Sostenibilità nelle imprese agricole, domani presentazione a Roma della III edizione del Rapporto AGRIcoltura100

Martedì 31 gennaio alle 11, nella sede di Confagricoltura a Palazzo Della Valle a Roma, verrà presentata la 3^ edizione del Rapporto AGRIcoltura100, un progetto avviato da Confagricoltura e Reale Mutua, curato da Innovation Team.

 

AGRIcoltura100 è lo studio più approfondito sulla sostenibilità nel settore primario in Italia. Nato come modello di analisi pluriennale, misura il livello delle imprese agricole in quattro aree di sostenibilità: ambientale, sociale, gestione dei rischi e delle relazioni, qualità dello sviluppo. Lo fa aggregando 236 variabili, attraverso indicatori di attività, responsabilità-gestione e performance. In questa edizione il modello è stato arricchito con oltre 20 nuovi indicatori che misurano i risultati ottenuti dalle imprese.

 

Nel corso dell’evento, a cui prenderà parte anche il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Vannia Gava, verranno presentati i risultati della ricerca che ha coinvolto circa 3.000 aziende agricole, rilevandone l’impegno dal punto di vista della sostenibilità, sotto ogni profilo, valorizzando così il contributo del settore primario alla crescita economica e sociale del Paese.

 

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Pubblicato il Decreto Flussi, Confagricoltura: ora accelerare l’iter per l’ingresso dei lavoratori extracomunitari

Confagricoltura esprime soddisfazione per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM che programma gli ingressi in Italia di 82.705 lavoratori extracomunitari stagionali e non stagionali.

L’emanazione del decreto flussi è particolarmente importante per il settore agricolo, in cui continua a registrarsi una forte difficoltà a reperire manodopera disponibile e adeguatamente qualificata e dove la componente dei lavoratori stranieri ha assunto ormai una dimensione strutturale che presenta un’incidenza superiore a tutti gli altri settori produttivi.

Al lavoro stagionale sono state destinate 44.000 quote, la metà delle quali riservate alle associazioni datoriali agricole. Si tratta di un numero in crescita rispetto all’anno precedente (14.000) che conferma la fiducia nel ruolo che le associazioni agricole comparativamente più rappresentative possono svolgere in questa delicata materia.

Serve adesso uno sforzo da parte delle amministrazioni competenti – conclude Confagricoltura – affinché l’iter burocratico per l’ingresso dei cittadini extracomunitari sia il più celere possibile e consenta alle imprese agricole di poter contare su questi lavoratori già nelle prime campagne di raccolta primaverili.

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Agricoltura sociale, quattro i premiati 2022: in sette anni sostenuti 20 progetti di inclusione, con un investimento di 800.000 euro

A Palazzo della Valle si è conclusa la premiazione dei vincitori della settima edizione del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”,realizzato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata.

“Un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto e che ci riempie di orgoglio perché dimostra come l’agricoltura, non sia solo il settore primario, ma anche capace di intraprendere strade innovative, di riscatto sociale e di welfare per le fasce più fragili della popolazione. Senza perdere la propria dimensione economica e imprenditoriale, le aziende che praticano agricoltura sociale sottolineano la dimensione etica d’impresa. Un’intuizione che continua a dare i suoi frutti e un esempio di sostenibilità da imitare”. Lo ha affermato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

“Il MASAF – ha rimarcato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida– lavora per valorizzare l’agricoltura sociale e per sostenere i più fragili, giovani, donne e diversamente abili che, in questo modo, possano essere protagonisti di un modello virtuoso. La visione comunitaria e l’implementazione della naturale voglia di donarsi dell’uomo sono fattori da riscoprire e ringrazio Confagricoltura e le imprese associate per aver puntato sulla coesione sociale. In questo modo si può raggiungere l’obiettivo sano di creare ricchezza per poi redistribuirla. Il modello Italia, infatti, deve vedere un grande sostegno alle aziende per riscoprire, nel sistema economico nazionale, le potenzialità dell’agricoltura, che per troppo tempo è stata considerata un’attività di secondo piano. Il Governo è intervenuto anche per contrastare l’aumento dei prezzi, stanziando 500 milioni di euro per garantire un aiuto economico ai più deboli che assicuri prezzi al dettaglio calmierati.

