Giornata Mondiale Ambiente, Confagricoltura: “Mondo agricolo impegnato contro l’inquinamento della plastica”

“A partire dai cittadini fino alle attività economiche occorre un patto per invertire la rotta sulla gestione della plastica partendo della consapevolezza che, a livello mondiale, solo piccole quantità vengono riciclate. Il resto è disperso nell’ambiente, abbandonato in terreni agricoli, fiumi e mari. In questo contesto anche l’agricoltura deve fare la sua parte”. Lo sottolinea Confagricoltura nella ‘Giornata mondiale dell’ambiente’ dedicata in particolare al problema dei rifiuti plastici.

Ad avviso di Confagricoltura occorre dare concretezza allo sviluppo della bioeconomia che a partire dalle biomasse può dar vita a nuovi prodotti che andranno progressivamente a sostituire alcuni utilizzi della plastica, come i materiali biodegradabili che, in agricoltura, possono essere utilizzati ad esempio nella pacciamatura o nella microirrigazione.

L’Organizzazione degli imprenditori agricoli ha quindi ricordato come, a livello organizzativo, il settore agricolo abbia fatto notevoli passi avanti per una gestione dei rifiuti trasparente, tracciata e orientata al recupero, minimizzando l’avvio in discarica grazie alla creazione dei cosiddetti ‘circuiti organizzati di raccolta’.

Confagricoltura con specifici accordi con le amministrazioni pubbliche e società private da tempo sta dando il suo concreto contributo alla corretta raccolta dei contenitori di prodotti fitosanitari e fertilizzanti. L’obiettivo prioritario è evitare la dispersione nell’ambiente di quelli monouso.

Altro aspetto fondamentale è l’informazione e la formazione degli operatori. Con la partecipazione al ‘Let’s clean up Europe’, l’iniziativa europea dedicata a contrastare l’abbandono dei rifiuti, Confagricoltura si è attivamente impegnata sul territorio con una specifica giornata dedicata alla raccolta straordinaria dei rifiuti plastici, attraverso il coinvolgimento delle imprese ma, soprattutto, delle nuove generazioni sul tema dei rifiuti coinvolgendo, in questo senso, gli studenti degli Istituti agrari.

“È indispensabile rafforzare la ricerca ed il trasferimento delle innovazioni tecnologiche, lo sviluppo di nuovi materiali, l’ecodesign di prodotto per facilitare il riutilizzo e il riciclo”. Motivi per cui Confagricoltura ha scelto di partecipare al progetto europeo ‘REINWASTE’ (REmanufacture the food supply chain by testing INnovative solutions per zero inorganic WASTE) nell’ambito del programma Interreg Med che ha l’obiettivo di testare soluzioni innovative volte alla riduzione dei rifiuti inorganici (film plastici, nylon, coperture per le serre, contenitori dei prodotti fitosanitari e disinfettanti e food packaging) lungo tutta la filiera agroalimentare, con particolare attenzione, per l’Italia, al settore lattiero-caseario.

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Bando dell’Ismea per la formazione di 250 giovani imprenditori agricoli

“Promuovere lo spirito e la cultura di impresa” il nome del bando

L’Ismea, in collaborazione con il MiPAAF, emana un bando per individuare aziende agricole condotte da giovani agricoltori orientati a sviluppare capacità e conoscenze in materia di innovazione, sostenibilità e penetrazione nei mercati esteri.

Le domande di partecipazione potranno essere presentate a partire dalle 12,00 del 11/05/2018 e dovranno pervenire, a pena di esclusione, entro e non oltre le ore 23,59 del giorno 10/06/2018.

L’iniziativa prevede:

la selezione di 250 imprese agricole condotte da giovani agricoltori(di età inferiore a 41 anni) interessati a partecipare ad azioni formative e scambi di conoscenze in due fine settimana non consecutivi, attraverso:
– lezioni frontali, metodi basati sul problem-solving e action-learning, avvalendosi anche di testimonianze di casi di successo;
– sviluppo di competenze non convenzionali;
– laboratori e networking, anche tra discenti e docenti;
– momenti di interazione ed eventi specifici.

