Decreto Sostenibilità, Confagricoltura: importante passo per la transizione agroecologica

Un supporto concreto alle imprese, con prime indicazioni chiare per gli impianti a biogas già esistenti

Confagricoltura plaude al Decreto Sostenibilità, emanato dal Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste congiuntamente al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Il provvedimento dà il via al Sistema nazionale di certificazione della sostenibilità dei biocombustibili, aggiornando il decreto del 2019 ed estendendone l’applicazione, prima circoscritta ai soli biocarburanti e bioliquidi.

La Confederazione apprezza particolarmente la natura pragmatica e chiarificatrice del documento. Il nuovo decreto interministeriale, infatti, dà indicazioni pratiche in relazione ai biocombustibili, facendo luce sulle modalità di ottenimento della certificazione; sul funzionamento del sistema nazionale; sulle procedure di adesione e quelle di verifica e sulle disposizioni che gli operatori devono rispettare. Inoltre, chiarisce per la prima volta le procedure per gli impianti esistenti che producono energia elettrica da biogas.

Nello specifico, con riferimento alla produzione di energia elettrica e di calore da combustibili da biomassa, il decreto interministeriale accoglie la richiesta di Confagricoltura di una concreta semplificazione delle verifiche nel periodo di prima applicazione del provvedimento, volte a consentire agli operatori di adeguarsi in maniera graduale alle nuove disposizioni, e a garantire il rispetto dei requisiti per l’accesso alla remunerazione della produzione elettrica da biogas e biomasse a Prezzi Minimi Garantiti (PMG) per gli impianti che hanno concluso il periodo di incentivazione tra il 28 luglio 2023 e il 30 giugno 2024.

La versione finale dell’articolo 21, recependo le richieste della Confederazione, garantisce, quindi, agli operatori un tempo adeguato a implementare il sistema di monitoraggio del carbonio nei suoli in cui sono coltivate le biomasse per uso energetico, differentemente da quanto previsto dalla prima bozza. Si tratta di una novità significativa per il comparto, consentendo l’accesso ai PMG per gli impianti di potenza superiore ai 2MWt (limite oltre il quale è richiesta la verifica dei criteri di sostenibilità).

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Parco Agrisolare, Confagricoltura: emanato il III bando per il Sud. Successo misura dimostra ruolo centrale del settore nella transizione energetica

Definito il terzo appuntamento con la misura “Parco Agrisolare” finanziata dal PNRR per la diffusione di impianti fotovoltaici sui tetti delle aziende agricole. Il nuovo bando sarà riservato alle otto Regioni del Mezzogiorno, scelta dettata dalla necessità di raggiungere il target del 40% delle risorse al Sud, così come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per Confagricoltura si tratta di un’occasione molto importante per sostenere il settore primario lungo la strada intrapresa verso la transizione green e l’autosufficienza energetica.

Le domande potranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, accessibile dall’Area Clienti GSE a partire dalle ore 12.00 del giorno 16 settembre 2024 e fino alle ore 12.00 del giorno 14 ottobre 2024. 

Il contributo, in conto capitale, potrà coprire fino all’80% della spesa ammissibile prevista dal progetto candidato, e saranno accettate solo le candidature di impianti in autoconsumo realizzati da imprese di produzione agricola (interventi in Tabella 1A).

Le spese ammesse sono: installazione dei pannelli fotovoltaici; rimozione e smaltimento dell’amianto eventualmente presente sui tetti oggetto dell’intervento; sistemi di aerazione e isolamento termico dei tetti; acquisto di batterie di accumulo e di colonnine di ricarica per la mobilità elettrica.

Le risorse, a disposizione del terzo bando Parco Agrisolare, ammontano a 250 milioni provenienti dagli 850 che il Repower Eu ha stanziato in aggiunta agli 1,5 miliardi di euro previsti inizialmente per la misura. I restanti 585 milioni messi a disposizione dal Piano europeo per l’energia serviranno a finanziare le domande presentate nei precedenti bandi per impianti in autoconsumo. A tali risorse residue si andranno ad aggiungere quelle che, eventualmente, avanzeranno dal nuovo bando.

Complessivamente tra il primo, il secondo e il terzo bando, per il solare integrato sui tetti delle aziende agricole risultano stanziati 2,35 miliardi di euro che dovranno essere assegnati entro dicembre 2024. Ad oggi sono oltre 15mila le aziende agricole beneficiarie.

