L’agricoltura siciliana guarda al futuro e chiede risposte alle Istituzioni

Grande partecipazione all’evento organizzato da Confagricoltura Sicilia a Palazzo dei Duchi di Santo Stefano a Taormina

 

L’iniziativa organizzata ieri da Confagricoltura Sicilia “Coltiviamo eccellenze: le imprese siciliane si confrontano con la politica” presso Palazzo Duchi di Santo Stefano a Taormina si è qualificata come un momento orizzontale, di confronto vero, senza palchi e discorsi programmati, un’agorà dell’agricoltura siciliana a cui hanno partecipato i vertici nazionali di Confagricoltura (il Presidente Massimiliano Giansanti, il Vice Presidente Sandro Gambuzza, la Direttrice Annamaria Barrile), il Presidente della XIII Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, On. Mirco Carloni, il Vice Presidente della Regione Siciliana e Assessore regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, On. Luca Sammartino, il Responsabile Commerciale Imprese di Crédit Agricole, Dott. Armando Lo Prinzi, lo Specialista Agricoltura, Giovanni Pluchino e l’Amministratore Delegato di GAA (Gestione Assicurazioni Agricole), Gianni Monti , che si sono confrontati con gli imprenditori agricoli (oltre 40, provenienti da ogni parte della Sicilia), seduti allo stesso tavolo e guardandosi negli occhi.

I lavori sono stati serrati, quattro ore di confronto denso e nel merito delle questioni, senza pause, in cui le eccellenze dell’imprenditoria agricola siciliana hanno consegnato ai rappresentanti delle Istituzioni regionali e nazionali le priorità urgenti da affrontare.

Dopo i saluti istituzionali, si è entrati nel vivo della discussione che è stata ampia e ha toccato tutti i temi strategici riguardanti i vari segmenti dell’imprenditoria agricola siciliana, dall’olivicoltura alla zootecnia, dalla vitivinicoltura alla cerealicoltura, passando per l’ortofrutticoltura, il florovivaismo e l’agrumicoltura.

“Il lavoro della nostra Organizzazione – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura,  Massimiliano Giansanti – è rappresentare gli interessi diffusi degli imprenditori agricoli. E senza ascolto non può esserci rappresentanza effettiva e funzionale, le soluzioni non possono essere calate dall’alto, gli slogan e le ricette preconfezionate non servono. Oggi ho avuto il piacere e l’onore di ascoltare le istanze che vengono dalla viva voce dei nostri Associati. Un’opportunità per noi e per i politici presenti che dobbiamo accogliere aspettative, necessità, grida di dolore per dare risposte celeri e concrete”.

“Usciamo da anni complessi – aggiunge – in cui gli imprenditori agricoli si sono dovuti confrontare con gli effetti devastanti della Brexit, della pandemia, della crisi energetica causata dal conflitto in Ucraina e, infine, della pesantissima inflazione in atto. L’agricoltura siciliana ha bisogno di risolvere tutte le criticità annose che sono emerse da questo tavolo e che frenano il pieno sviluppo delle potenzialità del settore primario per potersi proiettare verso le sfide del presente e del futuro, che impongono innovazione e digitalizzazione. Solo così le nostre imprese riusciranno ad essere davvero competitive, resilienti e in grado di governare il cambiamento”.

“Bisogna essere in grado di abbracciare il modello agricolo del futuro, con il coraggio che contraddistingue gli imprenditori agricoli siciliani, pretendendo che le Istituzioni di governo, con le quali ci confrontiamo costantemente, diano le risposte adeguate alle richieste di chi tutti i giorni investe in questa Isola”.

Grande soddisfazione viene espressa dal Presidente regionale di Confagricoltura, Rosario Marchese Ragona, che commenta: “Un successo al di sopra delle nostre aspettative, sia per la partecipazione che per la qualità e la varietà degli interventi. Continueremo a portare avanti questo format che ha dimostrato la sua validità e che permette un proficuo scambio operativo tra i soggetti interessati, lontano dalla retorica e dalle liturgie da convegno. Ringrazio tutti i partecipanti, abbiamo reso un servizio utile ai nostri imprenditori e alle Istituzioni presenti”.

L’iniziativa è stata patrocinata dall’Assemblea Regionale Siciliana, l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, il Comune di Taormina, Crédit Agricole e GAA (Gestione Assicurazioni Agricole).

