Confagricoltura: bene il Masaf sulla deroga temporanea alla rendicontazione delle spese per il vitivinicolo

Confagricoltura accoglie con favore il decreto firmato dal ministro Lollobrigida che estende ai territori colpiti da peronospora la deroga attualmente prevista in caso di eventi meteorologici avversi verificatisi nella primavera 2023. Deroga che consente di rendicontare più agevolmente la spesa per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti da rendicontare entro il 15 ottobre.

Con la misura, nel caso di aziende colpite da peronospora, si estende la possibilità di accedere alla deroga alla percentuale minima di spesa per la ristrutturazione e la riconversione, che scende dal 30% al 3%.

Si tratta di un intervento richiesto da tempo e con forza da Confagricoltura, sollecitato in particolare per tenere conto delle situazioni molto critiche di alcune regioni del Centro e del Sud Italia che hanno dichiarato l’eccezionale calamità della peronospora nel 2023 e alle quali si applicherà la nuova deroga.

Nel ringraziare il Masaf per l’attenzione a questa problematica, Confagricoltura prosegue la sua attività sindacale per semplificare le regole di accesso e la rendicontazione degli interventi settoriali della PAC relativi al comparto vitivinicolo.

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Agronetwok: acqua risorsa centrale, genera valore aggiunto per 367,5 miliardi di euro. L’impegno di aziende, associazioni e politica

Roma, 6 giugno 2024L’acqua è una risorsa fondamentale per il benessere dell’uomo e del pianeta. Ma non solo, perché per l’economia italiana genera complessivamente un valore aggiunto pari a € 367,5 miliardi di euro nel 2022 (considerando ciclo idrico esteso, impatto indiretto, indotto, gestione in economia e acqua come input produttivo). Un bene fondamentale per circa 1,8 milioni di imprese in Italia, Paese al secondo posto in Europa per prelievi destinati all’agricoltura, subito dopo la Spagna. Il  primario è infatti il primo settore per prelievi idrici (56% nel periodo 2015-2019): consuma mediamente 4.460 metri cubi per ettaro e restituisce acqua per il 93,7%[1].  I dati sono stati diffusi oggi a Roma nell’ambito dell’evento “Water Management nell’agroindustria, per una gestione responsabile delle risorse” promosso da Agronetwork, ConfagricolturaHEINEKEN Italia, alla presenza del sindaco Gualtieri e del commissario nazionale straordinario per la Siccità, Nicola Dall’Acqua.

Il convegno ha messo in luce i risultati raggiunti dall’agroindustria ma anche obiettivi e opportunità da cogliere in un contesto di cambiamento climatico, siccità e perdite idriche, oggi pari a 8,9 miliardi di metri cubi. Solo nel 2022 l’Italia ha registrato perdite nelle reti comunali di distribuzione di acqua potabile per il 42,4% dell’acqua messa in rete: una quantità in grado di soddisfare le esigenze idriche di 43,4 milioni di persone (Istat, 2024).  Fondamentali per questo le risorse del PNRR (900 milioni per la manutenzione della rete di distribuzione), la manutenzione dei grandi invasi vetusti, gli incentivi alle imprese e consorzi per innovare la rete, il recupero dell’acqua piovana, l’uso delle energie rinnovabili, la restituzione dell’acqua all’ambiente.

È importante che imprenditori, esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni possano confrontarsi sull’uso consapevole delle risorse. L’acqua, in particolare, è un bene prezioso e fondamentale per l’agricoltura e il settore agroalimentare, che è un’eccellenza nazionale. – ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto FratinPurtroppo il territorio è minacciato dai cambiamenti climatici e l’acqua è diventata la nuova emergenza. Il mio impegno da Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è di razionalizzare il sistema idrico perché In Italia ci sono 2391 gestori ed è quindi necessario mettere mano anche al sistema irriguo con tecniche che consumano il meno possibile e incrementare il riutilizzo delle acque. Dobbiamo costruire nuove dighe e fare aree di raccolta per l’acqua piovana per rilasciarla nei momenti di siccità ed evitando danni quando piove troppo. Il nostro piano di adattamento al cambiamento climatico indica le azioni necessarie, ben 361, e vanno declinate a seconda delle esigenze dei vari territori. Al G7 di Venaria abbiamo sensibilizzato anche gli altri paesi e per la prima volta il forum si è impegnato a istituire una coalizione sull’acqua. Soltanto attraverso una collaborazione sinergica tra tutti gli attori coinvolti potremo affrontare con successo questa sfida epocale. Il confronto di oggi rappresenta un ottimo punto di partenza per la gestione più responsabile del complesso delle risorse idriche, anche per il settore agroalimentare”.

