“Note di Natura”: il concerto di Natale al Teatro Donnafugata a Ragusa in diretta streaming sul canale YouTube di Confagricoltura

200 piante assisteranno, ‘sedute’ in platea, allo spettacolo organizzato nel Teatro Donnafugata con l’Accademia del Teatro Della Scala di Milano

Tutto esaurito per l’originale concerto di Natale in cui gli spettatori saranno le piante prodotte dai florovivaisti Iblei associati. Ne dà notizia Confagricoltura, precisando che l’evento, organizzato delle direttrici artistiche del Teatro Donnafugata di Ragusa, Vicky e Costanza Di Quattro, in collaborazione con Confagricoltura Ragusa e con l’Accademia Teatro alla Scala di Milano, si può seguire in streaming sui canali YouTube di Confagricoltura e sui social del Teatro Donnafugata e di Confagricoltura Ragusa, a partire dalle ore 12:00 del 25 dicembre.

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Lo spettacolo musicale “Note di Natura – Più ossigeno per l’arte” del quartetto composto da Kinga Dobryniewska al violino, Sofia Goetz al violino, Daniel Ciobanu alla viola e Marco Mauro Moruzzi al violoncello eseguirà, sul palco del teatro più piccolo della Sicilia, l’elegia “Crisantemi” e due movimenti dal “Quartetto in Re” (allegro moderato – scherzo) di Giacomo Puccini.

Un augurio di buon Natale senza dubbio diverso, ma pieno di speranza per tutti arriva da Confagricoltura, che lancia un segnale forte di presenza, un abbraccio virtuale che parte proprio da questo comparto importante per l’economia iblea per arrivare a Milano. Dopo lo spettacolo, le piante verranno donate all’Azienda Sanitaria Provinciale 7 di Ragusa.

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“Questo – sottolinea Sandro Gambuzza, vicepresidente di Confagricoltura – sarà un Natale diverso per tutti. I fiori e le piante sono, da sempre, gli spettatori silenziosi e decorativi degli eventi più importanti della nostra vita: battesimi, comunioni, cresime, compleanni, matrimoni, momenti conviviali e feste in genere. Ma da quando la pandemia ha imposto cambiamenti drastici nelle abitudini di vita, riducendo al minimo le occasioni di socialità, il settore florovivaistico è in grande difficoltà”.

Confagricoltura ricorda che il florovivaismo italiano, con una superficie coltivata di 29mila ettari e 27mila aziende, ha prodotto nel 2019 un giro d’affari di circa 2,9 miliardi di euro l’anno (1,32 miliardi di euro di fiori recisi e piante in vaso e 1,55
miliardi di euro di piante ornamentali) e impiega oltre 100mila addetti lungo tutta la filiera. La Sicilia rappresenta il 14% del settore.

Per ulteriori info: www.ConfagricolturaRagusa.it

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“Note di Natura”: Confagricoltura Ragusa e il Teatro Donnafugata organizzano un concerto di Natale per 200 ospiti vegetali

200 piante assisteranno alla performance del quartetto d’archi dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano al Teatro Donnafugata di Ragusa a fin di bene

I fiori e le piante sono, da sempre, gli spettatori silenziosi che portano bellezza e colore agli eventi più importanti della nostra vita: battesimi, comunioni, cresime, compleanni, matrimoni, momenti conviviali e feste in genere. Da quando il Covid-19 ha imposto cambiamenti drastici nelle abitudini di vita di tutti, riducendo al minimo le occasioni di socialità, il settore florovivaistico è in ginocchio.

Proprio per mettere al centro la generosità e la forza di questi imprenditori  con un messaggio (malgrado tutto) di speranza e di bellezza, Confagricoltura Ragusaha deciso di accogliere l’invito delle direttrici artistiche del Teatro Donnafugata di Ragusa, Vicky e Costanza Di Quattro, di organizzare insieme l’evento “Note di Natura – Più ossigeno per l’arte”, in collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala di Milano e con il patrocinio di Confagricoltura.

