Protocollo d’intesa tra Confagricoltura Ragusa e l’Ordine dei Commercialisti a sostegno delle imprese agricole in crisi

Martedì 5 dicembre alle ore 12.00, presso la sede di Confagricoltura a Ragusa, in via Spampinato n.7 , si terrà un’importante conferenza stampa in cui verrà presentato alla stampa il protocollo d’intesa tra Confagricoltura Ragusa e l’Organismo di Composizione della Crisi dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Ragusa. Il protocollo prevede un nuovo prezioso servizio in favore degli associati per la gestione e la risoluzione delle situazioni di crisi che interessano le imprese agricole, intervenendo sulla continuità della gestione, la conservazione dell’integrità dell’azienda e sugli effetti positivi dell’esdebitazione.

Vista l’importanza del tema, si invitano le testate d’informazione a partecipare alla conferenza stampa.

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“La Pac rimanga europea, rinazionalizzare è passo indietro”: vertice di Confagricoltura a Bruxelles

Ieri vertice straordinario della giunta di Confagricoltura a Bruxelles sul futuro della Pac, in occasione della presentazione della ‘comunicazione’ del commissario Hogan (a cui i componenti dell’esecutivo hanno partecipato), quindi una serie di incontri istituzionali a livello europeo.

È iniziato un percorso importante che condurrà alla riforma della PAC per il ‘post 2020’ e che ci deve vedere parte attiva – ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti -. Si tratta di una riforma importante, che è fondamentale per le nostre imprese. Vogliamo che, quella futura, sia un’evoluzione dell’attuale politica agricola comune e non una rivoluzione”.

La Pac oggi è stata migliorata con il pacchetto ‘Omnibus’ che si approverà entro dicembre”,  ha proseguito Giansanti. “Ora bisogna intervenire per semplificarla, renderla più adatta a gestire le sempre più ricorrenti crisi economiche dovute ad un mercato instabile che rischia di ridurre la fiducia degli operatori delle filiere”.

Ad avviso della giunta di Confagricoltura non vanno modificati gli obiettivi – che in primis devono contemplare un reddito degli imprenditori agricoli equo e stabile – ma piuttosto gli strumenti, che devono essere adattati alle mutate condizioni in cui operano gli agricoltori della UE. Occorrono un bilancio e risorse adeguati, anche tenendo conto della difficile partita del negoziato sulla Brexit e delle maggiori sfide e politiche che l’UE deve fronteggiare. Non è possibile che i capitoli finanziari agricoli siano sacrificati sull’altare di queste esigenze.

Bisogna evitare che si discrimini tra le imprese”, ha poi dichiarato il presidente di Confagricoltura. “La ‘comunicazione’ della Commissione enfatizza l’utilizzo di plafonamento (livellamento) dei pagamenti e degressività, con tagli alle aziende di maggiori dimensioni. Questo è un aspetto politico sul quale sicuramente dobbiamo intervenire, per evitare che si penalizzino realtà rilevanti del nostro sistema agricolo”.

Confagricoltura, così come aveva fatto il think tank ‘Farm Europe’ (a cui aderisce), ha reagito con forza al percorso di ‘rinazionalizzazione’ paventato nella ‘comunicazione’ di Hogan. “Va definito un insieme di regole da applicare allo stesso modo nei 28 Stati dell’Unione – ha osservato il presidente Giansanti – . Servono uniformità e coesione e non fughe in avanti o indietro dei vari Stati membri. La Pac deve rimanere un pilastro comune e condiviso sia in termini di risorse che di indirizzi politici”.

Nell’interesse delle nostre imprese chiediamo energicamente che la Pac per il post 2020 continui ad essere europea – ha concluso la giunta di Confagricoltura -. Vogliamo però che si riduca la burocrazia”.