Inoltre, per un gruppo più ristretto di giovani imprenditori, che saranno selezionati durante le giornate di formazione tra quelle che mostreranno le migliori competenze, saranno organizzate azioni tra quelle elencate di seguito:
– coaching in azienda;
– study visit.

Informazioni e chiarimenti potranno essere richiesti all’Ismea esclusivamente per iscritto all’indirizzo mail agricolturagiovani@ismea.it entro e non oltre il 29/05/2018, indicando nell’oggetto “BANDO FORMAZIONE 2018”.

Clicca qui per scaricare il bando

Per ulteriori chiarimenti e informazioni sul bando, puoi venire a trovarci a Ragusa nella nostra sede di via Spampinato 7 nei giorni feriali e in orario d’ufficio.

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Il ragusano Giancarlo Licitra nominato Cavaliere del Lavoro: i complimenti di Confagricoltura

Confagricoltura Ragusa, attraverso il presidente dott. Antonino Pirrè, esprime il proprio compiacimento per la nomina del ragusano dott. Giancarlo Licitra a Cavaliere del Lavoro da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il neo-cavaliere Licitra è amministratore unico della LBG Sicilia Srl, azienda per la commercializzazione di farina di carrube ed esporta il 95% del fatturato.

“I miei complimenti e quelli di tutta Confagricoltura Ragusa vanno al dott. Licitra per averci resi fieri per due ragioni” spiega il presidente Pirrè. “Innanzitutto perché viene premiato l’impegno imprenditoriale in agricoltura, vera fonte di benessere economico strutturale. E poi perché, da oggi, la comunità iblea potrà vantare un nuovo cavaliere, rappresentante della Sicilia che lavora e che crea ricchezza”.

Oltre al dott. Licitra, sono stati nominati altri due imprenditori operanti nel settore agroalimentare: il marchigiano Giovanni Fileni (terzo operatore nazionale nel settore delle carni avicole e primo produttore in Italia di carni bianche da agricoltura biologica) e la calabrese Gloria Maria Rosaria Tenuta (operante nel settore della produzione orticola e di alimenti surgelati che esporta in tutto il mondo).

“Siamo felici – conclude Pirrè – di aver sostenuto, come organizzazione di categoria, la candidatura di Licitra. Abbiamo bisogno di premiare chi, tutti i giorni, porta avanti la cultura dell’impresa, del lavoro e dell’innovazione rappresentando un’eccellenza, quindi un modello da seguire e da valorizzare al meglio”.

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La Via (Fi-Ppe): “Togliere risorse all’agricoltura è attentare all’economia europea”

Il deputato La Via si associa al grido d’allarme del presidente di Confagricoltura

“Togliere risorse all’agricoltura significa attentare allo sviluppo e alla crescita dell’economia europea”: anche l’eurodeputato Fi-Ppe Giovanni La Via, si associa al grido d’allarme più volte lanciato da Confagricoltura, per bocca del suo presidente Giansanti.

Infatti c’è preoccupazione attorno al prossimo bilancio pluriennale della Ue, in cui ci sono in campo proposte che prevedono forti tagli a questa voce alla voce agricoltura.

Diversi eurodeputati hanno approvato ieri una relazione di iniziativa sulla Pac (Politica agricola comune).”Purtroppo – spiega La Via – le strategie messe in atto nell’ambito della ridefinizione delle risorse per i prossimi sette anni, sembrano non cogliere le opportunità di un settore di importanza fondamentale per 12 milioni di aziende e terreni agricoli e che rappresenta il 47% del territorio europeo e 22 milioni di agricoltori”.