Il 25 dicembre, dalle ore 12.00, 200 piante provenienti dalle aziende florovivaistiche iblee associate a Confagricoltura assisteranno, dalla platea del Teatro Donnafugata, alla performance del quartetto composto da Kinga Dobryniewska al violino, Sofia Goetz al violino, Daniel Ciobanu alla viola e Marco Mauro Moruzzi al violoncello. I brani che verranno eseguiti sul palco del Teatro più piccolo della Sicilia saranno l’elegia “Crisantemi” e due movimenti dal “Quartetto in Re(allegro moderato – scherzo) di Giacomo Puccini.

Le piante, offerte da Spazio Verde, Azienda Florovivaistica Margherita Aprile, Mediflor, FlorGuarino, Il Giardino delle Meraviglie, Vittoria Piante, La Mediterranea, verranno donate all’Asp 7 di Ragusa.

Sarà possibile seguire la diretta in streaming sui canali social del Teatro Donnafugata, di Confagricoltura Ragusa e di Confagricoltura.

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Un grazie doveroso a Vicky e a Costanza Di Quattro – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrèper l’idea e l’organizzazione di questo evento in cui la Natura si riconcilia con l’Arte, prendendo il posto delle persone. Un grazie altrettanto grande alle aziende florovivaistiche ragusane che hanno accettato di contribuire, malgrado le gravissime condizioni in cui versano a causa dei disagi legati alle misure di contenimento del Covid-19, a questa iniziativa culturale e sociale: aziende coraggiose e che non chinano la testa dinnanzi alle difficoltà, seppur dure e pesanti. E quindi, insieme a loro, vogliamo lanciare un segnale forte di presenza e di resilienza, proprio da parte di questo settore importante della nostra agricoltura. Un abbraccio virtuale in musica che da Ragusa arriva a Milano, città che, più di altre, sta subendo gli effetti della pandemia”.

Un’occasione per rilassarci insieme (anche se a distanza) – conclude il presidente Pirrè – e per augurarvi Buon Natale con un momento di speranza e bellezza sulle note pucciniane. Le piante offerte dalle aziende aderenti a “Note di Natura”, dopo aver assistito allo spettacolo, si trasferiranno negli ospedali iblei, donando un tocco di verde in un momento così complesso per il nostro sistema sanitario”.

 

Ragusa, 12 dicembre 2020

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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“Le nostre priorità: produttività, competitività, innovazione e progresso”: intervista al vice-presidente di Confagricoltura, Sandro Gambuzza

Intervista a tutto tondo a Sandro Gambuzza, imprenditore agricolo siciliano (di Scicli, Ragusa), presidente di Sac spa (Aeroporto Internazionale di Catania), riconfermato per il secondo mandato all’interno della Giunta Nazionale di Confagricoltura e recentemente nominato dal Consiglio Direttivo vice-presidente nazionale della più antica Organizzazione di tutela e rappresentanza degli imprenditori agricoli italiani.

  • Presidente Gambuzza, da alcuni giorni lei è uno dei tre vice-presidenti di Confagricoltura, la più antica Organizzazione di tutela e di rappresentanza delle imprese agricole italiane che oggi rappresenta i due terzi del totale delle imprese del comparto. Cosa significa per lei questo incarico dopo l’esperienza maturata nella giunta esecutiva di Confagricoltura?

 

Sono tanti i sentimenti e le emozioni legate a questo nuovo incarico. Innanzitutto gratitudine al Presidente Giansanti e al Consiglio Direttivo di Confagricoltura per avermi scelto, sono davvero onorato di questo ben più impegnativo ruolo. Poi la piena consapevolezza che il mio impegno dovrà essere adeguato al nuovo ruolo. Lavorerò con spirito di servizio e con senso di responsabilità, orgoglioso della nostra storia (ormai centenaria) che testimonia, ancora oggi, la nostra ragione di esistere, la nostra essenza: rappresentare e tutelare gli interessi degli imprenditori agricoli italiani.  

