Confagricoltura e Reale Mutua lanciano la IV edizione di “Agricoltura100”, il progetto che premia le imprese agricole sostenibili

Al via la quarta edizione di Agricoltura100, lo studio promosso da Confagricoltura e Reale Mutua Assicurazioni che premia le imprese agricole che hanno adottato soluzioni innovative o promosso iniziative volte a migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della propria attività, anche a vantaggio delle comunità in cui operano.

Come nelle precedenti edizioni, l’indagine – affidata a Innovation Team, unità di ricerca di MBS Consulting (Gruppo Cerved) – mette in evidenza il forte impegno delle imprese agricole nella direzione della sostenibilità e il loro fondamentale apporto alla crescita sostenibile del Paese. In questi giorni prende avvio la nuova indagine, che si arricchisce ulteriormente con nuovi approfondimenti su temi chiave per il futuro dell’agricoltura: efficientamento energetico, economia circolare, digitalizzazione, qualità dell’occupazione; le difficoltà di reperimento della manodopera agricola, l’impatto sulle imprese e sulla loro capacità produttiva. 

Come di consueto, la partecipazione è aperta a tutte le imprese agricole, di qualunque dimensione e specializzazione produttiva. I dati saranno raccolti in un report molto dettagliato, che verrà presentato nel corso di un evento pubblico, insieme alla premiazione delle realtà più virtuose. Lo studio, in considerazione della grande quantità di dati e degli approfondimenti, costituisce una fotografia del settore primario concreta e attuale.

Lo scorso anno l’indagine ha coinvolto ben 2.800 aziende di tutta la Penisola e di tutti i comparti. 

La partecipazione ad AGRIcoltura100 è aperta a tutte le imprese agricole, di qualunque dimensione e settore produttivo. Per maggiori informazioni www.agricoltura100.com 

Leggi

Digitalizzazione, prosegue la collaborazione di Enapra-Confagricoltura sulle attività di ricerca di Smart AgriFood

Prosegue la collaborazione tra Enapra e Confagricoltura sulle attività di ricerca dell’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia. Allo studio innovazione e digitale nelle imprese del settore primario.

Visto il successo della collaborazione con L’Osservatorio Smart Agrifood (School of Management del Politecnico di Milano e Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia), Enapra prosegue anche quest’anno con l’obiettivo di contribuire alla comprensione delle innovazioni digitali che stanno trasformando la filiera agricola e agro-alimentare.

I partner partecipano a una serie di ricerche volte ad acquisire conoscenze e spunti per lo sviluppo del digitale nelle aziende e nelle filiere.

Il questionario online che Enapra propone è: “Agricoltura 4.0: a che punto siamo?” finalizzato a comprendere la diffusione dell’utilizzo delle soluzioni di Agricoltura 4.0 in Italia, il livello di conoscenza su questi temi da parte delle aziende agricole e le differenze nei fabbisogni espressi e nelle criticità affrontate o attese.

Il questionario è rivolto quindi a tutte le aziende agricole italiane, sia a quelle che già fanno uso delle soluzioni di Agricoltura 4.0, sia a quelle che non le hanno ancora adottate o che non conoscono questo paradigma.

Tutte le comunicazioni fornite saranno trattate con la massima riservatezza e diffuse esclusivamente in forma aggregata e anonima.

Per ulteriori informazioni l’Area Sviluppo Sostenibile e Enapra sono a disposizione all’indirizzo info@enapra.it o al numero 06.6852327-381.

Per la compilazione del questionario

link https://bit.ly/Indagine2020_OssSmartAgriFood_Confagricoltura

ENAPRA, Ente di formazione di CONFAGRICOLTURA opera per la creazione e lo sviluppo delle competenze dei dipendenti delle aziende agricole e agroalimentari, nonché delle aziende che erogano servizi nel settore agricolo. Costituita da Confagricoltura nel 1959, ENAPRA ha sede a Roma e si articola in 11 enti regionali.

ENAPRA è accreditata presso il FORAGRI e la REGIONE LAZIO.

ENAPRA realizza formazione orientata alla costruzione di progetti e iniziative coerenti con la rapidità delle variabili esterne e capaci di cogliere le nuove occasioni dei mercati.