La misura Parco Agrisolare rientra nella strategia energetica nazionale, che prevede l’installazione entro il 2030 di 80 Giga watt di produzione elettrica rinnovabile di cui circa 50 provenienti dal fotovoltaico. Al 2023 ne risultano installati circa 30, di cui tre (il 10%) provenienti dal settore primario, a dimostrazione della grande attenzione da parte delle aziende.

Rispetto a questi numeri, entro giugno 2026 è attesa una produzione di 1,3 GW di nuova potenza derivante proprio dagli interventi del Parco Agrisolare. È evidente quindi, sottolinea Confagricoltura, il ruolo fondamentale che la misura svolge nella crescita degli investimenti in energia rinnovabile tra le aziende del settore primario. Specie al Sud, dove gli imprenditori agricoli vedono nell’Agrisolare un’ulteriore occasione per rafforzare la sostenibilità ambientale e l’indipendenza energetica dei processi di trasformazione e di produzione, gravati in particolare dai costi irrigui.   

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UniCredit e Confagricoltura rafforzano la sinergia per una maggiore competitività del settore agricolo italiano sui mercati internazionali

Accelerare i processi di innovazione e transizione ecologica delle imprese agricole e favorire l’integrazione delle filiere agroalimentari. La crescita dell’agricoltura italiana passa inevitabilmente anche dal credito e dalla relazione tra il mondo produttivo e quello bancario.

Su questi obiettivi si rafforza la sinergia tra UniCredit e Confagricoltura, che stamani a Milano hanno presentato un programma di attività in comune. La collaborazione si articola attraverso iniziative creditizie e servizi consulenziali a sostegno delle filiere agricole e progetti legati all’innovazione e all’agritech per migliorare la sostenibilità del business delle aziende del comparto, in ottica ESG.

E’ già attiva una rete territoriale che ha avviato incontri di formazione per accrescere la cultura creditizia delle imprese associate e facilitare un più ampio accesso agli strumenti di credito disegnati sulle reali necessità delle aziende, oltre a favorire la cultura della sostenibilità e la loro competitività.

E’ poi in fase di avvio un’analisi congiunta delle principali filiere produttive agroalimentari per individuare le migliori attività di supporto per la loro crescita e, più in generale, per lo sviluppo del “Made in Italy”, anche con l’ingaggio di eventuali altri stakeholders.

Il settore agroalimentare italiano vale circa un quinto del PIL e l’accordo quadro ci permette di supportare il comparto creando sinergie fra la nostra rete e la rete di Confagricoltura: in questo modo sosteniamo la crescita manageriale delle imprese agricole in ottica tecnologica, digitale e green – afferma Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia -. Recentemente abbiamo lanciato una nuova edizione del piano UniCredit per l’Italia, per un valore complessivo di 10 miliardi di euro, interamente dedicato ai settori produttivi e dei servizi, tra cui l’Agribusiness a cui abbiamo destinato un plafond di 1 miliardo di euro per gli investimenti delle imprese agricole in linea con le direttive europee sulla transizione green”.

“Il tavolo congiunto nazionale con UniCredit incentiva anche l’adozione di nuove tecnologie, permettendo alle imprese di essere maggiormente competitive sui mercati internazionali – afferma il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Fondamentale è, a riguardo, l’agricoltura di precisione, che facilita la transizione digitale ed ecologica. Con HubFarm, Confagricoltura è all’avanguardia in questo ambito e intende ulteriormente incentivare il percorso di digitalizzazione delle aziende agricole italiane”.

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Operazione della Questura di Ragusa, arrestato estorsore a Pozzallo. Confagricoltura: “Solo denunciando e affidandosi allo Stato si può sconfiggere l’illegalità”

Il plauso di Confagricoltura alla Questura di Ragusa per operazione che ha condotto all’arresto in flagranza di reato di un estorsore a Pozzallo

Confagricoltura Ragusa si congratula con la Questura di Ragusa e con il Questore, dott. Vincenzo Trombadore, per l’encomiabile operazione dei giorni scorsi che ha condotto all’arresto di un estorsore che vessava un imprenditore a Pozzallo. L’Organizzazione di rappresentanza degli imprenditori agricoli iblei esprime il proprio plauso alla Squadra Mobile della Polizia di Ragusa, che in sinergia con la Procura della Repubblica, hanno arrestato in flagranza di reato di un individuo responsabile di continue estorsioni ai danni di un commerciante locale.

