Congratulazioni a von der Leyen: Confagricoltura auspica una transizione verde fatta con gli agricoltori. Pronti a lavoro congiunto

Confagricoltura si complimenta con la Presidente Ursula von der Leyen per la rielezione.

L’auspicio è che l’agricoltura torni ad essere una colonna portante dell’Unione e che la Presidente resti favorevole a una transizione verde costruita insieme agli agricoltori.

Palazzo della Valle esprime soddisfazione per alcuni passaggi del discorso pronunciato stamattina alla plenaria del Parlamento europeo; in particolare, per il riferimento a un’Europa che “sostiene i cittadini e le imprese, improntata al pragmatismo, dove prosperità e competitività sono i driver principali di sviluppo”. La Confederazione, infatti, come ampiamente affermato durante la recente Assemblea Estiva a Palazzo Mezzanotte (Milano), ribadisce l’urgenza di sostenere la produttività degli agricoltori, puntando quindi sulla sostenibilità economica e sociale, oltre che su quella ambientale. Fondamentale la tutela del reddito degli agricoltori e del rafforzamento della catena del valore lungo la filiera agroalimentare.

Ottimo, a questo proposito, il rimando di von der Leyen alla necessità di diminuire la burocrazia e aumentare gli incentivi all’impresa, oltre che il passaggio su una dotazione maggiore al bilancio dell’UE. Al riguardo, l’auspicio di Confagricoltura è che possa aumentare anche il bilancio destinato all’agricoltura che attualmente corrisponde solo allo 0,33% del PIL degli Stati membri.

La Presidente ha anche segnalato la necessità, per l’agricoltura e per l’industria, di “investire su tecnologie digitali e strategiche, ma anche sulle competenze delle persone”. Confagricoltura è pronta a lavorare in maniera congiunta in questa direzione, adoperandosi da sempre per accompagnare le imprese agricole verso una transizione digitale che ne aumenti la competitività e le doti degli strumenti necessari per fare fronte alle sfide contemporanee. Per far questo, sottolinea la Confederazione, bisogna favorire l’accesso delle imprese alle innovazioni che, oltretutto, sono le migliori alleate per il raggiungimento della carbon neutrality.

Sempre in relazione al Green Deal e agli obiettivi di sostenibilità ambientale, Confagricoltura sottolinea l’importanza della reciprocità negli scambi con i Paesi terzi, affinché i prodotti importati nel mercato europeo rispettino i parametri di sicurezza e qualità adottati dall’Unione.

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UniCredit e Confagricoltura rafforzano la sinergia per una maggiore competitività del settore agricolo italiano sui mercati internazionali

Accelerare i processi di innovazione e transizione ecologica delle imprese agricole e favorire l’integrazione delle filiere agroalimentari. La crescita dell’agricoltura italiana passa inevitabilmente anche dal credito e dalla relazione tra il mondo produttivo e quello bancario.

Su questi obiettivi si rafforza la sinergia tra UniCredit e Confagricoltura, che stamani a Milano hanno presentato un programma di attività in comune. La collaborazione si articola attraverso iniziative creditizie e servizi consulenziali a sostegno delle filiere agricole e progetti legati all’innovazione e all’agritech per migliorare la sostenibilità del business delle aziende del comparto, in ottica ESG.

E’ già attiva una rete territoriale che ha avviato incontri di formazione per accrescere la cultura creditizia delle imprese associate e facilitare un più ampio accesso agli strumenti di credito disegnati sulle reali necessità delle aziende, oltre a favorire la cultura della sostenibilità e la loro competitività.

E’ poi in fase di avvio un’analisi congiunta delle principali filiere produttive agroalimentari per individuare le migliori attività di supporto per la loro crescita e, più in generale, per lo sviluppo del “Made in Italy”, anche con l’ingaggio di eventuali altri stakeholders.