“Oggi – ha precisato l’eurodeputato – ci siamo opposti con forza ad una possibile ri-nazionalizzazione della Pac, una proposta che rischia di neutralizzare una delle più importanti politiche sovranazionali dell’Ue che necessita, al contrario, di interventi che possano garantire maggiore flessibilità e semplificazione, come più rapidi dovranno essere i pagamenti agli agricoltori”.

Fonte: LaSicilia.it

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Congresso Uila, Giansanti: “Azione sinergica per far crescere le imprese e l’occupazione”

“Assieme siamo stati e continueremo ad essere i protagonisti delle relazioni sindacali nel settore agricolo. E sono proprio le buone relazioni sindacali esistenti che ci hanno consentito, in questi anni, di contribuire efficacemente al rinnovamento ed all’ammodernamento del settore”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, intervenendo oggi a Brindisi al VI Congresso nazionale di Uila-Uil.

“Condivido le parole del segretario generale di Uila Stefano Mantegazza – ha poi aggiunto  – quando afferma  che l’occupazione aumenta solo se cresce la produzione. Ha ragione: perché così migliorano i salari, i territori, le comunità”.

“Confagricoltura  – ha ricordato il suo presidente – da sempre è fermamente schierata contro il lavoro nero, anche con l’introduzione di un codice etico che condanna ogni forma di sfruttamento del lavoro e prevede l’espulsione dalla base associativa per le aziende che lo violano. Un’efficace lotta al lavoro sommerso però non può essere combattuta solo con misure repressive ed invece, ad un anno e mezzo dall’entrata in vigore della legge nper il contrasto al caporalato, l’apparato sanzionatorio è l’unico aspetto della legge stessa ad essere realmente applicato”.

“Per quanto riguarda la trattativa sul CCNL voglio dire che, da parte nostra, il dialogo non si è mai interrotto e non ci sono preclusioni – ha posto in evidenza il presidente di Confagricoltura -. Sono convinto che quello che ci unisce supera ciò che ci divide e ritengo che le distanze possano essere colmate in tempi ragionevoli. La trattativa, avviata a dicembre scorso, va condotta a termine con la buona volontà di tutti, per raggiungere il risultato di un contratto equilibrato, moderno e migliorativo”.

“Apprezzo il titolo del vostro congresso: ‘Lavoro. L’alfabeto del nostro futuro’ – ha concluso Massimiliano Giansanti -. Dobbiamo agire assieme per declinare questo alfabeto con un’azione sinergica. Credo nelle relazioni sindacali, nella bilateralità e nella contrattazione collettiva, con l’obiettivo comune di far progredire le imprese e  l’occupazione”.

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Poca attenzione delle istituzioni all’agricoltura: a pensarlo oltre il 70% degli italiani

Il 90% favorevole a maggiori incentivi: i dati emersi dal Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura”

Le istituzioni concedono scarsa attenzione all’agricoltura: a pensarlo il 73% degli italiani, secondo quanto emerge dall’VIII Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura”, realizzato da Fondazione UniVerde e Ipr Marketing, presentato in occasione della consegna dei Green Pride dell’Innovazione in Agricoltura 2018. Il 34% degli italiani consiglierebbe ai figli di fare gli agricoltori, malgrado per il 66% degli intervistati ritiene che sia un lavoro a scarsa remunerazione; infatti il 90% del campione intervistato è favorevole ad incentivi economici per gli agricoltori. Il 75% non ha dubbi sul ruolo positivo che gli agricoltori svolgono rispetto all’ambiente, il 73% affiderebbe a loro la gestione del verde pubblico.

Dalla ricerca emerge, inoltre, che sempre più italiani scelgono di comprare i prodotti agricoli presso farmer market (48%): per il 60% degli intervistati, i prodotti agricoli freschi sono più sicuri e l’86% del campione ritiene che il produttore/coltivatore garantisca più sicurezza. In aumento anche coloro che si dichiarano contrari all’utilizzo degli Ogm in agricoltura (78%) e i consumatori attenti alle etichette sui prodotti, lette dal 91% degli intervistati. L’88% del campione vorrebbe delle etichette per i prodotti senza Ogm.