L’arresto è stato possibile dalla tempestiva azione delle Forze di Polizia e dall’essenziale collaborazione della vittima dell’estorsione che ha dimostrato coraggio e fiducia nello Stato denunciando l’accaduto.

“Lo Stato c’è e non lascia indietro nessuno. Bisogna denunciare qualsiasi atto intimidatorio, non accettare che il malaffare mini la serenità delle imprenditrici e degli imprenditori, agricoli e non. La nostra Organizzazione è in campo nella battaglia per contrastare il racket e l’illegalità contro la libera impresa, in sinergia fattiva con le Istituzioni dello Stato. Solo attraverso l’unità e la collaborazione si può contrastare efficacemente il dilagare della criminalità e garantire un futuro sicuro per l’intera comunità”: questo il commento del Presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè.

“L’impegno per la legalità passa dal coraggio di non cedere alla rassegnazione e all’omertà, dalla consapevolezza che ognuno deve fare la propria parte. La notizia dell’arresto di un estorsore a Pozzallo è la prova tangibile che si può contrastare il morbo del racket e dell’illegalità se si ha il coraggio di non tacere e di credere nello Stato. Oltre a congratularci con il Questore, dott. Vincenzo Trombadore, riteniamo doveroso ringraziare il Prefetto, S.E.  Giuseppe Ranieri, per la sensibilità dimostrata nel promuovere la nascita di un’associazione antiracket nel nostro territorio, di cui facciamo parte con convinzione, strumento necessario per promuovere la costruzione di reti collaborative per la battaglia comune per la legalità”, dichiara il Direttore di Confagricoltura Ragusa, dott. Giovanni Scucces.

Confagricoltura Ragusa ricorda che è attivo il numero verde 800900767 per denunciare minacce e pressioni indebite in forma anonima e ricevere immediatamente il sostegno necessario. Il servizio è curato dallo staff di “Sos Impresa – Rete per la legalità Sicilia” di Ragusa.

Ragusa, 21 agosto 2023

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Garanzie ISMEA a costo zero: accolte le istanze di Confagricoltura a favore delle imprese del settore

Confagricoltura accoglie con grande soddisfazione l’emendamento approvato dalle Commissioni riunite VI e XII della Camera dei Deputati che riconosce la concessione delle garanzie ISMEA, a titolo gratuito, a favore di PMI agricole e della pesca per investimenti volti alla realizzazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili. 

Il provvedimento arriverà in Aula il 17 maggio per l’avvio della discussione generale.

Fortemente sostenuta dall’Organizzazione agricola maggiormente rappresentativa, la proposta approvata rafforza gli strumenti della garanzia pubblica, essenziali soprattutto in un momento caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse. L’attuale crisi energetica ha comportato un forte incremento, tra l’altro, dei costi per l’energia sostenuti dalle imprese dei settori agricolo, agroalimentare e della pesca. 

L’emendamento, in particolare, introduce l’ammissibilità alla garanzia diretta dell’ISMEA, a costo zero e con copertura fino al 100% del valore del finanziamento, di durata fino a 96 mesi, per nuovi finanziamenti concessi dalle banche e dagli intermediari finanziari a favore di micro, piccole e medie imprese agricole e della pesca, finalizzati alla realizzazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili da utilizzare da parte delle stesse PMI. Tali finanziamenti prevedono l’inizio del rimborso del capitale non prima di 12 mesi dall’erogazione. 

Le aziende, dunque, – spiega Confagricoltura – potranno beneficiare di una riduzione in termini di tasso di interesse praticato sull’operazione di finanziamento garantita. 

L’approvazione dell’emendamento conferma l’impegno della Confederazione per risollevare le imprese del comparto dall’attuale congiuntura economica, in questo caso attraverso interventi mirati a fornire, mediante meccanismi di garanzia pubblica, le risorse finanziarie per sostenere gli investimenti di PMI.