 

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Palermo, 22 settembre 2023

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

Tessera Odg n. 161773

bartolo.lorefice@gmail.com

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Coltiviamo eccellenze: le imprese siciliane si confrontano con la politica. L’iniziativa di Confagricoltura Sicilia in programma per il 21 settembre a Taormina

L’iniziativa di Confagricoltura Sicilia in programma per il 21 settembre a Palazzo dei Duchi di Santo Stefano a Taormina

 

Una tavola rotonda con i protagonisti dell’imprenditoria agricola siciliana e i rappresentanti delle Istituzioni per ragionare insieme sulle leve strategiche per lo sviluppo del settore primario siciliano: questo il senso dell’iniziativa organizzata da Confagricoltura Sicilia per il 21 settembre, con inizio alle 10.30, presso Palazzo dei Duchi di Santo Stefano a Taormina. A patrocinare l’importante iniziativa l’Assemblea Regionale Siciliana, l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, il Comune di Taormina, Crédit Agricole e GAA (Gestione Assicurazioni Agricole).

Il programma prevede, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Taormina, On. Cateno De Luca, gli interventi del Presidente di Confagricoltura Sicilia, Avv. Rosario Marchese Ragona, del Presidente della XIII Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, On. Mirco Carloni, e del Vice Presidente della Regione Siciliana e Assessore regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, On. Luca Sammartino. Inoltre, daranno il loro contributo alla discussione per Crédit Agricole il Responsabile Commerciale Imprese, Dott. Armando Lo Prinzi, e lo Specialista Agricoltura, dott. Giovanni Pluchino, per il GAA l’Amministratore Delegato, dott. Gianni Monti.

Concluderà i lavori il Presidente nazionale di Confagricoltura, Dott. Massimiliano Giansanti.

Parteciperanno ai lavori anche il Direttore Generale di Confagricoltura, Dott.ssa Annamaria Barrile, il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana, dott. Dario Cartabellotta e tanti imprenditori agricoli associati a Confagricoltura provenienti da tutta la Sicilia.

“Un momento importante di confronto vero tra rappresentanti delle Istituzioni e gli imprenditori agricoli siciliani che ogni giorno investono per un’agricoltura più competitiva e sostenibile”, spiega il Presidente di Confagricoltura Sicilia, avv. Rosario Marchese Ragona. “Ancora una volta – aggiunge – la nostra Organizzazione si pone come anello di congiunzione tra Politica e Imprese, accelerando e promuovendo attività di collaborazione fattiva nell’interesse comune dello sviluppo economico della nostra Regione. Sarà l’occasione per discutere a 360 gradi con gli interlocutori più autorevoli su temi come coperture assicurative, accesso al credito, filiere produttive, quadri normativi e tutte le tematiche che stanno a cuore agli imprenditori agricoli siciliani che, tra mille difficoltà, continuano a creare ricchezza e lavoro”.

“Ringrazio sin da ora  – conclude il Presidente di Confagricoltura Sicilia – tutti coloro i quali hanno aderito a questa iniziativa rendendola un’occasione preziosa, utile e autorevole di confronto fattivo tra protagonisti del processo virtuoso ed inclusivo dello sviluppo economico e sociale”.

 

Palermo, 15 settembre 2023

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Agricoltura siciliana in ginocchio, Confagricoltura Sicilia: convocare subito tavolo di crisi regionale

Situazione drammatica, le proposte operative dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli siciliani

L’impatto del cambiamento climatico in atto si sta ripercuotendo drammaticamente sul settore agricolo siciliano, causando ingentissimi danni, difficili da stimare, in quanto iniziano a colpire apparati vitali delle produzioni, soprattutto quelle perenni come frutta in genere e uva da tavola e da vino.

Le abbondanti piogge e successivamente il caldo siccitoso hanno portato alla diffusione della peronospora, malattia che colpisce la vite, alterandone la qualità e quindi il prezzo alla vendita, con una incidenza segnalata di oltre il 40%. Fenomeno già segnalato dalla Confagricoltura Sicilia la quale ha richiesto un tavolo di crisi per attivare lo stato di emergenza e prevedere un piano di azione.

