“L’Arancia Rossa di Sicilia Igp conquista i mercati europei. Occorre però un piano agrumicolo nazionale”

Intervista al dott. Giovanni Selvaggi, Presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp

Riportiamo di seguito il testo dell’intervista rilasciata dal dott. Selvaggi a agricultura.it

Un’Arancia Rossa di Sicilia Igp da record quella che ha chiuso il 2018, dove si sono raggiunte le 18 mila tonnellate di prodotto commercializzato. Un traguardo mai tagliato prima che rappresenta però solo una tappa, seppur importante, nel percorso di crescita che sta facendo il Consorzio dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp. Consorzio impegnato sia nella crescita quantitativa del prodotto, sia nella tutela e per la competitività sui mercati dell’arancia rossa, partendo da regole internazionali uguali per tutti i paesi competitor. Consorzio che sarà presente a Siena il 5 febbraio per il Kickoff di Qualivita in cui si farà il punto sulle indicazioni geografiche e sulle opportunità di crescita del sistema delle denominazioni.

 

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Presidente Selvaggi, come si presenta l’Arancia Rossa Igp nel nuovo anno, 2019? «Abbiamo chiuso la campagna 2018 con un risultato mai raggiunto in passato (18mila tonn) ed auspichiamo per la campagna che si è appena aperta (il 7 gennaio – leggi quali solo le tre varietà di arance) di superare il dato di arance commercializzate lo scorso anno. Stiamo lavorando per proseguire il lavoro nella promozione, tutela e vigilanza. Un aspetto, quest’ultimo, dove grazie anche ad un’attenta opera di vigilanza degli addetti del Consorzio (e con l’Icqrf), sono state sventate molte truffe a danno dei consumatori e dei produttori. E’ necessario non abbassare la guardia su questo aspetto, tutelare il bollino dell’Igp sulle arance che significa qualità e attenzione in ogni parte della filiera. Per quanto riguarda la promozione stiamo lavorando ad un piano promozionale con la Regione Sicilia, con l’auspicio di trovare risorse per fare spot e promozione sui media nazionali».

Mercato, dove vanno a finire le arance? «La Gdo la fa da padrona, con circa l’85 per cento del prodotto commercializzato, lavoriamo con le più grosse catene agroalimentari con cui facciamo anche co-branding. Siamo presenti in Europa, sempre più forti in Germania e nei paesi del Nord Europa. Oggi possiamo ‘rischiare’ di bere una spremuta di arancia rossa a Berlino e di non trovarla a Catania. Anche su questo aspetto stiamo lavorando. Altra tipologia di mercato sui cui le aziende, specialmente medio-piccole, l’online. Un segmento di mercato che permette di abbattere gran parte dei costi logistici per le aziende».

Secondo i dati disponibili, i margini di crescita per il prodotto certificato sono davvero ampi. Cosa occorre fare? «Il Consorzio conta oggi oltre 600 soci fra produttori e confezionatori, per 6500 ettari di coltivazione certificata (circa l’8-10 per cento degli ettari ad arancia rossa). Le 17-18mila tonnellate prodotte a marchio Igp rappresentano meno del 10% dell’intera produzione di arancia rossa siciliana. Il margine di crescita per il Consorzio e per il marchio Igp è quindi molto ampio, ma per crescere è necessario che noi produttori abbiamo un valore aggiunto economico dall’Igp. Per questo il lavoro da fare è enorme. Ma ovviamente non dipende solo da noi».

Quali sono i problemi principali che dovete affrontare? «Su tutti, la mancanza di un piano agrumicolo nazionale, oltre che regionale. Sembra paradossale, ma quello che ci manca non sono i canali di vendita, ma le arance. Ma senza un piano agrumicolo è impossibile prevedere nuovi impianti e programmare un aumento consistente della produzione. E poi non ci sono norme chiare sull’intera filiera e mancanza di tracciabilità ad esempio nei prodotti trasformati, come i succhi di arancia, che potrebbero rappresentare nuove importanti opportunità di mercato, basti pensare ai succhi nelle scuole o mense degli ospedali».

