Ue, Confagricoltura: rivedere la ripartizione delle competenze a livello di Consiglio Europeo sulle proposte relative ad ambiente e settore primario

Va rivista la ripartizione delle competenze a livello di Consiglio Ue sulle proposte che riguardano l’ambiente e il settore primario per rafforzare il ruolo dei ministri dell’Agricoltura.

E’ la richiesta avanzata in una lettera inviata dai ministri dell’Agricoltura di 16 Stati membri alla presidenza di turno svedese del Consiglio dell’Unione europea. La lettera è stata sottoscritta anche dal ministro Lollobrigida.

“Esprimiamo l’apprezzamento per la decisione assunta dal ministro. – dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Quando sono in discussione proposte di regolamento che possono limitare il potenziale produttivo agricolo dell’Unione, il ruolo del Consiglio Agricolo deve essere valorizzato”.

“Sui tavoli negoziali, a Bruxelles, arrivano proposte basate su divieti e limitazioni dei mezzi di produzione, in assenza di valide alternative tecniche ed economiche per gli agricoltori. In questo modo – aggiunge il presidente di Confagricoltura – c’è il rischio di ridurre la capacità produttiva europea a vantaggio delle importazioni da Paesi terzi dove le regole possono essere meno rigorose di quelle applicate nella Ue in termini di sicurezza alimentare e protezione delle risorse naturali”.

“Insomma, un gioco a somma zero in cui perdono tutti: ambiente, consumatori e imprese agricole” conclude Giansanti.

Spetta alla ricerca e alle innovazioni tecnologiche il ruolo di dare alle imprese agricole le alternative valide per continuare a produrre in condizioni di crescente sostenibilità ambientale.

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Etichetta vino, Confagricoltura: il caso Irlanda pericoloso precedente

“Siamo particolarmente preoccupati per la deriva proibizionistica che il settore vitivinicolo europeo sta affrontando. La Commissione non ha ascoltato le riserve che l’Italia, con altri numerosi Stati membri, ha manifestato per opporsi alle misure introdotte dalla normativa irlandese creando un grave precedente e un potenziale ostacolo al commercio interno”.

Questo il primo commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, alla notizia della non opposizione odierna allo schema di regolamento irlandese inerente l’etichettatura delle bevande alcoliche che era stata notificato dall’Irlanda alla Commissione lo scorso mese di giugno.

Il progetto di regolamento – evidenzia Confagricoltura – introduce l’obbligo di riportare messaggi sanitari relativi al cancro, alle malattie del fegato, alle donne in gravidanza nell’etichettatura e presentazione di tutte le bevande alcoliche, vini inclusi, immesse nel mercato domestico.

Il Governo italiano è stato il primo a trasmettere un parere circostanziato alla Commissione europea per manifestare la propria contrarietà a questa misura, che costituisce un pericoloso precedente per altre iniziative simili che potrebbero eventualmente essere presentate da altri Paesi.

“Occorre contrapporre a queste decisioni l’evidenza che è solo l’abuso di alcol, e non il consumo moderato, a poter determinare effetti nocivi sulla salute – conclude Giansanti – Soltanto con strumenti di prevenzione ed educazione al consumo consapevole è possibile evitare i fenomeni dell’alcolismo”.

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Nutriscore, Giansanti replica a Hercberg: “Fuori luogo le critiche all’Antitrust”

“Possiamo comprendere le preoccupazioni di Serge Hercberg per le crescenti critiche al sistema di etichettatura Nutriscore da lui messo a punto, ma dovrebbe astenersi dal contestare le prese ufficiali di posizione di organismi pubblici che operano negli Stati membri”.

 

E’ la replica del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, alle dichiarazioni, riportate dalla stampa, dell’ideatore del Nutriscore, secondo il quale “è vergognoso che l’Antitrust italiano assecondi le assurde argomentazioni delle lobby italiane”.