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Sviluppo Rurale Sicilia, uscite le graduatorie per i fondi alle imprese agricole: 30 giorni per chiedere il riesame

Sono state pubblicate le graduatorie per il bando della Sottomisura 4.1 del programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2014-2020, a sostegno degli investimenti nelle aziende agricole. Una vera e propria boccata d’ossigeno per tutti quegli agricoltori che intendono sfruttare questo aiuto per migliorare la propria attività, sia nelle modalità di produzione che nelle attrezzature utilizzate, potendo così raggiungere alti livelli di efficienza e redditività.
A fronte della gran quantitità di domande presentate, soltanto 1.239 sono state ammesse, mentre 252 sono state scartate per non aver rispettato i criteri di ammissione, 51 per irregolarità nella documentazione, 1.032 per irregolarità che impediscono di rientrare nel regime finanziabile. Rimangono fuori metà delle aziende che si erano candidate a ricevere i fondi (complessivamene 100 milioni di euro).

Il decreto prevede che, entro i successivi 30 giorni dalla data di pubblicazione degli elenchi provvisori, si potrà richiedere agli ispettorati dell’agricoltura il riesame del punteggio attribuito, nonché la verifica delle condizioni di esclusione, di non ricevibilità o non ammissibilità della domanda di sostegno, in modo da poter far valere le proprie ragioni nel caso in cui la graduatoria non rispecchi il valore della proposta progettuale presentata.

La sottomisura 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” ha come obiettivo l’ammodernamento del sistema produttivo agricolo ed agroalimentare attraverso un sostegno per le imprese agricole che realizzano investimenti volti al miglioramento del rendimento globale e al riposizionamento delle stesse sui mercati.

Con l’attuazione della sottomisura si intende sostenere il processo di ristrutturazione aziendale attraverso l’ampliamento della dimensione economica, l’introduzione di nuove tecnologie ed innovazioni, favorire la concentrazione dell’offerta, incentivare interventi di integrazione, sia orizzontale che verticale, finalizzati ad aumentare il valore aggiunto delle produzioni ed il reddito dei produttori.

I fondi possono essere utilizzati per migliorare la qualità dei prodotti agricoli e zootecnici, anche attraverso la diversificazione degli ordinamenti colturali e delle produzioni agricole, anche verso settori non alimentari.

Per la predisposizione dell’elenco regionale delle istanze ammissibili al finanziamento si è tenuto conto del punteggio complessivo conseguito dalle singole iniziative progettuali, considerando anche il punteggio auto-attribuito, per il quale il richiedente ha compilato e sottoscritto la scheda tecnica di auto-valutazione riportante le priorità, i criteri e i relativi punteggi, a cui vanno allegati la documentazione comprovante il possesso dei requisiti.

Il bando rientra nelle politiche dell’Unione Europea, ha istituito un sostegno a favore dello sviluppo rurale, e in attuazione di quanto disposto dalle istituzioni comunitarie, a seguire l’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea ha predisposto il ‘Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sicilia–Psr Sicilia 2014/2020’. Nel Psr approvato sono indicate le priorità e le strategie di intervento, gli obiettivi specifici e le focus area a cui questi si ricollegano, il piano finanziario e la descrizione delle misure, sottomisure e tipologie di intervento prescelte per attuare la strategia regionale di Sviluppo Rurale nel periodo 2014/2020.

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Agricoltura sociale: a Modica l’orto urbano che rende più sani e più buoni

A Modica è partito con grande entusiamo il progetto dell’orto urbano Melvin Jones. Comprare frutta e verdura di stagione, oltre a rendere più belli e più sani, in questo caso rende anche più buoni.

Prodotti a km zero, biologici e naturali per sostenere l’agricoltura sociale: acquistando i prodotti dell’orto sociale Melvin Jones si aiutano infatti i ragazzi dell’associazione Anffas onlus di Modica e della Onlus “Oltre le frontiere” (ANOLF), in collaborazione con Legambiente, la Cooperativa “Alberto Portogallo” ed il Lions Club di Modica, fattosi promotore dell’iniziativa.

L’orto si trova in via Emanuele Sulsenti (zona Michelica) e vi vengono coltivate ben quattro diverse tipologie di pomodoro (dal ciliegino ai pomodori da insalata), melanzane, cipolle di tropea, peperoni e zucchine.

I prodotti possono essere acquistati tutti i mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30 oppure visitando direttamente l’orto. L’occasione per fare una visita ai ragazzi che lavorano. Si può sostenere il progetto anche adottando un filare, contattando i numeri: 0932 762877 – 3333496252, scrivendo una mail all’indirizzo info@anffasmodica.it o tramite i profili Facebook e Twitter dell’Anffas di Modica.