“I quattro progetti premiati oggi – ha spiegato Angelo Santori, presidente di Senior L’Età della Saggezza Onlus – rafforzano e confermano la validità del nostro impegno nel valorizzare le iniziative di agricoltura riconducibili alla solidarietà tra le generazioni, all’occupazione e all’assistenza sociosanitaria dei soggetti più deboli, alla tutela dei diritti civili e all’inclusione sociale nelle zone rurali. Con questa iniziativa intendiamo favorire e supportare l’integrazione tra i diversi attori dell’agricoltura sociale e la realizzazione di modelli di buone pratiche”.

“L’agricoltura sociale è solidarietà, inclusione, integrazione, valorizzazione del territorio e della dimensione relazionale – ha dichiarato Virginia Antonini, Direttore della Sostenibilità e della Comunicazione Istituzionale di Reale Group – Per tradizione Reale Group è sempre stata vicina al mondo agricolo e, oggi più che mai, attraverso Reale Foundation siamo orgogliosi di sostenere, insieme a partner storici come Confagricoltura, iniziative etiche che offrono un contributo rilevante allo sviluppo del settore, generando ricadute positive in ambito sociale”.

“Questo bando ci consente di implementare e estendere l’esperienza di agricoltura sociale e di inclusione già avviata dal Parco archeologico di Pompei anche ad altre aree verdi di nostra competenza, come il Polverificio Borbonico di Scafati, coniugando l’esperienza sociale di coinvolgimento concreto di persone anche con disabilità e il loro possibile inserimento nel mondo del lavoro – ha sottolineato il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – alla valorizzazione di un patrimonio naturale dalle grandi potenzialità finora non adeguatamente sviluppato.

Crescono le aziende agricole che svolgono, oltre al regolare impegno legato alla coltivazione della terra e all’allevamento, attività sociali perfettamente integrate: +250% in otto anni (fonte: ISMEA 2020). L’agricoltura sociale è praticata dal 12,5% del totale delle imprese agricole; le attività più diffuse sono le fattorie didattiche e l’inserimento lavorativo di persone fragili (Rapporto Agricoltura100, Reale Mutua – Confagricoltura, 2022). Oltre la metà fattura tra 50mila e 1 milione di euro; solo il 12% supera il milione. La maggior parte si trova nel Nord Italia (41%), il 38% nel Sud (isole comprese) e il 21% nel Centro (CREA).

Ad aggiudicarsi l’edizione 2022 di “Coltiviamo agricoltura sociale” con 40.000 euro e una borsa di studio ciascuno per il “Master di Agricoltura Sociale” presso l’Università di Roma Tor Vergata, sono stati i progetti:

– Parco Archeologico di Pompei, storia di una rinascita – azienda agricola Di Landro Francesco (Napoli – Salerno)

– Fili d’Erba – Azienda Agricola La Fattoria di Bubi e Mimi (Cuneo)

– L’Orto Terapeutico di Lu – Azienda Agricola Mirai (Cagliari).

Il premio speciale di 20.000 euro, inserito a favore delle cooperative sociali che si occupano della gestione e riqualificazione del verde pubblico, è andato a “Giardino in Movimento” – Cooperativa Sociale Agricola Pane e Signore, di Genova.

 

LE STORIE E I PROGETTI DELLE AZIENDE VINCITRICI

 

“Parco Archeologico di Pompei, storia di una rinascita”. Un mondo perduto che rinasce grazie ai giovani ed al sociale e lo fa in nome dell’agricoltura e dell’archeologia, spingendo il territorio verso il rispetto e la tutela dell’ambiente. L’idea è dell’imprenditore agricolo Francesco Di Landro, operatore e innovatore del settore, con esperienze a livello nazionale e internazionale, che guida, in qualità di capofila, un partenariato pubblico-privato con il Parco Archeologico di Pompei e la cooperativa sociale Il Tulipano.  Così, proprio grazie a questa partnership, nelle aree verdi che circondano l’area archeologica della città antica 2000 anni e patrimonio dell’umanità, e in quelle del Polverificio borbonico di Scafati, attraverso l’agricoltura, si promuove l’inclusione di giovani emarginati con bassa scolarità e disabilità, operando sul capitale umano con l’obiettivo di valorizzare le risorse di ciascun individuo nei contesti di vita ordinari, con particolare attenzione ai bambini, agli adolescenti, ai giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico e/o disabilità cognitiva.