Per Sara Farnetti, presidente Agronetwork, specialista in Medicina Interna ed esperta in Nutrizione Funzionale: “La sostenibilità è un concetto circolare: quello che fa bene al nostro organismo arreca beneficio anche all’ambiente in cui viviamo. L’acqua è una risorsa vitale per il Pianeta così come lo è per il corpo umano. È bene sapere come utilizzarla”.

La gestione efficiente dell’acqua è un asset irrinunciabile per il settore primario – ha sottolineato il vicepresidente di Confagricoltura, Sandro Gambuzza -. Oggi, infatti, le imprese agricole devono fare fronte a fenomeni climatici estremi: la siccità, da un lato, le alluvioni e le inondazioni, dall’altro. Per questo, infrastrutture irrigue performanti, che consentano stoccaggio e dosaggio dell’acqua e strategie di contrasto alla dispersione, rappresentano una priorità assoluta, a beneficio delle imprese e di tutta la comunità, garantendo vantaggi economici e limitando l’impatto ambientale. In quest’ottica, Confagricoltura da tempo promuove iniziative che puntano all’innovazione, per un’agricoltura sempre più circolare e resiliente”.

In questo quadro le aziende stanno investendo in ricerca e innovazione per sfruttare tutti gli strumenti utili disponibili in grado di mitigare l’impatto del cambiamento climatico sulle proprie attività, anche in vista degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030.  

Tra le best practice illustrate nella giornata, quella di HEINEKEN Italia, primo produttore di birra nel Paese (oltre 7,1 i milioni di ettolitri prodotti nei 4 birrifici sul territorio), che conferma il percorso avviato più di 10 anni fa per il risparmio idrico. Nell’ultimo anno, grazie alle misure di efficientamento messe in atto l’azienda ha tagliato 3,8 milioni di ettolitri di acqua nei suoi 4 birrifici nel 2023 (-13% sul 2022), l’equivalente di 138 piscine olimpioniche. I quattro birrifici di HEINEKEN in Italia si confermano nel 2023 eccellenze green del panorama produttivo del Gruppo in Europa, al primo posto per riduzione dei consumi idrici, e tra i Paesi top sul fronte della riduzione delle emissioni di CO2.  Con 58 birrifici in 22 Paesi, Heineken produce una birra su 5 stappate nel Vecchio continente.  Dall’avvio del proprio percorso nel 2010, il Gruppo ha ridotto del 57% i consumi di acqua per ettolitro di birra prodotta, con totale di 12,8 milioni di ettolitri risparmiati.

Da oltre 10 anni HEINEKEN mette al centro delle sue strategie la sostenibilità, che è una priorità per l’azienda a livello globale – afferma Alfredo Pratolongo, direttore Comunicazione e Affari Istituzionali di Heineken Italia -. I risultati sono frutto di un impegno costante nell’ambito del nostro piano di Sostenibilità “Brew a Better World”. Come Heineken Italia stiamo accelerando per raggiungere entro il 2030 obiettivi ambiziosi: azzerare le emissioni di CO2 in produzione e lavorare sull’efficienza per ridurre i consumi idrici in tutti i nostri birrifici, passando dai circa 3,5 a 2,9 ettolitri di acqua per ettolitro di birra prodotto. Il piano di sostenibilità Brew a Better World agisce su molti ambiti, non solo ambientali, ma anche sociali e di promozione del consumo responsabile. L’obiettivo è quello contribuire in modo attivo alla salvaguardia del mondo in cui viviamo, facendo un uso rispettoso delle risorse che ci offre. Risorse che non sono infinite proprio come l’acqua, che per noi è fondamentale tutelare”.

Per Daniele Rossi, segretario generale di AgronetworkIl quadro emerso oggi segnala quanto il sistema delle imprese agricole e industriali, la ricerca e le autorità competenti siano consapevoli non solo delle esigenze di migliore gestione e di risparmio delle risorse idriche ma anche delle nuove tecnologie che possono essere applicate al water management. Alcune di queste vedono la dimensione europea molto attiva, come bene espresso ad esempio, dalla direttiva sulle acque da riuso. Tuttavia, purtroppo, molte altre soffrono ancora l’assenza di un quadro normativo armonizzato o addirittura inutilmente restrittivo, come nel caso delle T.E.A. Occorre inoltre sensibilizzare ancora di più la catena a valle della produzione agroalimentare e cioè l’Ho.Re.Ca ed i consumatori, affinché il risparmio idrico prodotto a monte non venga successivamente vanificato”.