Quali sono i principali concorrenti? «La concorrenza più alta arriva dalla Spagna, che dobbiamo guardare comunque con grande ammirazione. Rappresenta il faro a cui fare riferimento. C’è tanto da lavorare in innovazione e tecnologia, siamo davvero indietro. E poi subiamo la concorrenza dei paesi nordafricani (Tunisia, Marocco ed Egitto) che hanno regole differenti ed un mercato del lavoro diverso, basti pensare che il costo di un dipendente in Sicilia è circa 10-15 volte superiore ad uno in Egitto. E poi il costo dell’energia, ad esempio. Siamo indietro in termini di concorrenza con questi paesi, non ci confrontiamo ad armi pari: per questo è necessario continuare a lavorare sulla massima qualità del prodotto e far comprendere il valore di questa qualità, il valore dell’indicazione geografica, in primis verso il consumatore.

L’Europa cosa può fare? «Ci vogliono intanto leggi e regole uguali per tutti, altrimenti è una gara falsata. Intanto sulle barriere fitosanitarie; l’armonizzazione delle molecole, dove siamo costretti ad utilizzare prodotti molto costosi rispetto ai paesi concorrenti, che però importano quel prodotto in Italia. Sono anni che chiediamo più chiarezza nelle regole».

Selvaggi, per concludere, ricordiamo l’evento del prossimo 5 febbraio a Siena, il Kickoff organizzato da Qualivita: un appuntamento che metterà insieme il sistema delle Indicazioni Geografiche per renderlo ancora più forte. «Il Consorzio Arancia Rossa parteciperà, Qualivita rappresenta un ottimo strumento per la promozione al grande pubblico delle denominazioni. Saremo presenti».

 

Fonte: agricultura.it

Intervista a cura di: Lorenzo Benocci

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Isee, evento di formazione a Scicli con la dott.ssa Maria Grazia Botturi

La giornata di formazione con la referente nazionale INPS in materia di Isee è organizzata da Confagricoltura Ragusa e dal comune di Scicli

Il 24 gennaio a Scicli Giornata di Formazione Isee dall’alto valore scientifico con la Dott.ssa Maria Grazia Botturi, analista amministrativa, referente nazionale I.N.P.S. in materia di ISEE e autrice di diversi libri sul tema. I lavori si terranno pressi i locali di Palazzo Spadaro, in via Francesco Mormino Penna, dalle 09.00 alle 13.30. Ad organizzare l’evento Confagricoltura Ragusa e l’Assessorato agli Affari Sociali del Comune di Scicli.

L’ISEE, negli ultimi anni, sta rivestendo sempre più il ruolo di “prova dei mezzi” poiché consente ai cittadini di accedere a prestazioni sociali agevolate,  come l’assegno di natalità, la carta acquisti, il SIA, la recente previsione del REI ecc. Ma anche prestazione erogate direttamente dagli enti sul territorio: riduzione tasse universitarie, bonus gas, bonus elettrico, assegno di natalità,  etc.).

Obiettivo dell’Incontro è fornire ai partecipanti un’analisi approfondita del decreto di riforma oltre che tutti gli  aggiornamenti intervenuti in materia, ma soprattutto anche tutti gli strumenti necessari per realizzare un’attività di assistenza e consulenziale proattiva.

“Ancora una volta Confagricoltura Ragusa dà il proprio contributo per formare ed informare su un tema tecnico, ma di grande interesse per tutti i cittadini”, dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè. “Un’organizzazione di categoria, per essere all’altezza della sfida di rappresentare gli interessi diffusi della società, deve uscire dalle stanze della burocrazia e interagire con soggetti economici ed istituzionali sul territorio, come la nostra Unione fa da tempo. Questa volta lo faremo avvalendoci di una relatrice di massimo livello, come la dott.ssa Botturi”.

“Un momento di formazione che ho fortemente voluto – afferma l’assessore ai Servizi Sociali e vice-sindaco del comune di Scicli, avv. Caterina Riccotti – in quanto tutte le prestazioni sociali agevolate, comprese quelle per il contrasto della povertà e a sostegno della disabilità, passano per la certificazione Isee. Strumento fondamentale e complesso che necessità di un’attività di rete per aiutare i cittadini nella compilazione del modulo. Ringrazio Confagricoltura per la disponibilità con la quale ha voluto organizzare questa giornata insieme al comune di Scicli”.

 

 

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA EVENTO

Relatrice: Dott.ssa Maria Grazia Botturi

Ore 09,00 Registrazione partecipanti

Ore 09,30 Saluto ai partecipanti

– Sindaco del Comune di Scicli – Prof. Vincenzo Giannone

– Presidente Confagricoltura Ragusa – Dott. Antonino Pirrè

– Assessore agli Affari Sociali – Avv. Caterina Riccotti

Ore 10,00 Inizio prima parte corso dedicata all’analisi normativa del D. P. C. M. n. 159/2013 e delle novità da ultimo introdotte dal D.L. n. 42 del 2016, convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2016 n. 89 in materia di disabilità.