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Certificati antimafia, l’allarme di Confagricoltura: bloccati fondi Ue per un milione di aziende agricole

Le certificazioni antimafia richieste agli agricoltori che beneficiano di fondi europei rischiano di paralizzare in modo grave il settore. A lanciare l’allarme Confagricoltura, preoccupata per la mole di carico burocratico aggiuntivo che può bloccare il sistema degli organismi pagatori in una fase in cui, finalmente, stanno operando in modo solerte ed efficace.

La richiesta della documentazione antimafia sui terreni che usufruiscono dei contributi comunitari, avviata lo scorso 20 novembre per circa un milione di aziende agricole, “vanifica totalmente l’impegno profuso dal governo per rendere più efficiente il sistema di gestione delle risorse europee” – spiega Confagricoltura – con effetti anche sulle prefetture “chiamate a gestire una mole enorme di documenti“.

Confagricoltura invita il governo ad intervenire in tempi celeri. “Ci attendevamo” – sottolinea Confagricoltura – “provvedimenti nel DL Fiscale all’esame della Camera, ma la norma introdotta nel maxiemendamento riguarda solo le piccole imprese che ricevono fondi europei entro i 5mila euro. Così non si risolve il problema per le imprese più produttive e competitive“.

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Il direttivo nazionale della FIIAF incontra il presidente di Confagricoltura: il report del dott. Ignazio Nicastro

Martedì 21 novembre si è tenuto in Roma il Consiglio Direttivo della FIIAF (Federazione Italiana Impresa Agricola Familiare) facente parte di Confagricoltura. Tra gli altri, presente il dott. Ignazio Nicastro, vice-presidente di Confagricoltura Ragusa, in qualità di componente del direttivo nazionale.

Nel corso della seduta, oltre a procedere con i punti dellʼordine del giorno, il direttivo ha avuto un proficuo incontro con il presidente Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il quale ha augurato buon lavoro e spronato ad andare avanti con progetti futuri della FIIAF, tra i quali il progetto di promozione delle attività della stessa nelle scuole italiane.

Il direttivo ha poi ascoltato una relazione del Dott. Buso (funzionario Confagricoltura, responsabile dei rapporti con il Parlamento) che ha illustrato le principali novità previste nella prossima Legge di Stabilità inerenti il settore agricolo.

Si è inoltre affrontato lʼargomento spinoso della recente norma sulla certificazione antimafia che diventa obbligatoria per le aziende agricole che, di fatto, sta bloccando i pagamenti PAC ed intasando le prefetture. “Il Dott. Buso – spiega il dott. Ignazio Nicastro – ci ha riferito che Confagricoltura ha  chiesto il differimento di 1 anno dell’entrata in vigore della norma, in modo tale da concedere alle imprese il tempo necessario per adeguarsi alla nuova stringente normativa”.

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Sosteniamo la cooperativa Terra Iblea al concorso nazionale “Coltiviamo Agricoltura Sociale”

Il  29 novembre è l’ultimo giorno utile per votare online i progetti che partecipano al bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, organizzato da Confagricoltura e Onlus Senior-L’Età della Saggezza, in collaborazione con Rete delle Fattorie Sociali, Intesa Sanpaolo, Università di Roma Tor Vergata, con l’obiettivo di incentivare l’agricoltura sociale, favorendo e accompagnando lo sviluppo di attività imprenditoriali in grado di coniugare sostenibilità e innovazione.

Il concorso, alla sua seconda edizione, ha incrementato la dotazione finanziaria, aumentando il numero dei premi, che sono passati da uno a tre: ognuno da 40 mila euro per un totale di 120 mila (di cui uno destinato alle aree colpite dal terremoto). E poiché l’agricoltura ha bisogno di imprenditori sempre più specializzati e preparati, oltre al premio in denaro, saranno destinate ai vincitori tre borse di studio per partecipare al ‘Master di Agricoltura Sociale’ presso l’Università di Roma Tor Vergata.