[1] Fonte: elaborazione dati Luiss Business School su base, WEI Eurostat EIONET, Fondazione Utilitatis (2024); European Court of Auditors (2021); Istat (2024); The European House Ambrosetti (2024)

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Violenza di genere, Confagricoltura Donna: intesa con FIDAPA per prevenzione e contrasto

L’impegno di Confagricoltura Donna contro la violenza di genere si rafforza ancora con l’accordo firmato oggi a Palazzo della Valle con FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari). L’unione fa la forza e l’Associazione che riunisce le imprenditrici agricole confederali è conscia della necessità di azioni concrete, sia attraverso la raccolta fondi, sia con il continuo impegno per sensibilizzare, informare e far riflettere su questa gravissima piaga sociale. Continua, per il quarto anno, la collaborazione con Soroptimist, che quest’anno si arricchisce anche del contributo FIDAPA.

“Lo scopo è quello di rappresentare le imprenditrici agricole, non possiamo però dimenticare le tante donne che soffrono e sono uccise. La violenza va sradicata con forza. Dopo il Covid, il fenomeno è cresciuto anche, purtroppo, nelle fasce adolescenziali. Il nostro obiettivo – sottolinea Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna – è di fare ancora più alleanze, per essere sempre più presenti, anche nelle scuole, coinvolgendo le fasce più giovani e non lasciare soli i centri antiviolenza”.

“La nostra Federazione è da sempre impegnata nella promozione dei diritti delle donne, l’inserimento e il reinserimento occupazionale. Siamo attive nella lotta contro la violenza di genere. Questa collaborazione con Confagricoltura Donna – dichiara Concetta Corallo, presidente FIDAPA – rappresenta un ulteriore passo verso la creazione di una rete femminile di supporto solida ed efficace. Lavoreremo insieme per sensibilizzare e educare le giovani generazioni affinché la violenza venga definitivamente estirpata dalla nostra società”.

Dal 2013 le clementine sono diventate simbolo dell’antiviolenza, dopo l’uccisione di Fabiana Luzzi, studentessa di Corigliano Calabro, accoltellata e poi bruciata viva dal suo fidanzato in un agrumeto della Piana di Sibari.

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Confagricoltura, Giansanti Presidente all’unanimità. “Ripartiamo dai nostri valori”

Eletta la Giunta per il prossimo quadriennio

“Ripartiamo dai valori, dal più alto senso di appartenenza alla nostra storia per continuare il nostro impegno a favore delle imprese agricole. Siamo alla vigilia delle elezioni europee: un’occasione per riportare l’agricoltura al centro dell’UE. Guardiamo avanti, non fermiamoci qui: insieme costruiamo il modello agricolo che ci porta al futuro attraverso il dialogo aperto, l’ascolto, l’attenzione al territorio”.

Così ieri, Massimiliano Giansanti, rieletto all’unanimità alla presidenza di Confagricoltura, si è rivolto all’assemblea che lo ha confermato al vertice della più antica organizzazione professionale agricola per il prossimo quadriennio. Una scelta di continuità, dopo i numerosi traguardi raggiunti sotto la sua guida, nonostante le sfide poste dalla pandemia, dalla conseguente crisi economica, dai conflitti ancora in corso e dall’imperversare del cambiamento climatico.

Il mio impegno, in questi anni, si è concentrato sull’ascolto attento delle imprese agricole e dell’associazione a tutti i livelli, sia locale sia nazionale; e, contemporaneamente, su una visione proiettata oltre confine. Un approccio possibile grazie al supporto della Giunta, del direttore generale Anna Barrile, del Direttivo e dei colleghi dai territori, che ringrazio per il sostegno che continuano a dimostrarmi. La presenza del Capo dello Stato all’assemblea di dicembre e i risultati ottenuti dalla recente assemblea straordinaria a Bruxelles, con l’inclusione delle richieste di Confagricoltura nel documento sulla PAC del ministro Lollobrigida, confermano che stiamo andando nella giusta direzione. Dobbiamo continuare così, con l’obiettivo di costruire filiere agroalimentari sempre più integrate, dinamiche e sostenibili, nelle quali tutti gli attori contribuiscono alla valorizzazione delle eccellenze italiane nel mondo”.

Ascolto e dialogo sono parole che il presidente ha pronunciato più volte alla platea, insieme a innovazione, efficienza, coerenza, governance del capitale umano e rafforzamento delle filiere con “Mediterranea” (alleanza con Unione Italiana Food): questi i principi ispiratori del mandato del presidente Giansanti.