Ore 10,45 Coffee break

Ore 11,00 Seconda parte dedicata alla compilazione “pratica” dei moduli di DSU in ogni quadro e relative

 sezioni.

Ore 13,15 Chiusura lavori

Ore 13,30 Pranzo a buffet

Ore 14,30 Ripresa lavori. Terza parte corso volta a fornire la “chiave di lettura” della attestazione ISEE

Ore 16,00 Quesiti e dibattito

Ore 17,00 Chiusura lavori e saluti finali.

Gradita conferma di partecipazione attraverso la compilazione dell’apposito modulo che puoi scaricare qui: Scheda di partecipazione alla GIORNATA EVENTO FORMAZIONE IN MATERIA DI ISEE

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Pac, Confagricoltura firma documento con le associazioni degli agricoltori tedeschi e francesi

“Rafforzare le convergenze per plasmare il futuro della politica agricola comune (PAC)”. E’ il titolo del documento congiunto che Confagricoltura ha sottoscritto nei giorni scorsi con l’Associazione degli agricoltori tedeschi (DBV) e con la Federazione nazionale delle imprese agricole francesi (FNSEA), anche in vista della ripresa, dopo le festività di fine anno, delle discussioni in seno al Parlamento europeo e al Consiglio.

Le tre organizzazioni sono fermamente convinte che la PAC debba restare una politica comune a tutti gli effetti, per evitare qualsiasi distorsione di concorrenza tra gli agricoltori europei e per garantire il regolare funzionamento del mercato unico, nel quadro di un’effettiva semplificazione burocratica.

I presidenti di DBV, FNSEA e Confagricoltura hanno espresso la determinazione a contrastare qualsiasi riduzione dei fondi destinati alla Pac, anche per salvaguardare la competitività delle imprese. A tal fine, nel documento congiunto viene respinta qualsiasi ipotesi di plafonamento e riduzione degli aiuti diretti in funzione della dimensione aziendale.

Tenuto conto dello stato attuale dei negoziati che non potranno concludersi, nella migliore delle ipotesi, che a fine 2019, le tre organizzazioni sollecitano il varo di misure transitorie per garantire il funzionamento dell’assetto normativo in vigore, in attesa delle decisioni sulla nuova PAC. Anche perché la messa in opera della nuova PAC, si sottolinea nel documento congiunto, richiederà tempi adeguati.

Le tre organizzazioni, infine, ritengono fondamentale raggiungere un accordo sul nuovo Quadro finanziario dell’Unione per il periodo 2021-2027, prima delle elezioni europee in calendario alla fine del prossimo mese di maggio.

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Assemblea Confagricoltura: innovazione, digitalizzazione, infrastrutture e semplificazione per un’agricoltura competitiva

“Quello che proponiamo è un vero e solido rilancio dell’agricoltura come settore strategico per il futuro dell’economia italiana”: questo il passaggio centrale della relazione svolta dal presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, nella seconda giornata dell’Assemblea dell’Organizzazione che si è conclusa ieri a Roma. Presente ai lavori anche l’Unione di Ragusa, nella persona del presidente dott. Antonino Pirrè.

“I vincoli che frenano il sistema produttivo si trovano fuori dalle imprese – ha detto Giansanti -. Modernizzazione delle infrastrutture per arrivare con facilità sui mercati di tutto il mondo. Diffusione delle innovazioni tecnologiche – a partire dal digitale – per far crescere la competitività. Costi di produzione allineati sui livello di quelli dei nostri principali concorrenti. Una Pubblica Amministrazione efficiente a livello centrale e in tutte le Regioni.

Nello scenario che le imprese hanno di fronte incide pure, e in misura rilevante, la nuova politica commerciale avviata dal presidente degli Stati Uniti d’America.

“E’ un fatto positivo la ripresa del negoziato bilaterale per porre fine alla “guerra commerciale” in corso” – ha rimarcato Giansanti -. Resta il fatto che il sistema multilaterale di regolazione degli scambi è entrato in una crisi irreversibile. La diffusione del protezionismo farebbe crollare il “Made in Italy” di settore. Ecco perché difendiamo gli accordi di partenariato economico negoziati dalla Commissione europea se l’analisi dei costi e dei benefici è positiva.”