Ora gli incendi, che negli scorsi giorni hanno devastato le campagne del palermitano e di altri Comuni della Regione facendo danni alle strutture, capannoni e alle stesse coltivazioni e le ondate di caldo che hanno stressato l’ortofrutta con perdite diffuse dall’uva ai meloni, dalle angurie alle albicocche, dai pomodorini alle melanzane; particolarmente drammatica la situazione per agrumi (soprattutto nelle province di Ragusa, Siracusa e Catania dove le altissime temperatura hanno provocato abbondante cascola dei frutti) e olive (anche in questo caso caduta di olive dagli alberi che andrà a ridurre in modo notevole la già esigua produzione di olio prevista).

Le alte temperature hanno bruciato il fogliame e stanno provocando il disseccamento delle piante compromettendo il raccolto con picchi di oltre il 50%, danni irreversibili che ripercuoteranno anche nelle future campagne.

Anche il settore florovivaistico e quello cerealicolo-zootecnico hanno avuto ripercussioni negative dovute al maltempo (piogge persistenti seguite da ondate di siccità con temperature ben oltre i 40 gradi) con riduzioni della produzione e prodotto non commercializzabile (vedi fieno e fiori). Questa situazione ha comportato uno stato di sofferenza delle aziende che hanno sostenuto dei costi elevati a fronte di mancati redditi o addirittura di reddito nullo.

Confagricoltura Sicilia ribadisce dunque la necessità prioritaria di un tavolo di crisi a livello regionale con la finalità di:

  • Chiedere lo stato di emergenza regionale e quello di calamità nazionale con contestuale richiesta di piena operatività da parte della Regione Siciliana all’Osservatorio Regionale sui cambiamenti climatici;
  • Realizzare una ricognizione immediata e puntuale dei danni effettivi subiti, sia alle strutture che alle produzioni, e attivare le misure legislative e i fondi per il ristoro dei danni, stante l’insufficienza dei fondi del D.L.102 del 29 marzo 2004;
  • Prevedere un piano d’azione strutturato ed integrato a livello regionale, che contempli misure di investimento per la prevenzione (preponderante rivedere il sistema di regimazione e invasamento delle acque in eccesso;
  • Condividere modalità specifiche con il mondo assicurativo al fine di garantire maggiori tutele alle imprese con specifiche e apposite polizze costruite sulla base delle necessità degli stessi agricoltori;
  • Accelerare le pratiche per le stime dei danni subiti attivando immediatamente gli uffici e gli organi di competenza per le segnalazioni.

Alla luce delle negative ricadute economiche che si stanno producendo Confagricoltura Sicilia chiede inoltre attivare misure urgenti a difesa di tutto il settore, tra cui:

  • prestiti di ristrutturazione e consolidamento dei debiti: dilazionare l’indebitamento per ricondurlo entro un limite di sopportabilità nell’ambito della redditività aziendale,
  • proroga rate finanziamenti: deliberare una sospensione su richiesta, per almeno 12 mesi, del pagamento delle rate dei mutui. Nel periodo di sospensione sono ricomprese anche le eventuali rate scadute e non pagate.

 

Palermo, 4 agosto 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Focus di Confagricoltura sulla PAC 2023-2037: martedì 16 maggio a Palermo

Il futuro dell’agricoltura europea al centro dell’importante seminario organizzato da Confagricoltura Sicilia sulla nuova Politica Agricola Comune 2023-2027. I lavori si terranno martedì 16 maggio presso la Sala Terrasi della Camera di Commercio di Palermo, in via E. Amari 11, e vedranno la partecipazione dei vertici dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura e del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, di docenti universitari e tecnici di settore.

La PAC è un’importante strategia per garantire il futuro dell’agricoltura e della silvicoltura, nonché per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo. La nuova Programmazione 2023-2027, iniziata il primo gennaio 2023, dovrà cambiare il volto dell’agricoltura europea e condizionare anche quella mondiale.

L’evento prevede gli interventi dell’avv. Rosario Marchese Ragona, Presidente di Confagricoltura Sicilia, del dott. Dario Cartabellotta, Dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, del dott. Vincenzo Lenucci, Direttore dell’Area Politiche Europee e Internazionali, Competitività e Centro Studi di Confagricoltura, della dott.ssa Gabriella Proietti, Responsabile Tecnico del CAA, il prof. Paolo Inglese, professore ordinario di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo e il dott. Luigi Polizzi, Direttore generale delle Politiche Internazionali e dell’Unione Europea del MASAF. Concluderà l’on. Luca Sammartino, Assessore Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca mediterranea.