L’assemblea ha anche eletto i nove componenti della Giunta ai quali, nei prossimi giorni, saranno conferite le deleghe. Di seguito i nomi: Luca Brondelli di Brondello, Giordano Emo Capodilista, Lamberto Frescobaldi, Sandro Gambuzza, Nicola Gherardi, Paolo Mele, Filippo Schiavone, Cesare Soldi, Alberto Statti.

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Confagricoltura e xFarm Technologies, con Hubfarm la digitalizzazione raggiungerà un terzo della superficie agricola nazionale

Filo diretto con pubblica amministrazione e snellimento della burocrazia

Un canale diretto con la Pubblica Amministrazione per una gestione pratica e immediata del Fascicolo Aziendale e del quaderno di campagna: questo è solo uno dei servizi offerti da Hubfarm, la piattaforma digitale realizzata da xFarm Technologies con Confagricoltura, che semplifica e snellisce le procedure burocratiche delle imprese agricole.

Il sodalizio tra le due strutture – il leader europeo nello sviluppo di software per l’agricoltura e la Confederazione di aziende agricole più antica d’Italia – opera per digitalizzare oltre 200mila imprese del settore primario, la cui attività corrisponde al 45% della produzione agricola nazionale e occupa circa un terzo della superficie destinata alla coltivazione. Al momento, la piattaforma di xFarm Technologies supporta già 169mila imprese agricole in Italia e, con questa sinergia, si prefigge di ampliare il risultato. Già circa 3mila associati di Confagricoltura, infatti, hanno scelto l’abbonamento a pagamento ai servizi offerti da Hubfarm e xFarm Technologies.

Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura (che ha instaurato una collaborazione strategica con xFarm Technologies), ha dichiarato: “Hubfarm è la naturale evoluzione di un percorso di digitalizzazione diffusa, del quale Confagricoltura è stata pioniera. La Confederazione, già prima promotrice della riforma dell’Agricoltura 4.0, oggi è in prima linea per arrivare a digitalizzare un terzo del territorio agricolo italiano. La digitalizzazione, infatti, è la prima rivoluzione totalmente green del mondo agricolo, non inquinando e supportando il settore nel raggiungimento degli obiettivi di carbon neutrality. Il nostro auspicio è che, oltre a uno strumento di accesso immediato ai servizi della PA, Hubfarm diventi un requisito per l’accesso alla finanza agevolata”.

Matteo Vanotti, CEO di xFarm Technologies, ha aggiunto: “Da anni supportiamo gli agricoltori per cercare di semplificare il loro lavoro, estremamente complesso sotto molti punti di vista. Con Hubfarm abbiamo fatto un passo avanti, arrivando a facilitare ulteriormente la gestione burocratica dell’azienda, grazie all’integrazione coi dati della Pubblica Amministrazione. Questo è un punto particolarmente importante per gli agricoltori italiani, che spesso si trovano sopraffatti dalla burocrazia. Questa collaborazione è strategica sia per i singoli imprenditori agricoli che per le filiere agroalimentari, che potranno operare all’interno di un ecosistema digitale sempre più interconnesso e completo.”

La digitalizzazione delle filiere è un ulteriore pilastro della strategia di sviluppo di Hubfarm per garantire efficientamento, tracciabilità e analisi dei dati alle imprese, con benefici immediati in termini di sostenibilità economica e ambientale.

“Mediterranea”, l’Alleanza siglata da Confagricoltura e Unione Italiana Food per la crescita delle filiere legate alla piramide alimentare italiana, include tra gli obiettivi per un solido sviluppo dell’ecosistema agroalimentare nazionale, l’identificazione di modelli tecnologici che incentivino e tutelino la sostenibilità. Strumenti di Food Management System, come quello ideato da xFarm Technologies con Confagricoltura, sono necessari per una gestione efficiente dell’impresa che agevola la competitività e contribuisce alla crescita di tutta la filiera. xFarm Technologies, Confagricoltura e Mediterranea, tramite Hubfarm, si impegnano a un’implementazione accessibile e rapida della transizione digitale per una sana crescita della produttività nel rispetto dell’ambiente.

La sostenibilità si raggiunge anche tramite l’implementazione di nuove pratiche di Agricoltura Rigenerativa: xFarm Technologies e Confagricoltura hanno già all’attivo un progetto con i Giovani di Confagricoltura – Anga, che mira a diffondere sul territorio l’adozione di queste pratiche.