La missione di ENAPRA è coerente con la strategia che Confagricoltura si è data, sempre più orientata ad affiancare le imprese per sostenerne la crescita. www.enapra.it

 

L’Osservatorio Smart AgriFood, School of Management del Politecnico di Milano e Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia.

Il termine Smart AgriFood identifica, in estrema sintesi, una visione del futuro della filiera agricola ed agro-alimentare secondo cui, grazie alle tecnologie digitali, l’intero comparto aumenterà la propria competitività.

In questo contesto, l’Osservatorio Smart AgriFood vuole diventare il punto di riferimento in Italia, per comprendere in profondità le innovazioni digitali (di processo, infrastrutturali, applicative, HW e SW) che stanno trasformando la filiera agricola e agro-alimentare, unificando le principali competenze necessarie: economico-gestionali; tecnologiche; agronomiche.

L’obiettivo dell’Osservatorio è quello di veicolare i risultati della Ricerca ai decision maker – creando occasioni di incontro e di confronto tra gli stakeholder per promuovere il dialogo e l’innovazione di valore – e fare cultura, diffondendo l’informazione e la conoscenza sull’innovazione digitale nella filiera.

https://www.osservatori.net/it_it/osservatori/smart-agrifood

Leggi

Assemblea Confagricoltura: innovazione, digitalizzazione, infrastrutture e semplificazione per un’agricoltura competitiva

“Quello che proponiamo è un vero e solido rilancio dell’agricoltura come settore strategico per il futuro dell’economia italiana”: questo il passaggio centrale della relazione svolta dal presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, nella seconda giornata dell’Assemblea dell’Organizzazione che si è conclusa ieri a Roma. Presente ai lavori anche l’Unione di Ragusa, nella persona del presidente dott. Antonino Pirrè.

“I vincoli che frenano il sistema produttivo si trovano fuori dalle imprese – ha detto Giansanti -. Modernizzazione delle infrastrutture per arrivare con facilità sui mercati di tutto il mondo. Diffusione delle innovazioni tecnologiche – a partire dal digitale – per far crescere la competitività. Costi di produzione allineati sui livello di quelli dei nostri principali concorrenti. Una Pubblica Amministrazione efficiente a livello centrale e in tutte le Regioni.

Nello scenario che le imprese hanno di fronte incide pure, e in misura rilevante, la nuova politica commerciale avviata dal presidente degli Stati Uniti d’America.

“E’ un fatto positivo la ripresa del negoziato bilaterale per porre fine alla “guerra commerciale” in corso” – ha rimarcato Giansanti -. Resta il fatto che il sistema multilaterale di regolazione degli scambi è entrato in una crisi irreversibile. La diffusione del protezionismo farebbe crollare il “Made in Italy” di settore. Ecco perché difendiamo gli accordi di partenariato economico negoziati dalla Commissione europea se l’analisi dei costi e dei benefici è positiva.”

“Occorre vigilare attentamente sulle regole in materia di sicurezza alimentare, tutela del lavoro e protezione delle risorse naturali – ha continuato il presidente di Confagricoltura -. Ma non ci sono altri strumenti a disposizione, oltre agli accordi commerciali dell’UE, per continuare a far crescere le esportazioni italiane sui mercati di tutto il mondo. Chi critica gli accordi commerciali dell’UE non ha mai indicato soluzioni alternative. Di sicuro, non c’è crescita puntando solo sulla domanda interna.”

“Da imprenditori, come sempre, giudicheremo sui fatti – ha detto Giansanti -. Però, dobbiamo riconoscere in termini positivi che in questa fase politica si è tornati a parlare di crescita, di investimenti, di reddito e di occupazione.”

L’Unione Europea ha di fronte importanti scadenze che culmineranno alla fine di maggio dell’anno venturo con le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo: il negoziato sulla Brexit, la riforma della PAC, il nuovo quadro finanziario dell’Unione per il periodo 2021-2027.

“I tre dossier – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura – hanno un filo conduttore comune: le decisioni che saranno assunte avranno un forte impatto sulle prospettive delle nostre imprese”.