“Occorre vigilare attentamente sulle regole in materia di sicurezza alimentare, tutela del lavoro e protezione delle risorse naturali – ha continuato il presidente di Confagricoltura -. Ma non ci sono altri strumenti a disposizione, oltre agli accordi commerciali dell’UE, per continuare a far crescere le esportazioni italiane sui mercati di tutto il mondo. Chi critica gli accordi commerciali dell’UE non ha mai indicato soluzioni alternative. Di sicuro, non c’è crescita puntando solo sulla domanda interna.”

“Da imprenditori, come sempre, giudicheremo sui fatti – ha detto Giansanti -. Però, dobbiamo riconoscere in termini positivi che in questa fase politica si è tornati a parlare di crescita, di investimenti, di reddito e di occupazione.”

L’Unione Europea ha di fronte importanti scadenze che culmineranno alla fine di maggio dell’anno venturo con le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo: il negoziato sulla Brexit, la riforma della PAC, il nuovo quadro finanziario dell’Unione per il periodo 2021-2027.

“I tre dossier – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura – hanno un filo conduttore comune: le decisioni che saranno assunte avranno un forte impatto sulle prospettive delle nostre imprese”.

Brexit. “Vedremo quelle che saranno nelle prossime settimane le decisioni delle istituzioni britanniche. Noi ci auguriamo un esito positivo, con l’entrata in vigore dell’accordo di recesso che tutela in modo adeguato il settore agricolo, comprese le indicazioni geografiche e di qualità. Ma dobbiamo prepararci a tutti gli scenari: anche a quello di una Brexit senza intese.

Proponiamo, al riguardo, la creazione di una “task force” al ministero delle Politiche agricole, per supportare le imprese nella fase di adattamento che sarebbe particolarmente difficile”.

Riforma della Pac. “Ormai è scontato che andiamo verso una proroga della normativa vigente. Il negoziato sulla “PAC post 2020” sarà chiuso dal Parlamento europeo che sarà eletto a fine maggio dell’anno venturo e dalla nuova Commissione che si insedierà a novembre 2019. La richiesta della nostra Organizzazione, condivisa con le principali associazioni degli agricoltori europei è chiara: nessuna discriminazione ai danni delle imprese di maggiori dimensioni che si avrebbe con il plafonamento e la degressività sugli aiuti diretti della Pac. E si proceda verso un’effettiva semplificazione”.

Quadro finanziario dell’Unione europea. “La Commissione europea ha proposto un drastico taglio dei fondi da destinare all’agricoltura nel periodo 2021-2017. In particolare, per i programmi di sviluppo rurale il taglio sarebbe di quasi il 20 per cento. La partita è aperta perché la decisione finale, all’unanimità, spetta ai capi di Stato e di governo dell’Unione. Il Parlamento europeo e il governo italiano, va sottolineato, si sono schierati a favore dell’invarianza delle risorse da destinare all’agricoltura”.

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Stanziamento da 13 milioni per le aziende vinicole siciliane che vogliono ammodernarsi

Per partecipare c’è tempo sino al 15 febbraio: spesa minima di 30.000 euro articolata su due campagne vitivinicole, 2018-2019 e 2019-2020

Un nuovo bando dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, retto da Edy Bandiera, rivolto alle aziende vitivinicole siciliane che intendono ammodernare le attrezzature o realizzare nuove cantine per migliorare la produzione del vino.

“Un regime di aiuti – si legge nel bando – per investimenti materiali o immateriali in impianti di trattamento e in infrastrutture vinicole nonché in strutture e strumenti di commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa vitivinicola e con l’obiettivo di adeguare la struttura aziendale alla domanda di mercato e conseguire una maggiore competitività nel mercato stesso, anche al fine di migliorare i risparmi energetici, l’efficienza globale nonché i trattamenti sostenibili”.

Soddisfatto per il provvedimento, che prevede un finanziamento di 13 milioni di euro per le aziende che vorranno usufruirne, il presidente Nello Musumeci, che ha evidenziato l’efficienza dei nuovi macchinari che i produttori siciliani avranno a disposizione per poter competere con altri imprenditori anche all’estero.

“Una nuova e importante opportunità – ha dichiarato il governatore Musumeci – per i nostri imprenditori che, dotandosi di strumenti all’avanguardia, potranno migliorare le proprie performance sui mercati nazionali e internazionali, concorrendo ad armi pari con le altre aziende”.