 

xFarm Technologies

xFarm Technologies è una tech company che punta alla digitalizzazione del settore agroalimentare, fornendo strumenti innovativi che possono affiancare gli imprenditori agricoli e gli stakeholder nella gestione delle loro aziende. xFarm Technologies oggi supporta il lavoro di 380.000 aziende agricole, appartenenti a più di 50 filiere e presenti su 4 milioni di ettari in oltre 100 Paesi del mondo.

 

Hubfarm

Hubfarm è una piattaforma innovativa per condividere informazioni e dati utili alle imprese per supportarli nelle decisioni aziendali, ottimizzando tempo e risorse. Si tratta di un’iniziativa parte di un impegno più ampio a favore della transizione digitale ed ecologica nel settore agricolo, in linea con i piani di sviluppo nazionali ed europei. Confagricoltura si impegna così a fornire alle aziende gli strumenti più aggiornati per affrontare le sfide contemporanee che interessano il comparto agricolo, riconoscendo il digitale come priorità, offrendo soluzioni sempre più all’avanguardia. Hubfarm rappresenta un passo importante verso un’agricoltura efficiente ed ecologicamente sostenibile, aiutando le aziende a costruire il proprio vantaggio competitivo nel mercato, trasferendo loro le migliori tecnologie disponibili.

 

Giovani di Confagricoltura – ANGA

Giovani di Confagricoltura – ANGA è l’associazione di rappresentanza dei 12.000 giovani imprenditori agricoli aderenti a Confagricoltura. Contribuisce ai processi decisionali in materia di politiche giovanili in agricoltura a livello nazionale e comunitario. Promuove e valorizza l’apporto al settore dei giovani imprenditori, naturalmente portati a investire in innovazione e formazione.

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Diga Ragoleto-Dirillo, serve una gestione delle risorse idriche funzionale alle esigenze delle aziende agricole. Confagricoltura ricevuta in Prefettura a Ragusa

L’invaso Ragoleto-Dirillo, che serve il sub comprensorio Acate-Pedalino, è un’infrastruttura essenziale per la sopravvivenza delle aziende agricole dell’area ipparina, soprattutto in un periodo di forte siccità come quello attuale. Infatti, serve circa 1200 aziende, tra cui realtà importanti e strutturate che danno lavoro a migliaia di operai, che si estendono per parecchie migliaia di ettari.

In passato sono stati erogati 3.000.000 mc di acqua, di cui ne venivano utilizzati circa 2.000.000 mc. Adesso, a causa della carenza idrica, alle aziende verranno erogati 600.000 mc, senza considerare la quantità di acqua che si perderà fisiologicamente con l’evaporazione.

All’impianto EniChem, presso cui è presente un dissalatore non in funzione, continueranno ad essere erogati 1.800.000 mc, una quantità importante che potrebbe risultare eccessiva rispetto ai fabbisogni di un impianto che opera a basso regime.

“Siamo molto preoccupati – dichiara il Direttore di Confagricoltura Ragusa, Giovanni Scucces – e riteniamo che occorre mettere in atto una gestione che tenga conto delle reali necessità delle aziende agricole, garantendo le adeguate risorse idriche in base alle disponibilità reali dell’invaso, con un’erogazione che non può essere due decimi rispetto al passato”.

“In data odierna  – aggiunge il Direttore Scucces -, insieme al Presidente Antonino Pirrè, siamo stati ricevuti dal vicario di S.E. il Prefetto, la dott.ssa Rosanna Mallemi, per rappresentare le ragioni degli imprenditori agricoli ipparini e chiedere una gestione più razionale e funzionale”.

“Da parte della Prefettura – conclude Scucces – abbiamo registrato, in un clima di dialogo costruttivo e cordiale, una grande sensibilità sul tema. Siamo certi che l’Ufficio Territoriale del Governo saprà porre in essere, in tempi ristretti, gli opportuni interventi risolutivi a questo gravissimo problema che rischia di far restare le aziende agricole, letteralmente, senz’acqua”.

Ragusa, 21 maggio 2024

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

Tessera Odg n. 161773

b.lorefice@confagricolturagusa.it

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Elezioni europee, Confagricoltura: il nuovo Parlamento dovrà rivedere il Green Deal

La campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo deve ancora entrare nel vivo, ma il sistema delle imprese italiane, dall’agricoltura all’industria, ha già lanciato un messaggio assolutamente chiaro e univoco in vista della nuova legislatura. In sintesi: l’obiettivo strategico della neutralità climatica non è in discussione, ma vanno radicalmente cambiate le modalità operative del Green Deal. I fatti hanno dimostrato che la via del fondamentalismo genera forti contrapposizioni e non arriva da nessuna parte.  L’alternativa è rappresentata dagli investimenti per la diffusione delle innovazioni tecnologiche. Le imprese vanno messe nelle condizioni migliori per raggiungere gli obiettivi fissati in materia di sostenibilità ecologica.