Il settore agroalimentare italiano vale circa un quinto del PIL e l’accordo quadro ci permette di supportare il comparto creando sinergie fra la nostra rete e la rete di Confagricoltura: in questo modo sosteniamo la crescita manageriale delle imprese agricole in ottica tecnologica, digitale e green – afferma Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia -. Recentemente abbiamo lanciato una nuova edizione del piano UniCredit per l’Italia, per un valore complessivo di 10 miliardi di euro, interamente dedicato ai settori produttivi e dei servizi, tra cui l’Agribusiness a cui abbiamo destinato un plafond di 1 miliardo di euro per gli investimenti delle imprese agricole in linea con le direttive europee sulla transizione green”.

“Il tavolo congiunto nazionale con UniCredit incentiva anche l’adozione di nuove tecnologie, permettendo alle imprese di essere maggiormente competitive sui mercati internazionali – afferma il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Fondamentale è, a riguardo, l’agricoltura di precisione, che facilita la transizione digitale ed ecologica. Con HubFarm, Confagricoltura è all’avanguardia in questo ambito e intende ulteriormente incentivare il percorso di digitalizzazione delle aziende agricole italiane”.

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Taglio del nastro per l’ottava edizione del Food&Science Festival. Interviene in collegamento del ministro Francesco Lollobrigida

 17 maggio 2024. Dal palco del Teatro Bibiena si è ufficialmente aperto il Food&Science Festival, che fino a domenica 19 renderà Mantova il centro del dialogo sugli Intrecci tra agricoltura, cibo e scienza. Promossa da Confagricoltura Mantova, ideata da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzata da Mantova Agricola, la tre giorni mantovana aggiunge un ulteriore tassello, l’ottavo, in direzione della promozione di quell’approfondimento aperto, scientificamente accurato e inclusivo intorno al settore primario e alle sue innovazioni – l’ultima, su tutti i giornali, quella del trapianto di un riso geneticamente modificato con le nuove tecniche di editing genomico – di cui è pioniera e che dal 2017 continua a sviluppare coinvolgendo ogni anno scienziati, esperti di settore, esponenti delle istituzioni, , divulgatorie professionisti nazionali e internazionali.

A partecipare all’inaugurazione dell’edizione 2024 anche il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, in collegamento video, in dialogo con il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, moderati dal direttore de “Il Foglio” Claudio Cerasa.

Abbiamo la possibilità di superare gli squilibri di mercato facendo sintesi sugli obiettivi che ci poniamo – ha dichiarato Giansanti – Per questo dobbiamo costruire modello agricolo per i prossimi vent’anni, tutti insieme, basandoci su innovazione, digitalizzazione, capacità di vincere lo stress causato dal cambiamento climatico” ha proseguito, evidenziando poi il ruolo del Festival come motore di innovazione e dialogo. “Sono soddisfatto che a Mantova abbia dato il via a una nuova visione di agricoltura con il Food&Science Festival, a cui non sono mai mancato. E la sperimentazione del riso a Pavia dimostra che la Lombardia sia all’avanguardia da questo punto di vista”.

Come da tradizione, sul palco per i saluti di apertura e il taglio del nastro, presentati da Alberto Agliotti (FRAME-Divagazioni scientifiche). il presidente di Confagricoltura Mantova Alberto Cortesi, che ha espresso grande soddisfazione per la strada percorsa dalla manifestazione, ormai un punto di riferimento e un unicum in Italia, l’Assessore all’Agricoltura, alla Sovranità Alimentare e alle Foreste di Regione Lombardia Alessandro Beduschi, che in più occasioni ha raccontato di come il Food&Science Festival abbia dato un impulso al progresso e alle tecnologie in campo agricolo, proprio a partire dall’uso delle TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita), e il Sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, sostenitore del Festival fin dalla prima edizione, da sempre convinto del valore scientifico e culturale rivestito per la città e il territorio tutto.

Tra i momenti in scaletta, la consegna del Premio “Agricoltura Mantovana” a Deborah Piovan, Presidente della Federazione Nazionale Proteoleginose di Confagricoltura, presentata da Beatrice Mautino (FRAME-Divagazioni scientifiche) che sul palco, proprio con l’occasione dell’avvio della sperimentazione delle TEA in Italia, ha ripercorso gli intrecci sviluppati in questi otto anni di Festival sul tema tra agricoltori, scienziati e divulgatori, che insieme hanno contribuito, e continueranno a farlo, a costruire un dialogo positivo e costruttivo attorno a questo e altri temi di interesse e attualità.

