Giansanti (Confagricoltura): “Cibus momento di confronto”

“Questa è una manifestazione importante, perché esprime bene lo spirito dell’industria agroalimentare italiana. Cibus rappresenta sempre un momento di discussione e di ragionamento rivolto al futuro. Qui oggi si è parlato di ricerca e di democrazia alimentare. Si guarda al futuro senza paura delle novità. Come Confagricoltura lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo pensando alle generazioni future”. Lo ha detto Massimiliano Giansanti, a margine dell’inaugurazione di Cibus connecting Italy oggi a Parma.

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Rincari, Confagricoltura: florovivaismo in balia della crisi

Occorre prestare la dovuta attenzione alla pesante situazione che vive il settore florovivaistico europeo. Le aziende italiane, in particolare, sono in sofferenza per l’impennata dei costi produttivi ed energetici, la difficoltà a reperire i mezzi di produzione e la manodopera. Continuano ad interessare lo Stivale gli effetti del cambiamento climatico, come la siccità e le bombe d’acqua. Lo ha ribadito Confagricoltura in occasione del gruppo di lavoro Fiori e Piante del Copa Cogeca, che si è appena concluso in Olanda.

Gli esperti europei si sono confrontati sul problema degli aumenti energetici e di produzione che, in assenza di misure urgenti, mettono in pericolo la tenuta dell’intero comparto all’interno della UE.

Il florovivaismo ha sempre avuto un ruolo centrale nell’economia agricola nazionale. L’Italia è tra i principali produttori di piante e fiori della UE e vanta una grandissima varietà grazie alle sue caratteristiche territoriali.

Oggi il settore, malgrado l’evidente flessione dovuta alla pandemia, rappresenta un valore alla produzione che supera i 2,6 miliardi di euro. Il saldo attivo della bilancia commerciale è di oltre 400 milioni di euro, per un totale di 27mila imprese, che danno lavoro a più di 100mila addetti.

Confagricoltura ha calcolato che gli aumenti previsti per la produzione di piante e fiori nel 2022 possano stimarsi almeno del 70%, sul 2021, con punte che rischiano anche di superare il 100%.

“Le nostre preoccupazioni – ha concluso L’Organizzazione degli imprenditori agricoli – sono forti anche per il calo dei consumi. Le difficoltà sono evidenti e rischiano di condizionare le scelte aziendali. E’ purtroppo evidente che fiori e piante, pur con il loro importante apporto nel migliorare l’ambiente, la psiche e la qualità della vita, rischiano di essere sacrificati per risparmiare nel timore della crescita dell’inflazione”.

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26 novembre Giornata mondiale dell’olivo. Confagricoltura: sotto i riflettori il prodotto simbolo della dieta mediterranea

L’olivo significa cultura, economia, territorio, paesaggio, collegamento tra i popoli. Rappresenta una cultura di antiche radici, un elemento catalizzatore dell’economia e fortemente rappresentativo del paesaggio; simbolo di pace e tratto comune tra i popoli del Mediterraneo. Lo sottolinea Confagricoltura in occasione della “Giornata mondiale dell’olivo”, istituita dall’Unesco due anni fa, che si celebra il 26 novembre.

La “Giornata internazionale” – ricorda Confagricoltura – pone sotto i riflettori l’olio d’oliva, alimento unico, inimitabile, salutare, componente fondamentale e caratterizzante della dieta mediterranea. La produzione di olio di oliva è concentrata nel bacino del Mediterraneo. L’Italia è il secondo Paese produttore dopo la Spagna e precede Grecia, Turchia e Marocco.

Proprio in occasione della “Giornata internazionale” si riunisce la Federazione Nazionale di Prodotto Olivicoltura di Confagricoltura che fa il punto sulle difficoltà dei produttori di diverse aree vocate del nostro Paese, come la Puglia e la Calabria, dove si registrano scambi a prezzi molto bassi, con punte in ribasso anche di 3.5 euro /kg ed il manifestarsi di fenomeni speculativi.

Per la campagna olivicola in corso la produzione è stimata in 315mila tonn, distante anni luce dalle medie produttive degli anni 2000-2010, che andavano oltre le 500mila tonn.

Ad avviso di Confagricoltura il settore ha bisogno di interventi e fondi specifici che consentano ai produttori di avere accesso a misure per l’ammodernamento delle strutture produttive e per lo sviluppo di nuovi ed efficienti sistemi di logistica. Servono ricerca, innovazione e risorse adeguate per favorire onerosi investimenti; ed anche per avviare incisive politiche di promozione per valorizzare, verso i consumatori, il prodotto italiano di qualità.