 

  • Le parole chiave lanciate dal presidente Giansanti per il prossimo quadriennio sono produttività, competitività, innovazione e progresso. Come declinerete questi concetti?

 

Produttività, competitività, innovazione e progresso sono le quattro parole d’ordine che il Presidente Giansanti ha inteso lanciare a valere tanto per la nostra Associazione tutta, quanto per gli agricoltori nostri associati. Confagricoltura dovrà aumentare la propria capacità di produzione. Una produzione che deve guardare da un lato ad una maggiore forza e concretezza sindacale e, dall’altro, innalzare il livello e la qualità dei servizi alle imprese con l’ausilio anche di strumenti innovativi e smart. Da questa azione deve discendere una visione ed una strategia in grado di aumentare la capacità di produzione dell’agricoltura italiana, con l’obiettivo di raggiungere la sovranità alimentare e puntare a nuovi mercati con le nostre produzioni, sinonimo di qualità e sicurezza. A ciò si lega la competitività, anche in termini di reciprocità di condizioni a livello comunitario e extracomunitario. Come raggiungere tali obiettivi ? Puntando decisamente a percorsi di innovazione attraverso l’utilizzo delle migliori tecnologie applicate all’agricoltura frutto dei risultati della scienza e della ricerca. In tal modo, il progresso potrà essere garantito e avremmo assolto al nostro più importante compito: garantire la redditività degli imprenditori agricoli.

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  • Quali sono le principali sfide che sono attualmente sul tavolo della Giunta Nazionale?

 

Negli anni a venire ci attendono chiaramente sfide importanti che potrebbero avere ripercussioni sul nostro futuro: la revisione della Politica Agricola Comune, la definizione del Piano Strategico Nazionale, il Next Generation EU, il Green Deal e la contrapposizione con il cibo sintetico. La presenza di Confagricoltura a Bruxelles, pertanto, è stata fortemente potenziata: un nuovo Ufficio, un’organizzazione dei lavori sui singoli dossier in stretto raccordo con la Struttura centrale, nuove alleanze europee strategiche e un forte riposizionamento nel COPA che ha portato la nostra Associazione ad avere la Vice Presidenza nella persona del nostro Presidente Giansanti. A questo, si deve aggiungere l’annoso problema della burocrazia, che soffoca la nostra vita di impresa.

 

  • Tanti i risultati incassati negli ultimi anni. Quale ricorda con maggiore soddisfazione?

Confesso che non mi è agevole focalizzarne uno. I risultati raggiunti sono tanti e si riferiscono a tutte le aree di interesse agricolo. Certamente, il credito d’imposta a favore di tutte le aziende agricole legato ad Industria 4.0 ha costituito un successo tutto da ascrivere all’impegno di Confagricoltura. Ma anche i risultati ottenuti in tema di energie rinnovabili ed economia circolare, di associazione allevatori di razza e specie, di assicurazione delle produzioni agricole e di contrasto alle pratiche sleali ed in tema di capping e contrasto al sistema di etichettatura a semaforo che penalizza il nostro patrimonio agroalimentare. Da ultimo, desidero rimarcare l’enorme impegno e lavoro della nostra Associazione durante l’emergenza Covid-19: quasi tutte le decisioni e le misure adottate nel campo produttivo agricolo sono andate nella direzione indicata da Confagricoltura.

 

  • A livello personale che tipo di bilancio si sente di tracciare dopo questi anni in Giunta Nazionale in qualità di Responsabile delle politiche del Lavoro?

 

È stata una esperienza estremamente positiva, maturata in un clima di grande coralità e gioco di squadra con il Presidente Giansanti e con i colleghi della Giunta. Confagricoltura è da sempre la “casa” della contrattazione del lavoro agricolo, delle genuine e stabili relazioni sindacali, del welfare contrattuale e del bilateralismo. Tutti i contratti di lavoro in agricoltura hanno visto la luce a Palazzo della Valle. Conscio del ruolo storico della nostra Associazione, ho interpretato il mio ruolo con equilibrio, avendo sempre come riferimento le esigenze delle imprese agricole nostre associate in termini di flessibilità, semplificazione e produttività del lavoro agricolo. Continuerò, con rinnovato impegno ed arricchito dall’esperienza dei precedenti anni,  ad occuparmi delle Politiche del Lavoro di Confagricoltura per i prossimi quattro anni e rappresenterò la nostra Associazione nel CNEL.

