Agroalimentare, Confagricoltura: mantenere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine delle materie prime

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha scritto al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli sollecitando una proroga dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine delle materie prime di alcuni prodotti agroalimentari di estrema rilevanza (lattiero-caseari, pasta, derivati di pomodoro e carni suine trasformate) che, in base alle disposizioni attuali, cesserà il 31 dicembre 2021.

Per Confagricoltura è fondamentale che i consumatori italiani possano ancora usufruire delle indicazioni sulla natura dei prodotti agroalimentari in commercio, che orientino a scelte consapevoli e in grado di privilegiare le materie prime nazionali.

L’obbligo è in vigore da alcuni anni, ma di fatto solo da febbraio scorso per i prodotti che usano come ingrediente la carne suina.

È vero che la data di scadenza della normativa italiana è stata individuata in riferimento all’entrata in vigore di quella europea. Si tratta di una novità essenziale che muta il quadro giuridico unionale e per il quale occorrerà ora un adeguamento complessivo delle disposizioni nazionali.

 

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PNRR, Agriturist (Confagricoltura): importante rilanciare il turismo in campagna

“E’ positivo che, nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia contenuto un pacchetto dedicato al rilancio del turismo, all’interno del quale gli agriturismi italiani rappresentano un importante segmento di offerta. Si tratta di risorse importanti, un primo decisivo passo considerato il peso economico del settore e l’importanza strategica della sua ripresa”. Questo il commento di Augusto Congionti presidente dell’associazione che riunisce gli agriturismi di Confagricoltura allo stanziamento di 2,4 miliardi di euro del “Pacchetto Turismo”.

 

“Riteniamo estremamente efficace – continua Congionti – oltre al credito d’imposta dell’80%, aver considerato prioritario l’ammodernamento delle strutture e l’eliminazione delle barriere architettoniche. Indispensabile è stata la dotazione per il miglioramento delle strutture turistiche, ma ugualmente importante destinare altrettante risorse al miglioramento dell’ambiente”.

 

Agriturist sottolinea che l’ambiente più esteso è proprio l’agroambiente, che comprende anche gli spazi rurali e i boschi, in gran parte privati e gestiti dagli imprenditori agricoli. E’ fondamentale sostenere, curare e valorizzare il paesaggio a vantaggio dell’intera offerta turistica italiana, considerata la grande attrattiva che esercita nelle scelte dei luoghi dove passare le vacanze.

 

Gli agriturismi sono un elemento chiave del tessuto produttivo nazionale con 24.000 aziende agrituristiche, dotate di oltre 250.000 posti letto e più di 400.000 posti a tavola, che attira quasi 14 milioni di presenze l’anno e occupa 100.000 addetti. E’ una formula di vacanza in crescita costante e dedicare risorse per la valorizzazione del patrimonio edilizio rurale, per promuovere le produzioni agricole, è un’opportunità per rilanciare la fruizione dello spazio rurale.

 

“Tutto – conclude il presidente di Agriturist – va realizzato con una visione collegata alla sostenibilità energetica e ambientale della recettività agrituristica, che vede gli imprenditori agricoli estremamente interessati e già operativi”.

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Uragano Apollo, Confagricoltura: distrutti agrumeti, ortaggi e strutture

Siracusa e Catania stanno fortemente subendo le conseguenze dell’uragano mediterraneo che, da giorni, imperversa nella Sicilia orientale. La situazione viene monitorata con attenzione, ma è impossibile – afferma Confagricoltura – fare almeno una prima conta dei danni perché si è ancora in piena allerta meteo.

 

La situazione è critica in tutta la provincia di Siracusa: si segnala la completa distruzione degli ortaggi autunnali annegati in pieno campo. Completamente distrutti o estirpati anche i nuovi impianti di agrumi e si segnalano danni a serre e strutture. A Lentini la furia del tempo ha tirato fuori perfino le tubature d’irrigazione principale, da una profondità di quasi un metro. Numerose – sottolinea l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – sono le zone rurali completamente isolate, devastate da acqua e fango.