 

La fattoria didattica e sociale di Bubi e Mimi, a Bene Vagienna, in provincia di Cuneo, ha creato il progetto Fili d’Erba per creare un luogo dove, oltre a quelle agricole, si svolgono anche attività rivolte a bambini e ragazzi con problemi psico-sociali, disabilità, o provenienti da famiglie difficili. Fili d’Erba realizza un ambiente rigenerativo per far rifiorire e crescere, attraverso la natura e la cura di piante e animali, proprio questi bambini e ragazzi fragili. All’interno dei 4500 mq della fattoria è stato realizzato un giardino sensoriale con erbe officinali e aromatiche, all’interno del quale iniziare percorsi guidati di conoscenza. In un laghetto su due livelli, su uno dei quali l’acqua ai bambini arriva alle ginocchia si allevano colorate carpe COI e i bambini possono prenderle e dar loro da mangiare. Tutti i percorsi sono studiati in forma tondeggiante, per essere quanto di più lontano, anche visivamente, dalle corsie di ospedale. Uno spazio è dedicato ai porcellini d’India e si allevano galline Nostrane di Morozzo. Tutto è attentamente studiato per infondere maggiore sicurezza, conoscenza oltre a possibile inserimento lavorativo nella produzione di cosmetici naturali.

Altre notizie:  https://alvearechedicesi.it/it-IT/producers/49581

 

Il titolare dell’azienda agricola Mirai a Pimentel, a 35 chilometri da Cagliari ha aperto nel 2017 una Onlus, “L’orto di Lu”, dedicata alla sorella Luena, scomparsa prematuramente per un tumore. Il progetto nasce proprio da questo vissuto personale e dal desiderio di fare altrettanto per le donne che stanno affrontando problemi oncologici. “L’orto cura chi se ne prende cura: questo è alla base del mio progetto” spiega Andrea Mirai. E’ stata così realizzata, all’interno dell’impresa, una vera e propria oasi in mezzo alla natura, dove ciascuna donna, prendendosi cura dell’orto possa, attraverso semplici attività̀ come il lavoro di gruppo nel campo o soltanto attraverso il contatto con la natura, ritrovare serenità. L’associazione, in breve tempo, è riuscita a coinvolgere tante donne, centinaia di volontari e migliaia di donatori, catturati dalla bellezza dei fiori del primo giardino in Sardegna dedicato ai tulipani e allo scopo per cui l’associazione è nata.  L’impresa ha istituito una borsa di studio di 25.000 euro per l’Università di Cagliari in collaborazione con l’Ospedale Oncologico “Businco” di Cagliari e anche il ricavato della vendita dei tulipani permette di finanziare la ricerca.

Altre notizie: https://it-it.facebook.com/IlGiardinoDiLu/

 

Premio speciale per la gestione e la riqualificazione del verde urbano.

 

Il “giardino in movimento” parte dalla volontà di riqualificare e valorizzare un’area urbana del centro di Genova, i Giardini Pellizzari, luogo molto frequentato da mamme con bambini, anziani, cittadini. La rinascita di quest’area avviene grazie all’impegno di Ornella Ricciardi, che ha coinvolto una rete di associazioni, come la Cooperativa Pane e Signore, alcune aziende, esercizi commerciali della zona, il comune e i cittadini privati per dare vita a questa iniziativa per la riqualificazione urbana. Nel progetto verranno utilizzate esclusivamente le varietà che crescono spontaneamente. A lavorare al giardino saranno giovani in difficoltà, cui spetta il compito di preparare il terreno alla piantumazione di piante. Attraverso una formazione ad hoc con gli educatori del CEPIM, il Centro Italiano Down Onlus di Genova, permetterà di coinvolgere anche questi ragazzi nella cura del giardino. La formazione inoltre sarà aperta anche ad esterni, a persone del quartiere, che vorranno dare il loro contributo partecipando all’iniziativa. “Questo premio – ha spiegato Ornella Ricciardi – ci dà la possibilità di concretizzare tutto questo e tornare a valorizzare un’area urbana molto bella e importante della città”.

Altre notizie: https://cooperativapanesignore.it/

 

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Libro Bianco del Verde, Confagricoltura e Assoverde: cinque le tappe chiave per realizzare i Parchi della Salute

Aria più pulita e sana nelle città per creare un ambiente più salutare e a misura d’uomo. Sono cinque le tappe chiave emerse oggi alla giornata di studio organizzata da Assoverde e Confagricoltura, in collaborazione con il CREA e l’istituto Superiore di Sanità per presentare il focus del Libro Bianco del Verde dedicato quest’anno a verde urbano e salute.