“Un dibattito con relatori qualificati e di altissimo livello – dichiara il Presidente di Confagricoltura Sicilia, avv. Rosario Marchese Ragona – per confrontarsi su ciò che rappresenta un’opportunità straordinaria per sostenere e sviluppare la nostra agricoltura, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale, alla lotta al cambiamento climatico e alla riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura”. “Tuttavia – aggiunge Marchese Ragona – riteniamo che sia necessario rivedere alcuni aspetti della nuova PAC per garantire una maggiore equità e un sostegno adeguato alle piccole e medie aziende agricole. In particolare, riteniamo che le misure di sostegno dovrebbero essere maggiormente orientate a promuovere la competitività, garantendo un equilibrio tra la produzione agricola e la tutela dell’ambiente”. “Inoltre – conclude il Presidente di Confagricoltura Sicilia – la nuova PAC dovrebbe prevedere maggiori investimenti nella formazione e nell’innovazione, in modo da supportare la crescita e la competitività delle aziende agricole italiane. Occorre rafforzare il ruolo degli agricoltori come gestori del territorio, in grado di preservare la biodiversità e le risorse naturali del nostro paese”.

Palermo, 12 maggio 2023

 

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Maltempo, Confagricoltura Sicilia: attivare lo stato di calamità

Il maltempo che in questi giorni ha investito l’Isola ha creato danni ingenti alle coltivazioni, soprattutto nella Sicilia sud-orientale. I danni hanno coinvolto migliaia di ettari di terreni e strutture mettendo in ginocchio gli agricoltori siciliani. Le condizioni delle strade e l’incuria di torrenti, fiumi e canali di scolo non hanno attenuato i problemi, con arterie rurali rese impraticabili a causa di detriti, crolli e allagamenti, rendendo complessi anche i soccorsi.

Rosario Marchese Ragona, Presidente regionale di Confagricoltura Sicilia, dichiara: “Le condizioni meteo avverse e i cambiamenti climatici sono sempre più evidenti e stanno decimando le nostre produzioni di eccellenza. Le condizioni delle infrastrutture non aiutano ad attenuare i danni, il dissesto idrogeologico che ne deriva riduce di volta in volta superficie disponibile. Occorre attivarsi immediatamente e tutelare con ogni mezzo l’agricoltura siciliana”.

“Confagricoltura Sicilia – prosegue Marchese Ragona – chiede di attivare immediatamente lo stato di calamità e di prevedere risorse per il ristoro dei danni subiti attivando il Fondo di Solidarietà Nazionale. Facciamo inoltre appello al Governo regionale affinché si convochi un tavolo con la Protezione Civile per avviare strumenti utili alla prevenzione dei danni: occorrono opere di bonifica straordinaria dei canali di scolo, di riforestazione e di messa in sicurezza”.

“Nell’immediato – conclude il Presidente di Confagricoltura Sicilia – bisogna garantire i giusti ristori agli agricoltori siciliani in tempi certi e celeri”.

Palermo, 13 febbraio 2023

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Dicembre nero per le produzioni ortofrutticole siciliane: prezzi bassi per i produttori, tonnellate di prodotti al macero

Situazione disastrosa per i produttori ortofrutticoli siciliani, in particolar modo nel territorio ragusano. Infatti nei vari mercati la merce o viene pagata a prezzi ridicoli oppure non viene proprio accettata, con la conseguente distruzione di tonnellate di prodotti che stanno finendo al macero.

Le superfici coltivate nella Fascia Trasformata sono diminuite notevolmente a causa della mancanza di manodopera e, soprattutto, per l’aumento esorbitante dei costi di produzione, con l’inevitabile calo dell’offerta. Dall’altra parte i produttori fanno i conti con una richiesta che da un mese a questa parte è molto debole, soprattutto da parte della GDO.

“Non ci sono dubbi che c’è una contrazione dei consumi – dichiara il Presidente di Confagricoltura Sicilia, avv. Rosario Marchese Ragona – legata alla grande insicurezza della fase economica che stiamo attraversando. Ma se la GDO improvvisamente non ha bisogno dei prodotti ortofrutticoli ragusani e siciliani, o è disposta a pagarli a prezzi indecenti, forse è perché gira troppa merce che viene dall’estero e che viene spacciata per italiana”.