 

Nella Piana di Catania si evidenziano, a Paternò, strade completamente sparite, forti allagamenti, distruzione di tettoie e muri di sostegno. A Palagonia l’esondazione del fiume ha completamente sepolto con acqua e fango i nuovi impianti di agrumi, mentre continuano la pioggia e il vento. Condizioni gravi si registrano a Scordia dove le aziende agricole si sono letteralmente trasformate in laghi. Timori per gli allevamenti ovini della zona.

 

Ora è la Sicilia ad essere in piena emergenza – rimarca Confagricoltura – e queste situazioni si ripresentano, purtroppo, con sempre maggiore frequenza. Nessuna regione, da Nord a Sud, è risparmiata da questi fenomeni, a dimostrazione della fragilità dei nostri territori. Prevenzione e messa in sicurezza vanno considerate una priorità a cui vanno dedicate adeguate risorse.

 

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Ecomondo 2021, Confagricoltura e Federalimentare: serve un piano straordinario di investimenti per accompagnare la filiera agroalimentare verso Net 0

Diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050, attuando gli obiettivi del Green Deal. È questo l’ambizioso obiettivo dell’Unione Europea che prevede tra gli attori in campo anche tutta la filiera agroalimentare. E proprio gli obiettivi e le sfide di cui, all’interno di questa cornice, devono occuparsi l’agricoltura e l’industria alimentare sono al centro dell’evento che si è tenuto questo pomeriggio a Ecomondo, la fiera di riferimento in Europa dedicata alla transizione ecologica e ai nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa.

 

“Gli obiettivi europei di neutralità climatica: politiche e investimenti per una filiera agroalimentare competitiva e sostenibile”, è il titolo dell’evento organizzato da Federalimentare, Confagricoltura ed Enea, che ha visto la presenza di istituzioni e aziende per riflettere insieme sui prossimi passi da compiere. La riduzione dell’impatto ambientale pone infatti tutti gli attori della filiera agroalimentare di fronte a obiettivi e sfide ai quali non è semplice rispondere, come la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, la promozione dell’efficienza energetica e di tecnologie innovative a basse emissioni di CO2. La realizzazione di questi obiettivi, però, non può prescindere dal sostegno delle autorità europee e nazionali tramite e misure agevolative che possano realmente supportare gli investimenti necessari da parte degli operatori della filiera agroalimentare.

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“L’industria alimentare italiana ha fatto moltissimo negli ultimi anni sulla via della sostenibilità in relazione alle caratteristiche nutrizionali e sul versante ambientale – dice Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare – Abbiamo riformulato oltre 4mila prodotti, riporzionandone oltre 3500, riducendone così quantità unitaria e densità energetica. Non solo: abbiamo diminuito del 30% in 20 anni i consumi di energia, dimezzato in 30 anni l’utilizzo di acqua, ridotto del 40% in 10 anni l’uso dei materiali da imballaggio e aumentato le pratiche di recupero e riciclo. Siamo tra i protagonisti di questa transizione energetica – continua Vacondio – eppure, a livello comunitario ci sentiamo spesso trattati più come destinatari delle misure che vengono prese che veri protagonisti del cambiamento. Vorremmo dunque che i decisori politici, a livello comunitario, riconoscessero in qualche modo il percorso fatto dall’industria. Per il futuro, allora, auspichiamo che i maggiori sforzi richiesti all’Industria nel suo complesso dovranno essere accompagnati da un piano straordinario di investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica, scongiurando provvedimenti punitivi come divieti e tassazioni ad hoc”.

 

“Secondo i dati resi noti dalla Commissione europea – rileva il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – negli ultimi anni sono stati ridotti il ricorso alla chimica nei processi di produzione e l’emissione di gas ad effetto serra (meno 25% dal 1990), senza però tagliare le produzioni. Siamo consapevoli che dobbiamo accrescere il nostro contributo alla transizione ecologica, ma non servono i divieti. La strada da seguire è quella delle innovazioni e degli investimenti. Il settore agricolo è dalla parte delle soluzioni. La transizione ecologica dovrà comunque essere sostenuta da soluzioni innovative sui diversi comparti, al fine di mantenere la competitività del settore e rispondere alle esigenze messe in evidenza dall’emergenza Covid: garantire l’approvvigionamento di prodotti agricoli, sempre più di qualità e a prezzi contenuti”.

