Agroalimentare, Confagricoltura: annus horribilis per il comparto. Insostenibile scatto dei prezzi per energia, carburante e fertilizzanti

Il Copa prende posizione 

In vista del vertice dei capi di Stato e di Governo che si terrà a Bruxelles i prossimi 20 e 21 ottobre, il mondo agricolo, rappresentato all’interno del Copa ha assunto una decisione comune con l’obiettivo di fare partire con urgenza misure efficaci di contenimento dei prezzi energetici.

“Oggi abbiamo messo a punto un documento di proposte concrete per la Commissione europea in vista dell’inizio dell’inverno, sui piani di razionamento del gas ed alla riduzione della domanda di elettricità. Gli agricoltori, in Italia come in Europa, sono in forte difficoltà anche per gli aumenti dei costi dei fattori di produzione e per i cambiamenti climatici, che hanno compromesso molte produzioni agricole in UE. Se non si interviene subito e in modo efficace, ciò che abbiamo dato per scontato, come il facile accesso al cibo, potrebbe essere compromesso”. Lo ha detto Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura e vicepresidente del Copa, in occasione del Praesidium dell’Organizzazione che riunisce gli agricoltori europei.

“Il solo prezzo dell’energia elettrica, in Italia, da gennaio 2021 a settembre 2022 è lievitato del 691%, quello del gasolio agricolo del 94%. Nello stesso periodo per i fertilizzanti l’aumento dei costi è stato del 189,1% per l’urea e del 257,1% per il nitrato ammonico, senza calcolare gli altri fattori di produzione. E in Europa non va meglio. Se consideriamo anche l’inflazione e l’impatto dei cambiamenti climatici – ha proseguito Giansanti anticipando i contenuti del documento di concrete proposte per la Commissione e le Istituzioni – occorre a livello nazionale ed europeo supportare con urgenza gli agricoltori e il settore agroalimentare. Servono risorse finanziare specifiche europee per contenere l’impennata dei costi energetici, dei fertilizzanti e sostenere la liquidità delle imprese”.

Gli agricoltori europei vogliono produrre di più e in modo sostenibile, ma hanno necessità che, in circostanze di emergenza come l’attuale, si compiano sforzi straordinari dando risposte comuni ai cittadini, facendo funzionare il mercato unico e mettendo l’agroalimentare in grado di assicurare le forniture di cibo. “A proposito dell’introduzione di un prezzo massimo europeo sul gas – ha concluso il presidente di Confagricoltura e vicepresidente del Copa – contiamo che le proposte urgenti ed efficaci della Commissione non interferiscano con le forniture energetiche e con l’approvvigionamento, dando effettiva priorità al settore agroalimentare”.

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Un accordo tempestivo sulla riforma della Pac: a chiederlo gli agricoltori di Italia, Francia e Germania (Confagricoltura, FNSEA e DBV)

Alla vigilia di una riunione tra Consiglio, Parlamento e Commissione Ue (Trilogo) che potrebbe essere decisiva per la nuova Politica Agricola Comune, i Presidenti di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, FNSEA, Christiane Lambert e DBV-Deutscher Bauernverband, Joachim Rukwied, non solo in rappresentanza degli agricoltori francesi, italiani e tedeschi, ma rispettivamente presidente, vicepresidente e past president del COPA, esprimono preoccupazione per la discussione in corso sulla PAC.

“La PAC è, e deve rimanere, una politica economica – sostengono i tre presidenti –  concepita per stabilizzare e sostenere il reddito degli agricoltori, come affermato nel Trattato UE, affrontando contemporaneamente le attuali sfide ambientali”.

“In questo momento, invece, – sottolinea Giansanti – il nostro settore è sotto attacco da chi vorrebbe scaricare sull’agricoltura le principali responsabilità dei mutamenti climatici e ambientali, senza avere contezza di quanto le imprese agricole siano indispensabili per il bene di tutti: senza aziende competitive e senza agricoltura mangeremo cibo sintetico e importato da Paesi che non rispettano i nostri standard di produzione in termini di sicurezza, qualità e anche di diritti sociali e ambientali”.

