Agricoltura, la sfida del cambiamento e l’apporto della finanza: convegno a Milano il 19 gennaio a Palazzo Edison

Spinta dalle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, l’agricoltura ha avviato un profondo processo di cambiamento verso un modello di produzione più avanzato e sostenibile. L’attuale fase di crisi economica internazionale costringe tuttavia il settore a riflessioni ampie sulle scelte da compiere per garantire redditività, occupazione e competitività.

Queste considerazioni sono alla base del convegno “Agricoltura in transizione. L’apporto della finanza nella sfida del cambiamento”, in programma a Palazzo Edison di Foro Buonaparte a Milano, Sala degli Azionisti giovedì 19 gennaio, alle ore 17, a cui parteciperà il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti insieme ad alcune personalità del mondo finanziario italiano e dell’informazione economica.

“Valorizzare la filiera agroalimentare italiana significa valorizzare l’Italia – sottolinea il Giansanti – Le istituzioni sono coscienti dell’importanza del settore, che è cresciuto e si è evoluto fino ad essere la prima voce del nostro PIL. Accompagnare la crescita di questa filiera è una sfida verso nuove frontiere: non solo quelle della produzione di eccellenze agricole e alimentari, ma anche di materie prime, di energia rinnovabile, con l’obiettivo di essere sempre più determinante nella transizione ecologica e nella manutenzione attiva del paesaggio italiano. In questo contesto la finanza riveste un ruolo di primo piano”.

Al convegno interverranno, con due relazioni introduttive, il vicepresidente della Fondazione Edison, Marco Fortis, dell’Università Cattolica di Milano, e il commercialista Ermanno Sgaravato dello Studio Tonucci&Partners. A loro il compito di analizzare le potenzialità sinergiche tra finanza, agro-industria e agricoltura nell’attuale contesto macro-economico.

Seguirà una tavola rotonda coordinata dal direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, alla quale prenderanno parte Stefania Boroli, Investment Director di DeA Capital, Paolo Fiorentino, amministratore delegato di Banca Progetto e Piero Manzoni, CEO di Neorurale SpA e Neorurale Hub di Giussago. Le conclusioni sono affidate al presidente di Confagricoltura Giansanti.

All’incontro è stato invitato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale, Francesco Lollobrigida.

E’ prevista la partecipazione in presenza dalle Regioni Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, mentre sarà attivo un collegamento streaming per i partecipanti delle altre regioni italiane. La registrazione è obbligatoria e viene gestita dall’organizzazione dell’evento, affidata ad Omnibus Comunicazione: Giorgia Pizzato – +39.3938845090 – g.pizzato@omnibuscomunicazione.net ; Virginia Cuneo –  +39.3494106943 – v.cuneo@omnibuscomunicazione.net .

 

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Legge di Bilancio, Confagricoltura: soddisfazione con qualche perplessità

Confagricoltura accoglie con favore molte misure inserite nella Legge di Bilancio approvata al Senato. Tra queste il significativo esonero IRPEF per il 2023, il prolungamento del credito d’imposta per il Mezzogiorno, il rifinanziamento e la proroga per l’ultimazione degli investimenti della cosiddetta “Nuova Sabatini”, strategica per incentivare l’accesso al credito da parte delle PMI ed efficace, anche in chiave anticongiunturale, per la crescita e il rilancio degli investimenti.

Sostegno alle imprese anche con il rifinanziamento delle Garanzie ISMEA per agevolare gli interventi delle banche a favore delle PMI in un momento di crisi caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse.

Come sollecitato da Confagricoltura, viene inoltre prorogato il termine per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta per l’acquisto dei carburanti agricoli, misura ancora non sufficiente a causa delle pesanti conseguenze del conflitto russo-ucraino, ma di particolare rilevanza per il settore agricolo.

Trova inoltre una risposta concreta la richiesta che Confagricoltura, unitamente a Uncai, a partire dall’inizio dello scorso anno aveva avanzato al Ministero dei Trasporti per ridurre gli indennizzi per la maggiore usura delle strade a carico dei convogli agricoli con massa complessiva superiore a 44 tonnellate per le imprese agricole e agromeccaniche.