“Come Confagricoltura Sicilia – aggiunge Ragona – facciamo appello per maggiori controlli da parte delle Istiuzioni preposte, al fine di evitare che i consumatori italiani siano frodati con prodotti di scarsa qualità e che le nostre imprese agricole chiudano i battenti. Appello che abbiamo consegnato nelle mani dell’assessore regionale all’agricoltura Sammartino nei giorni scorsi. Non è accettabile che chi produce percepisce una miseria e il consumatore non  può acquistare perché i prezzi sui banchi sono proibitivi”.

“La situazione soprattutto al mercato ortofrutticolo di Vittoria, ma anche negli altri mercati della zona, è davvero allarmante”, spiega il presidente di Confagricoltura Ragusa, nonché vice Presidente di Confagricoltura Sicilia, dott. Antonino Pirrè. “Le aziende, in produzione in questo momento, con questi prezzi e con l’aumento esorbitante dei costi di produzione – aggiunge Pirrè – non possono resistere, grandi o piccole che siano. Nelle prossime settimane tantissime produzioni inizieranno, quindi l’offerta sarà ancora più alta. E i nostri produttori agricoli a chi dovranno venderle se i prezzi continueranno ad essere così bassi? Il rischio è che a collassare non saranno solo le aziende ortofrutticole, ma l’intero indotto, con gravissimi danni per l’economia ragusana e siciliana”.

Palermo, 31 dicembre 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Elezioni regionali, Confagricoltura Sicilia augura buon lavoro al neo Presidente Renato Schifani

Archiviata la tornata elettorale dello  scorso  25 settembre, Confagricoltura Sicilia nel congratularsi con il nuovo presidente della Regione, Renato Schifani,  esprime l’auspicio che presto possa insediarsi la nuova giunta di governo. “Le difficoltà del momento – evidenzia il presidente dell’organizzazione agricola, Rosario Marchese Ragona – impongono l’avvio di una interlocuzione immediata con i nuovi vertici dei dicasteri regionali, anche in considerazione della ormai prossima stesura delle leggi di bilancio nazionale e regionale”.

Auguri di buon lavoro anche alla delegazione di deputati e senatori che andrà a rappresentare la Sicilia nel nuovo Parlamento nazionale, con l’auspicio che, in sinergia con i vertici dell’amministrazione regionale, vengano affrontati i nodi strutturali che frenano lo sviluppo economico e sociale dell’isola.

I temi urgenti da affrontare per il settore agricolo  sono quelli legati all’eccessivo ed incontrollato aumento dei costi di produzione che rischiano di compromettere ulteriormente  il già fragile assetto economico di decine di migliaia di aziende agricole siciliane. “Già oggi – precisa Marchese Ragona – è in atto il tentativo di far ricadere sul momento produttivo gli aumenti dell’intera filiera rimarcando ancora una volta il rapporto di forze esistenti  e le storiche lacune in termini di capacità contrattuale del settore primario”.

Oltre a quelli energetici le aziende agricole sono chiamate a  fare i conti con l’aumento dei costi della bonifica, problema affrontato in modo parziale e non esaustivo dall’amministrazione regionale con un recente bando pubblico, tema che necessita di un ulteriore approfondimento sia per il breve che per il lungo periodo. Tra  le urgenze il presidente di Confagricoltura Sicilia include un forte intervento sull’eccessivo peso della burocrazia ed   una nuova rimodulazione dei   fondi comunitari, per intervenire in modo più incisivo sulle criticità del settore emerse in modo chiaro dall’ultimo censimento agricolo del 2021, ovvero che è crollato  il numero delle aziende agricole ( – 35% nell’arco del decennio tra i due censimenti), non è aumentata la superficie media aziendale risultando sempre lontana dalle medie comunitarie ed è stato quasi inesistente il ricambio generazione (solo il 15% delle 142 mila aziende siciliane  è condotta da imprenditori sotto i 44 anni).

Palermo, 30 settembre 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Sicilia, le associazioni di categoria chiedono più carburante agevolato per gli agricoltori

Più carburante agevolato agli agricoltori: è questa la richiesta che Confagricoltura, CIA e COPAGRI della Sicilia hanno inoltrato all’Assessore all’agricoltura, Toni Scilla ed al Dirigente Generale, Dario Cartabellotta.

