Bando Psr Sicilia da 5 milioni per la prevenzione degli effetti da calamità naturali

Con l’obiettivo di sostenere investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre il rischio di calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana ha pubblicato in data 22 dicembre 2018 il bando relativo la sottomisura 5.1 del PSR Sicilia dal titolo “Sostegno a investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici”.

I beneficiari delle sottomisura sono:

– Imprenditori agricoli singoli o loro associazioni, Enti pubblici delegati a norma di legge in materia di bonifica, per investimenti in azioni di prevenzione da rischi di inondazioni/alluvioni, a condizione che sia stabilito un nesso tra l’investimento intrapreso e il potenziale produttivo agricolo.

L’importo massimo concedibile è pari ad € 150.000,00 per beneficiario, mentre l’importo minimo ammissibile è pari ad € 10.000,00 per beneficiario. Le domande di sostegno per la partecipazione al bando potranno essere caricate sul portale SIAN di AGEA dal 24 gennaio al 9 maggio 2019.

La sottomisura, come accennato sopra, prevede inoltre il sostegno di interventi che potranno essere sia aziendali che interaziendali, realizzati da imprenditori agricoli singoli o loro associazioni, per investimenti in azioni di prevenzione per la gestione del rischio climatico, con impianti di reti antigrandine, e del rischio idrogeologico, mediante la realizzazione di opere di ingegneria naturalistica e/o realizzazione e riefficientamento di canali di scolo in aree classificate a pericolosità geomorfologica e idraulica elevata/molto elevata.

Si prevede, inoltre, di sostenere gli investimenti, realizzati da Enti pubblici delegati a norma di legge in materia di bonifica, per il miglioramento delle infrastrutture destinate alla regimazione dei deflussi superficiali ed al controllo dei livelli di falda freatica, finalizzato ad evitare i rischi di inondazione/alluvioni/esondazioni che possono determinare la perdita del potenziale produttivo agricolo.

Il bando che gode di una dotazione finanziaria di 5.000.000 di euro prevede un’intensità del sostegno, concesso sotto forma di contributo in conto capitale,del: 80% del costo dell’investimento ammissibile per interventi di prevenzione realizzati da singoli agricoltori e, in generale, per gli investimenti non riguardanti infrastrutture (anche per gli associati vale 80% se non riguarda infrastrutture); 100% del costo dell’investimento ammissibile solo per gli investimenti in infrastrutture per interventi di prevenzione realizzati collettivamente da più beneficiari o da Enti pubblici a condizione che vi sia un nesso con la produzione agricola.

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Stanziamento da 13 milioni per le aziende vinicole siciliane che vogliono ammodernarsi

Per partecipare c’è tempo sino al 15 febbraio: spesa minima di 30.000 euro articolata su due campagne vitivinicole, 2018-2019 e 2019-2020

Un nuovo bando dell’Assessorato regionale all’Agricoltura, retto da Edy Bandiera, rivolto alle aziende vitivinicole siciliane che intendono ammodernare le attrezzature o realizzare nuove cantine per migliorare la produzione del vino.

“Un regime di aiuti – si legge nel bando – per investimenti materiali o immateriali in impianti di trattamento e in infrastrutture vinicole nonché in strutture e strumenti di commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa vitivinicola e con l’obiettivo di adeguare la struttura aziendale alla domanda di mercato e conseguire una maggiore competitività nel mercato stesso, anche al fine di migliorare i risparmi energetici, l’efficienza globale nonché i trattamenti sostenibili”.

Soddisfatto per il provvedimento, che prevede un finanziamento di 13 milioni di euro per le aziende che vorranno usufruirne, il presidente Nello Musumeci, che ha evidenziato l’efficienza dei nuovi macchinari che i produttori siciliani avranno a disposizione per poter competere con altri imprenditori anche all’estero.

“Una nuova e importante opportunità – ha dichiarato il governatore Musumeci – per i nostri imprenditori che, dotandosi di strumenti all’avanguardia, potranno migliorare le proprie performance sui mercati nazionali e internazionali, concorrendo ad armi pari con le altre aziende”.