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DEF, le richieste di Confagricoltura per il settore primario

“Rafforzare la posizione negoziale dei produttori agricoli nella fase di formazione dei prezzi nella filiera agroalimentare, in modo che il prezzo riconosciuto ai produttori agricoli sia allineato sui costi di produzione”. Lo ha chiesto il direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile, all’audizione odierna sul Documento di Economia e Finanza (DEF) dinanzi alle Commissioni congiunte Bilancio del Senato e della Camera. 

“Per contrastare la volatilità dei prezzi e garantire un maggior equilibrio nella catena alimentare – ha detto il DG – in diversi Paesi europei questo meccanismo è stato fissato a livello legislativo mostrando risultati estremamente positivi anche in fasi con elevata inflazione, come l’attuale”. 

Confagricoltura evidenzia che il DEF vede la luce in un quadro economico incerto e non privo di rischi, a causa delle tensioni geopolitiche ancora elevate e il rialzo dei tassi di interesse che incrementano crisi nel sistema bancario internazionale. 

Nel 2022 la produzione agricola italiana si è ridotta dello 0,7%, le coltivazioni sono diminuite del 2,2%, con riflessi sui prezzi al consumo che ha avuto picchi del 12,9% a ottobre e del 15,5% nel febbraio scorso per i prodotti alimentari lavorati. 

“In questo contesto – ha aggiunto Barrile – risultano essenziali quelle misure in grado di garantire la tenuta delle imprese”. Preoccupa, pertanto, l’assenza di interventi di correzione delle aliquote di agevolazione sul credito d’imposta Transizione 4.0, ancora dimezzate rispetto al 2022”. La richiesta di Confagricoltura è di ripristinare le aliquote del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali al 40% (beni strumentali 4.0), auspicando allo stesso tempo un più generale riconoscimento dell’agevolazione anche per altre tipologie di beni.

Con riferimento all’estensione delle disposizioni per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca, estesa anche alla spesa sostenuta per l’acquisto del gasolio e della benzina utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali, il DG di Confagricoltura ha suggerito “il mantenimento della misura fino a una stabilizzazione dei prezzi europea e il riconoscimento, anche per il settore agricolo, dei crediti d’imposta per i carburanti per i trimestri successivi al primo del 2023, utile soprattutto in assenza di una traccia comunitaria sulla gestione dei prezzi energetici”.

“Ribadiamo infine la richiesta di inserire il settore primario all’interno della categoria dei comparti energivori, – ha concluso Barrile – per tutelare maggiormente le imprese agricole in questo periodo critico, a vantaggio anche delle famiglie. Resta fondamentale, infatti, intraprendere un’azione di contrasto al caro bollette, anche tenendo conto dei modelli già adottati da altri Stati membri nostri principali concorrenti (Francia, Germania, Spagna) e, soprattutto, delle relative tempistiche di adozione”.

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Un weekend alla scoperta delle eccellenze dell’agricoltura iblea: a Ragusa l’Intersud dei Giovani di Confagricoltura

Si è concluso tra le vie del centro storico di Modica nella mattinata di oggi, domenica 2 aprile, con la visita presso il laboratorio di una nota cioccolateria della città della Contea, l’𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝘀𝘂𝗱 𝗱𝗶 𝗔𝗡𝗚𝗔, la riunione annuale delle delegazioni dei giovani imprenditori di Confagricoltura delle regioni meridionali, che quest’anno si è tenuta a Ragusa. Un tour alla scoperta delle eccellenze dell’agricoltura iblea, con visite presso aziende associate a Confagricoltura che rappresentano dei modelli in termini di innovazione, qualità del prodotto, welfare aziendale, sostenibilità.

La giornata clou, durante la quale si sono svolti i lavori dell’assemblea Intersud, è stata quella di ieri, che è iniziata a Vittoria presso “La Mediterranea”, azienda florovivaistica leader in Italia e in Europa per la produzione di crisantemi, dove Paola e Franco Gurrieri hanno guidato il nutrito gruppo di giovani provenienti da tutte le regioni del Sud alla scoperta di ogni passaggio della filiera produttiva, facendo toccare con mano il lavoro silenzioso ed ordinato di centinaia di lavoratrici e lavoratori.

Successivamente ci si è spostati in contrada Alcerito presso “Isola Grande”, dove è stato mostrato il lavoro certosino ed altamente tecnologico di un’azienda agricola che eccelle per gli standard qualitativi dei suoi pomodori e per l’attenzione alla sostenibilità.