Infine, il panel a più voci tra Caterina Avanza (Responsabile agricoltura per Azione), Angelo Ciocca (Europarlamentare per Lega), Michele Antonio Fino, (professore associato di Fondamenti del Diritto Europeo nell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo), Carlo Fidanza (Europarlamentare Fratelli d’Italia), Silvia Fregolent (Senatrice Italia Viva, capogruppo commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica) e Irene Tinagli (Presidente della Commissione Problemi Economici e Monetari del Parlamento Europeo, vicesegretaria vicaria del Partito Democratico), moderati da Emiliano Audisio (FRAME-Divagazioni scientifiche) a confronto sulle politiche agricole e il futuro del settore nel contesto europeo.

Dopo l’inaugurazione di oggi, interrotta per qualche minuto dalle proteste di alcuni componenti di associazioni animaliste, domani il Festival entra nel vivo degli oltre 140 appuntamenti – tra cui quello con Vittoria Brambilla, botanica all’università degli Studi di Milano, a capo del team che ha ottenuto la nuova varietà di riso, Federico Radice FossatiMario Pezzotti e Oana Dima, executive manager dell’EU-SAGE, il network che raccoglie gli scienziati per l’editing di più di 100 istituzioni europee – in cui esplorare scienza e cibo attraverso le lenti della tecnologia, dell’ambiente, della ricerca, della produzione alimentare e non solo: dialoghi, conferenze, laboratori, mostre, degustazioni, spettacoli, panel a più voci e visite guidate per continuare ad approfondire la scienza che è alla base e gira intorno all’alimentazione.

Il Festival è promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola. Si avvale di Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di MantovaSIGA – Società Italiana di Genetica Agraria, Camera di Commercio di Mantova, Confcommercio Mantova, Confesercenti della Lombardia Orientale (che supporta il Festival attraverso convenzioni ad hoc), Fondazione Banca Agricola Mantovana, Fondazione BPA Poggio Rusco e Politecnico di Milano come partner istituzionali. Main partner sono Syngenta, Gruppo Tea, Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano e Consorzio Tutela Grana Padano; sponsor sono UniCredit, Levoni, Granarolo, Agrofarma – Federchimica e Aispec – Federchimica, Inalca, Assoprol-Costa d’Oro. Sponsor tecnici Gruppo Saviola, De Simoni, Mynet, Cucina da Manuale, Gruppo Bossoni e Agricar. Media partner Gruppo editoriale Athesis, AgroNotizie, Rai Radio 3, Radio Pico eAffari Italiani.

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Dazi USA sui prodotti cinesi, Confagricoltura: si rischia guerra commerciale che potrebbe coinvolgere l’agroalimentare

Il drastico aumento dei dazi su alcune produzioni in arrivo dalla Cina che è stato annunciato negli USA è comprensibile sul piano economico. Sostenuta da generosi sussidi pubblici, la capacità produttiva cinese continua a superare largamente e in misura crescente la domanda interna: auto elettriche, pannelli solari, i semiconduttori Made in China hanno letteralmente invaso i mercati internazionali.

“Resta il fatto – dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che la decisione dell’amministrazione USA rischia di innescare una guerra commerciale che può influire negativamente sull’andamento economico globale. La Cina ha già reagito, facendo sapere che adotterà ogni misura necessaria. Vale a dire, ritorsioni sulle importazioni dagli Stati Uniti”.

Secondo le ultime previsioni del WTO, gli scambi internazionali di merce dovrebbero crescere quest’anno solo del 2,6%, dopo la contrazione di oltre un punto percentuale registrata nel 2023.

Confagricoltura ricorda che la Commissione europea sta conducendo un’indagine sui sussidi pubblici cinesi alla produzione di auto elettriche. Anche alla luce delle decisioni annunciate a Washington, il rialzo dei dazi della UE potrebbe essere deciso nel giro di poche settimane.

