AGRIcoltura100: l’impresa ragusana Natura Iblea è tra le 100 aziende agricole italiane che investono di più in sostenibilità

Presentato il III Rapporto AGRIcoltura100 di Reale Mutua e Confagricoltura.  A Natura Iblea la menzione speciale per l’attenzione alla sostenibilità ambientale

Le imprese agricole sostenibili crescono più rapidamente in termini di fatturato e competitività. Lo dimostrano i dati del terzo Rapporto “AGRIcoltura100”, il più approfondito studio sulla sostenibilità del settore agricolo, voluto da Reale Mutua e Confagricoltura, presentato ieri a Roma, a Palazzo della Valle.

L’indagine, finalizzata a promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile e al rilancio del Paese, è stata realizzata da Innovation Team, società del Gruppo Cerved, e ha coinvolto 2.806 imprese agricole di tutta Italia, il 30% in più rispetto alla seconda edizione.

Tra i premiati, Natura Iblea, azienda di Ispica (Ragusa) leader nella produzione di ortofrutta biologica di alta qualità e già vincitrice di diverse edizioni del Welfare Index PMI, che ottiene una menzione speciale per l’attenzione alla sostenibilità ambientale.

Ma non è l’unica azienda ragusana a salire sul podio delle 100 aziende più sostenibili secondo il Rapporto. C’è anche Centro Seia Srl, azienda operante a Ragusa, che da oltre 20 anni produce giovani piante orticole per le colture protette attraverso le più innovative e sicure tecniche di coltivazione.

“Ancora una volta Natura Iblea ottiene un riconoscimento autorevolissimo – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – che conferma che nel nostro Sud Est ci sono aziende agricole esemplari non solo per le loro produzioni di eccellenza, ma anche per innovazione, attenzione al welfare e alla sostenibilità a 360 gradi. A Roberto Giadone e a tutta la sua squadra, ma anche al Centro Seia che si è qualificato tra le 100 aziende più sostenibili, le vive congratulazioni da parte dell’Unione Provinciale di Confagricoltura e della Federazione Regionale di Confagricoltura”.

“L’interesse del settore a intraprendere il percorso della sostenibilità – aggiunge Pirrè – è vivo, concreto e guidato dalla necessità di coniugare i doveri legati alla produzione di cibo per una popolazione in crescita al mitigare gli effetti del cambiamento climatico e a salvaguardare l’ambiente. La strada da percorrere è quella dell’innovazione e delle nuove tecnologie grazie alle quali è possibile perseguire gli obiettivi ambientali ed economici. Insieme, perché gli uni non escludono gli altri”.

“Siamo orgogliosi di questo riconoscimento – dichiara il CEO di Natura Iblea, dott. Roberto Giadone – che premia il nostro impegno costante nel creare all’interno della nostra azienda e intorno ad essa inclusione e sostenibilità. Senza rispetto dei diritti dei lavoratori e senza rispetto dell’ambiente non può esserci sviluppo condiviso, ma soltanto business. Noi da sempre abbiamo scelto di fare di Natura Iblea una fabbrica di benessere diffuso, che non può esserci se si prescinde dall’attenzione nei confronti dell’ambiente in cui operiamo e a un utilizzo responsabile delle risorse naturali”.

L’indice AGRIcoltura100 considera il numero e l’intensità delle iniziative adottate in tutte le aree del Paese basandosi su 236 variabili relative alla sostenibilità ambientale e sociale, alla gestione e delle relazioni con le filiere e le comunità locali e alla qualità dello sviluppo e dell’occupazione.

Oltre alla maggiore competitività delle aziende attente a questi temi, il Rapporto 2023 rileva anche il forte legame tra sostenibilità e produttività e il ruolo centrale dell’innovazione quale acceleratore verso gli obiettivi.