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Maltempo in Sicilia, Confagricoltura: “Danni enormi alle colture agricole. Seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione”

L’allerta meteo lanciata dalla Protezione Civile per quest’ultima settimana di ottobre viene seguita con particolare attenzione da tutte le strutture provinciali della Confagricoltura. La parte dell’isola che al momento sembra essere più sotto pressione è quella della Sicilia orientale, dove diversi temporali di forte intensità hanno provocato gravi disagi alle vie di collegamento interne a causa di straripamenti di fiumi e corsi d’acqua.

La situazione, specialmente nella Piana di Catania, viene monitorata con particolare attenzione ed un quadro più preciso dei danni, evidenziano i tecnici dell’Unione provinciale, verrà fatto non appena l’emergenza sarà cessata. Le prime segnalazioni degli associati parlano di alcuni crolli verificatesi nei terrazzamenti agrumicoli del versante jonico e di diverse frane ed allagamenti di carciofeti ed agrumeti dove l’acqua stenta a defluire.

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“Per il momento – conferma il presidente di Confagricoltura Sicilia, Ettore Pottino – da altre provincie  non sono giunte notizie particolarmente allarmanti sul fronte di danni alle strutture ed alle colture. In questo momento le preoccupazioni maggiori sono per le coltivazioni in corso di raccolta, quali quelle olivicole e per gli agrumi ed ortaggi in pieno campo a causa del  rischio di grandinate e venti impetuosi. Il punto dolente – continua Pottino – è sempre lo stesso, ovvero la fragilità dei collegamenti delle aree interne, con il conseguente isolamento di interi territori ad alta vocazione agricola. Il mutamento climatico è divenuto ormai una realtà che ci deve far seriamente riflettere sulla necessità   di introdurre nuove disposizioni normative a tutela delle produzioni agricole magari utilizzando uno strumento più celere come la Protezione Civile che, nel caso dei recenti incendi che hanno devastato gli allevamenti dell’isola, è riuscita a dare in tempi relativamente brevi le risorse per riprendere immediatamente le attività”.

L’altro aspetto importante rilevato dai tecnici dell’organizzazione riguarda la diffusione a macchia di leopardo delle precipitazioni e la loro breve ed elevata intensità che, proprio per questa ragione non consente  all’acqua di defluire attraverso i canali e le condotte concepite per eventi non straordinari come quelli che ormai si verificano da qualche anno a questa parte.

“Un territorio fragile come quello siciliano – conclude il presidente Pottino – ci espone ad un rischio continuo che non può gravare solo ed esclusivamente sulle spalle degli agricoltori, agricoltori  che ai sensi della nuova PAC in via di definizione dovrebbero rivestire un ruolo di custodia ben più accentuato e con meno risorse disponibili”.

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Confagricoltura: revisione mezzi agricoli sia accompagnata da adeguato impianto normativo e organizzativo

Sandro Gambuzza: “Ci sia anche tempo congruo e un piano straordinario di risorse adeguate ad accelerare l’ammodernamento”

“Il processo di revisione delle macchine agricole dovrà essere accompagnato da un adeguato, efficiente e condiviso impianto normativo ed organizzativo, da un tempo congruo, nonché da un piano straordinario di risorse adeguate ad accelerare l’ammodernamento del parco macchine italiano”. Lo ha detto il vicepresidente di Confagricoltura Sandro Gambuzza intervenendo alla tavola rotonda del convegno su “Obiettivi e priorità del nuovo piano nazionale sulla prevenzione”, che si è svolto a Bologna, all’EIMA.

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Gambuzza ha poi chiesto che il processo di   revisione venga reso più snello e focalizzato sui punti di controllo ritenuti prioritari per ciascuna tipologia di macchina oggetto di revisione, tenendo conto che il numero di veicoli che in poco tempo dovrà essere sottoposto a revisione, è stimato in circa 2 milioni, con mediamente 20 anni di età.