“A quel punto – evidenzia Giansanti – dovremo mettere in preventivo la possibilità di misure di ritorsione da parte delle autorità di Pechino che potrebbero riguardare anche le importazioni agroalimentari dalla UE”. La Cina è il terzo mercato di sbocco per le produzioni di settore degli Stati membri. Secondo i dati della Commissione europea, le vendite sul mercato cinese sono ammontate a 14,6 miliardi di euro alla fine del 2023.

L’export agroalimentare dell’Italia si attesta attorno ai 18 miliardi di euro, con potenzialità di crescita di tutto rilievo. Vini, olio d’oliva, lattiero-caseari e salumi, i prodotti più richiesti.

“La situazione che si profila – conclude il presidente di Confagricoltura – aggiunge nuove tensioni in uno scenario internazionale già ad alta instabilità. Paghiamo il prezzo di aver messo da parte le regole multilaterali per la governance del commercio internazionale”.

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Sugar Tax, Confagricoltura: no all’introduzione della misura che colpisce la filiera agroalimentare italiana

Il mancato rinvio della Sugar Tax penalizzerebbe indiscriminatamente qualsiasi tipo di bevanda e inasprirebbe la crisi della domanda con effetti pesanti su tutta la filiera agroalimentare.

Così Confagricoltura si esprime sulla questione al centro del confronto politico relativo all’emendamento del governo al decreto Superbonus che darebbe il via all’applicazione della Sugar Tax sulle bevande analcoliche dal 1° luglio, mettendo fine ai numerosi rinvii di questa misura.

La Confederazione ha sempre contestato l’introduzione del tributo che avrebbe effetti fortemente negativi sulle imprese agroalimentari, sull’occupazione e anche sui consumatori per l’inevitabile aumento dei prezzi del prodotto finale.

Colpisce anche che alla Sugar Tax venga riservato un trattamento diverso rispetto alla Plastic Tax, ancora rinviata, creando uno squilibrio tra le due misure.

L’auspicio, conclude Confagricoltura, è che ci siano i margini per rivedere l’intera norma, evitando di andare a colpire un comparto già alle prese con forti restrizioni e costi di produzione elevati, a fronte di margini sempre più stretti.

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Ortofrutta, Giansanti (Confagricoltura) al Macfrut: “Lavoriamo insieme a nuovi modelli produttivi”

“Gli imprenditori sono pronti a investire, lo dimostra la grande partecipazione ai bandi Ismea. Ma si tratta di un’attitudine all’innovazione che deve trovare terreno fertile anche attraverso la ricerca scientifica e standard di rigenerazione del suolo adatti ai territori italiani”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti alla tavola rotonda “L’ortofrutta che cambia: la sfida dei mercati”, organizzata da Confagricoltura al Macfrut di Rimini.

“Se il comparto ortofrutticolo italiano sarà messo nelle condizioni di guardare al futuro, con il sostegno del sistema della distribuzione, potremo creare un nuovo modello agricolo di successo”, ha aggiunto.

La tavola rotonda è stata un momento di riflessione tra i principali attori delle filiere ortofrutticole sull’attuale situazione del comparto. Partendo dalla comune consapevolezza delle problematiche attuali, l’obiettivo è condividere strategie di breve e lungo periodo.

Il 2023 è stato un anno record per l’export dell’ortofrutta italiana, con un valore complessivo di 5,8 miliardi. Il comparto, tuttavia, deve far fronte a varie criticità come quadri normativi farraginosi, nuove abitudini di consumo e cambiamenti climatici che minacciano intere colture. Il risultato è una crescita del 15% delle importazioni e una riduzione della bilancia commerciale, scesa a 540 milioni di euro rispetto a una media storica di 1 miliardo.

I partecipanti alla tavola rotonda, rappresentanti di tutta la filiera, si sono trovati d’accordo su molti aspetti: la necessità di riconquistare il mercato interno, anche valorizzando quegli ortaggi che per loro natura non possono viaggiare troppo; la domanda di una maggiore omogeneità nella regolamentazione del mercato da parte di enti locali e istituzioni nazionali; tenere insieme comunicazione ed educazione alimentare per far riscoprire, soprattutto alle giovani generazioni, il valore della frutta e degli ortaggi freschi.