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Bioeconomia circolare, biodiversità e lotta al consumo del suolo: rilanciare la coltivazione della canapa

Confagricoltura, rilanciare la coltivazione industruale della cannabis sativa: funzionale alla lotta al consumo di suolo ed alla perdita di biodiversità, si coniuga completamente con  i nuovi concetti di bioeconomia circolare

Confagricoltura, insieme alle altre organizzazioni della filiera, ha presentato – alla “Indica Sativa Trade”, fiera internazionale della canapa, che si tiene a Bologna – il progetto per lo sviluppo della coltivazione della canapa industriale (cannabis sativa),  coltura che ha anche un alto valore ambientale; è funzionale alla lotta al consumo di suolo ed alla perdita di biodiversità e si coniuga completamente con  i nuovi concetti di bioeconomia circolare. In tale ambito si è proposta l’adozione, su base volontaria, di un disciplinare di produzione dedicato all’infiorescenza di canapa coltivata in Italia, al fine di creare una filiera tracciabile e di qualità.

Siamo in una fase delicata per la ripresa di un settore che contava 110 mila ettari a metà del ventesimo secolo e che oggi ne conta appena 5 mila e comunque in forte aumento rispetto lo scorso anno – ha detto Confagricoltura. Per questo, abbiamo sollecitato l’adozione di un quadro regolamentare della coltivazione della canapa poi consolidato dalla legge 242/16 (disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa)“.

La legge 242/16  – ha rilevato  Confagricoltura – introduce la libera coltivazione delle varietà di canapa industriale (cannabis sativa), indicate nel ‘Catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole’ e caratterizzate da THC inferiore allo 0.2%, escluse dal campo di applicazione delle disposizioni sulle sostanze stupefacenti. Ed apre alla possibilità a diversi prodotti: alimenti (ad alto valore nutraceutico), cosmetici, fibre per il tessile e per la bioedlizia, materiali per la fitodepurazione e per la bioingegneria ed anche prodotti destinati al florovivaismo.

Con l’emanazione della legge si sono sviluppati anche nuovi prodotti della canapa, derivanti dalle infiorescenze, che si affiancano a quelli tradizionali della fibra e dei semi.

L’auspicio – ha concluso Confagricoltura – è che la normativa recepisca al più presto le nuove opportunità di produzione e mercato che si stanno sviluppando. Nel frattempo con la redazione del disciplinare si intende supportare le nostre imprese nel cogliere nella loro interezza le opportunità che derivano dalla coltivazione della canapa industriale“.

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Le imprese agricole iblee in crisi non sono sole: produttivo il convegno sul sovraindebitamento promosso da Confagricoltura Ragusa

Un momento di confronto vero in cui si è condivisa la consapevolezza che tanto si può fare per aiutare le imprese agricole nella gestione della crisi”: questo il commento del presidente Antonino Pirrè sul partecipato convegno “Strumenti della risoluzione della crisi da sovraindebitamento dell’impresa agricola” che si è tenuto venerdì 18 maggio a Ragusa, organizzato da Confagricoltura, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e con l’Ordine degli Avvocati.

I vari interventi, tutti di altissimo profilo, hanno prodotto un dibattito serrato con un attento ed eterogeneo pubblico composto da avvocati, commercialisti, studenti universitari, giornalisti, imprenditori agricoli.

Un convegno che ha prodotto sinergie interprofessionali vere che produrranno un lavoro di squadra, grazie a una consapevolezza maggiore sugli aspetti normativi legati alla gestione della crisi”, ha aggiunto Pirrè.

Abbiamo manifestato la disponibilità, come Confagricoltura, a mettere a disposizione delle imprese, dei tecnici e dei professionisti il nostro supporto, a tutti i livelli”, dichiara l’avv. Maria Cristina D’Arienzo, Area Legale e Reti di Impresa Confagricoltura.