“Aver ridotto del 70% i costi fissati è un passo importante  – evidenzia Palazzo della Valle – che ci auguriamo porti presto a una revisione complessiva della normativa nazionale”. Si evita così agli operatori agricoli e agromeccanici il pagamento di un indennizzo che non corrisponde in alcun modo al reale utilizzo dell’infrastruttura stradale, che stava creando notevoli difficoltà economiche e rallentava la movimentazione di alcuni mezzi tecnici di prioritaria importanza per l’agricoltura, come i fertilizzanti organici.

Confagricoltura giudica positive anche le proposte normative in materia di rivalutazione dei terreni, le misure di agevolazione per l’imprenditoria agricola giovanile e la riconfigurazione dei criteri utilizzati per il calcolo della quota specifica in misura fissa, nonché di quella ad valorem, che determina l’accisa sui tabacchi lavorati, diminuendone l’importo previsto dal testo iniziale del disegno di legge.

Altrettanto significativi gli interventi relativi a fauna selvatica, emergenza brucellosi, flavescenza e mal secco degli agrumi, sebbene la Confederazione auspichi interventi più strutturali e meno emergenziali per affrontare le avversità del settore.

Perplessità invece sulla nuova norma relativa al lavoro occasionale in agricoltura. Ad avviso di Confagricoltura, il nuovo istituto appare una forma ibrida tra lavoro dipendente e occasionale, senza di fatto semplificare, in quanto gli adempimenti a carico dell’impresa sono gli stessi del lavoro dipendente, sia pure con cadenze più rarefatte, cioè alla fine del rapporto.

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Corso di formazione “Il ruolo dei social media nella vita delle imprese agricole” organizzato da Confagricoltura Ragusa

I social media hanno cambiato profondamente il proprio ruolo nel sistema economico contemporaneo. Da semplici canali di marketing, si sono trasformati in infrastrutture sociali imprescindibili, complice anche il ruolo della pandemia e la nascita di un nuovo tipo di consumatore più attento ai consumi e alla sostenibilità.

Per capirne di più e gestire in modo consapevole la sfida della comunicazione sui social per le imprese agricole, Confagricoltura Ragusa organizza per il 18 novembre un importante momento di formazione sulla comunicazione denominato “Il ruolo dei social media nella vita delle imprese agricole”. Il corso si terrà presso Poggio del Sole a Ragusa, dalle 16.00 alle 18.00, ed è riservato alle imprenditrici e agli imprenditori associati.

A tenere il corso sarà il Prof. Davide Bennato, dottore di ricerca in Scienze della Comunicazione all’Università di Roma “La Sapienza”, professore associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Sociologia dei media digitali e Sociologia digitale all’Università di Catania e presidente del corso di Laurea in Scienze e Lingue per la Comunicazione presso l’Università di Catania.

L’incontro avrà un duplice obiettivo: da un lato descrivere il nuovo contesto socio- economico in cui si colloca il comparto agricolo, dall’altro analizzare il ruolo delle piattaforme digitali per le imprese agricole.

Programma del corso

16.00 – 16.15  Registrazione partecipanti

16.15 – 17.15  Seminario

17.15 – 17.30  Coffee break

17.30 – 18.00  Discussioni e domande

Per ragioni meramente organizzative, è necessaria l’iscrizione. Per iscriversi è sufficiente inviare una mail a ufficiostampa@confagricolturaragusa.it, indicando i nominativi delle persone che parteciperanno entro e non oltre il 15 novembre.

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Coltiviamo la cultura: il 16 ottobre prima Festa dell’Agricoltura nelle dimore storiche d’Italia

Domenica 16 ottobre si terrà la prima edizione di “Coltiviamo la cultura: prima Festa dell’Agricoltura nelle dimore storiche”, promossa dai gruppi giovani di ADSI e Confagricoltura Anga. Numerose dimore storiche su tutto il territorio nazionale apriranno le loro porte per ospitare le aziende agricole del territorio: una straordinaria opportunità per promuovere sia quei particolari beni culturali rappresentati dagli immobili privati di interesse collettivo, sia quei prodotti agroalimentari tipici del territorio delle regioni coinvolte.

Dieci le dimore storiche aderenti all’iniziativa e circa quaranta le aziende agricole in sette regioni: Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Puglia e Sicilia.

Il taglio del nastro in tutte le sedi è previsto alle 10 e la chiusura della giornata alle 18.