Insieme a Massimiliano Giansanti erano presenti all’incontro: Marco Salvi (presidente Fruitimprese), Gennaro Velardo (presidente Italia Ortofrutta), Maura Latini (presidente Coop Italia), Valentino Di Pisa (presidente di Fedagromercati) e Fabio Massimo Pallottini (presidente Italmercati).

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CIBUS – Confagricoltura e Crédit Agricole Italia: più valore alla filiera agroalimentare con lo strumento del credito

Parma, 7 maggio 2024 – Dare valore alla filiera agroalimentare è indispensabile non solo per garantire reddito alle imprese, dal campo alla tavola, ma anche per migliorare ulteriormente l’apporto che l’intero settore dà all’economia italiana in termini di PIL e di export. Il ricambio generazionale e l’incremento del numero di giovani capi azienda è un processo qualificante che va sostenuto seguendo modelli virtuosi di crescita.

È quanto emerso oggi a Cibus, il salone internazionale dell’agroalimentare che si è aperto a Parma, nell’incontro dedicato alle soluzioni finanziarie a favore delle imprese agricole, organizzato da Confagricoltura e Crédit Agricole Italia, con un focus particolare sulle imprese condotte da giovani under 40.

 Protagonisti il direttore generale di Confagricoltura Annamaria Barrile, il presidente nazionale dei Giovani Agricoltori – ANGA Giovanni Gioia, insieme a Vittorio Ratto, vicedirettore generale Retail e Digital di Crédit Agricole Italia, e Marco Perocchi, responsabile Banca d’Impresa di Crédit Agricole Italia.

Nel corso del dibattito sono stati approfonditi gli strumenti del credito di cui possono beneficiare gli operatori della filiera agroalimentare e le iniziative di valorizzazione della catena di fornitura dei prodotti agricoli.

Le aziende agricole condotte da under 40 in Italia rappresentano il 9% del totale, ma le loro realtà risultano più performanti in termini di dimensione media, redditività e approccio alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione. Uno standard elevato di partenza che rappresenta un valore che si ripercuote su tutta la filiera di trasformazione e di distribuzione. Un elemento sul quale Crédit Agricole Italia sta lavorando a vantaggio di tutte le aziende del comparto.

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Confagricoltura a CIBUS con un programma dedicato a filiere agroalimentari, produzioni, credito e turismo gastronomico

Dop, Igp, alimentazione, filiere e produzioni al centro del calendario di eventi che Confagricoltura ha organizzato per Cibus, il salone internazionale dell’agroalimentare, che Parma ospiterà dal 7 al 10 maggio prossimi. Quattro giorni, durante i quali convegni e progettualità nazionali e internazionali si alterneranno con degustazioni e focus tematici a cura delle sedi territoriali della Confederazione, in particolare dell’Emilia Romagna e di Salerno.

Tra gli appuntamenti di martedì 7, nello stand di Confagricoltura (Padiglione 07/08, n.B036) spicca la presentazione di Mediterranea, associazione nata dall’accordo tra Confagricoltura e Unione Italiana Food per sostenere progetti di filiera. Il presidente di Mediterranea, Massimiliano Giansanti e il vicepresidente, Paolo Barilla, insieme alle massime istituzioni, illustreranno il lavoro che sta svolgendo la neonata associazione, in particolare quello dedicato alla filiera del pomodoro.

Il tema degli strumenti creditizi per agevolare l’accesso al credito della filiera agroalimentare sarà uno dei focus del pomeriggio insieme a Crédit Agricole, in un incontro che prevede anche la partecipazione del DG di Confagricoltura, Annamaria Barrile, e del presidente dell’ANGA, Giovanni Gioia.

Protagonista del primo giorno di fiera sarà anche il volume “Le grandi chef in una ricetta”, recentissima pubblicazione a cura di Confagricoltura Donna.