Per Confagricoltura e Assoverde occorre sensibilizzare le amministrazioni comunali per creare i “parchi verdi della salute” in ogni quartiere delle città metropolitane. Serve puntare su più aspetti: la pianificazione integrata per scegliere i siti più adatti ad accoglierli, la progettazione mirata effettuata da gruppi di professionisti, la realizzazione (scelta delle specie, distanza dagli edifici), la cura per garantire una corretta e continua manutenzione delle aree verdi, la fruizione per accrescere la consapevolezza dell’importanza dell’esperienza e della connessione con l’ambiente.

Infine, per assolvere adeguatamente alla riduzione di polveri sottili e CO2, rendendo le aree urbane finalmente più salutari e a misura d’uomo, occorre adeguatamente certificare “i parchi della salute”. Proprio per questo sono stati organizzati appositi tavoli di lavoro che hanno coinvolto un centinaio tra medici, istituzioni, docenti e studiosi di università ed enti di ricerca, tecnici, esperti, imprenditori e professionisti per porre le basi al coraggioso progetto ideato da Assoverde e Confagricoltura, in collaborazione con il CREA e l’Istituto Superiore di Sanità per rendere finalmente le nostre città più salubri.

“Invitiamo a riflettere – ha affermato la presidente di Assoverde, Rosi Sgaravatti – quanto sia necessario investire nel verde. Metà della popolazione mondiale risiede in contesti urbani e tutelare la salute è un diritto di tutti. Oggi le aree verdi urbane sono fondamentali ed ecco come un investimento diventa un risparmio, se ben progettato, curato e certificato. Ci vuole la pianta giusta al posto giusto, non solo messa a dimora, ma anche curata e potata da professionisti”.

“È diventata evidente – ha messo in evidenza il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – la necessità di dare un nuovo volto e una nuova dimensione alle nostre città: quella verde. Si continua a rafforzare il nostro impegno per diffondere la consapevolezza del valore aggiunto che parchi, giardini, aree verdi, pubbliche e private, danno per migliorare le nostre città e il nostro benessere psico-fisico. Il settore del verde in Italia è vitale e strategico e contribuisce a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità con vantaggi sulla salute e per una migliore qualità della vita”.

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Agricoltura, la sfida del cambiamento e l’apporto della finanza: convegno a Milano il 19 gennaio a Palazzo Edison

Spinta dalle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, l’agricoltura ha avviato un profondo processo di cambiamento verso un modello di produzione più avanzato e sostenibile. L’attuale fase di crisi economica internazionale costringe tuttavia il settore a riflessioni ampie sulle scelte da compiere per garantire redditività, occupazione e competitività.

Queste considerazioni sono alla base del convegno “Agricoltura in transizione. L’apporto della finanza nella sfida del cambiamento”, in programma a Palazzo Edison di Foro Buonaparte a Milano, Sala degli Azionisti giovedì 19 gennaio, alle ore 17, a cui parteciperà il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti insieme ad alcune personalità del mondo finanziario italiano e dell’informazione economica.

“Valorizzare la filiera agroalimentare italiana significa valorizzare l’Italia – sottolinea il Giansanti – Le istituzioni sono coscienti dell’importanza del settore, che è cresciuto e si è evoluto fino ad essere la prima voce del nostro PIL. Accompagnare la crescita di questa filiera è una sfida verso nuove frontiere: non solo quelle della produzione di eccellenze agricole e alimentari, ma anche di materie prime, di energia rinnovabile, con l’obiettivo di essere sempre più determinante nella transizione ecologica e nella manutenzione attiva del paesaggio italiano. In questo contesto la finanza riveste un ruolo di primo piano”.

Al convegno interverranno, con due relazioni introduttive, il vicepresidente della Fondazione Edison, Marco Fortis, dell’Università Cattolica di Milano, e il commercialista Ermanno Sgaravato dello Studio Tonucci&Partners. A loro il compito di analizzare le potenzialità sinergiche tra finanza, agro-industria e agricoltura nell’attuale contesto macro-economico.