Gli imprenditori vitivinicoli siciliani avranno tempo fino al 15 febbraio 2019 per presentare le richieste di finanziamento che, dovranno essere inoltrate attraverso un Centro di assistenza agricola, al portale Sian. Entro sette giorni tutta la documentazione cartacea dovrà pervenire presso l’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura competente per territorio. Si tratta di un bando biennale, che prevede una spesa massima di tre milioni di euro e una minima di trentamila euro, articolato su due campagne vitivinicole: 2018-2019 e 2019-2020. La dotazione finanziaria messa a bando verrà utilizzata per erogare l’anticipo del contributo, pari al 30 per cento, alle aziende collocate utilmente in graduatoria. Per il saldo, saranno appostate le ulteriori risorse necessarie a valere sull’Ocm vino.

Le imprese, per beneficiare dell’aiuto, devono dimostrare che gli investimenti migliorano il rendimento globale dell’impresa attraverso la presentazione di una relazione dettagliata del piano di investimenti che si intende realizzare. Non sono ammessi a contributo investimenti che già beneficiano di altri contributi pubblici, a qualunque titolo erogati o che si configurino come interventi di mera sostituzione di beni mobili e/o immobili preesistenti che non comportino un miglioramento degli stessi.

Un bando che dimostra l’impegno della Regione per la valorizzazione di uno dei settori trainanti dell’economia siciliana, con numerose eccellenze come nel settore biologico.

L’assessore Bandiera ha commentato il provvedimento dichiarando che si tratta del “primo bando per investimenti emesso dal 2016 e dell’ultimo relativo alla programmazione Ocm vino per la Campagna 2018-2019. Adesso abbiamo impegnato tutte le risorse messe a disposizione dal competente ministero”.

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Tutto pronto per la prima edizione del Premio Nazionale Innovazione nel settore Agricoltura

La ricerca e l’innovazione in agricoltura costituiscono una grande opportunità per rilanciare la competitività del settore, anche attraverso un aumento della produttività e una riduzione di costi di produzione, per contribuire ad una sempre maggiore sostenibilità ambientale e sociale e per garantire la qualità e tracciabilità dei prodotti.

Per tali motivi Confagricoltura ha avviato una serie di iniziative dirette a:

  • a supportare la crescita e lo sviluppo delle imprese agricole e dell’intero sistema agricolo attraverso la cooperazione, lo scambio di conoscenze e l’innovazione;
  • rafforzare il processo di informazione, promozione, validazione e valorizzazione dello sviluppo dell’innovazione, ed in particolare della digitalizzazione, in agricoltura.

In tale ambito si è deciso anche di lanciare il Premio nazionale per l’innovazione nel settore dell’agricoltura.  Il Premio diretto alle imprese agricole innovative, nasce con l’idea di costruire un momento celebrativo che mostri quanto il settore sia già ricco di innovazione, mettendo in luce l’ampia e articolata offerta di soluzioni tecnologiche, di prodotto e di processo, organizzative, già poste in essere negli ultimi anni, o in corso di sviluppo. Nel dare rilievo al tema dell’innovazione emerge, inoltre, l’esigenza di valorizzare il ruolo degli imprenditori agricoli in quanto vero motore dello sviluppo non solo aziendale ma anche territoriale.

La prima edizione del Premio è indirizzata a tutte le aziende agricole che abbiano sviluppato o implementato negli ultimi tre anni soluzioni innovative appartenenti alle seguenti categorie:

  1. Nuove frontiere: innovazioni tecnologiche, relative a processi, prodotti e servizi, applicate a livello di impresa;
  2. Reti, filiere, ecc.: soluzioni innovative intraprese tra due o più attori;
  3. Smart land, smart city:
  • innovazioni che mettano in relazione le aree rurali con le aree urbane;
  • progetti innovativi che uniscono arte, turismo e cultura creando sinergie fra la dimensione agricola e quella culturale nelle sue varie forme.

 Le domande di partecipazione all’iniziativa potranno essere compilate e presentate online a partire dal 2 gennaio 2019 accedendo al sito di Confagricoltura nella sezione Premio innovazione in agricoltura e quindi entrando nella categoria del premio in cui si intende partecipare. Il bando sarà disponibile sul sito a partire dal 19 dicembre.

Sempre dalla sezione Premio innovazione in agricoltura, si potrà accedere alla modulistica (Dichiarazione sostitutiva di certificazione di atto di notorietà – all. 2 – ed il Consenso, previa informativa, sulla privacy – all. 3) che andrà compilata, firmata ed inviata al seguente indirizzo e-mail premioinnovazione@confagricoltura.it, congiuntamente ad ogni altra documentazione a supporto dell’innovazione introdotta in azienda.