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  • Vice-presidente Gambuzza, ci sono ancora imprenditori agricoli che ritengono di poter prescindere dal supporto di una organizzazione datoriale come Confagricoltura e di poter continuare a operare in maniera solitaria come hanno sempre fatto. Cosa si sente di dire a questi imprenditori?

 

C’è una motivazione fondamentale che ritengo unica: chi meglio può rappresentare l’impresa agricola italiana, se non gli imprenditori agricoli stessi ? Le battaglie sindacali di Confagricoltura non nascono dalle scrivanie degli uffici, ma traggono origine dallo stare tra gli imprenditori e ai loro problemi, per comprenderli e fornire loro risposte efficaci. Non sono mai battaglie per “ingrassare” l’Associazione, sono invece battaglie per la tutela dell’impresa agricola e per il suo sviluppo attraverso da un lato l’assistenza qualificata e dall’altro attraverso una visione strategica del futuro della filiera agroalimentare. Un’associazione “grassa” è a volte autoritaria, l’Associazione che lotta per l’impresa è invece autorevole . Confagricoltura è autorevole.

 

  • Quanto ha portato a Roma della sua esperienza come presidente di Confagricoltura Ragusa?

Ritengo sia stata determinante. Se si fa parte della Giunta Nazionale, credo non sia solo per meriti personali, ma per merito di un sistema complessivo in cui si è stati impegnati. Il sistema Ragusa, inserito in quello siciliano, è sempre stato esempio di vivacità imprenditoriale vocata all’innovazione e all’export. La mia riconferma in Giunta, e con un ruolo di ancora maggiore responsabilità, è dunque merito di tutti coloro che mi hanno accompagnato e supportato in questi anni, a cui va il mio ringraziamento.

  • Concludiamo con una domanda sui giovani. Perché un giovane imprenditore agricolo dovrebbe iscriversi all’Associazione Nazionale Giovani Agricoltori di Confagricoltura ? Quali vantaggi ne otterrebbe?

Un vantaggio competitivo determinante per il suo futuro: quello di poter coniugare al meglio la propria vocazione all’innovazione, tipica degli under 35, potendo contare sulla solida ed articolata struttura di Confagricoltura, sempre a disposizione per supporto ed assistenza dei propri Associati. La prova di ciò è che da un lato i Giovani agricoltori dell’Anga affrontano meglio e con successo il delicato processo del passaggio generazionale nelle imprese e, dall’altro, si formano per diventare i dirigenti della Confagricoltura del futuro.

Intervista a cura dell’addetto stampa di Confagricoltura Ragusa, Bartolo Lorefice

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Estensione Psr Sicilia al 2022: in arrivo fondi per 660 milioni

Pirrè (Confagricoltura Ragusa): “Una buona notizia in un periodo triste per l’economia agricola siciliana. Chiediamo tempi certi e celeri nel determinare modalità e tempi di erogazione”

 

In arrivo nuovi fondi europei per l’agricoltura Sicilia, in tutto 330 milioni all’anno per il 2021 e per il 2022: è questo il risultato dell’estensione dell’ambito temporale del Psr Sicilia al 2022, con nuove risorse ed obiettivi decisi di concerto con l’Unione Europea.

I fondi andranno a incrementare gli investimenti per le misure: 4.1 – Sostegno a investimenti nelle aziende agricole, 6.1 – Aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori, 10.1b – Metodi di gestione delle imprese ecosostenibili (per ridurre il peso della chimica nei terreni), 4.3 – Sostegno a investimenti nell’infrastruttura necessaria allo sviluppo, all’ammodernamento e all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura – viabilità interaziendale e strade rurali per l’accesso ai terreni agricoli e forestali, ovvero il rifacimento delle strade interpoderali.