L’agricoltura ha dimostrato forte resilienza nella fase più acuta della crisi e i dati raccolti dimostrano come il movimento della sostenibilità viaggi in controtendenza rispetto agli indici di criticità e al contesto economico e politico instabile: le aziende con un livello elevato di sostenibilità passano dal 49,8% nel 2021 al 52,7% nel 2022, a dimostrazione della capacità del settore primario di integrare pienamente la sostenibilità nel modello di business.

Dal report si evince come la consapevolezza dell’importanza attribuita alla sostenibilità sia ormai radicata stabilmente nell’identità delle imprese: l’85% delle aziende ritiene prioritario investire nella qualità dei prodotti per garantire il consumatore, il 73% di doversi occupare con più impegno della protezione dell’ambiente, mentre il 66% ritiene necessario rafforzare le relazioni per fare rete e raggiungere gli obiettivi.

Ben l’80% delle imprese con alto indice di sostenibilità manifesta anche un elevato livello di innovazione; al contrario, appena il 2% delle aziende con un basso livello di sostenibilità può qualificarsi come innovativa.

I risultati dell’indagine sulle aree interessate dalle iniziative imprenditoriali rispecchiano un impegno trasversale delle aziende agricole in ambito sociale, ambientale e di governance. Il campo in cui le aziende focalizzano maggiormente il proprio impegno è nel miglioramento dell’utilizzo delle risorse quali acqua, suolo ed energia (98,7%), un dato che rimarca un’attenzione prevalente sui temi ambientali, mentre l’impegno nella tutela della qualità alimentare e della salute (92%, in aumento dello 0,5% rispetto al 2021) sottolinea la volontà delle imprese di garantire maggiormente il consumatore finale.

L’impegno nell’area della sicurezza sul lavoro (64,5%) e nell’area gestione dei rischi (79,5%, in aumento del 3% rispetto al 2021) rispecchiano come l’impatto delle strategie sostenibili non sia isolato all’area ambientale, ma abbia una forte incidenza anche nell’area sociale e di governance.

Un fattore sostanziale, che rimarca il valore della sostenibilità in funzione della crescita del settore, è l’interdipendenza tra la sostenibilità e la competitività: il 57% delle imprese con un alto livello di sostenibilità è anche molto competitivo sul mercato.

I vincitori

La classifica generale della terza edizione di Agricoltura100 ha selezionato tre aziende vincitrici:

  1.      Santissima Annunziata – San Vincenzo (LI, Toscana). Attività: Olivicoltura

  1.      Azienda Agricola Bosco de’ Medici di Palomba Giuseppe – Pompei (NA, Campania). Attività: Viticoltura

  1.      Azienda Agraria Sperimentale Stuard – Parma (PR, Emilia-Romagna). Attività: Aziende Miste

Sono state riconosciute, inoltre, 7 menzioni speciali:

Attenzione all’impatto ambientale: 

Società Agricola Natura Iblea – Ispica (RG, Sicilia). Attività: Ortive

Qualità e salute alimentare:

OPOA Marsia Società Coop. Agricola – Avezzano (AQ, Abruzzo). Attività: Ortive

Gestione del rischio e protezione dei lavoratori:

Azienda La Cura di Enrico Corsi – Massa Marittima (GR, Toscana). Attività: Viticoltura

Rapporti con le reti, la filiera e la comunità locale: 

Cooperativa Agricola Di Girolamo Gianni – Sabaudia (LT, Lazio). Attività: Ortive

Qualità del lavoro e occupazione dei giovani: 

Società Agricola F.lli Cherubini – Lonato del Garda (BS, Lombardia). Attività: Aziende miste

Agricoltura al femminile:

Impresa Sociale Agricola Grow Up – Pinerolo (TO, Piemonte). Attività: Ortive

Contributo alla transizione e all’autonomia energetica: 

Società Agricola Fattorie Menesello – Lozzo Atesino (PD, Veneto). Attività: Aziende Miste

Ragusa, 31 gennaio 2023

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Confagricoltura a confronto con TFT (Trasformare la Fascia Trasformata): insieme per creare una rete virtuosa a sostegno del lavoro e dei diritti