Gli imprenditori vitivinicoli siciliani avranno tempo fino al 15 febbraio 2019 per presentare le richieste di finanziamento che, dovranno essere inoltrate attraverso un Centro di assistenza agricola, al portale Sian. Entro sette giorni tutta la documentazione cartacea dovrà pervenire presso l’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura competente per territorio. Si tratta di un bando biennale, che prevede una spesa massima di tre milioni di euro e una minima di trentamila euro, articolato su due campagne vitivinicole: 2018-2019 e 2019-2020. La dotazione finanziaria messa a bando verrà utilizzata per erogare l’anticipo del contributo, pari al 30 per cento, alle aziende collocate utilmente in graduatoria. Per il saldo, saranno appostate le ulteriori risorse necessarie a valere sull’Ocm vino.

Le imprese, per beneficiare dell’aiuto, devono dimostrare che gli investimenti migliorano il rendimento globale dell’impresa attraverso la presentazione di una relazione dettagliata del piano di investimenti che si intende realizzare. Non sono ammessi a contributo investimenti che già beneficiano di altri contributi pubblici, a qualunque titolo erogati o che si configurino come interventi di mera sostituzione di beni mobili e/o immobili preesistenti che non comportino un miglioramento degli stessi.

Un bando che dimostra l’impegno della Regione per la valorizzazione di uno dei settori trainanti dell’economia siciliana, con numerose eccellenze come nel settore biologico.

L’assessore Bandiera ha commentato il provvedimento dichiarando che si tratta del “primo bando per investimenti emesso dal 2016 e dell’ultimo relativo alla programmazione Ocm vino per la Campagna 2018-2019. Adesso abbiamo impegnato tutte le risorse messe a disposizione dal competente ministero”.

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Tutto pronto per la prima edizione del Premio Nazionale Innovazione nel settore Agricoltura

La ricerca e l’innovazione in agricoltura costituiscono una grande opportunità per rilanciare la competitività del settore, anche attraverso un aumento della produttività e una riduzione di costi di produzione, per contribuire ad una sempre maggiore sostenibilità ambientale e sociale e per garantire la qualità e tracciabilità dei prodotti.

Per tali motivi Confagricoltura ha avviato una serie di iniziative dirette a:

  • a supportare la crescita e lo sviluppo delle imprese agricole e dell’intero sistema agricolo attraverso la cooperazione, lo scambio di conoscenze e l’innovazione;
  • rafforzare il processo di informazione, promozione, validazione e valorizzazione dello sviluppo dell’innovazione, ed in particolare della digitalizzazione, in agricoltura.

In tale ambito si è deciso anche di lanciare il Premio nazionale per l’innovazione nel settore dell’agricoltura.  Il Premio diretto alle imprese agricole innovative, nasce con l’idea di costruire un momento celebrativo che mostri quanto il settore sia già ricco di innovazione, mettendo in luce l’ampia e articolata offerta di soluzioni tecnologiche, di prodotto e di processo, organizzative, già poste in essere negli ultimi anni, o in corso di sviluppo. Nel dare rilievo al tema dell’innovazione emerge, inoltre, l’esigenza di valorizzare il ruolo degli imprenditori agricoli in quanto vero motore dello sviluppo non solo aziendale ma anche territoriale.

La prima edizione del Premio è indirizzata a tutte le aziende agricole che abbiano sviluppato o implementato negli ultimi tre anni soluzioni innovative appartenenti alle seguenti categorie:

  1. Nuove frontiere: innovazioni tecnologiche, relative a processi, prodotti e servizi, applicate a livello di impresa;
  2. Reti, filiere, ecc.: soluzioni innovative intraprese tra due o più attori;
  3. Smart land, smart city:
  • innovazioni che mettano in relazione le aree rurali con le aree urbane;
  • progetti innovativi che uniscono arte, turismo e cultura creando sinergie fra la dimensione agricola e quella culturale nelle sue varie forme.

 Le domande di partecipazione all’iniziativa potranno essere compilate e presentate online a partire dal 2 gennaio 2019 accedendo al sito di Confagricoltura nella sezione Premio innovazione in agricoltura e quindi entrando nella categoria del premio in cui si intende partecipare. Il bando sarà disponibile sul sito a partire dal 19 dicembre.

Sempre dalla sezione Premio innovazione in agricoltura, si potrà accedere alla modulistica (Dichiarazione sostitutiva di certificazione di atto di notorietà – all. 2 – ed il Consenso, previa informativa, sulla privacy – all. 3) che andrà compilata, firmata ed inviata al seguente indirizzo e-mail premioinnovazione@confagricoltura.it, congiuntamente ad ogni altra documentazione a supporto dell’innovazione introdotta in azienda.