Dopo le elezioni, l’attenzione sarà anche rivolta al rapporto curato da Mario Draghi sul rilancio della competitività del sistema produttivo europeo e alle indicazioni del gruppo di lavoro incaricato dall’Esecutivo UE di riflettere sul futuro dell’agricoltura. Per tratteggiare le prospettive della nuova legislatura, secondo Confagricoltura, saranno importanti le decisioni che matureranno su alcuni dossier rimasti in sospeso.  E’ il caso dell’intesa raggiunta sulla nuova normativa per il ripristino della natura, fermata in dirittura d’arrivo dal Consiglio, per il possibile impatto restrittivo sul potenziale produttivo agricolo. Inoltre, è in programma la presentazione di un nuovo progetto legislativo sui fitofarmaci, dopo il ritiro formale della proposta che prevedeva di ridurre l’utilizzo del 50% in media entro il 2030.  Attesa anche la revisione della normativa sulle emissioni industriali che si estende anche al comparto agricolo. Di recente, sono stati resi più pesanti e onerosi gli obblighi a carico degli allevamenti di suini e avicoli.  Va poi raggiunta l’intesa per inquadrare le tecniche di evoluzione assistita (TEA) nell’ordinamento dell’Unione.

Resta il fatto, evidenzia Confagricoltura, che le iniziative della UE per la lotta al cambiamento climatico devono essere inquadrate nel contesto globale. Stando ai dati della Commissione, le emissioni inquinanti dell’Unione incidono solo per il 7% sul totale mondiale. Le emissioni dell’intero settore agricolo pesano per meno del 12% su quelle complessive dell’Unione. Di recente, un gruppo di fisici dell’atmosfera dell’Università di Oxford ha pubblicato alcuni studi dai quali risulta che, distinguendo tra inquinanti climatici a vita breve e lunga e tenendo conto dell’assorbimento al suolo del carbonio, l’incidenza del settore agricolo sul totale dell’UE scenderebbe sotto i cinque punti percentuali.  La discussione è aperta.

Intanto, conclude Confagricoltura, nell’ultimo rapporto sulle emissioni di gas serra in Italia curato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) è stato evidenziato che l’impatto dell’agricoltura sul totale nazionale è diminuito di quasi il 19 per cento.  Migliorare la sostenibilità ambientale è dunque possibile. Anche senza divieti e irrealistiche imposizioni a carico delle imprese.

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Taglio del nastro per l’ottava edizione del Food&Science Festival. Interviene in collegamento del ministro Francesco Lollobrigida

 17 maggio 2024. Dal palco del Teatro Bibiena si è ufficialmente aperto il Food&Science Festival, che fino a domenica 19 renderà Mantova il centro del dialogo sugli Intrecci tra agricoltura, cibo e scienza. Promossa da Confagricoltura Mantova, ideata da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzata da Mantova Agricola, la tre giorni mantovana aggiunge un ulteriore tassello, l’ottavo, in direzione della promozione di quell’approfondimento aperto, scientificamente accurato e inclusivo intorno al settore primario e alle sue innovazioni – l’ultima, su tutti i giornali, quella del trapianto di un riso geneticamente modificato con le nuove tecniche di editing genomico – di cui è pioniera e che dal 2017 continua a sviluppare coinvolgendo ogni anno scienziati, esperti di settore, esponenti delle istituzioni, , divulgatorie professionisti nazionali e internazionali.

A partecipare all’inaugurazione dell’edizione 2024 anche il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, in collegamento video, in dialogo con il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, moderati dal direttore de “Il Foglio” Claudio Cerasa.

Abbiamo la possibilità di superare gli squilibri di mercato facendo sintesi sugli obiettivi che ci poniamo – ha dichiarato Giansanti – Per questo dobbiamo costruire modello agricolo per i prossimi vent’anni, tutti insieme, basandoci su innovazione, digitalizzazione, capacità di vincere lo stress causato dal cambiamento climatico” ha proseguito, evidenziando poi il ruolo del Festival come motore di innovazione e dialogo. “Sono soddisfatto che a Mantova abbia dato il via a una nuova visione di agricoltura con il Food&Science Festival, a cui non sono mai mancato. E la sperimentazione del riso a Pavia dimostra che la Lombardia sia all’avanguardia da questo punto di vista”.