Senza dubbio – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrèuna buona notizia per l’agricoltura siciliana, provata dalle pesanti ripercussioni della crisi economica legata al Covid 19 (si pensi, per fare un esempio, al settore florovivaistico, ancora una volta letteralmente in ginocchio)”.

Al presidente della Regione – conclude il presidente di Confagricoltura Ragusa – chiediamo tempi celeri e certi sia nella individuazione delle procedure tecniche per l’impegno dei nuovi fondi, che nell’erogazione degli stessi. Si tratta di risorse essenziali a sostegno dei giovani, della sostenibilità e della viabilità rurale”.

 

Ragusa, 27 novembre 2020

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Agromafie, Giansanti: ” La tutela dell’agroalimentare deve essere priorità internazionale”

“Controllo dei grandi mercati ortofrutticoli, del trasporto su gomma, del commercio, ma anche usura, accaparramenti dei terreni agricoli, riciclaggio di capitali di provenienza illecita, spandimento di rifiuti tossici o pericolosi, controllo della manodopera illegale, contraffazione e frodi nella gestione dei contributi europei. La criminalità organizzata è entrata da tempo nel grande mercato agroalimentare, dove primeggiano le eccellenze del Made in Italy, limitando la libera concorrenza fra le imprese agricole, attuando pratiche sleali che limitano la competitività delle aziende sane, mettendo anche a rischio la salute dei consumatori e danneggiando l’immagine di tutto il comparto.”

Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, intervenendo alla tavola rotonda organizzata a “Advisora” sulle Agromafie, nell’ambito del corso Mafie e Settori, che ha voluto analizzare le influenze mafiose nei vari comparti dell’economia nazionale e transazionale e la risposta giudiziaria di contrasto.

“Occorrono radicali modifiche normative – ha detto il presidente Giansanti – che riordinino la materia agroalimentare, oggetto di numerosi e non organici interventi legislativi, che pongano al centro, come bene primario, oltre alla tutela della salute pubblica, quello del patrimonio agroalimentare, come parte insostituibile della cultura dei territori e delle comunità locali”.

“E occorrono – ha continuato – controlli rigorosi da parte delle forze dell’ordine e della pubblica amministrazione, con l’auspicio che, grazie alla diffusione del digitale, diminuisca il carico burocratico che tale attività comporta per gli imprenditori.”

La lotta alla contraffazione e alle frodi alimentari, a parere del presidente di Confagricoltura, deve inoltre travalicare i confini nazionali e deve costituire una questione europea, proprio per la grande diffusione del fenomeno e l’organizzazione ormai transnazionale delle associazioni criminali.

“La politica del cibo è ormai un tema internazionale. Per questo c’è bisogno di una Food policy a livello globale – ha spiegato – visto che il fenomeno delle infiltrazioni criminali e della sicurezza alimentare ha assunto dimensioni preoccupanti, amplificate dalle enormi potenzialità espansive, che, nel mercato, è destinato a svolgere il web”.

 

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Sandro Gambuzza confermato nella Giunta Esecutiva Nazionale di Confagricoltura

Pirrè (Confagricoltura Ragusa): “Una conferma importante che premia e riempie d’orgoglio il nostro territorio”

Nella giornata di ieri Massimiliano Giansanti è stato confermato, per acclamazione, presidente di Confagricoltura. Unico candidato, guiderà la più longeva organizzazione professionale agricola per il prossimo quadriennio. L’assemblea ha anche eletto i nove componenti della Giunta Esecutiva, all’interno della quale viene confermato Sandro Gambuzza, ragusano (per l’esattezza, sciclitano), operante nei comparti orticolo e olivicolo, già presidente di Confagricoltura Ragusa e della Camera di Commercio di Ragusa, attuale presidente di SAC spa (aeroporto internazionale di Catania) e consigliere della Camera di Commercio del Sud Est della Sicilia.