Si è tenuto nei giorni scorsi un proficuo momento di confronto tra Confagricoltura, rappresentata dalla dott.ssa Paola Gurrieri (componente del direttivo di Confagricoltura Ragusa) e dal dott. Antonino Pirrè (presidente di Confagricoltura Ragusa e vice presidente di Confagricoltura Sicilia), e Trasformare la Fascia Trasformata, un progetto di Fondazione CON IL SUD, che mette insieme l’Associazione I Tetti Colorati Onlusla Cooperativa Proxima, la Cgil e l’Associazione Altro Diritto onlus. Obiettivo dell’azione di TFT è interloquire con le Istituzioni, la popolazione locale, le lavoratrici e i lavoratori, le imprese e le organizzazioni delle imprese, per promuovere prassi virtuose, con una maggiore corresponsabilità della cittadinanza nei propri stili di vita e di consumo, restituendo compattezza a un territorio frammentato e, talvolta, marginalizzato.

“Un incontro davvero stimolante e fattivo – commenta il presidente Pirrè – nel quale abbiamo avuto modo di spiegare che le nostre aziende agricole hanno bisogno di manodopera e sono ben liete di accogliere personale straniero, di raccordo con le associazioni e le Autorità preposte, offrendo così, oltre al lavoro, una chance di integrazione”. “Abbiamo spiegato pure  che – continua Pirrè –, malgrado la buona volontà da parte delle imprenditrici e degli imprenditori di assumere questa tipologia di lavoratori, ci si scontra con tempi molto lunghi e, soprattutto, con una normativa in continua evoluzione su situazioni talvolta assai delicate. Su questo versante, abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte del TFT, che ringrazio per averci scelti come interlocutori e per averci coinvolto in questo percorso a sostegno del benessere diffuso nostre comunità, che si impegna ad operare attivamente per ridurre questo gap attraverso momenti formativi e informativi, direttamente presso le nostre aziende associate”.

Altra questione, non meno rilevante, affrontata durante l’incontro, è quella relativa al decoro e alla salvaguardia ambientale, costantemente messi a rischio dall’abbandono selvaggio dei rifiuti anche lungo le strade. Sono stati illustrati gli interventi di TFT che, da un lato lavorano sull’azione di educazione ambientale delle famiglie, e dall’altro, mirano a un coinvolgimento degli enti locali nell’individuare modalità per il ritiro dei rifiuti, almeno in determinate zone, facendo ricorso a isole ecologiche.

“Uno dei nostri obiettivi principali – spiega Vincenzo La Monica, responsabile del progetto TFT – è creare reti territoriali per sostenere un processo realmente generativo in senso strutturale. Ed è proprio quello che abbiamo cercato di fare nell’interessante e produttivo confronto con Confagricoltura”.

“È stata inoltre l’occasione – continua La Monica – per presentare il lavoro che TFT svolge nelle tre aree d’azione: sociale, lavoro e ambiente. E sono già sorte interessanti direttrici di sviluppo di una collaborazione attiva su molti fronti per consentire, alle persone che quotidianamente incontriamo, una possibilità di accesso a un lavoro che rispetti i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”.

La riunione è stata un primo momento d’incontro, ma già i temi sono abbastanza chiari e i prossimi incontri serviranno ad avviare concrete azioni di collaborazione. In tutti i presenti la volontà di provare a invertire la rotta delle narrazioni a senso unico su un territorio che presenta notevoli fragilità e strutturali situazioni di degrado, ma che, al tempo stesso, offre esempi importanti di ‘riscatto’ e modelli di crescita, rappresentati da aziende sane che garantiscono i diritti dei lavoratori e che si impegnano concretamente per farlo, al netto delle ingiuste e dannose semplificazioni giornalistiche che, ciclicamente, mettono in pessima luce il nostro territorio e il suo tessuto produttivo.