Come da tradizione, sul palco per i saluti di apertura e il taglio del nastro, presentati da Alberto Agliotti (FRAME-Divagazioni scientifiche). il presidente di Confagricoltura Mantova Alberto Cortesi, che ha espresso grande soddisfazione per la strada percorsa dalla manifestazione, ormai un punto di riferimento e un unicum in Italia, l’Assessore all’Agricoltura, alla Sovranità Alimentare e alle Foreste di Regione Lombardia Alessandro Beduschi, che in più occasioni ha raccontato di come il Food&Science Festival abbia dato un impulso al progresso e alle tecnologie in campo agricolo, proprio a partire dall’uso delle TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita), e il Sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, sostenitore del Festival fin dalla prima edizione, da sempre convinto del valore scientifico e culturale rivestito per la città e il territorio tutto.

Tra i momenti in scaletta, la consegna del Premio “Agricoltura Mantovana” a Deborah Piovan, Presidente della Federazione Nazionale Proteoleginose di Confagricoltura, presentata da Beatrice Mautino (FRAME-Divagazioni scientifiche) che sul palco, proprio con l’occasione dell’avvio della sperimentazione delle TEA in Italia, ha ripercorso gli intrecci sviluppati in questi otto anni di Festival sul tema tra agricoltori, scienziati e divulgatori, che insieme hanno contribuito, e continueranno a farlo, a costruire un dialogo positivo e costruttivo attorno a questo e altri temi di interesse e attualità.

Infine, il panel a più voci tra Caterina Avanza (Responsabile agricoltura per Azione), Angelo Ciocca (Europarlamentare per Lega), Michele Antonio Fino, (professore associato di Fondamenti del Diritto Europeo nell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo), Carlo Fidanza (Europarlamentare Fratelli d’Italia), Silvia Fregolent (Senatrice Italia Viva, capogruppo commissione Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica) e Irene Tinagli (Presidente della Commissione Problemi Economici e Monetari del Parlamento Europeo, vicesegretaria vicaria del Partito Democratico), moderati da Emiliano Audisio (FRAME-Divagazioni scientifiche) a confronto sulle politiche agricole e il futuro del settore nel contesto europeo.

Dopo l’inaugurazione di oggi, interrotta per qualche minuto dalle proteste di alcuni componenti di associazioni animaliste, domani il Festival entra nel vivo degli oltre 140 appuntamenti – tra cui quello con Vittoria Brambilla, botanica all’università degli Studi di Milano, a capo del team che ha ottenuto la nuova varietà di riso, Federico Radice FossatiMario Pezzotti e Oana Dima, executive manager dell’EU-SAGE, il network che raccoglie gli scienziati per l’editing di più di 100 istituzioni europee – in cui esplorare scienza e cibo attraverso le lenti della tecnologia, dell’ambiente, della ricerca, della produzione alimentare e non solo: dialoghi, conferenze, laboratori, mostre, degustazioni, spettacoli, panel a più voci e visite guidate per continuare ad approfondire la scienza che è alla base e gira intorno all’alimentazione.

Il Festival è promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola. Si avvale di Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di MantovaSIGA – Società Italiana di Genetica Agraria, Camera di Commercio di Mantova, Confcommercio Mantova, Confesercenti della Lombardia Orientale (che supporta il Festival attraverso convenzioni ad hoc), Fondazione Banca Agricola Mantovana, Fondazione BPA Poggio Rusco e Politecnico di Milano come partner istituzionali. Main partner sono Syngenta, Gruppo Tea, Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano e Consorzio Tutela Grana Padano; sponsor sono UniCredit, Levoni, Granarolo, Agrofarma – Federchimica e Aispec – Federchimica, Inalca, Assoprol-Costa d’Oro. Sponsor tecnici Gruppo Saviola, De Simoni, Mynet, Cucina da Manuale, Gruppo Bossoni e Agricar. Media partner Gruppo editoriale Athesis, AgroNotizie, Rai Radio 3, Radio Pico eAffari Italiani.

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Due medaglie al World Liqueur Awards 2024 a Londra per il liquore ragusano ULIBBO: le congratulazioni di Confagricoltura

Confagricoltura Ragusa esprime grande soddisfazione per il successo di ULIBBO, il liquore ragusano di Ulivo e Carrubo prodotto dalla società agricola Verso le Origini, che ha conquistato due medaglie d’argento ai World Liqueur Awards a Londra.

