PSA, Confagricoltura: più attenzione agli allevamenti suinicoli penalizzati dal mercato nelle zone di restrizione. Bene la nuova strategia di contenimento dei cinghiali

“Il nuovo metodo di identificazione e cattura dei cinghiali nei territori colpiti dalla PSA illustrato nella riunione al Ministero della Salute appare efficace. Confidiamo che con il coinvolgimento dei neo nominati sub commissari la situazione possa presto migliorare, valutando attentamente le aree interessate e la tempistica di intervento, a vantaggio di tutta la filiera suinicola, a partire dagli allevamenti”.

Lo ha affermato Giovanna Parmigiani, componente della Giunta di Confagricoltura, nell’incontro in cui sono stati anche presentati i tre sub commissari Mario Chiari, Giovanni Filippini e Simone Siena, appena nominati dai ministri Schillaci e Lollobrigida di concerto con il ministro Calderoli.

Parmigiani, ringraziando i sottosegretari La Pietra e Gemmato per la convocazione della riunione, ha auspicato che venga sempre garantita uniformità da parte delle autorità sanitarie locali nella gestione dell’epidemia negli allevamenti e nei macelli, nonché nelle misure di contenimento dei cinghiali, al momento assoluta priorità.

Confagricoltura ha chiesto particolare attenzione verso i suinicoltori che stanno subendo pesanti penalizzazioni di mercato nelle zone di restrizione. “Occorre trovare soluzioni a riguardo  – ha affermato Parmigiani – se non si vuole correre il rischio di depotenziare una parte essenziale della filiera”.

La strategia di contenimento presentata si basa sul partenariato pubblico-privato, la collaborazione con le associazioni della filiera e con le Regioni che stanno fornendo i dati necessari. Il nuovo metodo di azione è già stato sperimentato a Piacenza e si avvale della ricognizione, con i droni, in maglie del territorio della dimensione di 2×2 kmq che possono validamente essere esaminate con sistemi di rilevazione, anche notturni, per poi procedere alla cattura dei capi.

Il sistema – ricorda Confagricoltura – fa seguito alla prima riunione tra i ministri Lollobrigida e Crosetto di fine agosto scorso ed è in pratica la concretizzazione della collaborazione con le forze armate. Saranno 176 le unità che saranno messe a disposizione, oltre ai mezzi tecnici.

Leggi

Suini, accolta la richiesta di Confagricoltura: il Mipaaf autorizza l’accorpamento dei controlli per le partite fuori peso

Il Ministero delle Politiche Agricole ha accolto le istanze di Confagricoltura per il comparto suinicolo interessato dalle verifiche ispettive supplementari (VIS) a seguito delle emissioni di non conformità riscontrate in particolare nel 2020, durante la pandemia Covid-19, quando si erano verificate difficoltà di consegna e macellazione degli animali.

 

Il provvedimento, che autorizza l’accorpamento dei controlli per le partite fuori peso, era stato fortemente richiesto dai suinicoltori che hanno avuto i controlli necessari a garantire le conformità degli animali rispetto ai disciplinari dei Consorzi dei prosciutti di Parma e San Daniele.

 

Le aziende suinicole sono tuttora oggetto di più verifiche da parte degli organismi di certificazione in seguito alle emissioni di non conformità. L’attivazione delle misure di controllo rinforzate  – evidenzia Confagricoltura – sono totalmente a carico delle imprese agricole, compresi tutti gli oneri collegati: spese di viaggio, vitto, alloggio degli ispettori. Finora ogni VIS era finalizzata a una sola segnalazione, con il conseguente lievitare dei costi per ogni controllo ulteriore (tra i 200 e i 300 euro ciascuno) anche nella stessa azienda.

 

Il conto, per le imprese, era diventato insostenibile, aggravando già una difficile situazione per la filiera suinicola.

 

Confagricoltura si è attivata presso il Ministero affinché si potessero accorpare le visite ispettive supplementari nell’ambito dello stesso controllo. Il Mipaaf ha ufficialmente accolto questa richiesta, autorizzando le VIS in un’unica tranche.

 

Con questo pronunciamento, anche le spese sostenute nell’ambito della stessa giornata di ispezione vengono addebitate all’azienda una sola volta. Si tratta di una misura importante,  – conclude Confagricoltura – anche alla luce del fatto che l’ammontare dei costi per le VIS negli allevamenti suinicoli aveva raggiunto 7 milioni di euro.

Leggi

Export, Confagricoltura: in Cina la carne suinicola italiana

Le prime spedizioni per la Cina di carni suine congelate italiane possono finalmente partire. Infatti le autorità cinesi hanno valutato positivamente il certificato sanitario nazionale, che è l’ultimo adempimento del lungo negoziato del nostro governo con Pechino, avviato in occasione della visita in Italia del presidente Xi Jinping a marzo scorso e che Confagricoltura ha fortemente sostenuto per la sua valenza.

“Questa, per il nostro Paese, è una vittoria di sistema – ha detto Giovanna Parmigiani, componente della Giunta di Confagricoltura che si occupa del settore suinicolo -. Quando istituzioni e rappresentanza lavorano con un comune obiettivo, si raggiungono risultati importanti”.

“Abbiamo vivamente caldeggiato l’apertura del mercato cinese alle carni suinicole italiane perché dà grandi opportunità al settore ed a tutto l’agroalimentare made in Italy – ha proseguito Parmigiani -. Rappresenta pure un importante segnale di distensione che, tra l’altro, arriva proprio nel momento in cui, invece, si sta inasprendo la guerra commerciale tra Usa e Cina”.

“L’export di carne suina non è un fatto a sé stante, ma – ha infine messo in evidenza la rappresentante di Confagricoltura –  fa da apripista all’esportazione di altri importanti prodotti zootecnici italiani, a partire dalla carne bovina”.

Leggi