Brexit. “Vedremo quelle che saranno nelle prossime settimane le decisioni delle istituzioni britanniche. Noi ci auguriamo un esito positivo, con l’entrata in vigore dell’accordo di recesso che tutela in modo adeguato il settore agricolo, comprese le indicazioni geografiche e di qualità. Ma dobbiamo prepararci a tutti gli scenari: anche a quello di una Brexit senza intese.

Proponiamo, al riguardo, la creazione di una “task force” al ministero delle Politiche agricole, per supportare le imprese nella fase di adattamento che sarebbe particolarmente difficile”.

Riforma della Pac. “Ormai è scontato che andiamo verso una proroga della normativa vigente. Il negoziato sulla “PAC post 2020” sarà chiuso dal Parlamento europeo che sarà eletto a fine maggio dell’anno venturo e dalla nuova Commissione che si insedierà a novembre 2019. La richiesta della nostra Organizzazione, condivisa con le principali associazioni degli agricoltori europei è chiara: nessuna discriminazione ai danni delle imprese di maggiori dimensioni che si avrebbe con il plafonamento e la degressività sugli aiuti diretti della Pac. E si proceda verso un’effettiva semplificazione”.

Quadro finanziario dell’Unione europea. “La Commissione europea ha proposto un drastico taglio dei fondi da destinare all’agricoltura nel periodo 2021-2017. In particolare, per i programmi di sviluppo rurale il taglio sarebbe di quasi il 20 per cento. La partita è aperta perché la decisione finale, all’unanimità, spetta ai capi di Stato e di governo dell’Unione. Il Parlamento europeo e il governo italiano, va sottolineato, si sono schierati a favore dell’invarianza delle risorse da destinare all’agricoltura”.

Leggi

Think Roma IBM, Gambuzza (Confagricoltura): “Occorre investire su ricerca e digitalizzazione in agricoltura”

Bisogna favorire gli investimenti su innovazione, ricerca e digitalizzazione in agricoltura. Sono le condizioni necessarie per scalare nuove posizioni nella grande sfida dei mercati internazionali. La parola chiave è la competitività del sistema agricolo ed agroalimentare”. Lo ha detto il componente della giunta di Confagricoltura Sandro Gambuzza intervenendo a “Think Roma”, l’evento IBM dedicato all’innovazione.

L’agricoltura 4.0, che oggi in Italia è una realtà – ha ricordato il rappresentante di Confagricoltura – ha un mercato di 100 milioni di euro, il 2,5% di quello globale che vale 3,5 miliardi di euro; si avvale di 300 nuove soluzioni tecnologiche, dai sensori ai droni in campo, al packaging intelligente o attivo, utilizzate lungo tutta la filiera (produzione, trasformazione, distribuzione e consumo)”.

Rappresenta – ha proseguito Gambuzza – uno strumento strategico per il futuro dell’impresa agricola permettendo il miglioramento delle prestazioni ambientali, con la riduzione dell’uso di fertilizzanti, fitofarmaci, acqua, combustibili fossili e una ottimale gestione del terreno. Peraltro la precision farming tende a ridurre anche i pericoli derivanti dal lavoro agricolo, sia in termini di sicurezza, sia di salute. Inoltre, le nuove tecnologie legate all’agricoltura di precisione contribuiscono ad aumentare l’occupazione di giovani in agricoltura, perché hanno bisogno di manodopera ‘digitalizzata’. Eppure c’è ancora molto da fare in questo campo; basti pensare che meno dell’1% della superficie coltivata è gestita con queste soluzioni”.

Il delegato di Confagricoltura ha quindi posto l’accento sul ruolo della ricerca e della sperimentazione agraria italiana che possono contare su non pochi centri di eccellenza. “Però – ha sottolineato – va coordinata di più l’attività dei diversi enti e vanno ottimizzate le relazioni tra il mondo della ricerca e il settore agricolo”.

I problemi da risolvere per avviare un nuovo corso di promozione dell’innovazione risiedono indubbiamente nell’esiguità delle risorse disponibili, ma anche e soprattutto – ha concluso il componente della giunta di Confagricoltura – nella qualità dell’organizzazione del sistema, con particolare riferimento al miglioramento strutturale e al disegno delle politiche, in una chiave di crescente orientamento alla domanda”.

Leggi