Una conferma importante che premia e riempie d’orgoglio il territorio da cui Sandro proviene” – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè. “Territorio che ha rappresentato al meglio nei suoi 4 anni di lavoro già svolto nell’esecutivo nazionale, al servizio di Confagricoltura e degli interessi degli agricoltori italiani. Al Presidente Massimiliano Giansanti, a Sandro e a tutta la Giunta, congratulazioni e auguri di buon lavoro da parte della nostra Unione Provinciale”.

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Entrano nella Giunta: Lamberto Frescobaldi, presidente dell’omonima azienda vitivinicola toscana e consigliere dell’Accademia dei Georgofili; Filippo Schiavone, cerealicoltore, presidente di Confagricoltura Foggia, già vicepresidente dei Giovani Agricoltori Anga e attuale componente del Consiglio di amministrazione di Mutua Fima, nonché vicepresidente della Camera di commercio di Foggia.

Riconfermati Luca Brondelli Di Brondello, imprenditore cerealicolo e viticolo, al vertice degli agricoltori di Alessandria e di Enapra, l’ente di formazione di Confagricoltura; Marco Caprai, vitivinicoltore, già presidente di Confagricoltura Umbria; Giordano Emo Capodilista, imprenditore vitivinicolo, vicepresidente vicario di Confagricoltura Veneto, già presidente di Confagricoltura e Anga Padova e del Consorzio Vini Colli Euganei Doc; Matteo Lasagna, allevatore, vicepresidente uscente di Confagricoltura, già presidente di Confagricoltura Mantova e di Confagricoltura Lombardia, consigliere di Confidi Systema; Giovanna Parmigiani, imprenditrice zootecnica, già vicepresidente di Confagricoltura Piacenza e presidente della Federazione Nazionale di Prodotto di Allevamenti Suini, è consigliere del Consorzio dei Salumi tipici piacentini; Rosario Rago, imprenditore orticolo specializzato nelle IV gamma, è vicepresidente di Confagricoltura Salerno e di Confagricoltura Campania.

 

Ragusa, 22 ottobre 2020

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

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La Regione Siciliana stanzia 5 milioni per gli agriturismi in crisi a causa del Covid-19

Pirrè (Confagricoltura Ragusa): “Una buona notizia, ma occorre maggiore attenzione da parte delle Istituzioni nei confronti del settore agricolo”

La Regione Siciliana stanzia 5 milioni di euro per sostenere gli agriturismi e le aziende didattiche colpite dall’interruzione delle attività a causa del Covid-19. Il bando è stato pubblicato ieri sul sito dell’assessorato all’Agricoltura, dopo il via libera della Commissione europea e l’approvazione del Comitato di sorveglianza.

Il contributo va da 3 a 7 mila euro, calcolato in base al fatturato 2019 e ci sarà tempo fino al 5 novembre per presentare la domanda sul portale del dipartimento regionale dell’Agricoltura. Le risorse stanziate provengono da economie della Misura 6.4 a) del Psr Sicilia 2014 -2020, destinate agli agriturismi, che il governo Musumeci ha voluto assegnare alle stesse aziende.

 

Clicca qui per scaricare il bando

Il commento del presidente di Confagricoltura Ragusa

“Una buona notizia, – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – ma le Istituzioni ad ogni livello devono fare di più per sostenere gli agriturismi e, più in generale, il settore agricolo. Nello specifico, si tratta di un ristoro minimo a fronte delle gravissime perdite subite dai nostri agriturismi a causa del lockdown, coincidente con il pieno della stagione primaverile e delle festività pasquali. Nel periodo primaverile del 2020, secondo una ricerca effettuata da Ismea, il comparto agrituristico italiano ha subìto una perdita di fatturato di circa 800-900 milioni di euro”.

“Il turismo estivo di prossimità e nazionale – aggiunge il presidente di Confagricoltura Ragusa – non ha compensato le perdite. Inoltre, le necessarie regole di contrasto del Covid-19 hanno imposto numeri contingentati, pannelli e marcatori per il distanziamento sociale all’interno delle strutture e operazioni straordinarie di sanificazione”.