Cento i progetti presentati alla scadenza del 15 ottobre: 89 di carattere nazionale e 11 riguardanti le zone terremotate, provenienti da tutte le regioni d’Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Con Lazio, Lombardia e Campania al vertice della classifica per maggior numero di progetti (rispettivamente con 14, 13 e 10). Molteplici gli ambiti presi in esame, che spaziano dall’inserimento di persone con disabilità, all’educazione ambientale e alimentare, fino alla salvaguardia della biodiversità.

sosteniamo terra iblea

COME VOTARE

I progetti presentati sono stati inseriti, in ordine alfabetico e corredati da un breve abstract e foto, sulla piattaforma internet dedicata www.coltiviamoagricolturasociale.it e in questi giorni possono essere votati dal pubblico. Per votare occorre registrarsi sulla piattaforma nella pagina iniziale, cliccare su “iscriviti”, compilare la griglia e inviare. Arriva quindi un link di verifica che, con clic, vi riporta in “home”. Qui, nella sezione “accedi” occorre confermare mail e password. A questo punto si può votare il progetto prescelto.

Le trenta proposte che avranno raccolto il maggior gradimento passeranno al vaglio di una commissione di esperti per la selezione definitiva. I progetti destinata alle zone colpite dal sisma andranno direttamente alla valutazione della commissione.

Entro la metà di dicembre si conosceranno i tre progetti vincitori, che dovranno essere realizzati entro ottobre 2018. L’importo dei premi sarà erogato in tre tranche; buona parte sarà messa a disposizione subito per consentire alle iniziative una rapida operatività.

Tra i progetti selezionati per il concorso c’è anche la Cooperativa Terra Iblea di Ragusa, impegnata nei reinserimento lavorativo i disabili mentali. Una storia che merita di essere raccontata e conosciuta. Un gruppo di ragazzi inseriti in una comunità-alloggio in cui lavorano nei campi, nella cucina e nella sala del ristorante, dove vengono cucinati i frutti del loro lavoro nei campi. Un progetto che parte nel novembre 2011, grazie alla generosità della famiglia Ottaviano Bruno che ha concesso in comodato d’uso gratuito un ampio podere di 21 ettari in contrada Cillone Lusìa, lungo la vecchia statale che collega Ragusa e Modica.

La ratio principale della progetto della cooperativa Terra Iblea è incentivare e ottimizzare il processo di riqualificazione e di inserimento di ragazzi speciali in un contesto societario. Infatti sono soci della cooperativa, hanno un assetto proprietario e una modalità con la quale ci si garantisce l’un l’altro nella forma d’investimento che ognuno ha realizzato. Da qualche giorno, inoltre, è partito un nuovo progetto, approvato dalla Fondazione “Con il Sud”, che ha premiato l’idea di Terra Iblea del Sud Italia: l’unico progetto che è passato in provincia di Ragusa e che trova coinvolti partner istituzionali dei processi sia di natura sanitaria sia di natura socio-assistenziale, per poter continuare a continuare.

“È uno dei progetti sull’agricoltura sociale che non dà reddito, ma è un’agricoltura che dà una ricchezza incredibile al territorio, valorizzazione un territorio bellissimo coinvolgendo e impegnando socialmente soggetti che hanno difficoltà. Lavorare per queste persone significa rinascere e la loro realizzazione ha una valenza sociale incredibile”, dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa Antonino Pirrè. Infatti, come dichiara Emanuele Avola, uno dei ragazzi della cooperativa: “Alzarsi la mattina presto vuol dire avere un risultato da portare a compimento. E  questo ci fa sentire parte della società delle persone normali”.

Sosteniamo i ragazzi di Terra Iblea (e il loro progetto di vera inclusione sociale partendo dall’agricoltura) votandoli al concorso “Coltiviamo Agricoltura Sociale”. Bastano pochi minuti.

Per conoscere meglio la cooperativa Terra Iblea date un’occhiata al  video seguente prodotto da Confagricoltura Ragusa.

https://www.youtube.com/watch?v=bOjixwPqCMI&sns=em

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Agricoltura in Sicilia: i dati del rapporto 2017 del Coreras

La fotografia dell’agricoltura siciliana, tra potenzialità inespresse e performance esemplari, con i numeri pubblicati nel rapporto 2017 del Consorzio Regionale per la Ricerca Applicata e la Sperimentazione.