“Le motivazioni di tale proposta straordinaria ed urgente – scrivono i presidenti delle organizzazioni, Rosario Marchese Ragona. Graziano Scardino e Natale Mascellino – sono tutte legate alla straordinarietà di questa annata agraria caratterizzata da eccessi termici ed aumenti incontrollati di tutti i mezzi di produzione, energetici in primis. Una revisione in corso d’opera degli attuali parametri di assegnazione si rende poi assolutamente necessaria per incentivare gli agricoltori siciliani ad utilizzare la deroga comunitaria che consente di tornare a produrre cereali nei terreni oggetto di set aside. Infine – evidenziano i presidenti regionale di Confagricoltura, CIA e COPAGRI – tale operazione andrebbe a sanare parte dei costi aggiuntivi sostenuti dagli agricoltori a causa dei ritardi con cui è partita la campagna per l’assegnazione del carburante agevolato, dovuti alle difficoltà tecniche incontrate per il passaggio dal sistema cartaceo a quello informatico”.

Per contrastare gli eccessi termici di questa estate, per tutte le coltivazioni arboree si rendono necessarie più irrigazioni di soccorso con la conseguente necessità di ulteriori lavorazioni dei terreni e ciò per evitare sprechi di acqua, una risorsa che diventa sempre difficile da reperire e dai costi sempre più elevati. Questa situazione, che ormai non può più essere considerata straordinaria, genera un ulteriore aumento dei costi di produzione che se non contrastati con adeguati sostegni rischia di azzerare la redditività di migliaia di aziende agricole dell’isola: per questa ragione le tre organizzazioni agricole ritengono urgente rivedere ed aggiornare i parametri di assegnazione.

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Marchese Ragona (Confagricoltura Sicilia): “Nel territorio regionale 26 dighe non collaudate. E a pagarne le spese sono gli agricoltori siciliani”

Riportiamo di seguito il testo dell’intervista realizzata da Giuliano Spina (Quotidiano di Sicilia) al Presidente di Confagricoltura Sicilia, Avv. Rosario Marchese Ragona, pubblicata nella versione cartacea del Giornale del 7 luglio 2022

Alte temperature (dovute al cambiamento climatico) e infrastrutture inadeguate, rete irrigua e dighe, stanno portando la Sicilia verso la desertificazione

Ritorna l’estate e in Italia torna a essere d’attualità il problema della siccità. Le regioni della parte settentrionale della nostra penisola infatti stanno subendo più di qualsiasi altra zona d’Italia gli effetti devastanti delle alte temperature e della desertificazione. Ciò in relazione anche allo stato attuale dei corsi d’acqua, con il Po, il maggiore fiume italiano, che ha valori minimi che si aggirano intorno al 30% della media stagionale con livelli di bassezza della superficie mai visti prima.

Le cause dell’eccezionale siccità

Le cause sono da addebitare prima di tutto alle alte temperature, che quest’anno registrano una media stagionale di 1.7 C° in più rispetto al periodo 1981-2010, e alle piogge sempre più scarse in ogni parte d’Italia, con un 80% di pioggia in meno nell’ultimo periodo tra dicembre e gennaio.

siccitàMa oltre a ciò c’è anche l’uso che si fa dell’acqua e i numeri in tale senso sono allarmanti perché secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale ogni italiano consuma 245 litri di acqua al giorno.

La situazione in Sicilia

Gli effetti sono devastanti per l’agricoltura e per la biodiversità, con morie di pesci nei tratti fluviali e nelle zone umide che sono rimaste a secco.In Sicilia quest’anno però la problematica sta assumendo proporzioni più basse rispetto al resto della nazione grazie soprattutto agli oltre 572 milioni di metri cubi di acqua contenuti attualmente negli invasi. Un dato che mette l’Isola fuori da un’eventuale emergenza idrica, ma che non distrae gli addetti ai lavori dalla problematica, che viene “tenuta in vita” dall’obsolescenza della rete idrica regionale, che registra perdite di acqua per oltre il 40 %.

Marchese Ragona (Confagricoltura Sicilia): “Ben 26 dighe non collaudate”

Rosario Marchese Ragona, presidente di Confagricoltura Sicilia, sottolinea in primis come parecchie dighe non siano collaudate e anche come i primi a pagare le conseguenze di ciò siano gli agricoltori.

Il Presidente di Confagricoltura Sicilia, Avv. Rosario Marchese Ragona

 

Oltre a ciò però svela alcuni particolari riguardo ai progetti presentati per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Dobbiamo considerare il fatto che ci sono ben 26 dighe non collaudate  – afferma Ragona Marchese -.  Si rischia la desertificazione e di questo sono una prova le produzioni agricole che scarseggiano. Durante il periodo invernale i rubinetti delle dighe vengono aperti dagli enti preposti e l’acqua si riversa in mare.