Non mancherà neanche l’intrattenimento con lo showcooking a cura della chef e influencer Fiorella Breglia, nota su Instagram come #cucinoperamore.

La giornata di mercoledì 8 prevede, tra gli altri appuntamenti, un approfondimento con Hubfarm sulla digitalizzazione e la sostenibilità delle filiere agroalimentari. Nel pomeriggio si discuterà con il Banco Alimentare di modelli di gestione delle eccedenze agroalimentari a fini sociali.

Si continua giovedì 9 con un appuntamento dedicato ai progetti europei a cura di Confagricoltura. Sarà quindi la volta di Agriturist e della Federazione Ciclistica Italiana, con cui è in atto un accordo per lo sviluppo sostenibile del turismo anche nelle aree interne del Paese.

Oltre ai talk, ci saranno degustazioni quotidiane nell’area Showcooking insieme allo chef Mario Marini e i prodotti delle aziende che partecipano a Cibus nello spazio confederale. Sarà presente anche una regia che riprenderà tutti gli appuntamenti.

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Carota Novella di Ispica IGP: dal seme alla tavola, una full immersion nel mondo della carota a marchio

La Carota Novella di Ispica IGP al centro del territorio di produzione e con una grande capacità di comunicarsi. E’ stato questo il leitmotiv di un evento organizzato da DOS Sicilia (l’Associazione di Consorzi per la Promozione e Valorizzazione di produzioni tipiche Agroalimentari Siciliane a Marchio DOP, IGP e QS), attraverso un’apposita tappa di un più ampio educational tour

Venerdì 22 marzo sono state rappresentate le caratteristiche di una referenza storica e moderna al contempo, grazie ai suoi processi produttivi innovativi, con l’obiettivo di far conoscere il prodotto a marchio IGP un po’ più da vicino ai consumatori, agli operatori della filiera e, questa volta, puntando in modo particolare al comparto HoReCa. Un focus si è tenuto, ovviamente, anche sulle peculiarità della carota a marchio, partendo dal campo per finire, infatti, al consumo. I partecipanti hanno potuto compiere infatti un percorso lungo tutti i passaggi che il prodotto attraversa: dal seme alla tavola.

Visita all’interno del magazzino per assistere alla lavorazione della Carota Novella di Ispica IGP
Carmelo Calabrese, vice presidente del Consorzio, durante il suo intervento

Dopo il momento inaugurale e convegnistico di presentazione, l’happening si è sviluppato con una visita in campo per assistere al momento della raccolta del prodotto. Il tour è proseguito poi con la visita all’impianto di lavorazione, dove si sono visti tutti i passaggi che la carota novella di Ispica compie per essere confezionata e preparata per le spedizioni. E’ stato proiettato anche un docufilm, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura (Masaf). Al termine del percorso, è stato proposto uno show cooking incentrato sull’utilizzo della carota novella di Ispica IGP in cucina, realizzato dal locale Istituto Alberghiero Curcio.

Gli allievi dell’Istituto Alberghiero di Ispica hanno preparato un pranzo completo, dall’antipasto al dessert, a base di Carota Novella di Ispica IGP

A margine, il presidente del consorzio, Massimo Pavan, ha dichiarato: “Ci troviamo nella fase intermedia della campagna di raccolta, che quest’anno è partita in anticipo, anche se per rispettare il disciplinare i nostri consorziati hanno potuto iniziare a commercializzare il prodotto a marchio solo a partire dal 2 febbraio. L’andamento produttivo si conferma in equilibrio, pur avendo dovuto compiere delle irrigazioni di soccorso a causa della siccità persistente dall’estate scorsa. La commercializzazione procede con l’apprezzamento della GDO e dei consumatori. I prezzi al momento sono pressoché stabili, con quotazioni che confermano quelle dell’anno scorso”.

Lavorazione del prodotto

La Carota Novella di Ispica IGP ha forma cilindro-conica e il diametro è variabile da 15 a 40 mm. Si presenta pulita, lucida in superficie; priva di radice apicale e radichette secondarie, senza fessure visibili; il colore arancione è particolarmente intenso. La polpa è tenera e croccante, mentre la parte più interna è fibrosa. Il sapore è quello tipico della carota; il profumo è intenso, con note erbacee.

