 trenta milioni di euro del Fondo Filiere all’avicoltura. Si tratta di un primo significativo segnale nei confronti di un comparto in forte sofferenza per il diffondersi della malattia in numerosi allevamenti.

 

Altrettanto significativa l’indicazione nei confronti degli imprenditori agricoli danneggiati dalle calamità naturali eccezionali. La Commissione ha infatti approvato un emendamento che consente il mantenimento della qualifica per gli stessi ancorché non in grado di rispettare il criterio della prevalenza e – per un periodo non superiore a 3 anni – si approvvigionino di prodotti agricoli del comparto agronomico in cui operano prevalentemente da altri imprenditori del settore primario.

 

Tra le misure di interesse approvate, Confagricoltura segnala l’emendamento che consente, negli uliveti colpiti da Xylella, di reimpiantare specie diverse dall’ulivo; l’intervento sul Fondo distribuzione derrate alimentari agli indigenti, incrementato di 4 milioni di euro annui a decorrere dal 2022.

 

Bene l’aumento del Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore di 100 milioni di euro per il 2022, altrettanti per il 2023 e 2024, insieme con l’esenzione dell’IVA fino al 2024. Queste risorse – commenta Confagricoltura – consentono concrete possibilità di sviluppo alle iniziative di agricoltura sociale.

 

Approvata inoltre la riduzione del 30% e 20% dell’aliquota di accisa per i birrifici aventi una produzione annua superiore a 10.000 ettolitri e inferiore a 60.000.

 

In tema di agroenergia, si registra un segnale importante che rafforza il percorso delle comunità energetiche con l’approvazione del “Fondo di garanzia per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili”, con una dotazione di 15 milioni di euro per il 2022, 20 milioni per il 2023, 25 milioni per il 2024 e 30 milioni per ciascuno degli anni dal 2025 al 2030.

 

Positivo infine, sempre in materia di efficientamento energetico, il superamento dei limiti originariamente posti al Superbonus 110 per cento per chi ha effettuato il 30% dei lavori entro giugno 2022.

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