La premiazione delle domande selezionate avverrà in uno specifico evento celebrativo. Le imprese che hanno presentato le innovazioni selezionate potranno partecipare ad una serie di iniziative, tra cui: far parte della Rete delle imprese agricole innovative ed essere testimonial ufficiali alle attività formative e divulgative del sistema Confagricoltura.

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“Coltiviamo Agricoltura Sociale”: presentata la III edizione del concorso nazionale di Confagricoltura

Sostenere l’agricoltura sociale, incoraggiando e accompagnando lo sviluppo di attività imprenditoriali capaci di coniugare sostenibilità e innovazione: questo l’obiettivo di “Coltiviamo agricoltura sociale”, il bando indetto da Confagricoltura e Onlus Senior-L’Età della Saggezza, con Intesa Sanpaolo e la partecipazione attiva della Rete Fattorie Sociali, in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, giunto alla sua terza edizione.

A Roma presso la sede di Confagricoltura sono stati illustrati gli esiti dei progetti che hanno vinto l’edizione 2017. Tre i premiati: la cooperativa agricola Giuseppe Garibaldi di Roma, l’azienda agricola Vivaio Villanova di Foggia e l’azienda agricola sociale Capone di Macerata, che si è aggiudicata la sezione dedicata alle zone colpite dal terremoto. A ognuno è andato un assegno di 40 mila euro con il quale è stato realizzato il progetto, oltre ad una borsa di studio per la frequenza del Master in Agricoltura Sociale (MAS) che è alla terza edizione presso l’Università di Roma Tor Vergata.

E quest’anno si replica con altri 120 mila euro, messi a disposizione da Confagricoltura e Onlus Senior-L’Età della Saggezza – ha sottolineato il suo segretario nazionale Angelo Santori – insieme ai partner, che premieranno i tre migliori progetti presentati da imprenditori agricoli singoli o associati e cooperative sociali e che dovranno riguardare minori e giovani in situazione di disagio, anziani, disabili, immigrati che godono dello stato di rifugiato e richiedenti asilo.

Oltre al premio in denaro, anche quest’anno saranno destinate ai vincitori otto borse di studio per partecipare al ‘Master online in Agricoltura Sociale’ presso l’Università di Roma Tor Vergata, proprio perché – ha evidenziato il prof. Andrea De Dominicis – si punta molto sulla formazione per accompagnare le aziende associate nel percorso di acquisizione delle competenze necessarie per chi si occupa di agricoltura sociale.

I progetti che intendono partecipare al terzo bando dovranno riguardare minori e giovani in situazione di disagio sociale, anziani, disabili, immigrati dotati dello stato di rifugiati o richiedenti asilo e dovranno essere presentati entro il prossimo 15 ottobre. Clicca qui per avere ulteriori informazioni.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo – ha dichiarato il suo direttore regionale Lazio-Sardegna-Sicilia, Pierluigi Monceri per tradizione è sempre stato vicino all’agricoltura in tutte le sue manifestazioni, considerandolo un settore vitale dell’economia. Guardiamo con interesse alle iniziative agricole nel sociale e le favoriamo attraverso ‘Banca Prossima’ che è dedicata esclusivamente al mondo nonprofit; una banca pensata per partecipare alla crescita dell’ ‘economia del bene comune”.

Il presidente della Rete delle Fattorie Sociali, Marco Berardo Di Stefano, è stato particolarmente colpito dalla valutazione che i colleghi irlandesi, incontrati durante un viaggio di studio, hanno dato sull’agricoltura sociale nel nostro Paese: è “brilliant”. “È vero, quelli realizzati sono progetti che ‘brillano’ sul territorio – ha detto -. E che brilleranno ancora di più se si varerà il marchio nazionale con i decreti attuativi della legge 141/15”.

L’agricoltura sociale – ha sottolineato il sottosegretario alle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, Alessandra Pesceè l’emblema di un’agricoltura integra, non sfruttatrice ma generosa, in prima fila per la collettività”. Quindi ha sottolineato come i decreti attuativi della legge 141 siano in arrivo.

L’agricoltura – ha concluso il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansantiè il contatto tra uomo e natura. E allora chi meglio dell’agricoltore può dar valore al sociale? È bello fare del bene, rendersi utile agli altri. L’agricoltura sociale declina i temi dell’inclusione, dell’aiuto, della vicinanza e della solidarietà”.