La premiazione delle domande selezionate avverrà in uno specifico evento celebrativo. Le imprese che hanno presentato le innovazioni selezionate potranno partecipare ad una serie di iniziative, tra cui: far parte della Rete delle imprese agricole innovative ed essere testimonial ufficiali alle attività formative e divulgative del sistema Confagricoltura.

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Tirocini, apprendistato, Resto al Sud: il lavoro al centro del corso del dott. Vindigni da Confagricoltura Ragusa

Molto partecipato l’incontro di formazione tenutosi stamane presso la sede di Confagricoltura a Ragusa. Gli imprenditori associati hanno interloquito con il dott. Giovanni Vindigni, direttore provinciale del Centro dell’Impiego di Ragusa.

Al centro del momento di formazione il lavoro: tirocini formativi, apprendistato (comprese misure che permettono alle aziende di formare giovani studenti, consentendo agli stessi di ottenere il diploma e, nel contempo, di avviare un percorso lavorativo all’interno delle imprese), dispositivi a sostegno dell’auto-imprenditorialità giovanile come Resto al Sud.

“Ringrazio davvero il presidente Pirrè e Confagricoltura Ragusa per aver permesso un momento come quello di stamattina, in cui gli imprenditori si formano su normative recenti ed acquisiscono strumenti utili al poter creare lavoro”: questo il commento del dott. Giovanni Vindigni, che aggiunge: “Formare è trasferire know-how, sono certo che non mancheranno altri momenti, richiesti dagli imprenditori stessi, di collaborazione proficua tra il Centro per l’Impiego di Ragusa e Confagricoltura”.

L’incontro di oggi si aggiunge ad altre iniziative avviate da Confagricoltura sul versante della formazione delle aziende, nella consapevolezza che senza l’adeguata formazione e senza l’ausilio di professionisti validi e competenti non si può essere all’altezza della sfida dell’innovazione. Attività che proseguiranno anche nei prossimi mesi, per creare sempre più connessioni tra le imprese agricole e il tessuto produttivo locale.

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Incontro formativo sul lavoro presso Confagricoltura Ragusa con il dott. Giovanni Vindigni

Continua senza sosta la programmazione di eventi di formazione per i propri iscritti di Confagricoltura Ragusa. Oltre al corso sui fondi europei diretti (che si concluderà con l’ultimo modulo giovedì 13 dicembre), in calendario un altro importante momento sarà giorno 11 dicembre, a partire dalle ore 9.30, con il dirigente dell’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro della Regione Siciliana e direttore provinciale del servizio Centro per l’Impiego di Ragusa, Giovanni Vindigni.

Un momento di prezioso confronto in cui si affronteranno i seguenti temi:

– Sistemi incentivanti previsti dalla normativa nazionale inerente sgravi contributivi SUD;
– Applicazione dei dispositivi relativi all’avvio dei tirocini formativi in agricoltura;
– Approfondimento circa la nuova normativa regionale in merito all’apprendistato di I e II livello;
– Dispositivi di finanziamento per i giovani, ai sensi di Resto al Sud e Selfemployment.

“Confagricoltura Ragusa, consapevole dell’importanza del ruolo che deve assumere un’associazione di categoria imprenditoriale in un tessuto produttivo attraversato da criticità, ma anche da grandi opportunità, continua ad offrire il massimo in termini di protocolli, servizi e momenti di formazione “, spiega il presidente, dott. Antonino Pirrè.

“Uno sforzo necessario – aggiunge Pirrè – per offrire alle imprese agricole associate strumenti per poter competere al meglio in un mercato caratterizzato da insidie ma anche da straordinarie opportunità di sviluppo”.

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Horizon 2020 e Erasmus Plus: continua il corso di formazione sui fondi europei diretti di Confagricoltura Ragusa

Il secondo appuntamento con la formazione sui fondi europei diretti organizzata da Confagricoltura Ragusa (in collaborazione con CeSDA) è per giovedì 6 dicembre, dalle 10.00 alle 13.00. Il tema del II modulo sarà: “Europa 2020: il programma Horizon 2020 (seconda parte), il programma Erasmus Plus e altri programmi di finanziamento e introduzione alle tecniche di progettazione europea”

Europa 2020: il programma Horizon 2020 (seconda parte), il programma Erasmus Plus e altri programmi di finanziamento e introduzione alle tecniche di progettazione europea“: questo il tema del secondo incontro del corso di formazione sui fondi europei diretti, organizzato da Confagricoltura Ragusa, per gli imprenditori associati, che si terrà presso la sede di via G. Spampinato 4 a Ragusa, dalle ore 10.00 alle ore 13.00.