A preoccupare Confagricoltura c’è anche la nuova Pac che, per il settore olivicolo, prevede un consistente taglio dei pagamenti comunitari oggi destinati ai produttori e regole stringenti per l’accesso ai fondi per i programmi operativi.

Il settore è composto da 646.326 aziende olivicole, che con i loro oliveti occupano una superficie di 1,2 milioni di ettari. I frantoi attivi sono 4.475 e le attività industriali legate al comparto sono 220. Le regioni che trainano la produzione sono la Puglia (49%), la Calabria (14) e la Sicilia (11%). Nel 2020 il fatturato del settore oleario è stato di 3.3 miliardi di euro.

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Danni per siccità e gelate: oltre 5 milioni per le imprese agricole siciliane

Assegnati cinque milioni e mezzo di euro a favore delle aziende agricole siciliane, per i danni subiti a seguito della siccità e delle gelate verificatesi nel 2017. Ne dà notizia l’assessore regionale per l’Agricoltura, Edy Bandiera, a seguito dell’approvazione, da parte del Ministero delle Politiche Agricole, del riparto del Fondo di Solidarietà Nazionale, di cui al Dlg. 102/2004, per l’anno 2017.

Nella fattispecie, sono stati destinati € 3.085.197,00 alle province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani, danneggiate dalla siccità, ed ancora € 2.425.458,00 alle province di Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa, che hanno subito danni a causa delle forti gelate, che hanno investito l’Isola.

“Nel sottolineare che la materia risarcitoria è competenza del Governo centrale e consapevoli del fatto che lo stato dovrebbe riporre maggiore attenzione e risorse su questo delicato tema, siamo pronti a far giungere celermente queste economie che, in piccola parte, allevieranno i danni subiti da tante aziende agricole siciliane – afferma Bandiera – Saranno adesso gli Ispettorati provinciali competenti a liquidare le somme spettanti, agli agricoltori beneficiari diverse province siciliane”.

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Vino, Confagricoltura: online il questionario sulle misure di promozione dei Paesi Terzi

É online, sul sito di Confagricoltura, un questionario rivolto alle aziende vitivinicole per raccogliere opinioni e proposte riguardo alle misure di “Promozione nei Paesi Terzi” alla luce della difficile situazione di mercato che si è creata in seguito all’emergenza Coronavirus.

La recente emergenza sanitaria ha condizionato e modificato gli usuali modelli di consumo. Tra i settori più colpiti, a causa della chiusura dei canali HO.RE.CA e della contrazione dei flussi esportativi, c’è quello vitivinicolo, che vale complessivamente circa 13,5 miliardi di euro, di cui quasi il 55% collocati fuori dall’Italia.

Come era ovvio, di questa imprevista emergenza hanno risentito anche le attività di servizio connesse al settore e soprattutto la promozione.

In molti si interrogano sul futuro di questa attività e, alla luce delle riflessioni in corso, non sembra essersi delineata una via ed un modello sul quale puntare. Di certo si è registrato un forte rallentamento delle attività, ma anche il ricorso a nuove formule.

È giunto dunque, a parere di Confagricoltura, il momento per iniziare a fare delle proposte alle Istituzioni europee e nazionali affinché, tenendo conto di quanto avvenuto in questi mesi, adeguino lo strumentario regolamentare, per consentire al sistema vitivinicolo, e non solo, di sviluppare programmi di promozione adeguati.

In questa logica, nell’ambito delle attività previste dai Programmi di promozione OCM vino sui Paesi terzi, Confagricoltura ha avviato una rilevazione statistica finalizzata alle predisposizioni di proposte utili a migliorarne la fruibilità, anche alla luce delle difficoltà emerse nell’attuazione delle precedenti programmazioni.

Utilizzando il questionario disponibile sul sito di Confagricoltura, al link https://www.confagricoltura.it/ita/questionario le aziende sono invitate a rispondere, entro il prossimo 31 luglio, ad una serie di domande che vanno dalla validità dell’attuale struttura dei punteggi ai possibili correttivi; dalle azioni più incisive da mettere in campo nell’immediato e per il 2021, alla luce delle limitazioni imposte dal Covid-19, alla validità della partecipazione a fiere ed esposizioni internazionali; dalle alternative alle degustazioni guidate, alla realizzazione di piattaforme on-line per la promozione/commercializzazione dei vini aziendali; dagli aspetti da pubblicizzare maggiormente alle campagne di informazione.

I risultati della rilevazione permetteranno di predisporre un adeguato pacchetto di proposte da presentare agli Organi europei e nazionali competenti, frutto dei bisogni e delle esigenze che emergeranno.

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