Inoltre, il processo di revisione dovrebbe prevedere la possibilità che i centri di controllo utilizzino unità mobili in grado di effettuare la revisione direttamente presso gli agricoltori. Questa è una pratica già in uso in alcuni territori con riferimento alle attività di riparazione. Ciò risulta anche fondamentale per salvaguardare determinate specificità territoriali, considerando che non sempre le officine di riparazione sono collocate in ambito rurale, nonché per la revisione dei trattori cingolati che altrimenti avrebbero notevoli difficoltà ad essere portati a revisione in centri fissi.

“Il tema della revisione delle macchine agricole – ha concluso il vicepresidente di Confagricoltura – è strettamente collegato al rinnovamento del parco macchine: occorre proseguire nell’azione, sicuramente prioritaria ai fini della sicurezza, di incentivare la sostituzione delle macchine”.

La forte ripresa degli investimenti per l’acquisto di mezzi meccanici legata anche al credito di imposta, fortemente voluto da Confagricoltura, è un segnale positivo che affianca l’azione portata avanti dall’Inail con il bando ISI agricoltura. “Ora si attende la prossima attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza che prevede un investimento specifico sull’innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo, con 500 milioni di euro”.

 

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UniCredit – Confagricoltura: accordo per sostenere e sviluppare la filiera agricola italiana

Sostenibilità, innovazione e formazione alla base delle iniziative congiunte che UniCredit e Confagricoltura svilupperanno per accelerare la crescita dell’agricoltura italiana

 

UniCredit e Confagricoltura hanno firmato un accordo finalizzato a mettere in atto un’azione congiunta e sinergica per facilitare l’accesso al credito e accelerare i processi di innovazione e transizione ecologica delle imprese agricole italiane.

 

L’intesa è stata firmata ieri a Roma da Andrea Casini, Responsabile Imprese di UniCredit Italia e dal Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

 

La collaborazione tra UniCredit e Confagricoltura riguarda in particolare il sostegno e la valorizzazione, tramite specifiche iniziative creditizie e servizi consulenziali dedicati, delle filiere agricole e delle reti di impresa, nonché la promozione e lo sviluppo di progetti legati all’innovazione, all’agritech e a migliorare la sostenibilità del business delle aziende del comparto, in ottica ESG.

 

L’accordo prevede anche l’avvio di iniziative di formazione per accrescere la cultura creditizia delle imprese associate e facilitare un più ampio accesso agli strumenti di credito disegnati sulle reali necessità delle aziende, oltre a favorire la cultura della sostenibilità e la loro competitività.

 

“L’agricoltura italiana sarà assegnataria nei prossimi anni di risorse pubbliche pari a circa 57miliardi tra sussidi comunitari e contributi nell’ambito del PNRR – ha spiegato Andrea Casini, Responsabile Imprese di UniCredit Italia – Abbiamo davanti a noi l’occasione storica per accelerare il processo di innovazione e transizione ecologica del settore e l’accordo firmato oggi con Confagricoltura va proprio verso questa direzione. Un comparto che, con 735.000 imprese capillarmente presenti sull’intero territorio nazionale, è trainante per l’economia del Paese e contribuisce al PIL nella misura del 17% includendo l’intera filiera agroalimentare. Accelerare la sua trasformazione significa dare una spinta decisiva alla ripartenza in chiave sostenibile e digitale del Paese, in linea con il PNRR”.

 

“Questo accordo – ha affermato il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – sviluppando una maggiore sensibilità in materia creditizia nelle imprese agricole, contribuisce a raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica e di innovazione necessari a dare nuovo impulso all’economia italiana valorizzando il ruolo dell’agricoltura, ovvero produrre cibo di qualità per tutti, in modo sempre più sostenibile. Il tavolo congiunto nazionale con UniCredit promuove anche l’agritech agroalimentare – continua Giansanti – incentivando l’adozione di nuove tecnologie e permettendo pertanto alle imprese di essere maggiormente competitive sui mercati internazionali”.