Le dimore storiche costituiscono un patrimonio turistico di rara bellezza e il perno di un’economia circolare per i borghi su cui insistono. Il 54% di questi immobili, in particolare, si trova in piccoli comuni con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti e, nel 29% dei casi, addirittura sotto i 5.000 residenti, mentre il 31% di questi beni è al di fuori dai centri abitati. A dimostrazione del nesso tra patrimonio culturale e produzione agricola basti pensare che il 34% delle aziende vitivinicole italiane afferisce ad una dimora storica.

Scopo della manifestazione è dunque quello di porre al centro lo stretto legame tra il mondo agricolo e quello delle dimore storiche, mostrando a cittadini e istituzioni la centralità di questo connubio che è identificativo del nostro Paese. L’iniziativa mira anche a sottolineare l’importanza della riscoperta di un turismo che sa esaltare il legame indissolubile tra cibo e territorio.

“Grazie alla collaborazione tra ADSI e Confagricoltura, il pubblico avrà la possibilità di visitare cortili, palazzi, ville e giardini ed – al contempo – scoprire i prodotti e le peculiarità enogastronomiche locali. La “Festa dell’Agricoltura” rappresenta un’ulteriore conferma di come sia possibile coniugare la tutela dell’arte e del paesaggio con la produzione agroalimentare di alta qualità e con l’offerta di un turismo esperienziale, consentendo ai visitatori di vivere la straordinaria bellezza della campagna italiana e dei nostri borghi, di cui le dimore storiche sono perno fondamentale”, ha dichiarato Anna Maria Pentimalli, presidente di ADSI Giovani.

“I Giovani di Confagricoltura – ha detto il presidente dell’Anga Francesco Mastrandrea – partecipano con grande entusiasmo a questa iniziativa che consente di promuovere alcune produzioni d’eccellenza delle nostre aziende in contesti unici che le valorizzano al meglio. In questo evento che unisce arte, cultura e buon cibo e vino, non mancheranno inoltre, in alcune dimore,
momenti di confronto e di approfondimento dedicati al settore primario e alle sue prospettive”.

Elenco delle dimore storiche:
Castello di Tabiano (PR); Villa Venenti (BO); Villa Mergé (RM); Castello di Piovera (AL);
Castello di Tagliolo (AL); Palazzo Ducale di Alessano (LE); Palazzo Castelnuovo (PA); Palazzo
Spadaro Libertini (CT); Palazzo Pandolfi Elmi (PG); Villa di Maser (TV).

Per informazioni consultare il sito www.confagricoltura.it

Sul canale YouTube di Confagricoltura il video di lancio dell’evento.

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DL Aiuti Ter, Confagricoltura: un primo passo che accoglie l’appello delle imprese sul caro energia

Necessarie ulteriori misure per garantire continuità del processo produttivo

Il decreto “Aiuti ter” approvato dal Consiglio dei Ministri, riunitosi stamani, contempla alcune misure di interesse per il settore agricolo, sollecitate da Confagricoltura.

In attesa del testo definitivo licenziato all’unanimità dal CdM, da una prima analisi emerge che il DL prevede l’estensione del credito di imposta al 20% per il carburante agricolo al quarto trimestre (il decreto Aiuti Bis era già intervenuto sul terzo trimestre), con l’importante estensione dell’utilizzo per il riscaldamento delle serre, dei fabbricati produttivi utilizzati per gli allevamenti animali e anche alle imprese agromeccaniche.

Si tratta di un provvedimento importante – commenta Confagricoltura – sebbene non copra il secondo trimestre 2022, quando le lavorazioni nei campi erano a pieno regime.

Sul fronte energia, con il decreto Aiuti Ter si interviene anche sui mesi di ottobre e novembre, potenziando il supporto alle imprese, come richiesto da Confagricoltura. In particolare, il credito di imposta per i consumi elettrici viene portato al 30% ampliando la platea di beneficiari (impianti di potenza superiore a 4,5kW), e quello per i consumi di gas viene alzato al 40%.

Queste misure – precisa Confagricoltura – si aggiungono agli interventi già previsti dal decreto Aiuti Bis relativi all’azzeramento degli oneri di sistema per il quarto trimestre e al prolungamento del credito di imposta per il terzo trimestre sia sui consumi elettrici (impianti di potenza superiore a 16,5 kW e credito di imposta al 15%), sia sul gas naturale (credito di imposta al 25%).