Confagricoltura, FNSEA e DBV chiedono più flessibilità nell’attuazione dell’architettura verde e nessun ulteriore onere amministrativo per le imprese agricole, già alle prese con una pesante burocrazia.

Le tre associazioni sostengono una PAC più verde, di facile attuazione, attraente per gli agricoltori ed efficiente.

Per quanto riguarda la condizionalità sociale, i tre presidenti evidenziano che Francia, Italia e Germania hanno già regole severe in materia di diritto del lavoro e welfare e che questa ulteriore previsione introduce ulteriori elementi di burocrazia.

“Nella futura PAC – evidenzia da Parigi la presidente Lambert – la lotta al cambiamento climatico e la protezione ambientale dovrebbero conciliarsi con gli aspetti economici. Gli agricoltori si impegnano ad affrontare queste sfide. Gli strumenti della PAC possono supportarli proprio per un’agricoltura ancora più sostenibile”.

“È essenziale per il settore primario – sottolinea da Berlino il presidente Rukwied – che la nuova PAC consenta agli agricoltori europei di continuare a produrre alimenti sicuri e nutrienti, oltre che proteggere la biodiversità e il clima. Per questo, la funzione di sostegno al reddito della PAC è di fondamentale importanza, sia per affrontare i mercati, sia per rispondere alle sfide ecologiche”.

 

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Copa e Cogeca rammaricati della decisione degli USA di imporre dazi all’importazione punitivi sulle olive da tavola spagnole

Il Copa e la Cogeca sono intervenuti contro la decisione degli Stati Uniti di applicare dazi all’importazione sulle olive da tavola spagnole, indicando che si tratta chiaramente di protezionismo.

Il Segretario generale del Copa e della Cogeca, Pekka Pesonen, ha dichiarato: “Il Dipartimento del commercio statunitense ha deciso di imporre tasse sulle olive spagnole in seguito a una seconda inchiesta degli Stati Uniti che desiderano imporre tasse aggiuntive del 17,13% oltre al 4,47% deciso lo scorso novembre e alla tassa attuale del 5,5% portando le tasse di entrata al mercato statunitense per le olive spagnole a un totale del 25%. Siamo delusi da questa decisione ingiustificata e sproporzionata che va contro il nostro interesse comune di sviluppo di buone relazioni commerciali con gli Stati Uniti“.

La principale ragione per la quale le importazioni di olive nere da tavola spagnole sono così competitive è che i produttori hanno compiuto grossi sforzi per ridurre i propri costi di produzione e hanno investito molto in tecnologie di avanguardia. Non devono essere penalizzati per questo“, ha aggiunto. Pertanto il Copa e la Cogeca esortano la Commissione europea ad agire contro queste misure ingiustificate poiché si tratta di protezionismo.

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Il Copa apre le iscrizioni per il 5° premio all’innovazione per le agricoltrici

Il Copa, l’organizzazione europea degli agricoltori, invita le agricoltrici europee a presentare le
proprie candidature per l’edizione 2018 del premio all’innovazione per le agricoltrici.

La presidente della Commissione femminile del Copa, Lotta Folkesson, ha affermato: “Il tema
dell’edizione di quest’anno è “Soluzioni innovative per la sostenibilità agricola”. Le agricoltrici
sono promotrici dell’innovazione e rappresentano il 42% della manodopera agricola europea, di
cui il 30% ricopre una posizione manageriale. Esse contribuiscono a creare un settore agricolo
più sostenibile a livello economico, ambientale e sociale, nonché zone rurali economicamente
sostenibili, attuando soluzioni innovative. Esse promuovono un’agricoltura e una silvicoltura in
grado di adattarsi alle sfide e di beneficiare delle varie opportunità disponibili. Lo scopo di
questo premio è mettere in risalto le attività e i progetti innovativi svolti dalle donne operanti nel
settore agricolo e/o silvicolo in tutta l’UE“.

Il Segretario generale del Copa e della Cogeca, Pekka Pesonen, esorta le partecipanti a
presentare i propri progetti entro il 17 aprile 2018, in preparazione della cerimonia di
premiazione che avrà luogo nella settimana del 15-19 ottobre 2018 a Bruxelles, in occasione delle
celebrazioni della Giornata internazionale della donna rurale.

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