Legge Sabatini, Confagricoltura: nuovi interventi di finanza agevolata per garantire gli investimenti in agricoltura

Confagricoltura accoglie con favore la proroga di sei mesi per realizzare gli investimenti nel settore, anche per i contratti di finanziamento stipulati nella seconda parte del 2023. È previsto nel Decreto Legge Proroghe.

La precedente proroga di sei mesi, sempre sollecitata dall’Organizzazione, riguardava i contratti stipulati fino al 30 giugno 2023. Grazie al nuovo allungamento dei termini, anche i contratti di finanziamento stipulati nel secondo semestre del 2023 beneficeranno di un periodo più ampio, fino a 18 mesi, per la realizzazione di investimenti agevolati.

La misura “Beni strumentali – Nuova Sabatini” – ricorda Confagricoltura – costituisce uno dei principali strumenti agevolativi nazionali e persegue l’obiettivo di rafforzare il sistema produttivo e competitivo delle MPMI attraverso il sostegno per l’acquisto, o l’acquisizione in leasing, di beni materiali (macchinari, impianti beni strumentali d’impresa, attrezzature nuove di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo.

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Sostegni bis, Agrinsieme in audizione: “Diamo slancio all’agricoltura con misure più coraggiose”

Aumentare le risorse per fare fronte ai danni delle gelate di aprile, rifinanziare la Nuova Sabatini, reintrodurre la cessione del credito d’imposta 4.0, prorogare la speciale forma di contratto per l’assunzione in agricoltura di percettori di altri sussidi, riconoscendo loro la possibilità di cumulare la retribuzione con le indennità percepite.

Sono le principali richieste avanzate da Agrinsieme – il coordinamento di Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – nel corso dell’audizione di lunedì pomeriggio sul decreto Sostegni bis alla Commissione Bilancio della Camera.

In particolare, l’aumento delle risorse del Fondo di solidarietà nazionale di 105 milioni appare decisamente sottostimato rispetto all’ingente entità dei danni alle imprese, che sfiora il miliardo di euro, concentrato soprattutto nei comparti viticolo e ortofrutticolo.

Il Coordinamento ha espresso invece grande apprezzamento per lo sforzo del Governo sugli interventi di sostegno alla liquidità delle aziende, in particolare la proroga al 31 dicembre 2021 delle misure temporanee di cui al decreto liquidità, l’estensione a 10 anni della durata massima dei finanziamenti con garanzia pubblica, l’assegnazione all’ISMEA di 80 milioni di euro per il 2021 per la concessione a titolo gratuito della garanzia agli imprenditori agricoli e della pesca, la proroga al 31 dicembre per la sola quota capitale, delle moratorie per le piccole e medie imprese.

Misure che, secondo Agrinsieme, consentiranno alle aziende fornitrici della filiera della ristorazione di accompagnare la lenta ripresa del comparto ho.re.ca., compensando almeno in parte le dilazioni di pagamento della materia prima. In questo senso apparirebbe altrettanto opportuno – ad avviso del Coordinamento – il rifinanziamento della cambiale agraria, strumento che si è dimostrato particolarmente efficace nel sostegno alla liquidità delle imprese agricole.

In materia di occupazione e previdenza, sono giudicate positive le novità riguardanti il lavoro nelle attività agrituristiche, che viene considerato agricolo a tutti gli effetti anche con riferimento alla valutazione del rapporto di connessione con l’attività agricola principale. Agrinsieme sottolinea però la necessità di un ripensamento sulla disposizione che potrebbe annullare l’armonizzazione nazionale dei criteri guida in materia di lavoro.

Agrinsieme ha infine espresso apprezzamento per gli interventi a favore del comparto zootecnico con l’aumento delle compensazioni Iva per le cessioni di bovini e suini; l’esonero contributivo per i settori più colpiti dalla pandemia, come il vitivinicolo e l’agriturismo; l’istituzione di un Fondo per il sostegno del settore bieticolo saccarifero; il rafforzamento dello strumento delle garanzie Ismea a favore degli imprenditori agricoli e della pesca. Misure che, di pari passo con le graduali riaperture, offriranno un’occasione di rilancio per le imprese agricole che le sapranno cogliere, opportunamente accompagnate.

 

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Credito alle imprese: perché è importante rifinanziare la “Nuova Sabatini”

E’ importante che in questa fase di ripresa per il Paese il Governo non interrompa la possibilità, per le imprese agricole, di usufruire della cosiddetta “Nuova Sabatini”, per la quale si chiede il rifinanziamento nei prossimi provvedimenti legislativi.

Confagricoltura si fa interprete della preoccupazione delle imprese agricole e lancia l’appello all’Esecutivo in seguito allo stop del rifinanziamento della misura nel Dl Sostegni Bis.

La “Nuova Sabatini” – ricorda la Confederazione – è uno strumento finalizzato a migliorare l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese utilizzato per l’acquisto, o per l’acquisizione in leasing, di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo.

I recenti interventi legislativi, inoltre, hanno semplificato le modalità di fruizione del credito consentito erogato alla “Nuova Sabatini”, incentivando le aziende ad accedere alla misura.

La centralità della “Nuova Sabatini” ha caratterizzato anche il periodo della pandemia, durante il quale il numero delle richieste è aumentato rispetto agli anni precedenti. Il mancato ricorso alla misura – evidenzia Confagricoltura – impatterebbe pertanto in termini negativi sul tessuto produttivo italiano, che necessita di disporre pienamente di tutti gli strumenti a disposizione per fare impresa.

La Confederazione invita pertanto il Governo a rifinanziare la misura necessaria per mantenere la giusta spinta innovativa e aumentare la competitività delle imprese agricole italiane.

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