Due giovani imprenditori siciliani tra i vincitori del Premio Nazionale per l’Innovazione in Agricoltura

Lorenzo Cannella (Mangrovia) e Arturo Mannino (Ittica Siciliana) si aggiudicano il terzo posto nella categoria “Reti d’imprese”

Si è tenuta oggi, presso Palazzo della Valle a Roma, la cerimonia con cui Confagricoltura ha premiato gli innovatori agricoli. Sul podio tredici imprese ed aggregazioni che si sono poste in evidenza per il proprio impegno nell’utilizzare le più avanzate soluzioni tecnologiche e digitali, nell’aggregarsi per raggiungere precisi obiettivi (l’unione fa la forza), nel combinare sostenibilità economica ed ambientale, nell’essere attenti al territorio, nel fare cultura e arte.

Lorenzo Cannella (28 anni, titolare di Mangrovia, Scicli), e Arturo Mannino, (29 anni, titolare di Ittica Siciliana,  Aci Catena) si sono aggiudicati il terzo posto della categoria “Reti d’imprese”. Due giovani biologi siciliani che hanno reinventato l’acquacoltura adottando il sistema dell’acquaponica che riduce al minimo l’uso di acqua (-90%), l’uso di spazio, elimina l’uso di erbicidi ma anche di concimi, riduce quello di insetticidi, apportando due rilevanti vantaggi: i prodotti ittici ed i prodotti vegetali sono di qualità mediamente superiore, ed il processo produttivo è innovativo, a costi ridotti ed a bassissimo impatto ambientale. Il fondamento tecnico di riuso degli scarti a base di azoto, fosforo e potassio del metabolismo dei pesci per coltivare le piante rientra appieno nell’idea di economia circolare, e gli scarti vegetali vengono impiegati per alimentare altri pesci erbivori o altri organismi che a loro volta andranno ad alimentare i pesci.

Siamo davvero onorati – dichiarano Cannella e Mannino – di ricevere questo importante premio dalle mani del presidente di Confagricoltura Giansanti e alla presenza del premier Conte e del ministro Centinaio. Un riconoscimento importante alla nostra volontà di fare innovazione in agricoltura nella nostra Sicilia. Uno sforzo che necessita di visionarietà e romanticismo, ma che ha solide basi legate alla sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro progetto“.

“Inizialmente – aggiungono – ci siamo conosciuti come cliente e fornitore. Potevamo diventare competitor, abbiamo scelto di essere complementariVogliamo rappresentare un esempio positivo e un invito ad altri giovani coraggiosi a ritornare in Sicilia per investire, per innescare il cambiamento di cui la nostra Terra ha bisogno. Occorre colmare un gap culturare e dimostrare, con i fatti, che un altro modello di impresa è possibile, anche in Sicilia“.

lorenzo cannella, arturo mannino, sandro gambuzza - Premio Innovazione

Nella foto, da sinistra: Arturo Mannino, Sandro Gambuzza (Giunta Esecutiva Confagricoltura) e Lorenzo Cannella

Alla cerimonia sono intervenuti il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ed il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio.

Il “Premio nazionale per l’innovazione in agricoltura” di Confagricoltura è stato indirizzato a tutte le aziende agricole che hanno sviluppato o implementato negli ultimi tre anni soluzioni innovative. Si è articolato in tre categorie: Nuove frontiere (innovazioni tecnologiche relative a processi, prodotti e servizi, applicati a livello di impresa); Reti, Filiere (soluzioni innovative intraprese tra due o più attori); Smart land, Smart city (innovazioni che mettano in relazione le aree rurali con quelle urbane e progetti capaci di unire arte, turismo e cultura, creando sinergie fra la dimensione agricola e quella culturale nelle sue varie forme).

Emergono le nuove frontiere: dei sistemi idroponici fuori suolo con recupero dell’acqua per l’irrigazione; della precision farming che unisce dati satellitari, dati raccolti con i droni e con i sensori in campo, big data; della viticoltura 4.0; della difesa integrata delle colture. Risaltano le reti e filiere della birra artigianale, sostenibile e territoriale, delle gallette di cereali, dell’acquacoltura che diventa acquaponica, delle rinnovabili. Spiccano le esperienze Smart Land e Smart City con: spazi museali, paesaggistici, esperienze ludiche e ricreative; parco artistico a cielo aperto; parco letterario; fino al provocatorio museo del letame dell’azienda zootecnica, che realizza ed espone nuovi oggetti di reflui e argilla che è anche un progetto di design ed economia circolare.

Si parla tanto di agricoltura 4.0, di rivoluzione digitale, di economia circolare, di sostenibilità di reti e filiere, di ‘agri-cultura’, con l’iniziativa del nostro Premio – ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – abbiamo voluto presentare esperienze concrete, attività lungimiranti, coraggio imprenditoriale. C’è un volto nuovo dell’agricoltura, c’è un entusiasmo tangibile e contagioso”.

Il premio è stato indetto da Confagricoltura a dicembre 2018 con apposito bando; le molteplici candidature pervenute sono state vagliate dalla giuria presieduta dal prof. Michele Pisante (Università di Teramo) e composta da autorevoli rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale ed accademico: Luisa Todini (imprenditrice, presidente di Agronetwork), Andrea Granelli (presidente di Kanso), Silvio Franco, (Università della Tuscia), Raffaele Maiorano (imprenditore agricolo), Enrico Allasia (imprenditore agricolo).