Ragusa, 19 gennaio 2023

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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ET LABORA: attivata la nuova piattaforma digitale che incrocia domanda e offerta di lavoro. Confagricoltura Ragusa aderisce all’iniziativa

Nell’ambito delle attività svolte dal Centro per l’Impiego di Ragusa sul versante dell’incrocio di domanda e offerta di lavoro, è attivo il nuovo servizio digitale ET LABORA, nato per soddisfare le esigenze avanzate da parte delle aziende, che offre alle imprese e alle Organizzazioni di categoria la possibilità di poter richiedere informaticamente lavoratori per le proprie scoperture di organico.

Come fanno sapere gli Uffici del CPI di Ragusa, retto dal dott. Giovanni Vindigni, gli operatori di Anpal Servizi sono a disposizione delle imprese che vogliono conoscere i servizi dei Centri per l’Impiego o che hanno bisogno di supporto per la presentazione di richieste di personale, anche presso le varie sedi operative nel territorio. Per maggiori informazioni si può inviare una mail di richiesta agli indirizzi gbattaglia@anpalservizi.it – giovanni.vindigni@regione.sicilia.it , specificando l’azienda richiedente e i riferimenti telefonici per un rapido contatto e per la definizione dell’eventuale incontro presso le sedi aziendali.

Le selezioni del personale verranno effettuate presso i Centri per l’impiego presenti nel territorio provinciale, al fine di applicare la condizionalità ai percettori di Naspi e Reddito di Cittadinanza che non dovessero accettare eventuali “offerte congrue”.

Si evidenzia che questa procedura ha dato esiti rilevanti, in quanto sono stati individuati circa 2.500 percettori di reddito di cittadinanza (dei 10.000 presi in carico da tutti i CPI provinciali) che non hanno rispettato la normativa di riferimento.

Confagricoltura Ragusa aderisce con convinzione alla piattaforma ET LABORA

“Come Confagricoltura Ragusa – spiega il Presidente, dott. Antonino Pirrè -abbiamo sollecitato e accogliamo con favore questo nuovo servizio che può rappresentare uno snodo strategico e operativo per far incontrare domanda e offerta di lavoro, soprattutto nel settore agricolo, dove c’è continua richiesta di manodopera, offrendo lavoro legale e dignitoso a chi è alla ricerca di un’occupazione”.

“Faremo attività di divulgazione della nuova piattaforma digitale presso i nostri associati – spiega il presidente Pirrè –, convinti della bontà del sistema, nell’ottica strategica di indirizzare la selezione e la formazione mirata alle nuove competenze richieste dalle aziende”.

Ragusa, 15 luglio 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Manodopera, accordo tra Confagricoltura e il Ministero del Lavoro di El Salvador

Favorire l’occupazione per i lavoratori provenienti da El Salvador e soddisfare il fabbisogno di manodopera delle aziende agricole italiane, facilitando le procedure di reclutamento e l’assunzione, nonché l’inserimento di questi lavoratori nel nostro mondo del lavoro.

Questo l’obiettivo del protocollo di intesa sottoscritto stamani a Palazzo della Valle dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, e il ministro del Lavoro della Repubblica di El Salvador, Oscar Rolando Castro.

Con l’accordo, che ha durata triennale, le parti avviano una cooperazione per cercare occasioni di lavoro con una gestione coordinata ed efficiente dei flussi migratori, nel rispetto delle normative vigenti in materia. El Salvador rientra infatti tra i Paesi ai quali l’ultimo decreto flussi per il 2021 ha riservato una quota di ingresso in Italia.

L’annunciato ampliamento delle quote per il 2022, soprattutto per il lavoro stagionale, aggiunge ulteriori possibilità di collaborazione, sebbene – evidenzia Confagricoltura – siano ancora da risolvere i problemi di carattere burocratico e informatico che rendono la situazione delle imprese agricole italiane particolarmente difficile nel pieno della stagione di raccolta.

Con questo accordo la Confederazione, che è l’Organizzazione maggiormente rappresentativa dei datori di lavoro agricolo, si impegna a verificare il fabbisogno delle imprese associate, mentre il ministero del Lavoro di El Salvador comunicherà il numero dei lavoratori salvadoregni disponibili a prestare la propria attività in Italia, fornendo tutte le informazioni utili al loro inserimento nelle aziende.