Seguirà una tavola rotonda coordinata dal direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, alla quale prenderanno parte Stefania Boroli, Investment Director di DeA Capital, Paolo Fiorentino, amministratore delegato di Banca Progetto e Piero Manzoni, CEO di Neorurale SpA e Neorurale Hub di Giussago. Le conclusioni sono affidate al presidente di Confagricoltura Giansanti.

All’incontro è stato invitato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale, Francesco Lollobrigida.

E’ prevista la partecipazione in presenza dalle Regioni Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, mentre sarà attivo un collegamento streaming per i partecipanti delle altre regioni italiane. La registrazione è obbligatoria e viene gestita dall’organizzazione dell’evento, affidata ad Omnibus Comunicazione: Giorgia Pizzato – +39.3938845090 – g.pizzato@omnibuscomunicazione.net ; Virginia Cuneo –  +39.3494106943 – v.cuneo@omnibuscomunicazione.net .

 

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Legge di Bilancio, Confagricoltura: soddisfazione con qualche perplessità

Confagricoltura accoglie con favore molte misure inserite nella Legge di Bilancio approvata al Senato. Tra queste il significativo esonero IRPEF per il 2023, il prolungamento del credito d’imposta per il Mezzogiorno, il rifinanziamento e la proroga per l’ultimazione degli investimenti della cosiddetta “Nuova Sabatini”, strategica per incentivare l’accesso al credito da parte delle PMI ed efficace, anche in chiave anticongiunturale, per la crescita e il rilancio degli investimenti.

Sostegno alle imprese anche con il rifinanziamento delle Garanzie ISMEA per agevolare gli interventi delle banche a favore delle PMI in un momento di crisi caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse.

Come sollecitato da Confagricoltura, viene inoltre prorogato il termine per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta per l’acquisto dei carburanti agricoli, misura ancora non sufficiente a causa delle pesanti conseguenze del conflitto russo-ucraino, ma di particolare rilevanza per il settore agricolo.

Trova inoltre una risposta concreta la richiesta che Confagricoltura, unitamente a Uncai, a partire dall’inizio dello scorso anno aveva avanzato al Ministero dei Trasporti per ridurre gli indennizzi per la maggiore usura delle strade a carico dei convogli agricoli con massa complessiva superiore a 44 tonnellate per le imprese agricole e agromeccaniche.

“Aver ridotto del 70% i costi fissati è un passo importante  – evidenzia Palazzo della Valle – che ci auguriamo porti presto a una revisione complessiva della normativa nazionale”. Si evita così agli operatori agricoli e agromeccanici il pagamento di un indennizzo che non corrisponde in alcun modo al reale utilizzo dell’infrastruttura stradale, che stava creando notevoli difficoltà economiche e rallentava la movimentazione di alcuni mezzi tecnici di prioritaria importanza per l’agricoltura, come i fertilizzanti organici.

Confagricoltura giudica positive anche le proposte normative in materia di rivalutazione dei terreni, le misure di agevolazione per l’imprenditoria agricola giovanile e la riconfigurazione dei criteri utilizzati per il calcolo della quota specifica in misura fissa, nonché di quella ad valorem, che determina l’accisa sui tabacchi lavorati, diminuendone l’importo previsto dal testo iniziale del disegno di legge.

Altrettanto significativi gli interventi relativi a fauna selvatica, emergenza brucellosi, flavescenza e mal secco degli agrumi, sebbene la Confederazione auspichi interventi più strutturali e meno emergenziali per affrontare le avversità del settore.

Perplessità invece sulla nuova norma relativa al lavoro occasionale in agricoltura. Ad avviso di Confagricoltura, il nuovo istituto appare una forma ibrida tra lavoro dipendente e occasionale, senza di fatto semplificare, in quanto gli adempimenti a carico dell’impresa sono gli stessi del lavoro dipendente, sia pure con cadenze più rarefatte, cioè alla fine del rapporto.

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Acquacoltura, API (Confagricoltura): serve intervento rapido sui costi energetici e sulla tracciabilità del pesce “Made in Italy”

L’acquacoltura è un’attività sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale. Puntare su questo comparto migliora l’autosufficienza alimentare nazionale per i prodotti ittici e contribuisce a colmare il divario tra consumo e produzione di piscicoltura sostenibile nell’Unione europea. Lo ha messo in evidenza l’Api (Associazione Piscicoltori Italiani) di Confagricoltura intervenendo all’Audizione informale prima di Natale, presso la commissione Agricoltura della Camera dei deputati.