Durante i lavori è stato presentato uno strumento nuovo ed altamente innovativo, presto operativo anche in provincia di Ragusa: Agricheck, software di analisi dei conti aziendali per agevolare l’accesso ai finanziamenti creditizi, agli interventi dei confidi e di altri intermediari finanziari, oltre a fornire un’attività di consulenza nei rapporti con le banche.

Ancora una volta – aggiunge Pirrè – Confagricoltura Ragusa protagonista di momenti formativi e di condivisione di know how tra professionisti diversi che operano nel mondo agricolo. Non intendiamo fermarci, continueremo ad organizzare momenti come questo. C’è bisogno di fare rete e riempire vuoti per fare sistema e rafforzare la nostra economia locale”.

Convegno sovraindebitamento 18 maggio - Confagricoltura Ragusa2

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“Strumenti della risoluzione della crisi da sovraindebitamento dell’impresa agricola”: convegno venerdì 18 maggio a Ragusa

Ad organizzare l’importante convegno dall’alto valore scientifico, Confagricoltura Ragusa, l’Ordine degli Avvocati e l’ Ordine dei Commercialisti di Ragusa

Il tema della crisi delle aziende agricole scuote giornalmente il tessuto economico e sociale di tutta la fascia trasformata, imponendo l’attivazione di tutti gli strumenti risolutivi possibili da parte delle organizzazioni di categoria, degli ordini professionali e di tutti quei soggetti che hanno una responsabilità istituzionale.

Per discutere della questione, Confagricoltura e gli Ordini degli Avvocati e dei Commercialisti hanno organizzato il convegno “Strumenti della risoluzione della crisi da sovraindebitamento dell’impresa agricola” che si terrà venerdì 18 maggio a Ragusa, in via Nino Martoglio 5, dalle 14:30 alle 18:30.

La partecipazione al convegno prevede il riconoscimento di crediti formativi per i due ordini professionali coinvolti e il rilascio di un attestato.

Dopo i saluti del presidente del Tribunale di Ragusa, dott. Biagio Insacco, del presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Ragusa, dott. Maurizio Attinelli, del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ragusa, avv. Giorgio Assenza e del presidente di Confagricoltura, dott. Antonino Pirrè, si entrerà nel vivo di un dibattito dall’alto profilo tecnico e scientifico, moderato dall’avv. Agatino Di Stallo.

Segue l’elenco degli interventi in programma:

  • avv. Maria Cristina D’Arienzo (Area Legale e Reti di Impresa Confagricoltura)

La crisi dell’impresa agricola: disciplina e prospettive

 

  • dott.ssa Francesca Mazzola (Commercialista in Ragusa)

Le finalità della Legge n. 3/2012 e delle sue modifiche.

La funzione degli organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento

 

  • avv. Marina De Cesare (Avvocato del Foro di Milano)

I presupposti per l’accesso alla composizione della crisi da sovraindebitamento dell’impresa agricola. Le difficoltà pratiche

 

  • dott.ssa Rosa Anna Paolino (Commercialista in Ragusa)

La relazione del gestore/professionista

 

  • dott.ssa Marisa Acagnino (Presidente di Sezione Tribunale Civile di Catania)

Contenuto del piano e confronto tra le procedure di negoziazione della crisi delle imprese agricole. Ruolo del giudice

 

  • avv. Agatino Di Stallo (Avvocato del Foro di Ragusa)

Obiettivi. L’impresa agricola e il sovraindebitamento: prosecuzione dell’attività di impresa, ristrutturazione del debito e ricambio generazionale

 

  • dott. Antonino Pirrè (Presidente Confagricoltura Ragusa)

Esigenza di corretta informazione alle aziende agricole e avvio sportello di consulenza e progetto Agricheck

A seguire, conclusioni e chiusura lavori.