Alla firma dell’intesa a Palazzo della Valle erano presenti anche l’ambasciatore di El Salvador, Efrén Arnoldo Bernal Chévez, e i vicepresidenti di Confagricoltura, Giordano Emo Capodilista, con delega all’Internazionalizzazione, e Sandro Gambuzza, con delega al Lavoro.

 

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Ragusa, rinnovato il Contratto Provinciale di Lavoro degli operai agricoli e florovivaisti

Giovedì 21 aprile è stato firmato presso la sede dell’EBAT (Ente Bilaterale Agricolo Territoriale) a Ragusa il nuovo Contratto Provinciale di Lavoro degli operai agricoli e florovivaisti, valido per il quadriennio 2020/23.

Viene confermata l’articolazione dell’orario di lavoro già prevista dal precedente CPL; viene prevista l’indicazione dell’orario giornaliero di lavoro (6.50 – 7.00 – 8.00) nel contratto individuale di lavoro. Viene introdotto un aumento salariale del 2%, a decorrere dal I maggio 2022 e un una tantum/vacanza contrattuale di € 1,00 lorde per ogni giornata di lavoro dal I gennaio 2021 al 30 aprile 2022.

“Il 2% è un aumento superiore a quello registrato nelle altre province siciliane – spiega il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè. “Un segnale necessario, – aggiunge – considerando la difficilissima congiuntura economica che sta mettendo in serie difficoltà le imprese i lavoratori”.

 

Ragusa, 26 aprile 2022

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Lavoro, avviate in Confagricoltura le trattative per il rinnovo del contratto nazionale per operai agricoli e florovivaisti

Nella sede nazionale di Confagricoltura, a Palazzo della Valle, si sono aperte le trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale degli operai agricoli e florovivaisti. Il confronto è stato avviato a due mesi dalla ricezione della piattaforma sindacale e prima della scadenza dell’attuale contratto, prevista per il 31 dicembre 2021.

La tempestività con cui è stato avviato il negoziato, nonostante il difficile contesto che il Sistema Paese sta vivendo, è la dimostrazione del senso di responsabilità della parte datoriale e dell’attenzione che Confagricoltura ripone verso i lavoratori delle aziende agricole. Le imprese soffrono infatti la forte instabilità dei prezzi delle materie prime e gli aumenti dei costi di produzione e dell’energia che si ripercuotono su tutte le filiere.

“Per alcune produzioni – evidenzia il delegato al Lavoro della Giunta di Confagricoltura, Sandro Gambuzza – alla fiammata dei costi si aggiunge una difficile situazione di mercato che spinge verso il basso i prezzi all’origine. I lavoratori e le lavoratrici, dal canto loro, fanno i conti con gli effetti inflattivi nella vita quotidiana, a partire dal rincaro delle bollette. Se questo fenomeno inflattivo sia di passaggio o destinato a durare, si scoprirà soltanto con il tempo, gestendolo con i giusti strumenti”.

Confagricoltura e le altre sigle datoriali intendono affrontare con spirito proattivo i punti fondamentali relativi al rinnovo del CCNL, a partire dalla flessibilità degli orari, passando per il salario minimo, fino alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro (coerentemente con la natura necessariamente stagionale del lavoro agricolo). Il sistema contrattuale del settore primario è all’altezza della sfida: lo dimostra la formalizzazione di circa il 90% dei contratti provinciali di lavoro, anche se in certi casi con qualche ritardo.

La platea interessata dal rinnovo del CCNL è composta da circa 180.000 aziende assuntrici di personale e oltre 1 milione di lavoratori, di cui 110.000 assunti a tempo indeterminato e 950.000 a tempo determinato. Di questi ultimi, mezzo milione costituisce la parte più strutturale e qualificata, con oltre cento giornate lavoro annue.