Nel 2021, l’acquacoltura ha prodotto 180.000 tonnellate di prodotti ittici tra pesci e molluschi, con un fatturato di circa 500 milioni di euro negli 850 sono i siti produttivi concentrati per il 60% al Nord, il 15% al centro e il 25% al Sud.

“Il perdurare del conflitto russo-ucraino – ha affermato il vicepresidente Api, Marco Gilmozzi – ha acuito notevolmente i costi energetici per le nostre aziende, che hanno consumi estremamente elevati. Chiediamo di inserire nell’elenco delle imprese energivore quelle che svolgono l’attività di acquacoltura in impianti a terra utilizzando acqua dolce, salmastra o salata. Per raggiungere una maggiore efficienza energetica sarebbe anche necessario consentire impianti fotovoltaici innovativi su strutture come vasche o bacini d’allevamento”.

In Italia si allevano, in grande biodiversità, 25 specie ittiche in ambienti diversi: acqua dolce, salmastra (lagune), mare. Il pesce più allevato è la trota, seguono orata e spigola. Si producono anche 130 milioni di avannotti di specie ittiche marine pregiate e siamo leader europei per il caviale di storione.

“Proprio per questi motivi – ha aggiunto il direttore dei piscicoltori di Confagricoltura, Andrea Fabris – occorre fornire una informazione chiara ai consumatori indicando l’origine (da pesca o allevamento) e il Paese di provenienza del pesce, alla stregua di quanto è già d’obbligo per la vendita al dettaglio nei supermercati o nelle pescherie. La trasparenza con l’etichettatura obbligatoria dei prodotti ittici, somministrati attraverso i canali Ho.Re.Ca., tutela il diritto del consumatore e le produzioni made in Italy”.

È stato infine evidenziato il problema della durata delle concessioni per acquacoltura e delle procedure di assegnazione. Per i piscicoltori è necessario avviare, nel più breve tempo possibile, i bandi per l’utilizzo dei fondi residui del FEAMP di compensazione finanziaria per il mancato guadagno e per i costi aggiuntivi sostenuti a causa del conflitto russo-ucraino, attivando un’analoga procedura per l’utilizzo dei fondi FEAMPA relativi alla programmazione 2021-2027. L’Api ha sottolineato la vitalità del comparto il cui numero di addetti è in costante crescita.

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Dall’Assemblea Generale di Confagricoltura la richiesta di una strategia per la filiera agroindustriale italiana

Economia interna ed europea con un ampio respiro oltre i confini del Continente verso quei mercati che possono contribuire alla stabilità del sistema agroindustriale italiano. Questa è la direttrice lungo la quale si sono sviluppati i due giorni di Assemblea Generale di Confagricoltura a Roma che ha chiamato a raccolta le personalità di spicco della politica e dell’economia. Come Carlo Bonomi, il presidente di Confindustria che, insieme al presidente della Confederazione, Massimiliano Giansanti, ha espresso la necessità di un piano strategico che riguardi l’intera filiera nazionale del cibo.

Di energia e credito si è parlato durante la tavola rotonda con gli amministratori delegati di Enel e Crédit Agricole, Francesco Starace e Giampiero Maioli. Due partner con cui Confagricoltura condivide percorsi dedicati alle imprese e alle opportunità che il PNRR offre sulle green energy, integrate alla produzione agricola.

Sicurezza alimentare, produttività e tutela delle zone rurali, sono stati i tre temi sottolineati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nei suoi auguri di buon lavoro all’Assemblea. Materie prime, filiere di qualità, credito, modernizzazione tecnologica e ricambio generazionale sono stati, invece, gli argomenti su cui ha posto l’accento nel suo messaggio alla platea, la premier Giorgia Meloni.

Una traccia ripresa anche dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, che si augura un aggiornamento della PAC alla luce degli attuali livelli inflazionistici, e l’introduzione, da parte di Bruxelles, di una gradualità nella stretta all’uso dei fertilizzanti per non mettere a rischio la produttività agricola nazionale.

La PAC garantirà l’aumento della produzione agricola di cui l’Europa ha bisogno e il Parlamento Europeo garantirà ulteriori tutele per le indicazioni geografiche e regole condivisibili sull’uso dei fertilizzanti. È la promessa fatta dalla presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola.