“E’ un primo passo verso le richieste delle imprese – commenta il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Ulteriori misure saranno tuttavia necessarie per garantire la continuità del processo produttivo all’interno della filiera agroalimentare”.

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Bando Agrisolare, Confagricoltura al lavoro per aumentare la produzione di energie rinnovabili

Il bando Agrisolare pubblicato dal Mipaaf è stato oggetto di approfondimento del Consiglio Direttivo di Confagricoltura, che si è riunito ieri. E’ stato deciso di avviare la macchina operativa che dovrà seguire su tutto il territorio nazionale le imprese che intendono partecipare al bando. Secondo le indicazioni del Ministero delle Politiche Agricole, il provvedimento potrà consentire una nuova capacità di generazione pari a 375mila kW da energia solare.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente Massimiliano Giansanti e dai componenti del Direttivo per l’inclusione delle serre tra le strutture produttive contemplate nella misura del PNRR Parco Agrisolare, proprio come aveva richiesto Confagricoltura, che si era opposta all’esclusione del comparto serricolo e delle attività forestali dalla prima stesura del provvedimento dedicato all’installazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Per l’assistenza alle aziende fino alla scadenza della presentazione delle domande, prevista il 27 settembre, Confagricoltura lavorerà insieme ad ANB, l’Associazione Nazionale Bieticoltori che ha di recente aderito all’Organizzazione.

La struttura confederale e quella di ANB lavoreranno pertanto a stretto contatto per fornire alle imprese agricole risposte immediate e, al contempo, per creare un modello operativo efficace anche per il futuro.

Le risorse stanziate per il Parco Agrisolare ammontano a 1,5 miliardi di euro, di cui 1,2 riservati a interventi nel settore della produzione agricola primaria e i restanti 300 milioni equamente ripartiti per investimenti nella trasformazione dei prodotti primari in produzioni agricole e non agricole.

I tempi sono ristretti e il bando è complesso, oltre ad essere il primo dedicato al comparto nell’ambito del PNRR. Un altro limite, già evidenziato da Confagricoltura, è rappresentato dal vincolo dell’autoconsumo, ancorché rivisto rispetto alle bozze iniziali. A riguardo la Confederazione continuerà a lavorare affinché nei prossimi bandi tale vincolo venga rimosso, in modo da consentire al settore primario di esprimere al massimo, tanto più nell’attuale situazione di crisi degli approvvigionamenti, la capacità di produzione di energia rinnovabile.

Il bando Agrisolare pubblicato dal Mipaaf è stato oggetto di approfondimento del Consiglio Direttivo di Confagricoltura, che si è riunito ieri. E’ stato deciso di avviare la macchina operativa che dovrà seguire su tutto il territorio nazionale le imprese che intendono partecipare al bando. Secondo le indicazioni del Ministero delle Politiche Agricole, il provvedimento potrà consentire una nuova capacità di generazione pari a 375mila kW da energia solare.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente Massimiliano Giansanti e dai componenti del Direttivo per l’inclusione delle serre tra le strutture produttive contemplate nella misura del PNRR Parco Agrisolare, proprio come aveva richiesto Confagricoltura, che si era opposta all’esclusione del comparto serricolo e delle attività forestali dalla prima stesura del provvedimento dedicato all’installazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Per l’assistenza alle aziende fino alla scadenza della presentazione delle domande, prevista il 27 settembre, Confagricoltura lavorerà insieme ad ANB, l’Associazione Nazionale Bieticoltori che ha di recente aderito all’Organizzazione.

La struttura confederale e quella di ANB lavoreranno pertanto a stretto contatto per fornire alle imprese agricole risposte immediate e, al contempo, per creare un modello operativo efficace anche per il futuro.

Le risorse stanziate per il Parco Agrisolare ammontano a 1,5 miliardi di euro, di cui 1,2 riservati a interventi nel settore della produzione agricola primaria e i restanti 300 milioni equamente ripartiti per investimenti nella trasformazione dei prodotti primari in produzioni agricole e non agricole.

I tempi sono ristretti e il bando è complesso, oltre ad essere il primo dedicato al comparto nell’ambito del PNRR. Un altro limite, già evidenziato da Confagricoltura, è rappresentato dal vincolo dell’autoconsumo, ancorché rivisto rispetto alle bozze iniziali. A riguardo la Confederazione continuerà a lavorare affinché nei prossimi bandi tale vincolo venga rimosso, in modo da consentire al settore primario di esprimere al massimo, tanto più nell’attuale situazione di crisi degli approvvigionamenti, la capacità di produzione di energia rinnovabile.