Un altro momento di confronto importante, con interlocutori di alto livello, frutto di un lavoro sinergico tra tecnici, professionisti e la nostra organizzazione di categoria”, dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa, dott. Antonino Pirrè. “Sarà l’occasione – aggiunge il presidente Pirrè – per presentare il nostro nuovo sportello a sostegno delle aziende agricole in crisi e Agricheck, (software di analisi dei conti aziendali per agevolare l’accesso ai finanziamenti creditizi, agli interventi dei confidi e di altri intermediari finanziari, oltre a fornire un’attività di mediazione creditizia in convenzione con le banche), oltre che per rilanciare il protocollo d’intesa, già attivo, tra la nostra organizzazione e l’Ordine dei Commercialisti nell’organizzazione dell’organismo di gestione della crisi delle aziende agricole”.

Locandina convegno Confagricoltura e Ordini Commercialisti e Avvocati - 18 marzo ragusa-1

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Europa, il 14 maggio si avvia negoziato su quadro finanziario: bilancio agricolo e imprese più strutturate devono essere priorità

Giansanti (Confagricoltura): “Delegazione italiana si impegni per bilancio agricolo e imprese più strutturate”

Parte ufficialmente il negoziato sulle proposte della Commissione europea relative al  quadro finanziario dell’Unione per il periodo 2021-2027. Le proposte saranno presentate il 14 maggio al Consiglio Affari Generali della UE ed i rappresentanti degli Stati membri formuleranno nell’occasione le prime reazioni, anche in preparazione del vertice tra i capi di Stato e di Governo in programma a fine giugno.

Alla vigilia della riunione del Consiglio Affari Generali, Confagricoltura ha ribadito la propria posizione sul nuovo quadro finanziario della UE. “La proposta della Commissione è inaccettabile”, ha dichiarato il presidente Massimiliano Giansanti.  “A valori costanti il Centro Studi di Confagricoltura ha prospettato una riduzione degli aiuti diretti del 12% e, per i programmi di sviluppo rurale, il taglio sarebbe di quasi il 25%”.

“Bruxelles dimentica che l’agricoltura assicura ai cittadini produzioni abbondanti, stabili e con requisiti di qualità e sicurezza che sono all’avanguardia a livello mondiale – ha proseguito Giansanti -. Inoltre, l’attività degli imprenditori agricoli contribuisce alla gestione dello spazio rurale e alla protezione delle risorse naturali. Per questo, il settore primario rientra a pieno titolo tra i cosiddetti ‘beni pubblici’ che l’Unione europea ha l’obbligo di tutelare e di valorizzare nell’interesse della collettività”.

Ad avviso di Confagricoltura merita un particolare approfondimento il taglio proposto per i contributi diretti della Pac. “I trasferimenti in questione – ha posto in evidenza il presidente Giansanti – non hanno una finalità di natura sociale, ma costituiscono una rete di protezione minima a fronte dei rischi naturali ed economici ai quali sono esposte le aziende agricole. È quindi immotivata e contradditoria la proposta della Commissione, che intende obbligare gli Stati membri a limitare gli aiuti diretti destinati alle imprese di maggiore dimensione, fissando un massimale aziendale o introducendo un sistema di degressività (riduzione progressiva) del sostegno in funzione degli ettari”.

In pratica – ha ricordato – è stato proposto di discriminare le imprese che assicurano la parte preponderante dell’occupazione e della produzione lorda vendibile di settore; che sono meglio integrate con il settore della trasformazione e più idonee a realizzare un processo di innovazione tecnologica, indispensabile anche per far fronte alle nuove sfide poste dal cambiamento climatico.

Giansanti ha così concluso: “Sollecitiamo la delegazione italiana ad assumere, da subito, una posizione determinata per l’invarianza in termini reali del bilancio destinato all’agricoltura e per la tutela di tutte le imprese agricole, senza distinzioni e discriminazioni”.

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