 

L’intesa firmata oggi include infine l’attivazione di un Tavolo di lavoro congiunto per l’analisi dei principali megatrend del settore e per favorire collegamenti strutturati tra i 2.200 uffici territoriali di Confagricoltura e gli Specialisti Agribusiness di UniCredit. Si potranno avviare e implementare ulteriori iniziative locali di supporto al settore agroalimentare italiano.

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Ottobre mese della prevenzione del tumore al seno: la campagna di sensibilizzazione dell’Asp 7 entra nelle aziende associate a Confagricoltura Ragusa

L’iniziativa è frutto della collaborazione fattiva tra Confagricoltura Ragusa e l’Azienda Sanitaria Provinciale

Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno. Le iniziative di sensibilizzazione si tengono ogni anno  hanno l’obiettivo di informare la popolazione sui fattori protettivi e sugli strumenti migliori per contrastare questa patologia.

Nel corso della sua vita, infatti, 1 donna su 8 può incorrere in una diagnosi di carcinoma della mammella, la forma di tumore più frequente tra le donne in Italia. Tra le prime cause di mortalità (più di 13 mila decessi nel 2018), il 30,3% di tutti i tumori femminili. Nel 2020 però, nonostante i casi siano stati 55mila, quasi il 54% degli screening e delle visite previste è stato rimandato o trascurato a causa dell’emergenza dovuta al Covid 19.

Grazie allo screening oncologico, la maggior parte dei tumori può essere diagnosticata in fase iniziale rendendo così le terapie molto più efficaci e risolutive. La prevenzione resta dunque il migliore alleato per contrastare l’insorgenza di questa patologia.

Confagricoltura Ragusa ha sottoscritto una collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp 7) che prevede la possibilità di ospitare nelle aziende associate la campagna informativa per la prevenzione del tumore al seno, con l’opportunità per le lavoratrici di prenotare lo screening.

“La conoscenza dei fattori di rischio e delle abitudini per limitare il tumore – spiega il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè – sono alcune delle armi più importanti per combatterlo. Per questo motivo, abbiamo deciso di scendere in campo in stretta sinergia con il dott. Angelo Aliquò, direttore dell’Asp 7, per portare la campagna di sensibilizzazione nelle aziende agricole iblee”.

“Già diverse aziende associate a Confagricoltura – spiega Pirrè – stanno ospitando la campagna e altre lo faranno a breve. Inoltre, la nostra collaborazione con l’Asp, prevede anche la possibilità di ospitare in azienda hub vaccinali. Dopo questa campagna, continueremo a sostenere e ospitare altre iniziative promosse dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa relative alla prevenzione di altre patologie”.

 

 

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

 

 

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Vinitaly, all’edizione della fiera si riflette sul futuro del comparto: degustazioni e incontri business internazionali nello stand di Confagricoltura

Con il taglio del nastro da parte del ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, ha preso il via oggi l’attività di Confagricoltura al Vinitaly Special Edition. Un’edizione autunnale voluta dagli organizzatori per traghettare la manifestazione verso la prossima primavera, con il ritorno del Vinitaly vero e proprio dal 10 al 13 aprile.

 

Lo spazio confederale nel Padiglione 6 – Stand D2 – di VeronaFiere, nella tre giorni di apertura esclusivamente ad operatori del settore e stampa specializzata, ospita incontri con i buyer di diversi Paesi. Oggi è la volta di Canada, Russia, Regno Unito e Nord Europa. Domani toccherà a Francia, Ungheria e Lituania, mentre martedì sarà la volta di Estonia e Romania.

 

La formula è quella del walk-around tasting con protagonisti i vini delle aziende di Confagricoltura di quasi tutta la penisola: spumanti, bianchi e rossi espressione dei vari territori.

 

Nella giornata inaugurale della fiera sono stati resi noti anche i dati, a cura di Nomisma, sul grado di competitività del settore vitivinicolo italiano: conforta il fatto che la filiera pesi per il 17% sull’agroalimentare e che le esportazioni siano in forte ripresa, ma il Covid ha inciso negativamente sulle piccole realtà, che hanno perso in media il 20% di export durante la pandemia.