I tre incontri sono curati dagli esperti del CeSDA – Centro Studi di Diritto Amministrativo. Il percorso formativo, fortemente voluto dal presidente dott. Antonino Pirrè,  si pone i seguenti obiettivi: presentare la “funzione Europrogettazione” di Confagricoltura Ragusa (condivisione del “linguaggio”, della strategia e dell’approccio), illustrare  quadro delle politiche UE del ciclo finanziario 2014-2020 e i principali programmi di finanziamento a gestione diretta, orientare nell’identificazione dei programmi di finanziamento per la presentazione di progetti, fornire gli elementi chiave per partecipare con successo ai programmi di finanziamento europei a gestione diretta, illustrare il Project Cycle Management (PCM) e, in particolare, l’approccio del Quadro Logico (Logframe), quale metodologia utilizzata universalmente per elaborare e gestire programmi e progetti pubblici, spiegare come costruire e gestire un partenariato internazionale.

Segue il programma dettagliato dell’incontro di giovedì 6 dicembre (II modulo):

 Europa 2020: il programma Horizon 2020 (seconda parte), il programma Erasmus Plus e altri programmi di finanziamento e introduzione alle tecniche di progettazione europea

  • Il Programma Horizon 2020: seconda parte
  • Il Programma Erasmus Plus e altri programmi di finanziamento
  • Come devo analizzare ciascun programma di finanziamento per individuare gli aspetti più importanti?
  • Come valuto se il programma di finanziamento è quello giusto per la propria impresa e coerente con la propria project idea
  • Come faccio a produrre idee progettuali utilizzando varie fonti di ispirazione?

Il terzo e ultimo modulo del percorso formativo si terrà il 14 dicembre (10.00-13.00) e avrà come tema: “La tecnica in pillole: presentare progetti propri e rispondere a offerte di partenariato in progetti presentati da altri”.

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Aste giudiziarie, l’on. Assenza presenta ddl che prevede fondo di rotazione a sostegno di chi perde la casa

Il testo del ddl, presentato dall’on. Giorgio Assenza all’Ars e che prevede l’istituzione di un fondo di rotazione e il ritorno dei proprietari nella casa grazie al social housing, è stato discusso ieri a Vittoria in un’assemblea organizzata da Federproprietà

Un disegno di legge che, partendo dal diritto universale ed inalienabile di ogni cittadino di avere una casa nella quale abitare e vivere con la propria famiglia, si pone l’obiettivo di garantire il possesso dell’unica abitazione ai soggetti destinatari di provvedimento di esecuzione immobiliare che ne abbiano i requisiti, evitando ogni speculazione immorale. A presentarlo all’Ars l’on. Giorgio Assenza (Lista Diventerà Bellissima).

Il disegno di legge è stato presentato e condiviso con sindacati, organizzazioni di categoria e rappresentanze della società civile ieri, sabato, a Vittoria, presso la Sala Convegni Vittoria Fiere, all’interno di un convegno sul tema organizzato da Federproprietà e dall’Associazione Nazionale Vittime Aste e Prezzo Vile.

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Cosa prevede la nuova norma

Nel caso in cui il proprietario, residente in Sicilia, di prima ed unica casa sita nella Regione Siciliana, debitore esecutato, veda, in sede di asta giudiziaria, diminuire, dopo più esperimenti di vendita, l’importo a base d’asta della propria abitazione, di oltre il 40 per cento del prezzo inizialmente stimato, può, con apposita istanza, da presentare prima che venga esperito un ulteriore tentativo di vendita, proporre al “Fondo di rotazione per il sostegno dei cittadini esecutati” l’acquisizione al patrimonio regionale del bene per essere destinato a edilizia popolare.

Entro 10 giorni dalla presentazione dell’istanza di cui al comma 1 il legale rappresentante del fondo attiva le procedure presso le sedi giudiziarie competenti finalizzate a proporre istanza da parte dello stesso Fondo di acquisto dell’immobile.

In sede di nuovo esperimento di asta, il rappresentante del fondo è autorizzato ad offrire sino al raggiungimento del 60 per cento del valore dell’immobile inizialmente stimato.