Siccità, carenza di fertilizzanti e crisi energetica impongono un cambio di direzione verso uno sviluppo economico sostenibile. Lo ha detto con fermezza il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, per il quale le priorità sono tre: solidarietà tra i Paesi Ue, tutela del valore che l’agroalimentare italiano esprime e sostegno al percorso di transizione energetica delle sue imprese.

Del ruolo dell’Unione Europea ha parlato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che vorrebbe dalla Commissione Ue un impegno deciso proprio sul fronte di una politica industriale e commerciale che coinvolga il settore primario.

Su logistica e integrazione dei trasporti (porti, aeroporti, ferrovie, ecc.) e sulla condivisione di progettualità tra il suo ministero e quello dell’Agricoltura, ha battuto il ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Matteo Salvini, il quale punta anche a uno snellimento delle autorizzazioni per gli impianti ad energie rinnovabili.

Ampia la condivisione di vedute tra i protagonisti della due giorni di Assemblea di Confagricoltura, sulla necessità di rafforzare gli attuali scambi commerciali esteri e di crearne di nuovi per continuare a garantire alle imprese materie prime e sviluppo. Da qui, la conferma del ruolo che l’Italia riveste e dovrà rivestire nei rapporti con il Bacino Mediterraneo, area ancora più centrale oggi con il muro alzato ad Est dalla guerra in Ucraina.

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Persone, Agricoltura, Ambiente: l’Assemblea Nazionale di Confagricoltura

«Investire di più per il Made in Italy, altrimenti si perde in competitività. Il nostro messaggio è chiaro. Occorre destinare più risorse alle misure in grado di sostenere la crescita del prodotto interno lordo, da cui dipende anche la tenuta dei conti pubblici e dell’occupazione. Il 2022 è stato un anno difficile e le prospettive per il 2023 non sono migliori. Non è ancora chiaro il nuovo assetto che emergerà dalle crisi in atto e sono incerte anche le prospettive della globalizzazione, ma risulta già evidente che la copertura del fabbisogno di prodotti essenziali non può più essere affidata a terzi».

Lo afferma oggi con forza il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, aprendo i lavori dell’assemblea della Confederazione.

Il presidente della più rappresentativa organizzazione datoriale teme una crisi peggiore di quella del 1929 e sottolinea che è fondamentale salvaguardare il potenziale produttivoagroalimentare italiano e della UE. «Il governo tedesco ha varato un programma di sostegni pubblici per un 200 miliardi di euro, mentre le Pmi francesi, per tutto il 2023 riceveranno un aiuto che coprirà almeno il 20% delle spese energetiche.  In questo modo – rileva – si è creata una situazione di disparità competitiva tra le imprese che mette a rischio il regolare funzionamento del mercato unico».

Per Giansanti la crisi energetica non sarà di breve durata. I prezzi dell’energia non torneranno in tempi brevi sui livelli precrisi, anche se si potrebbe fare di più, per sostituire il gas russo che ancora incide per il 10% sulle nostre importazioni totali. L’inflazione è destinata a rallentare, ma l’anno prossimo si attesterà ancora attorno al 6%, secondo le ultime previsioni della Banca Centrale Europea. Bisognerà attendere fino al 2024 per tornare verso il 2%. «In questo scenario – rimarca Giansanti – tutta l’attenzione deve essere rivolta agli interventi in grado di sostenere l’attività economica, l’occupazione e la capacità di spesa dei consumatori».

«Le misure per contenere il caro bollette, nel primo trimestre 2023, sono una scelta del governo di assoluta rilevanza, che va necessariamente prorogata, anche se non sarà facile trovare le risorse necessarie. Sono urgenti provvedimenti a sostegno della liquidità delle imprese prolungando, in prima battuta, le moratorie sui prestiti accordate durante l’emergenza sanitaria e che scadranno alla fine di quest’anno. Occorre agire, a livello Ue, sui fertilizzanti, suggeriamo di proporre acquisti comuni per ottenere una riduzione dei prezzi e avere a disposizione i quantitativi adeguati alle necessità. E poi bisogna combattere l’inflazione».