MARCHI DOP IGP

La Sicilia è regione di eccellenza per le produzioni tipiche e di qualità annoverando ben 69 prodotti agroalimentari a marchio comunitario DOP/IGP

VINO E VITE

È la regione con la maggiore superficie coltivata a vite del Paese: con circa il 17% della SAU nazionale.
Nel 2016 la superficie investita ad uva da vino è stata pari a 106.000 Ha.

OLIO

Nel settore dell’olio la Sicilia è terzo produttore italiano dopo la Puglia e la Calabria, con i suoi 140.000 Ha di uliveti pari al 13% del dato nazionale: Di questi, ben 16.000 Ha sono in bio.

AGRUMI

Nel comparto agrumicolo la Sicilia guadagna il primo posto delle regioni italiane con 70.000 Ha di superficie in produzione pari al 58 % del dato nazionale. Di questi, ben 19.124 ha sono in bio.

OCCUPAZIONE

In termini occupazionali l’agricoltura siciliana assorbe oltre 26 milioni di giornate lavorative con 105.000 occupati, collocandosi al secondo posto dopo la Puglia.

INDUSTRIE ALIMENTARI

Anche nel settore della trasformazione la Sicilia si colloca ai primi posti in Italia per numero di industrie alimentari: sono 7.321 quelle attive nel 2016 rappresentando il 12% del totale nazionale.

ZOOTECNIA

Nel settore zootecnico aumentano nell’ultimo decennio le aziende, in controtendenza rispetto al dato nazionale e aumenta pure il numero di capi allevati per azienda. Nel comparto ovino la Sicilia, con i suoi 735.000 capi, è il secondo produttore in Italia di latte e formaggi, dopo la Sardegna.

VALORE DEL COMPARTO

Il valore complessivo della produzione agricola in Sicilia nell’anno 2015 è stato di 4 miliardi e 685 milioni di euro.
La Sicilia è la regione italiana che possiede la maggiore Superficie Agricola Utilizzata (SAU), pari ad 1.387.520,77 Ha che equivalgono al 10,8% della SAU nazionale. In termini di numero di aziende agricole è seconda solo alla Puglia, annoverando 219.677 aziende che equivalgono al 13,6% del dato nazionale. La dimensione aziendale media è di 6,3 Ha.

BIOLOGICO

Nel settore del biologico è la prima regione italiana sia per numero di operatori (11.326 aziende pari al 18,9% del dato nazionale) che per SAU (345.071 Ha pari al 23,1% del dato nazionale).

Fonte: Rapporto Coreras 2017

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Al via campagna del Ministero delle Politiche Agricole per incentivare le polizze multirischio

A partire dal prossimo anno il Ministero delle Politiche Agricole avvierà una campagna di comunicazione volta ad incentivare gli agricoltori a sottoscrivere polizze multirischio. L’azione del Ministero sarà rivolta innanzitutto all’aumento del numero assoluto di assicurati e, inoltre, a colmare il divario tra Nord e Sud su questo tema. L’annuncio è arrivato dallo stesso Ministero durante i lavori del V° Forum promosso da Asnacodi, l’associazione che raggruppa i consorzi di difesa, dedicato quest’anno a cambiamenti climatici e alla  variabilità dei rischi in agricoltura.

La campagna di sensibilizzazione si è resa necessaria dopo la lettura degli ultimi dati sulle assicurazioni che necessitano di rilancio, dopo il crollo del 20% in termini di contratti sottoscritti e la “perdita” del 10% di imprese assicurate negli ultimi due anni. Nel 2018 dovrà esserci una sorta di ripartenza per la gestione del rischio in agricoltura, anche alla luce dei troppi eventi estremi che si sono verificati nel corso del 2017.

Anche le nuove norma varate dall’Unione Europea (che fanno scendere la soglia del danno per le polizze ammesse ad agevolazioni dal 30% al 20%) vanno nella direzione di aumentare il numero di imprese assicurate. Questo permetterà nella prossima campagna di intercettare la crescente sensibilità degli agricoltori circa le opportunità di assicurarsi. Considerando anche i dati della Commissione Europea secondo i quali gli eventi estremi causati dai cambiamenti climatici potrebbero aumentare anche del 500% per la fine del secolo, obbligando, sempre più, a ricorrere a polizze sempre più multirischio e a copertura di tutti i terreni.