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Approvato in Senato emendamento su contratti di riallineamento retributivo: una buona notizia per le imprese e i lavoratori agricoli ragusani

Risolto un problema che durava da un decennio e che minava le prospettive di sviluppo e occupazionali dell’economia agricola ragusana

 

È stato approvato in Senato un emendamento al DL 103/2021 che chiarisce, in modo definitivo, un’annosa questione interpretativa sui contratti di riallineamento retributivo, salvando molte migliaia di posti di lavoro. Una norma di interpretazione autentica che fa chiarezza sui contratti di riallineamento in base all’articolo 116 della legge 388/2000 che erano stati contestati dall’INPS, mettendo a rischio la sopravvivenza di aziende e lavoratori, soprattutto nel territorio ragusano. Un problema che durava da 10 anni minando le prospettive di sviluppo e di occupazione del comparto agricolo ibleo, un diritto sospeso per una distorta interpretazione della normativa che ha penalizzato le imprese agricole.

 

L’emendamento è risolutivo e rappresenta un risultato importante per cui Confagricoltura Ragusa rivolge un sentito ringraziamento al Sottosegretario al Lavoro, Sen. Tiziana Nisini, che ha sostenuto e promosso il provvedimento, a Fai Cisl, Flai Cgil e Uila che hanno reso possibile questa soluzione, rinviata per troppo tempo. Un grazie particolare all’Area sindacale di Confagricoltura Nazionale per il lavoro svolto, a stretto contatto con il Ministero del Lavoro e con le Organizzazioni sindacali di settore, che ha coordinato l’intervento legislativo.

 

“Una vittoria di buonsenso per la regolamentazione di questa tipologia di contratti – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – che riguarda oltre 800 operai ragusani, all’interno di un indotto di oltre 2500 lavoratori. Finalmente, le aziende che avevano abbracciato un percorso virtuoso di riallineamento retributivo, confidando nella corretta applicazione dei contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, possono tirare un sospiro di sollievo”.

 

“Una vittoria di tutti – aggiunge il presidente Pirrè – , resa possibile dalla sensibilità del Sottosegretario al Lavoro, Tiziana Nasini. Il contenzioso che si era venuto a creare tra l’Istituto di previdenza e numerose aziende agricole riguardava questioni meramente formali, ma rischiava di mettere in grave difficoltà proprio quelle imprese che in zone, come la nostra, in cui l’agricoltura è forte volano economico, forniscono un notevole contributo all’occupazione”. “Auspichiamo e sollecitiamo – conclude Pirrè – che l’emendamento approvato sia confermato alla Camera nell’iter di conversione del decreto”.

 

Ragusa, 6 agosto 2021

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Confagricoltura partecipa a Radix, progetto per l’agricoltura sociale e il contrasto al caporalato

Prosegue l’impegno di Confagricoltura nell’ambito dell’agricoltura sociale. Lo ha sottolineato il vicepresidente della Confederazione con delega al lavoro, Sandro Gambuzza, in occasione del primo seminario di approfondimento del progetto “Radix”, dal titolo “Agricoltura sociale e contrasto al caporalato”. Dopo il bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale” con Reale Foundation, il bando “Agro-social: Seminiamo valore” con JTI Italia per l’agricoltura sociale e Cultum Change, programma di formazione finalizzato all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo dei rifugiati in agricoltura, arriva Radix, un progetto della Cooperativa Sociale Kairos, finalizzato ad offrire alternative sostenibili al lavoro irregolare, contrastando il fenomeno dello sfruttamento in agricoltura di cittadini di paesi terzi. Confagricoltura ed Enapra, l’Ente di Formazione della Confederazione, sono partner del programma.

“Agricoltura sociale e contrasto al caporalato sono questioni che non possono non trovare accoglienza in Confagricoltura – ha rimarcato Gambuzza, che ha inoltre evidenziato come si sia passati adesso al secondo pilastro della legge 199/2016 sul contrasto al caporalato, ovvero dalla fase sanzionatoria a quella più propriamente della prevenzione, della formazione e delle politiche attive del lavoro. E proprio qui si inserisce l’attività di Radix. Obiettivi del progetto sono attivare campagne di sensibilizzazione delle comunità locali e creare una rete di Sportelli in Agro Pontino e a Roma, per interventi di engagement e orientamento dei beneficiari”.