 

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Meeting di Rimini, Giansanti (Confagricoltura): alimentazione, ambiente ed energia priorità del pianeta. Agricoltura asset strategico per ridurre il divario tra i popoli e far crescere il paese

“Nell’attuale situazione di instabilità abbiamo due certezze: l’aumento della popolazione e del PIL mondiale a fronte della diminuzione della superficie agricola e della necessità di tutelare le risorse naturali. Una sfida da affrontare immediatamente dando risposte efficaci, anche alla luce degli shock esterni prodotti da pandemia, guerra e cambiamenti climatici”.

 

Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, dal palco del Meeting di Rimini al convegno “Favorire la crescita e sostenere i più deboli”.

 

“L’agricoltura è strategica non solo per i singoli Paesi, ma per il mondo intero – ha detto Giansanti –. I cittadini stanno pagando un prezzo elevato degli alimenti e allo stesso tempo parte della popolazione mondiale non ha accesso al cibo. Nei mesi scorsi, il price food index della FAO ha toccato il picco di 160 mai raggiunto prima, né durante la pandemia (98) e neanche durante la crisi finanziaria globale del 2008 (117)”.

 

Gli strumenti per scongiurare un mondo a due velocità sono “investimenti infrastrutturali, condivisione delle conoscenze e sviluppo delle aree rurali – ha proseguito il presidente di Confagricoltura –. Per questo serve una strategia globale di politica agricola, ma anche della nutrizione, dell’alimentazione e dell’energia. Nel mondo 870 milioni di persone soffrono la fame ma aumenta il numero delle persone sovrappeso nei Paesi sviluppati (1,7 miliardi) e lo spreco alimentare, pari a 74 chili di cibo pro-capite”.

 

Giansanti ha ricordato che dei 570 milioni di agricoltori attivi nel mondo soltanto l’1% è strutturato in forma di impresa e produce il 70% del cibo per il mercato. Per il presidente di Confagricoltura “l’agricoltura deve essere protagonista nei percorsi di transizione energetica, ambientale. L’aumento dei prezzi del cibo è infatti strettamente legato a quello dei costi energetici. Il settore primario può dare un ulteriore contributo in questo ambito, ma deve essere messo nelle condizioni di farlo. Non solo con le risorse del PNRR, ma anche con una reale semplificazione delle procedure burocratiche”.

 

“È arrivato il momento delle scelte e il prossimo governo – ha concluso Giansanti – dovrà realizzare gli obiettivi strategici del Paese. Avremo un ottobre molto difficile: l’instabilità dei mercati continuerà a spingere la crescita dei prezzi, e dunque le famiglie, a rivedere la loro politica di acquisto dei generi alimentari. Già oggi un sondaggio di Agronetwork e Format Research descrive così la propensione agli acquisti: 13% non sa se cambierà; il 27% sceglierà giorno per giorno; il 28% spenderà la stessa cifra ma con minor potere d’acquisto; il restante 31% sa che spenderà di più. Non c’è più tempo da perdere”.

 

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“Una strategia globale per l’alimentazione”: dall’assemblea di Confagricoltura l’appello al governo per un cambio di rotta della politica agricola in Italia e in Europa

“Siamo al centro della tempesta perfetta: la guerra ha acuito i problemi della sicurezza alimentare e dell’emergenza climatica. Non possiamo più aspettare: l’agricoltura continua a fare la sua parte, ma senza politiche e strategie lungimiranti, le imprese non reggeranno ancora a lungo”.

Dal palco di Villa Miani, all’assemblea generale di Confagricoltura, il presidente Massimiliano Giansanti lancia un appello al governo: definire al più presto un modello agroalimentare insieme a tutta la filiera e valorizzare nei consessi internazionali la posizione italiana. “E’ tempo di una politica globale per l’alimentazione”.

Il presidente di Confagricoltura ha dialogato con il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e con il presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento europeo, Antonio Tajani, sulle questioni più urgenti che hanno posto l’agricoltura al centro dell’attenzione mediatica internazionale, ma che a livello europeo è ancora lontano dalla definizione di un’agenda politica capace di essere al passo con i tempi.