Il Forum ha inoltre messo in primo piano durante i lavori il tema dell’innovazione, per illustrare che le nuove tecnologie di monitoraggio oggi permettono sempre di più di tenere sotto controllo sia le produzioni sia i danni, aiutando gli agricoltori a razionalizzare l’uso dell’acqua così come fornendo informazioni utili in caso di possibili danni da maltempo.

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“Tra bere e mangiare c’è di mezzo la nostra Terra”: a Giarre l’Expo Food and Wine delle eccellenze siciliane

Tutto pronto per la IV edizione di Expo Food and Wine, la kermesse enogastronomica che punta alla promozione delle produzioni siciliane e valorizza la qualità, gli incontri e il business, che si terrà a Giarre dal 17 al 19 novembre.

L’edizione di quest’anno si articolerà in una ricca tre giorni di eventi, cooking show, educational, concorsi, convegni, e degustazioni gourmet, all’interno di un’unica vetrina, per far vivere ai partecipanti un’ esperienza culturale e di gusto unica. Alessandra Ambra, general manager e founder dell’evento, annuncia la presenza di una squadra di professionisti dell’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, Ristoworld Italy e dei vari partner che sostengono l’iniziativa.

Nel 2014 l’evento ha registrato 13.000 mila visitatori e 50 espositori. Il secondo anno 2015 si registrarono 17.000 presenze di cui un 60 % addetti ai lavori e 120 espositori. Nel 2016 si cercò di fare una selezione delle aziende cercando di alzare la qualità 15.000 presenze di cui l’80 % del settore e 70 espositori a marchio di qualità.

Tutte le aziende presenti all’evento saranno coinvolte nel nuovo store del West Sussex, in Inghilterra, dove è stata creata una piattaforma commerciale di prodotti a brand EFW. Expò Food and Wine, oltre ad essere un importante evento di esposizione e aggregazione, è una piattaforma internazionale che, grazie al lavoro di ricerca e sviluppo realizzato nel tempo, consente di mettere in contatto buyer esteri; in programma ci sono gli incontri B2B, con buyer provenienti da Malta, Inghilterra, Argentina e Brasile.

Si rafforza la collaborazione con l’Accademia Italiana di Gastronomia Storica, con i suoi professionisti Anna Martano, prefetto AIGS Sicilia e Direttrice Artistica dell’area Show di Expo Food and Wine, e Peppe Agliano, prefetto nazionale AIGS area cucina innovativa-tradizionale. Fra gli altri nomi della cucina siciliana ci saranno Maurizio Urso, segretario generale Eurotoques; Luca Giannone; Pino Maggiore; Gaetano e Vincenzo Quattropani; gli chef dell’ Associazione Ristoworld Italy come Andrea Finocchiaro e Gianluca Mignemi.

Ci saranno anche degli eventi off che si svolgeranno fuori il salone di Expo Food and Wine, due serate dedicate rispettivamente al gluten free, vegan e bio (venerdì 17 novembre) e al Marsala e a tutti i suoi possibili abbinamenti (sabato 18 novembre).

Diversi momenti riempiranno l’evento che si apre venerdì 17 novembre con un concorso dedicato ai Professionisti della Pizzeria ‘La pizza mediterranea’ a cura dell’associazione Ristoworld Italy e si conclude domenica 19 con la premiazione del contest lanciato sui social ‘Posta la ricetta’. Sabato 18 novembre ci sarà la tappa del Festival del giornalismo Alimentare di Torino, che prevede un corso di formazione dedicato ai giornalisti sul tema “Giornalismo enogastronomico, tra etica, risorse e strategie, per una buona comunicazione delle eccellenze territoriali”. Non mancheranno nel corso del week end cooking show, laboratori, masterclass dedicate al vino e alle materie prime agroalimentari, alla lavorazione dei prodotti e alla loro analisi commerciale.

 

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