 

Ragusa, 13 ottobre 2020

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Natura Iblea di Roberto Giadone premiata alla V edizione del Welfare Index Pmi

Anche nell’edizione 2020, Natura Iblea sale sul podio del Welfare Index Pmi

L’azienda ragusana “Natura Iblea” è stata premiata oggi a Roma alla V edizione del Welfare Index Pmi, il riconoscimento di Generali che premia le piccole e medie imprese che si distinguono per la qualità del welfare, in occasione della presentazione del rapporto annuale sul tema. Si tratta del terzo riconoscimento ottenuto da Natura Iblea e il quarto consecutivo per le aziende associate a Confagricoltura Ragusa.

L’edizione 2020 del Welfare Index PMI amplia ulteriormente il quadro di analisi con oltre 6.500 interviste, triplicate in 5 anni, e allarga la partnership a tutte le 5 Confederazioni nazionali, con l’ingresso di Confcommercio. Il rapporto Welfare Index PMI si arricchisce delle analisi su Covid e impatti del welfare sui risultati di bilancio.

Il welfare aziendale fa crescere l’impresa in termini di produttività e occupazione: il nuovo modello di analisi dell’impatto delle azioni di welfare sui bilanci di 3 mila PMI attesta che negli ultimi due anni le imprese più attive nel welfare registrano il maggiore aumento di produttività (+6% vs media +2,1%) e di occupazione (+11,5% vs media +7,5%).

Il welfare aziendale esce rafforzato dalla crisi Covid-19 e si afferma come una leva strategica per affrontare l’emergenza e per la ripresa sostenibile del Paese: questo nuovo contesto ha impresso un salto di qualità al welfare aziendale; le PMI con un welfare più maturo hanno avuto maggiore capacità di reagire all’emergenza e sono state punto di riferimento per la comunità; sanità, sicurezza, assistenza, formazione, conciliazione vita lavoro si confermano le aree di maggiore intervento; il welfare fa crescere l’impresa in termini di produttività e occupazione, come conferma il nuovo modello di analisi, in collaborazione con Cerved, che misura gli impatti sui risultati di bilancio. Sono queste le principali evidenze del Rapporto 2020 – Welfare Index PMI.

Le 78 imprese Welfare Champion sono state premiate oggi dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, alla presenza del Sottosegretario di Stato per il Lavoro e le Politiche Sociali, Stanislao Di Piazza presso il Centro Congressi Roma Eventi Piazza di Spagna.

“In tempi di pandemia il welfare aziendale è essenziale per la tenuta sociale ed economica del nostro Paese. In un momento di grande incertezza dare sostegno alle famiglie e ai lavoratori, per la difesa del lavoro e del reddito, è fondamentale ed è un modo di fare impresa in un’ottica di sviluppo sostenibile”: questo il commento a caldo del presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè. Che aggiunge: “Confagricoltura, con le sue imprese, ha sposato da tempo questa visione, che oggi assume un valore ancora più forte, anche nel nostro territorio. Siamo orgogliosi per “Natura Iblea”, eccellenza imprenditoriale associata alla nostra organizzazione di categoria, che incarna in pieno la nostra visione di impresa sana e sostenibile. A Roberto Giadone e a tutta la sua squadra, che del welfare hanno fatto il cuore del rapporto con i loro dipendenti e con il territorio, le nostre più vive congratulazioni”.

“L’agricoltura – conclude il presidente di Confagricoltura Ragusa – grazie anche allo stretto legame con il territorio e la popolazione, conferma il suo rinnovato ruolo sociale, finalizzato all’integrazione e al miglioramento delle condizioni dei lavoratori”.