Il tour si è concluso nell’altro capo della provincia, in un’altra azienda agricola che racconta la parte migliore del nostro territorio, che da oltre 60 anni è marchio di eccellenza dell’ortofrutta siciliana: “Moncada”, presso la quale hanno potuto visitare la serra pilota del progetto INTESA (Innovazione delle tecnologie a supporto di uno sviluppo sostenibile dell’agroindustria, progetto finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma IEV di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia) per comprendere il modello agroponico e le opportunità di innovazione nelle serre.

Presso l’azienda Moncada si sono svolti i lavori dell’Assemblea di Intersud, presieduti dal vice presidente dell’Area Sud ANGA, Domenico Parisi e dal dal presidente provinciale, Lorenzo Cannella. Sono intervenuti anche il presidente nazionale di ANGA, Giovanni Gioia e il presidente regionale, Edoardo Orlando. Lavori in cui si sono condivise visioni, progettualità e percorsi di giovani che, come ha detto il presidente Gioia, non saranno i protagonisti del domani, ma sono già i protagonisti dell’oggi. E vogliono esserlo al meglio delle loro potenzialità e del loro impegno, puntando sul lavoro di squadra e sulla capacità di fare rete.

“In questi tre giorni – dichiara il vice presidente dell’Area Sud ANGA, Domenico Parisi – abbiamo vissuto l’energia e la qualità del lavoro organizzativo messo in campo dai giovani imprenditori agricoli ragusani. Questo è lo spirito di ANGA: fare rete, condividere best practises, contare nel territorio e poter contare su una rete capillare che permette di esserci dove conta, a Roma come a Bruxelles. Complimenti davvero e avanti così!”.

“Abbiamo fortemente voluto che questo Intersud si realizzasse a Ragusa – dichiara il presidente nazionale di ANGA, Giovanni Gioia – proprio perché questo territorio rappresenta un polo produttivo di eccellenza dell’ortofrutta e del florovivaismo a livello nazionale ed europeo. Tutte aziende che rappresentano modelli da studiare e da seguire”. “Un plauso va ai ragazzi di ANGA Ragusa – aggiunge Gioia – per l’eccellente lavoro organizzativo che ci ha permesso di realizzare questo viaggio nel cuore di aziende che investono in innovazione e sostenibilità, con un confronto reale e fattivo con le giovani imprenditrici e i giovani imprenditori provenienti dalle altre regioni”.

“Il successo di questo Intersud – dichiara il presidente di ANGA Ragusa, Lorenzo Cannella – è il frutto di un grande lavoro di squadra. Tutte le ragazze e i ragazzi del direttivo di ANGA Ragusa, e non solo, si sono sbracciati per organizzare un tour de force per presentare le punte di eccellenza dell’agricoltura ragusana”. “Con le nostre attività –  aggiunge Cannella – continueremo ad essere punti di riferimento per le nuove generazioni di imprenditori del settore primario che vogliono essere protagonisti del cambiamento”.

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Ragusa, 2 aprile 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Ue, Confagricoltura: rivedere la ripartizione delle competenze a livello di Consiglio Europeo sulle proposte relative ad ambiente e settore primario

Va rivista la ripartizione delle competenze a livello di Consiglio Ue sulle proposte che riguardano l’ambiente e il settore primario per rafforzare il ruolo dei ministri dell’Agricoltura.

E’ la richiesta avanzata in una lettera inviata dai ministri dell’Agricoltura di 16 Stati membri alla presidenza di turno svedese del Consiglio dell’Unione europea. La lettera è stata sottoscritta anche dal ministro Lollobrigida.

“Esprimiamo l’apprezzamento per la decisione assunta dal ministro. – dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Quando sono in discussione proposte di regolamento che possono limitare il potenziale produttivo agricolo dell’Unione, il ruolo del Consiglio Agricolo deve essere valorizzato”.

“Sui tavoli negoziali, a Bruxelles, arrivano proposte basate su divieti e limitazioni dei mezzi di produzione, in assenza di valide alternative tecniche ed economiche per gli agricoltori. In questo modo – aggiunge il presidente di Confagricoltura – c’è il rischio di ridurre la capacità produttiva europea a vantaggio delle importazioni da Paesi terzi dove le regole possono essere meno rigorose di quelle applicate nella Ue in termini di sicurezza alimentare e protezione delle risorse naturali”.