Tali obiettivi sono perseguiti attraverso l’attivazione di reti territoriali composte da più soggetti e stakeholder che facilitano la connessione e la riorganizzazione delle conoscenze nel mondo dell’agricoltura e dei servizi alla persona (pubblici e non profit) per l’inclusione attiva dei beneficiari.

I fruitori del programma vengono indirizzati da un vero e proprio Team di Accompagnamento all’Inclusione (TAI) che si occupa, tra le altre cose, del potenziamento delle competenze dei soggetti coinvolti per il loro inserimento professionale. “I servizi, come quello di formazione e matching tra domanda e offerta di lavoro – ha precisato infine Gambuzza – possono e devono essere al centro delle attività di contrasto al caporalato”.

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Lavoro, Confagricoltura: rinnovato contratto per quadri e impiegati. Grande attenzione alle nuove figure per Agricoltura 4.0

È stato firmato ieri a Roma, a Palazzo Della Valle, il nuovo contratto di lavoro per i quadri ed impiegati del settore agricolo. Si tratta di un accordo che riguarda oltre 7 mila imprese agricole e circa 30 mila lavoratori, nella maggior parte dei casi impiegati tecnici ed amministrativi.

 

Questo contratto, sottolinea Confagricoltura, è importante perché regola i rapporti con le figure più professionalizzate e vicine all’imprenditore. Le aziende agricole che si avvalgono dei quadri e degli impiegati sono quelle più grandi, strutturate e che hanno imboccato la strada del progresso e dell’innovazione.

 

Non a caso il rinnovo cerca di rendere il contratto al passo coi tempi e con le nuove esigenze delle imprese e dei lavoratori. In particolare, sono state introdotte nuove figure professionali meglio rispondenti alla realtà dell’agricoltura 4.0. E’ stata anche rivista la disciplina della trasferta del lavoratore, per adeguarla alle mutate esigenze delle imprese che, sempre più, guardano ai mercati nazionali e internazionali.

 

L’incremento retributivo è pari al 2%, sostanzialmente in linea con gli indicatori di riferimento.

 

Un’attenzione particolare è stata dedicata alla previdenza complementare, allo scopo di rilanciare il fondo pensione Agrifondo e garantire a una platea sempre più ampia di lavoratori il secondo pilastro previdenziale.

 

La firma dell’accordo rappresenta un segnale di attenzione verso una categoria di lavoratori che, nonostante le difficoltà legate alla crisi pandemica, ha continuato a svolgere la propria attività, consentendo alle imprese di portare avanti l’attività produttiva.

 

Da ultimo, Confagricoltura ricorda che impiegati, quadri e dirigenti occupati nel settore agricolo per il 54% sono maschi, la componente femminile (46%) rappresenta comunque una presenza rilevante. La fascia di età più consistente (31%) è quella dai 35 ai 44 anni. Si tratta comunque – conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – di numeri in crescita, seppur moderata a testimonianza del rinnovato interesse per il settore.

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Il presidente di Confagricoltura Giansanti ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica Mattarella

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, è stato ricevuto ieri pomeriggio al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Il Capo dello Stato, nel settembre dello scorso anno, aveva partecipato alle celebrazioni del centenario della più antica Organizzazione agricola italiana.

L’incontro di ieri ha fornito l’occasione per fare il punto della situazione sul settore primario dopo oltre un anno di pandemia, ma anche per evidenziare le sfide dell’agricoltura italiana ed europea: dalla sostenibilità alla sicurezza alimentare, fino alla nuova politica agricola comune.

Il presidente Giansanti ha rinnovato i ringraziamenti al Capo dello Stato per la grande attenzione riservata all’agricoltura e ai possibili scenari che si prospettano per le imprese del settore e l’economia italiana.

 

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