ULIBBO si è classificato come secondo miglior liquore al mondo nelle categorie “Liquori alle Erbe” e “Liquori Digestivi“, ottenendo così due prestigiosi riconoscimenti internazionali che si aggiungono alla lunga lista di premi già vinti dal distillato 100% made in Ragusa, realizzato seguendo un’antica ricetta di famiglia, con l’infusione di due alberi iconici delle nostre campagne: l’Ulivo e il Carrubo appunto.

Questi ulteriori prestigiosi attestati, che si aggiungono a una lunga lista di premi ottenuti, arriva dopo le intense giornate di Cibus a Parma, durante le quali ULIBBO ha letteralmente conquistato i numerosi visitatori che hanno affollato lo stand di Confagricoltura.

“Siamo orgogliosi di questo ennesimo successo di ULIBBO, sempre più ambasciatore nel mondo dell’eccellenza e della qualità dei prodotti agroalimentari del nostro territorio”, dichiara il Presidente di Confagricoltura Ragusa, Dott. Antonino Pirrè. “Questo premio – aggiunge – è il risultato di un lavoro costante e di una grande passione per la nostra terra e le sue tradizioni, che Verso le Origini porta avanti con impegno e dedizione. A Edy Anzaldo e a Roberto Floridia, componenti della grande famiglia di Confagricoltura Ragusa, le più sincere e sentite congratulazioni da parte nostra, nella certezza che continueranno, con il loro lavoro e il loro impegno, a promuovere l’immagine della Sicilia e della provincia di Ragusa nel mondo.”

Ragusa, 16 maggio 2024

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Grano duro, nel 2024 attese in Italia 3,5 milioni di tonnellate (- 8%). Previsioni al rialzo nei Paesi extra-UE, Canada + 40%

Sono i dati emersi dai Durum Days di Foggia, il consueto appuntamento internazionale con tutti i principali protagonisti del comparto. Per Confagricoltura, presente il componente della Giunta nazionale Filippo Schiavone

16 maggio 2024 – Nel 2024 la produzione nazionale di grano duro dovrebbe attestarsi, secondo le previsioni del CREA, intorno alle 3,5 milioni di tonnellate, con un decremento del 10-15% rispetto alla media di lungo periodo e un calo dell’8% su base annua. Ad incidere in maniera significativa sul calo produttivo, oltre alla riduzione della superficie coltivata e alle difficoltà legate alle tensioni internazionali, sono state le condizioni climatiche sfavorevoli, che hanno interessato principalmente l’areale meridionale di coltivazione; molto complicata, infatti, è la situazione della Sicilia, soprattutto se confrontata con la produzione dello scorso anno, così come quella della Puglia e della Basilicata, il cui potenziale produttivo è stato in parte compromesso. In tutto il resto delle regioni italiane, invece, le condizioni della coltura sono ottime e le stime produttive risultano molto buone. In queste aree l’unica incognita è legata all’andamento meteorologico delle prossime settimane, che potrebbe compromettere lo stato fitosanitario della coltura.

È quanto è emerso da una prima analisi sulle previsioni della produzione di grano duro attesa in Italia e nel mondo presentate oggi alla Camera di Commercio di Foggia, nell’ambito dell’edizione 2024 dei Durum Days, l’evento internazionale organizzato dai principali protagonisti del comparto, a poco meno di un mese dall’inizio delle operazioni di raccolta nei campi. L’iniziativa è organizzata e promossa da Assosementi, Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri, Fedagripesca Confcooperative, Compag, Italmopa e Unione Italiana Food, con il patrocinio della Siga (Società Italiana Genetica Agraria), la collaborazione del Crea e la partecipazione tra i relatori di Areté e ICG (International Grains Council) e degli sponsor Basf e Corteva.

Rispetto al quadro internazionale sulle produzioni mondiali di grano, delineato dagli analisti di Areté, dopo il calo dello scorso anno, le produzioni di grano duro a livello mondiale quest’anno sono globalmente viste in ripresa, con aumenti nell’ordine del 10%, grazie alle maggiori produzioni di importanti paesi esportatori: Canada (+40%), Stati Uniti (+25%), Russia (+20%), Turchia (+5%). Si tratta di aumenti che contribuiranno a incrementare le scorte finali di grano duro a livello globale per valori anche superiori all’8-10%, percentuale che rappresenta il dato di consenso degli analisti. Le scorte finali resteranno tuttavia lontane dalle medie di lungo periodo. Tale contesto spiega bene le ragioni per cui i prezzi si manterranno lontani dai picchi registrati nelle ultime campagne, pur restando a valori storicamente alti.

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