 

Ragusa, 22 settembre 2020

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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La bandiera delle Spighe Verdi sventola su Ragusa. Confagricoltura: “Orgogliosi del modello di sviluppo del nostro territorio”

Da oggi la bandiera delle Spighe Verdi sventola su Ragusa, nella frazione di San Giacomo, per l’esattezza: è stata issata stamane sul pennone posto al centro della rotatoria della frazione rurale ragusana, nei pressi della locale scuola. “Spighe Verdi 2020” è un riconoscimento concesso dalla FEE (Foundation for Environmental Education – Italia onlus) e da Confagricoltura al territorio di Ragusa ritenuto virtuoso in materia di agricoltura sostenibile capace di migliorare la qualità della vita. Presenti alla cerimonia il sindaco Peppe Cassì, l’assessore alle frazioni e contrade, Eugenia Spata, il consigliere comunale Mario Chiavola e il dott. Luca La Licata in rappresentanza di Confagricoltura Ragusa.

“Non possiamo che essere fieri – dichiara il dott. La Licata – di questo riconoscimento che premia il nostro modello di sviluppo rurale sostenibile. Anche per il 2020 il comune di Ragusa ottiene un autorevole riconoscimento attribuito tutti gli anni ai comuni che si distinguono per aree rurali, valenza paesaggistica ed eccellenze agroalimentari (olio, grano e zootecnia in primis)”.

“Grazie alla sensibilità nei confronti della tutela del nostro patrimonio ambientale e naturale che caratterizza i nostri imprenditori agricoli e la nostra comunità – aggiunge il dott. La Licata – oggi possiamo festeggiare la bandiera di Spighe Verdi per il comune di Ragusa (unico in Sicilia). Ma il territorio non lo tutelano solo i tecnici, bensì tutti coloro che, a vario livello, vi interagiscono prendendosene cura. La bandiera di Spighe Verdi è, quindi, una vittoria di tanti”.

“Confagricoltura Ragusa – conclude il funzionario di Confagricoltura Ragusa – è costantemente impegnata nella promozione, presso gli imprenditori agricoli associati, della cultura della sostenibilità, della tutela della biodiversità e dell’innovazione attenta alla tutela delle nostre risorse naturali. E Ragusa oggi rappresenta un modello virtuoso da questo punto di vista, tra i comuni che in Italia sono più attenti alla salvaguardia del territorio e alla valorizzazione di un’idea di agricoltura di eccellenza e sostenibile”.

Ragusa, 8 settembre 2020

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

 

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Crollo dei prezzi delle mandorle siciliane, Pirrè (Confagricoltura Ragusa): “Urge intervento Regione e Mipaaf”

Caduta dei prezzi delle mandorle siciliane e pugliesi rispetto all’ultimo quinquennio. Confagricoltura Ragusa chiede l’applicazione degli interventi previsti dai piani di settore regionali e nazionali

 Le mandorle siciliane, note e apprezzate per qualità e caratteristiche, da troppo tempo sono vittime nei mercati della concorrenza sleale da parte di prodotti scadenti provenienti soprattutto dalla California, dalla Spagna e dall’Australia, malgrado l’aumento del consumo della frutta da guscio.

Situazione aggravatasi nell’ultimo raccolto, sia per i problemi legati al Covid-19 e alla chiusura per mesi di pasticcerie, gelaterie, confetterie, ecc., sia per l’invasione di mandorle spagnole e californiane a prezzi eccessivamente bassi. Risultato? Caduta verticale dei prezzi delle mandorle siciliane e pugliesi che va dal 25 al 40% in meno rispetto all’ultimo quinquennio (dati Associazione Frutta in guscio – Sicilia), numeri utili a coprire appena le spese di coltivazione e raccolta.

“Una situazione che mortifica – dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – l’intera filiera mandorlicola siciliana che ha registrato, negli ultimi anni, investimenti sempre crescenti. Occorre dare piena attuazione ai Piani di settore, sia regionale che nazionale, approvati nel 2012 e che attendono ancora di essere posti in essere”.

“Inoltre, – conclude il presidente di Confagricoltura Ragusa – bisogna difendere la nostra produzione nazionale, che garantisce ai consumatori un prodotto di qualità e sicuro, attraverso interventi straordinari da parte dello Stato e della Regione, non escludendo campagne di sensibilizzazione sulle mandorle Made in Italy e Made in Sicily”.

 

Ragusa, 31 agosto 2020

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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