Acquisito l’immobile, il Fondo lo destina ad edilizia economica popolare dando all’ex proprietario possessore, la possibilità di continuare ad abitare nell’immobile pagando un canone di locazione pari a quello applicato dagli IACP.

Nel caso in cui, in sede di asta, il prezzo dell’immobile superi la valutazione quantificata, il legale rappresentante del Fondo entro 5 giorni lo comunica all’Assessore alla famiglia ed alle politiche sociali il quale attiva ogni strumento finalizzato alla concessione in uso di un immobile di edilizia popolare per i fini abitativi del debitore esecutato e della sua famiglia.

 

Assenza: “Una legge per porre fine a fenomeni distortivi e speculativi sulla prima casa in Sicilia”

“Sono migliaia in Sicilia – spiega l’on. Assenza – le prime ed uniche abitazioni oggetto di pignoramenti e sottoposte ad asta. Il proprietario esecutato vede quasi sempre la propria abitazione venduta ad un prezzo vile (spesso si arriva ad un ribasso del 70-80 per cento del prezzo stimato in perizia dal consulente tecnico d’ufficio: il CTU ). Quante volte abbiamo assistito a fenomeni tanto distortivi e speculativi che sono stati attenzionati dalle Procure della Repubblica?”.

“Inoltre, a seguito dell’aggiudicazione si assiste – aggiunge il deputato ibleo – al tristissimo rito della esecuzione: lo sgombero dell’immobile, azione che i Tribunali devono compiere per consegnare il bene all’aggiudicatario”.

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“Riteniamo che la nostra Regione, come già fatto da altre regioni italiane, deve intervenire per contribuire a lenire il gravissimo problema in questione. Con il disegno di legge da me presentato si vuole istituire, nel tentativo di arginare in parte questo fenomeno speculativo, con Decreto dell’Assessore all’Economia con il concerto dell’Assessore alle Infrastrutture e della famiglia, il “Fondo di rotazione per il sostegno ai cittadini esecutati” uno strumento che consenta l’acquisto dell’immobile pignorato a determinate condizioni. Il fondo interviene quando tutti i tentativi di mediazione tra creditori e proprietario sono stati esperiti e si è giunti alla vendita dell’unica abitazione nella quale il proprietario esecutato vive stabilmente”.

“Questa proposta di legge, se accolta – conclude il deputato regionale di Fratelli d’Italia – darà un senso maggiormente nobile all’azione delle istituzioni che rappresentiamo perché offre un sostegno ai cittadini, proprio nel momento più difficile della loro esistenza, quando l’accanimento delle sventure sommate tra loro fanno perdere ogni speranza di poterle superare”.

 

Confagricoltura: “Salutiamo positivamente una legge che può ridare dignità a chi è colpito dal dramma della vendita della propria casa all’asta”

“Non possiamo che salutare positivamente una norma che, partendo da una piaga che attanaglia anche il nostro tessuto economico e sociale, individua una soluzione operativa che salva il diritto inalienabile alla casa”, così il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè a margine dei lavori di ieri mattina a Vittoria.

“Ringrazio, a nome della organizzazione di categoria che rappresento, l’on. Giorgio Assenza per la sensibilità e l’impegno profuso nel prevedere questa norma, il presidente dell’associazione Federproprietà, avv. Livio Mandarà, per aver organizzato il ricco momento di confronto, e tutti i deputati iblei presenti che hanno preso l’impegno a sostenere, in modo trasversale, il ddl dell’on. Assenza. Una legge che, se approvata, renderà giustizia a chi fino ad oggi ha visto negato un diritto inalienabile, grazie a soluzioni innovative come il social housing, in grado di rispondere in modo operativo e funzionale alle esigenze di chi ha perso la casa”.

antonino pirrè

“Per me – conclude il presidente Pirrè – è stata l’occasione per ricordare l’impegno che, come Confagricoltura Ragusa, stiamo portando avanti a sostegno delle aziende agricole in crisi, attraverso il protocollo d’intesa con l’Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento (Occ, legge 3/2011) costituito presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ragusa e la convenzione con lo studio Di Stallo per una prima valutazione deile situazioni di crisi. Strumento concreto che, per essere efficace, va utilizzato prima dell’avvio delle procedure esecutive; viceversa, l’imprenditore in crisi resta senza alcuna tutela. Quindi daremo il nostro appoggio pieno e convinto a questa iniziativa parlamentare”.

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