I Consorzi di Bonifica hanno delle reti fatiscenti e agli agricoltori vengono recapitate cartelle esattoriali per pagare un beneficio irriguo che non hanno. Invece non devono accollarsi debiti non causati da loro, perché si parla per l’esattezza di 85 euro a ettaro, una cifra finora mai concordata con i sindacati.

La Regione Siciliana ha messo in moto un meccanismo per sistemare la rete idrica dell’Isola, ma quello che chiedo da presidente di Confagricoltura Sicilia è l’incremento della dotazione finanziaria nel Bando per i Laghetti per creare delle riserve per i privati.

Questa potrebbe essere una misura tampone per mettere a norma in seguito le dighe e sistemare le condutture. Alcuni progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono stati recuperati e per questo immagino che fossero cantierabili. Lo scorso 23 marzo abbiamo ricevuto noi di Confagricoltura l’ambasciatore dell’Israele per avviare una collaborazione per consentire anche qui in Italia e in particolar modo in Sicilia l’adozione delle tecnologie adottate nel loro Paese con poca acqua”.

 

Fonte: Quotidiano di Sicilia

 

 

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Gasolio agricolo, firmata convenzione tra l’Assessorato Regionale all’Agricoltura e Agrinsieme Sicilia. Marchese Ragona (Confagricoltura): “Un importante risultato per gli agricoltori siciliani”

Nella mattinata di ieri, presso gli Uffici dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura a Palermo, è stata firmata la convenzione tra Agrinsieme (rappresentata dai presidenti regionali di Confagricoltura, Rosario Marchese Ragona, di CIA, Graziano Scardino, e di COPAGRI, Natale Mascellino) e il Dipartimento Agricoltura che delega ai Centri autorizzati di Assistenza Agricola (CAA) la concessione di carburante agevolato agli utenti di macchine agricole, attraverso la piattaforma digitale Quadrifoglio, e altri importanti servizi: certificazione della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), abilitazione all’esercizio dell’attività agrituristica e a quella di fattoria didattica, iscrizione nell’elenco degli operatori agrituristici, attività di settore vitivinicolo.

“Finalmente si mettono al centro semplificazione, innovazione e sburocratizzazione – dichiara il Presidente di Confagricoltura Sicilia, avv. Rosario Marchese Ragona –, fornendo procedure snelle e veloci agli agricoltori per l’ottenimento del gasolio agricolo, in un momento storico in cui le aziende agricole sono vessate da costi per l’energia e per il carburante davvero insostenibili”.

“La convenzione firmata, che è arrivata dopo un lavoro encomiabile di sintesi tra le tre Organizzazioni degli agricoltori siciliani che compongono Agrinsieme (Confagricoltura, Cia e COPAGRI), rappresenta una pagina storica di politica sindacale. Adesso abbiamo un sistema competitivo per andare oltre le lungaggini burocratiche e cartacee previste dalle regole precedenti”, aggiunge il Presidente di Confagricoltura Sicilia.

“Auspichiamo vivamente che il nuovo sistema su piattaforma digitale Quadrifoglio funzioni senza problemi, – conclude Marchese Ragusa – offrendo finalmente un servizio tanto atteso e di vitale importanza per i nostri agricoltori. Su questo aspetto ci sarà la massima vigilanza da parte di Confagricoltura”.

Agrinsieme è il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari (che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare). È nato il 9 gennaio 2013 ed ha ampliato la sua rappresentatività il 9 giugno 2015 con l’adesione di Copagri. Agrinsieme, che rappresenta oltre il 40% del valore dell’agroalimentare italiano, lavora per la diffusione di strumenti di collaborazione tra imprese agricole e tra i diversi soggetti della filiera agroalimentare, agroindustriale e della distribuzione. Il coordinamento di Agrinsieme unifica le strategie e si propone come interlocutore nei confronti della politica e delle Istituzioni nazionali e comunitarie. Davanti ad una legislazione agricola in continua evoluzione, Agrinsieme è consapevole che questo richiede un’attenzione ed una azione decisa per creare l’infrastruttura giuridica necessaria allo sviluppo delle imprese del settore.

Palermo, 18 giugno 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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