 

Nei giorni scorsi, anche a seguito delle iniziative assunte da Confagricoltura, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha riconosciuto che, in mancanza di contestuali e adeguati chiarimenti, il Nutriscore potrebbe indurre in errore il consumatore sulle proprie scelte alimentari. A seguito della decisione dell’Autorità, chi utilizza il Nutriscore dovrà obbligatoriamente specificare che il sistema non è universalmente riconosciuto dalla comunità scientifica.

 

“Una decisione di fondamentale importanza – aggiunge Giansanti – per la tutela del diritto dei consumatori ad avere accesso a informazioni chiare, complete e trasparenti. A questo riguardo, è il caso anche di ricordare che Hercberg lo scorso febbraio ha proposto di applicare il bollino nero sulle bottiglie di vino”.

 

Il presidente di Confagricoltura ha anche evidenziato che il sistema Nutriscore è contestato anche nei paesi dove è già diffuso. Le contestazioni sono infatti arrivate dai produttori francesi di formaggi e dagli olivicoltori spagnoli che hanno sollecitato modifiche al funzionamento dell’algoritmo che è alla base del sistema.

 

“Siamo giunti in prossimità di un passaggio delicato – sottolinea Giansanti – A novembre la Commissione dovrebbe presentare la propria proposta per il varo di un sistema europeo di etichettatura fronte pacco”.

 

“L’alternativa al Nutriscore è già disponibile – conclude il presidente di Confagricoltura – E’ il sistema a batteria Nutrinform, che è in grado di dare ai consumatori informazioni coerenti con lo stile di vita e i consumi ordinari nel rispetto delle tradizioni gastronomiche di ogni Stato membro”.

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Etichettatura europea, Giansanti (Confagricoltura): “Serve un sistema chiaro che aiuti a scegliere cibi sani”

“Siamo convinti che riassumere le qualità nutrizionali di un prodotto alimentare con una lettera o con un colore risulti poco convincente e, in alcuni casi, addirittura fuorviante per i consumatori”. Questo il deciso appello di Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura a proposito della possibile definizione di un sistema di etichettatura europeo, che sarà presentato in autunno, ma delineato nei prossimi giorni.

“Siamo molto preoccupati – sottolinea Giansanti – del potenziale enorme impatto negativo sui nostri prodotti, se sistemi come il Nutri-Score saranno scelti dalla Commissione. Mantenere viva l’attenzione sul nuovo sistema di etichettatura nutrizionale fronte pacco (FOPNL) che sarà scelto è fondamentale, per questo abbiamo ritenuto indispensabile continuare nella nostra azione di sensibilizzazione scrivendo al Commissario europeo per l’economia Paolo Gentiloni, agli eurodeputati e al Governo”.

Confagricoltura e gran parte del sistema Italia ritengono che una concezione eccessivamente semplicistica e poco aderente alle reali peculiarità degli alimenti non può e non deve essere adottata. Basarsi esclusivamente sulla quantità di calorie, grassi e zuccheri di un alimento non fornisce una valutazione complessiva della qualità dell’alimento in esame e rischia perfino di ottenere l’effetto contrario di quello desiderato, inducendo in errore il consumatore.

“È diventato vitale ricordare alla Commissione la nostra posizione e la nostra opposizione al Nutri-Score. Occorre sensibilizzare tutti i policy makers coinvolti nel processo decisionale dell’Unione europea, rimarcando come sistemi di etichettatura del tipo Nutriscore non assolvono il compito loro assegnato dalla Farm to Fork, vale a dire aiutare i consumatori a scegliere cibi salubri. E’ il momento di agire e capitalizzare tutti gli sforzi fatti – conclude la lettera del presidente di Confagricoltura – affiancandoci in questa battaglia coinvolgendo gli eurodeputati di altri Stati europei e facendo pressione sulla Commissione per scegliere un’etichettatura che non ci penalizzi”.

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