“Insomma, un gioco a somma zero in cui perdono tutti: ambiente, consumatori e imprese agricole” conclude Giansanti.

Spetta alla ricerca e alle innovazioni tecnologiche il ruolo di dare alle imprese agricole le alternative valide per continuare a produrre in condizioni di crescente sostenibilità ambientale.

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Sostenibilità nelle imprese agricole, domani presentazione a Roma della III edizione del Rapporto AGRIcoltura100

Martedì 31 gennaio alle 11, nella sede di Confagricoltura a Palazzo Della Valle a Roma, verrà presentata la 3^ edizione del Rapporto AGRIcoltura100, un progetto avviato da Confagricoltura e Reale Mutua, curato da Innovation Team.

 

AGRIcoltura100 è lo studio più approfondito sulla sostenibilità nel settore primario in Italia. Nato come modello di analisi pluriennale, misura il livello delle imprese agricole in quattro aree di sostenibilità: ambientale, sociale, gestione dei rischi e delle relazioni, qualità dello sviluppo. Lo fa aggregando 236 variabili, attraverso indicatori di attività, responsabilità-gestione e performance. In questa edizione il modello è stato arricchito con oltre 20 nuovi indicatori che misurano i risultati ottenuti dalle imprese.

 

Nel corso dell’evento, a cui prenderà parte anche il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Vannia Gava, verranno presentati i risultati della ricerca che ha coinvolto circa 3.000 aziende agricole, rilevandone l’impegno dal punto di vista della sostenibilità, sotto ogni profilo, valorizzando così il contributo del settore primario alla crescita economica e sociale del Paese.

 

invito ibrido V5

 

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Dicembre nero per le produzioni ortofrutticole siciliane: prezzi bassi per i produttori, tonnellate di prodotti al macero

Situazione disastrosa per i produttori ortofrutticoli siciliani, in particolar modo nel territorio ragusano. Infatti nei vari mercati la merce o viene pagata a prezzi ridicoli oppure non viene proprio accettata, con la conseguente distruzione di tonnellate di prodotti che stanno finendo al macero.

Le superfici coltivate nella Fascia Trasformata sono diminuite notevolmente a causa della mancanza di manodopera e, soprattutto, per l’aumento esorbitante dei costi di produzione, con l’inevitabile calo dell’offerta. Dall’altra parte i produttori fanno i conti con una richiesta che da un mese a questa parte è molto debole, soprattutto da parte della GDO.

“Non ci sono dubbi che c’è una contrazione dei consumi – dichiara il Presidente di Confagricoltura Sicilia, avv. Rosario Marchese Ragona – legata alla grande insicurezza della fase economica che stiamo attraversando. Ma se la GDO improvvisamente non ha bisogno dei prodotti ortofrutticoli ragusani e siciliani, o è disposta a pagarli a prezzi indecenti, forse è perché gira troppa merce che viene dall’estero e che viene spacciata per italiana”.

“Come Confagricoltura Sicilia – aggiunge Ragona – facciamo appello per maggiori controlli da parte delle Istiuzioni preposte, al fine di evitare che i consumatori italiani siano frodati con prodotti di scarsa qualità e che le nostre imprese agricole chiudano i battenti. Appello che abbiamo consegnato nelle mani dell’assessore regionale all’agricoltura Sammartino nei giorni scorsi. Non è accettabile che chi produce percepisce una miseria e il consumatore non  può acquistare perché i prezzi sui banchi sono proibitivi”.

“La situazione soprattutto al mercato ortofrutticolo di Vittoria, ma anche negli altri mercati della zona, è davvero allarmante”, spiega il presidente di Confagricoltura Ragusa, nonché vice Presidente di Confagricoltura Sicilia, dott. Antonino Pirrè. “Le aziende, in produzione in questo momento, con questi prezzi e con l’aumento esorbitante dei costi di produzione – aggiunge Pirrè – non possono resistere, grandi o piccole che siano. Nelle prossime settimane tantissime produzioni inizieranno, quindi l’offerta sarà ancora più alta. E i nostri produttori agricoli a chi dovranno venderle se i prezzi continueranno ad essere così bassi? Il rischio è che a collassare non saranno solo le aziende ortofrutticole, ma l’intero indotto, con gravissimi danni per l’economia ragusana e siciliana”.

Palermo, 31 dicembre 2022

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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