«È finito il tempo di dire che va tutto bene. Le imprese agricole hanno gli stessi problemi del mondo industriale, dal caro energiaalla carenza di liquidità. E, in più, lavorano a cielo aperto e fronteggiano i cambiamenti climatici. Sono necessarie scelte opportune e di buon senso che vadano nella direzione della crescita economica, delle infrastrutture per connettere l’agricoltura italiana con il mercato internazionale, dei trasporti, dello sviluppo degli impianti fotovoltaici ed eolici, che riteniamo assolutamente compatibili con il potenziale produttivo dell’agricoltura. Senza investimenti – conclude Giansanti – non sarà facile uscire dalla crisi attuale».

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Il catanese Edoardo Orlando è il nuovo presidente di ANGA Sicilia

Il nuovo presidente dei Giovani di Confagricoltura siciliani sarà affiancato dai vice Presidenti Clelia Panci e Andrea Giglia 

Si è svolta domenica 11 dicembre 2022, presso la Tenuta del Gelso, Misterbianco (CT), l’Assemblea Regionale dei Giovani di Confagricoltura – Anga Sicilia e l’Assemblea Provinciale dei Giovani di Confagricoltura – Anga Catania con la presenza del neo Presidente Nazionale dei Giovani di Confagricoltura – ANGA Giovanni Gioia, durante la quale si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche Presidenziali.

Eletto Presidente dei Giovani di Confagricoltura – Anga Sicilia Edoardo Orlando, 31 anni, studi classici e un master in agribusiness managment alla SDA Bocconi.Titolare dell’azienda agricola CORED presso Vizzini (CT). Gia vice-presidente Anga della prov. di Catania. Quarta generazione di imprenditori agricoli, è produttore di cereali, principalmente grano e orzo da filiera, alternati con foraggere. Dal 2019,inoltre, sperimenta canapa industriale.

“Ringrazio tutti i miei colleghi per la fiducia accordatami. Sono onorato di poter rappresentare tutti i giovani della mia regione associati ad Anga. Il mio sarà un triennio in continuità con il presidente uscente, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto, in un periodo difficile caratterizzato prima dalla pandemia e poi dall’impennata dei costi di produzione per il nostro comparto. All’interno di Anga abbiamo eccellenze che si distinguono per qualità ed innovazione. Ed è proprio da questi valori che cercheremo di portare la nostra idea di agricoltura al di fuori del nostro mondo, dalle scuole alla società civile, per far comprendere che l’agricoltura può essere un vero volano per lo sviluppo socio-economico del nostro territorio”.

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Da sinistra: Clelia Panci, Edoardo Orlando e Andrea Giglia

 

Orlando sarà affiancato dai due vice Clelia Panci, classe 91, laureata in agroingegneria.
Nella sua azienda, in territorio Corleonese, produce pasta e farina di grani antichi,legumi, olio d’ oliva, funghi, piante officinali, alleva equini e api nere siciliane. E Andrea Giglia, 32 anni. Laurea in giurisprudenza, produttore di uva da tavola e da mosto, olive da olio e frutteti. Gestisce,inoltre, una struttura agrituristica. Già membro del consiglio nazionale di agriturist e vice presidente regionale dei giovani di Confagricoltura nel triennio precedente. sarà affiancato dai vice-Presidenti Clelia Panci e Andrea Giglia.

I complimenti vanno anche al neo Presidente dei Giovani di Confagricoltura – Anga Catania Giorgio Mannino che sarà affiancato durante il Suo mandato dalla vice Presidente Ilenia J Miano.

Ilenia Miano e Giorgio Mannino

 

Giorgio Mannino, 29 anni,
Imprenditore vitivinicolo; Titolare dell’omonima azienda “Tenute Mannino”
Si è laureato in Economia Aziendale all’Università di Catania e ha conseguito un
Master in management e marketing delle imprese vitivinicole all’Università di Firenze.

 

Ilenia Miano, è una giovane imprenditrice di 33 anni, originaria di Paternò. Nel 2016, dopo aver vissuto per diversi anni all’estero, consegue la laurea in lingue e culture europee presso il dipartimento di Scienze Umanistiche di Catania. Nel 2021, fonda A’mennula”, azienda agricola specializzata nella coltivazione e produzione di mandorle. A’mennula, è una Realtà aziendale ibrida,a cavallo fra la tradizione della coltivazione gentile nei mandorleti di famiglia e l’innovazione in ricerca e trasformazione, per offrire molto più di una mandorla di alta qualità.

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