 

Per il futuro, lo scenario è carico di nuove sfide e opportunità per il settore: i consumi sono in calo e le indicazioni europee spingono in questa direzione; i cambiamenti climatici causano volatilità dei prezzi e la transizione ecologica è un dogma. A fronte di questo quadro in continuo mutamento, è necessario innovare, non solo in termini di agricoltura 4.0, ma anche nella ricerca per aumentare la resistenza delle piante alle minacce del clima e delle nuove patologie.

 

Il mercato, infine, richiede accorpamenti per far crescere la capacità contrattuale e di internazionalizzazione delle piccole realtà, che singolarmente non riescono ad aumentare il portafoglio clienti all’estero. Oggi – è stato ricordato – 20 aziende del vino rappresentano il 40% dell’export: la crescita dimensionale è quindi urgente e necessaria.

 

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Nasce ANGA a Ragusa, l’Organizzazione dei giovani imprenditori di Confagricoltura

Hanno partecipato ai lavori il presidente nazionale e il presidente regionale. L’assemblea di Ragusa ha preso parte al Consiglio Nazionale

Si è tenuta martedì 12 ottobre, presso la sede di Confagricoltura a Ragusa, la partecipata assemblea fondativa di ANGA (Giovani di Confagricoltura). Presenti i massimi rappresentanti a livello nazionale e regionale dell’organizzazione dei giovani imprenditori agricoli italiani: il presidente Francesco Mastrandrea, il vice-presidente Giangiacomo Arditi e il presidente regionale Giovanni Gioia, oltre ai rappresentanti delle varie province siciliane. L’assemblea ha registrato la partecipazione di non pochi giovani provenienti dalle maggiori imprese agricole presenti nell’area iblea associate a Confagricoltura.

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È stata l’occasione per condividere le attività di ANGA che, con la sua azione capillare, contribuisce ai processi decisionali in materia di politiche giovanili in agricoltura a tutti i livelli, nazionale e comunitario. È membro permanente, a Bruxelles, del Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori – CEJA. La mission è formare e sostenere i giovani imprenditori, incentivando un’agricoltura che guarda al futuro, rispettando le tradizioni.

Le attività svolte da Anga, che rappresenta 14.000 giovani aziende italiane, sono: tutela sindacale, formazione professionale e sviluppo delle potenzialità umane, orientamento nel panorama delle opportunità di settore, informazione e aggiornamento sulla normativa riguardante l’imprenditoria giovanile in agricoltura, sostegno e promozione all’internazionalizzazione e alla digitalizzazione nelle imprese, avvicinamento all’innovazione e all’applicazione della ricerca in agricoltura, viaggi studio, scambi e tirocini pratici all’estero. Attive importanti partnership, ad esempio con il Mantova Food&Science Festival e con SDA Bocconi – School of Management.

Assemblea ANGA Ragusa - 12 ottobre

Dopo i saluti del presidente Mastrandrea e del presidente regionale Gioia, l’assemblea di Ragusa ha partecipato, in modalità telematica, alla riunione del Consiglio Nazionale dell’Organizzazione. Alla fine dei lavori, in tanti hanno firmato il modulo di adesione. Nelle prossime settimane ci sarà una nuova riunione della neonata ANGA Ragusa, in cui verranno determinate e rese note le cariche elettive.

“Una partecipazione e una voglia di esserci che fa ben sperare – dichiara il presidente di Confagricoltura, dott. Antonino Pirrè – per il futuro dell’agricoltura iblea, caratterizzata dalla presenza di giovani motivati e portatori di innovazione che guidano imprese importanti per la nostra economia”.

“Nella consapevolezza che essere in campo per ANGA vuol dire farsi portavoce delle esigenze del territorio, di chi si confronta giornalmente con il lavoro e con il mercato, – aggiunge Pirrè – da parte di Confagricoltura Ragusa ci sarà il massimo supporto a questi giovani che, nei nostri uffici, troveranno lo spazio e  gli strumenti di cui necessitano, ad ogni livello”.

 

Ragusa, 14 ottobre 2021

 

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

 

 

 

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