“Gli ultimi 40 anni di politica agricola europea hanno modificato la Pac da politica economica a politica sociale. Eppure l’agricoltura è un settore performante, nonostante i dati Istat riportino un calo del numero di aziende del 50% negli ultimi anni. Ma le imprese che rimangono sul mercato sono quelle più strutturate, anche perché aumenta la dimensione media. Il nostro appello è a non stare fermi, a non sprecare ulteriore tempo, perché la strada è in salita”.

Il forte aumento dell’inflazione e dei costi di produzione, oltre all’inevitabile rialzo dei tassi di interesse, rischiano di innescare una fase recessiva, bloccando così la ripresa economica avviata lo scorso anno.

Temi che sono stati ripresi durante la tavola rotonda tra il vicedirettore generale della  Fao, Maurizio Martina, il presidente dell’Istituto Affari Internazionali, Ferdinando Nelli Feroci, e Francesco Zollino, direttore senior del Dipartimento di Economia e Statistica di Banca d’Italia, moderati dal giornalista Nicola Porro.

Martina si è concentrato sull’importanza dello Stato e sul ruolo dell’Italia nella Ue: “Per rendere la transizione tecnologica e ambientale accessibile a tutti sono indispensabili le politiche pubbliche. Bisogna dare atto al governo di aver saputo avviare e guidare, all’indomani dell’inizio della guerra in Ucraina,  il dibattito sul necessario rafforzamento delle iniziative a favore dei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo”.

Per Zollino “le basi che consentono ad un Paese di superare una fase difficile come questa sono due: credibilità e stabilità di bilancio. Istituzioni nazionali ed europee oggi sono impegnate nella gestione dell’inflazione e degli effetti che ha sulla capacità di spesa e sul reddito dei cittadini”.

“L’Ue ha dimostrato compattezza in diverse fasi critiche: dalla crisi finanziaria del 2008, alla gestione della Brexit, fino alla pandemia da Covid-19 e oggi all’aggressione russa in Ucraina. Questa compattezza deve essere mantenuta” – ha detto l’ambasciatore Nelli Feroci.

“Partiamo da qui – ha concluso Giansanti – E’ arrivato il momento di scelte coraggiose: l’agricoltura vuole coltivare certezze, come il titolo di questa assemblea, attraverso alti principi etici e uno sguardo rivolto al futuro delle imprese”.

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Censimento, l’Istat fotografa il processo di rafforzamento imprenditoriale del settore primario

Il VII Censimento generale dell’agricoltura dell’Istat “fotografa” il processo di rafforzamento imprenditoriale del settore primario: aziende sempre più grandi e strutturate, gli investimenti in innovazione e digitale spingono verso l’agricoltura del futuro.

Dai dati presentati oggi emerge chiaramente il profilo dell’azienda agricola del futuro, con elementi valorizzati più volte da Confagricoltura: imprese di dimensioni maggiori rispetto al passato, che mettono al centro della propria strategia le innovazioni e il digitale. Imprese impegnate nella diversificazione delle proprie attività, a partire dalla produzione di energia rinnovabile.

Il processo in atto – evidenzia Confagricoltura – è testimoniato dalla riduzione del numero di aziende dal 2010 al 2020 (- 29,9%) a fronte di un aumento delle dimensioni, con il traguardo storico di 11 ettari in media per impresa. Senza però dimenticare che, aldilà della posizione in ambito europeo in termini di estensione media delle aziende, l’agricoltura italiana è al primo posto per creazione di valore aggiunto.

Strutture aziendali più organizzate portano anche un innalzamento dell’offerta di lavoro. L’Istat descrive un settore in cui il lavoro familiare resta prevalente, ma che vede una crescita interessante di quello salariale.

Dall’indagine emerge con chiarezza un modello di impresa che coincide, sostanzialmente, con quello a cui guarda Confagricoltura, che tuttavia avverte: “Bisogna allungare il passo. Ad esempio è ancora limitata la presenza di giovani agricoltori che, insieme all’imprenditoria femminile, sono in grado di dare una maggiore spinta verso la modernizzazione”.

L’ultimo Censimento – conclude Confagricoltura – descrive un mondo agricolo vitale e orientato allo sviluppo sostenibile, che può ancora crescere per conquistare nuovi spazi sui mercati interni e a livello internazionale.

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