Foto di gruppo

La zona di produzione della Carota Novella di Ispica IGP comprende alcuni comuni delle province di Ragusa, Siracusa, Catania e Caltanissetta, nella regione Sicilia. Si distingue dalle altre carote per essere un prodotto tipicamente primaverile, precoce: per questo è definita “novella”, con specifici connotati chimici e organolettici.

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Per maggiori informazioni:
Massimo Pavan
Consorzio di Tutela Carota Novella di Ispica Igp
Via B. Spadaro, 97
97014 Ispica (RG) – Italy
info@carotanovellaigp.it
www.carotanovellaigp.it

 

Credits articolo e foto: FreshPlaza.it

Autore: Gaetano Piccione

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A Fruit Logistica Berlino confronto per un nuovo modello agricolo. Confagricoltura protagonista con le sue imprese

Cala oggi a Berlino il sipario su Fruit Logistica, la principale fiera internazionale dedicata all’ortofrutta, che per tre giorni è stata il fulcro non solo dei rapporti commerciali tra gli operatori, ma anche luogo di confronto tra le istituzioni e gli stakeholder del settore primario in un momento delicato e difficile per gli agricoltori europei.

Nello spazio di Confagricoltura all’interno della manifestazione si sono alternati incontri e approfondimenti con personalità di spicco della politica e del commercio internazionale. Il presidente Massimiliano Giansanti e il direttore generale Annamaria Barrile hanno partecipato ai talk organizzati dai territori, in particolare Campania, Lazio, e Sicilia, sui temi più caldi per le aziende del settore: costi di produzione, logistica, export, innovazione, sostenibilità, certificazioni, credito, lavoro. Il tutto alla luce di quanto sta succedendo in questi giorni in Italia e nel mondo.

“Torniamo da Fruit Logistica Berlino con la certezza di percorrere la strada giusta per il futuro delle nostre imprese, – afferma Giansanti – confrontandoci con loro e con le istituzioni per trovare soluzioni ai problemi”.

La macchina organizzativa di Confagricoltura, in vista dell’assemblea convocata il 26 febbraio a Bruxelles in occasione di Agrifish, ha raccolto anche a Berlino le istanze degli imprenditori agricoli che operano sui mercati internazionali e che stanno subendo forti restrizioni per l’inadeguatezza delle politiche agricole europee rispetto allo scenario di riferimento. Molte produzioni ortofrutticole sono diminuite in termini di volumi per il cambiamento climatico e per la ridotta disponibilità di molecole che non consente di operare un’adeguata difesa fitosanitaria; la situazione del canale di Suez, inoltre, sta dando un duro colpo alla nostra frutta, a vantaggio di altri competitor internazionali.

Difficile, con il perdurare della chiusura dello stretto, mantenere il primato tricolore in termini di export, per kiwi e uva da tavola, o il secondo posto per le mele.

Da Berlino arriva anche il segnale che il comparto ortofrutticolo deve lavorare duramente per trovare nuovi sbocchi, dal momento che il mercato europeo è saturo. Insieme ai gruppi di contatto, Confagricoltura sta provando a definire i nuovi trend. È palese, inoltre, la necessità di fare rete come sistema Italia per affrontare con più forza le piazze internazionali.

Sul fronte interno rimangono evidenti alcune questioni urgenti: la manodopera, con un sistema di ingaggio non concorrenziale rispetto agli altri Paesi Ue e un costo del lavoro troppo elevato, così come i costi energetici; i rapporti tra i vari attori della filiera per porre rimedio a quelle inefficienze che a tutt’oggi non consentono di dare, come si dovrebbe, una giusta remunerazione al prodotto; la logistica e i trasporti, che richiedono una profonda revisione che permetta alle imprese italiane di essere competitive al pari di quelle di altri Stati membri; le avversità climatiche, che anche recentemente hanno determinato una forte compromissione dei livelli produttivi.

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