In Italia sono quasi 4 mila le realtà rurali che si occupano di portatori di handicap, rifugiati, detenuti, minori in comunità, anziani, dando lavoro a più di 35 mila addetti. Da Nord a Sud questo tipo di agricoltura viene declinata in diversi modi, che rispettano le esigenze sociali e del territorio, ma tutte con un denominatore comune: coinvolgere le “fasce deboli” della società all’interno di quanto stabilito dalla legge 141/2015 sull’agricoltura sociale, portando un beneficio reale all’intera società.

Di seguito i tre progetti che hanno vinto l’edizione 2017:

“Ti p’orto l’orto con l’ape che gira” della Cooperativa G. Garibaldi, Roma

Il progetto nasce dall’esigenza di chiudere il ciclo produttivo della Cooperativa Sociale G. Garibaldi, attivando un punto vendita ambulante, attraverso il quale i giovani adulti con autismo severo della Cooperativa incontreranno al “mercato” la città, portando i frutti del proprio orto e se stessi tra la gente. L’Ape che gira diventa così un moltiplicatore di opportunità di incontro e quindi potenziale strumento abilitativo, oltre che un modo per sensibilizzare i cittadini sui disturbi dello spettro autistico.

“Essenzialmente vivaio” di “Vivai Villanova”, Foggia

Il progetto prevede l’avvio della coltivazione di piante aromatiche – officinali (rosmarino, timo, menta, lavanda) per la produzione di oli essenziali con l’inserimento lavorativo, inizialmente nella fase della produzione primaria, di persone con disagio sociale o disabilità. Il passo successivo comporta il loro inserimento nella fase della trasformazione, che culminerà nella costituzione di una nuova cooperativa, “Gli essenziali”, che vedrà tra i soci proprio le persone target del progetto.

“Ubuntu” di “Apicoltura Capone”, Pollenza in provincia di Macerata (Premio riservato alle zone terremotate)

Il progetto (Ubuntu in africano sud-sahariano indica benevolenza verso il prossimo, forte senso di umanità) prevede l’inserimento di ragazzi fragili che soffrono di ritardo mentale e dello spettro autistico nelle attività aziendali, in particolare nell’apicoltura e nell’equitazione. L’obiettivo è quello di creare una rete di aziende, associazioni ed enti pubblici, per sviluppare idee, proposte e collaborazioni volte alla rinascita economica e allo sviluppo di servizi nelle zone duramente colpite dal terremoto.

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Bando dell’Ismea per la formazione di 250 giovani imprenditori agricoli

“Promuovere lo spirito e la cultura di impresa” il nome del bando

L’Ismea, in collaborazione con il MiPAAF, emana un bando per individuare aziende agricole condotte da giovani agricoltori orientati a sviluppare capacità e conoscenze in materia di innovazione, sostenibilità e penetrazione nei mercati esteri.

Le domande di partecipazione potranno essere presentate a partire dalle 12,00 del 11/05/2018 e dovranno pervenire, a pena di esclusione, entro e non oltre le ore 23,59 del giorno 10/06/2018.

L’iniziativa prevede:

la selezione di 250 imprese agricole condotte da giovani agricoltori(di età inferiore a 41 anni) interessati a partecipare ad azioni formative e scambi di conoscenze in due fine settimana non consecutivi, attraverso:
– lezioni frontali, metodi basati sul problem-solving e action-learning, avvalendosi anche di testimonianze di casi di successo;
– sviluppo di competenze non convenzionali;
– laboratori e networking, anche tra discenti e docenti;
– momenti di interazione ed eventi specifici.

Inoltre, per un gruppo più ristretto di giovani imprenditori, che saranno selezionati durante le giornate di formazione tra quelle che mostreranno le migliori competenze, saranno organizzate azioni tra quelle elencate di seguito:
– coaching in azienda;
– study visit.

Informazioni e chiarimenti potranno essere richiesti all’Ismea esclusivamente per iscritto all’indirizzo mail agricolturagiovani@ismea.it entro e non oltre il 29/05/2018, indicando nell’oggetto “BANDO FORMAZIONE 2018”.

Clicca qui per scaricare il bando

Per ulteriori chiarimenti e informazioni sul bando, puoi venire a trovarci a Ragusa nella nostra sede di via Spampinato 7 nei giorni feriali e in orario d’ufficio.

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