Le imprese e le aggregazioni premiate entreranno a far parte del ‘Club delle imprese agricole innovative’ di Confagricoltura e parteciperanno ad una serie di iniziative come testimonial ufficiali dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli.

Per il Premio Innovazione – categoria Nuove frontiere sono saliti sul podio i rappresentanti delle imprese: Soc. Agr. Antonio Gandini (1° classificato); Soc. agr. Folli di Vigo Mario e Alberto e Soc. agr. Ss Porto Felloni  (2° classificato ex aequo); Ditta individuale Preghenella Giuliano e Soc. agr. Ss Terre Grosse (3° classificato ex aequo).

Per il Premio Innovazione – categoria Reti, Filiere sono risultati vincitrici le aggregazioni: Gruppo CerealInnova (1° classificato); Contratto di rete Gallettificio Valtidone (2° classificato); Gruppo Cannella – Mannino (3° classificato); Gruppo Banfi Avello e Raveri (Menzione speciale).

Per il Premio Innovazione – categoria Smart land, Smart city hanno vinto: Genagricola spa e Soc. az agr. Chiarlo (1° classificato ex aequo); Soc. agr. Castelvecchio (2° classificato); Agt società semplice (3° classificato).

Altre sette innovazioni sono state ritenute di rilevante interesse e saranno considerate nelle successive iniziative che Confagricoltura realizzerà sul tema dell’innovazione.  Sono state realizzate da: Soc.agr. Romei Biagi; Ditta individuale Cannella; Ditta individuale Parapini; Ezio Ditta individuale Carlo Spazzini; Soc. Agr. Bortolan; Ditta individuale Laura Cominato; Soc. Saba.

A Lorenzo Cannella e Arturo Mannino vive congratulazioni da parte dell’intera Unione Provinciale di Confagricoltura Ragusa, nelle persone del direttore, Giovanni Scucces, e del presidente, Antonino Pirrè.

 

Ragusa, 17 luglio 2019

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Etichettatura, Giansanti: “Nutriscore non offre informazioni scientificamente valide. Serve soluzione europea comune”

“Il sistema di etichettatura dei prodotti ‘Nutriscore’ non è in grado di assicurare ai consumatori un’informativa valida sotto il profilo scientifico. Bene ha fatto il ministro Centinaio a porre con determinazione la questione alla Commissione europea per arrivare a una soluzione comune”.  Questala dichiarazione rilasciata dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, dopo l’incontro che si è svolto ieri, a Bruxelles, tra il ministro Centinaio e il commissario Ue per la salute e la sicurezza alimentare Andriukaitis.

Secondo il ministro Centinaio il tema della sicurezza alimentare “non può essere banalizzato con un sistema di etichettatura non rappresentativo della qualità dei singoli prodotti”.

“Emblematico quanto si sta verificando in Spagna – ha aggiunto Giansanti -. A novembre dello scorso anno è stato deciso di introdurre il sistema di etichettatura ‘Nutriscore’. Successivamente, ci si è resi conto che l’olio d’oliva e il prosciutto sarebbero stati classificati come meno salubri rispetto, ad esempio, alla maionese. E’ stato quindi deciso di adattare il sistema alle specificità della dieta mediterranea. La decisione spagnola ha, però, suscitato le obiezioni della Francia, perché lo stesso prodotto non può essere etichettato in maniera diversa a seconda del Paese in cui viene immesso al consumo. Sono ora in corso contatti tra le due Amministrazioni per tentare di trovare un’intesa”.

“In Germania – ha proseguito il presidente di Confagricoltura – la magistratura ha disposto nelle scorse settimane il ritiro dell’etichetta ‘Nutriscore’, perché in aperto contrasto con le regole della concorrenza. Il ministero dell’Agricoltura ha quindi deciso di commissionare uno studio per ideare un nuovo sistema di etichettatura degli alimenti”.

“Questa confusa situazione – ha rimarcato Giansanti – è contraria agli interessi dei consumatori europei. Su un mercato unico non possono esistere sistemi diversi di informazione dei consumatori. Occorre una decisione comune fondata sulle indicazioni scientifiche e sulle qualità nutrizionali”.

“In questa direzione – ha concluso Giansanti – gli interessi dei consumatori e degli agricoltori sono perfettamente coincidenti”.

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Le competenze di Agea passano al Mipaaft: il decreto

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 74, recante “Riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura – AGEA e per il riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare, in attuazione dell’articolo 15 della legge 28 luglio 2016, n.154”.

Le modifiche e integrazioni sono volte ad attribuire al ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo una serie di competenze in precedenza allocate in capo all’AGEA, provvedendo contemporaneamente a porre in essere le operazioni necessarie a consentire alla SIN S.p.a., nella quale dovranno confluire le risorse della AGECONTROL S.p.a., di divenire una società in house del medesimo ministero. La stessa SIN spa viene individuata quale possibile organo per il coordinamento gestionale del SIAN.

La riorganizzazione di Agea, l’agenzia per le erogazioni in Agricoltura per la quale passano circa 7 miliardi di euro dei fondi Ue, in nove articoli. Così il Consiglio dei ministri traferisce di fatto al ministero delle Politiche agricole competenze che prima facevano capo all’Agenzia per le erogazioni. E prevedendo la migrazione di Sin a via Venti Settembre.

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