Successo del primo ciclo di incontri in azienda organizzati da Confagricoltura Ragusa in collaborazione con il Centro Antiviolenza “Donne a Sud”

Si è concluso il primo ciclo della campagna “Mi aspetto rispetto”, organizzata da Confagricoltura Ragusa in collaborazione con il Centro Antiviolenza “Donne a Sud, che ha portato la cultura della parità di genere nelle aziende agricole del territorio attraverso qualificati e partecipati incontri formativi.

L’iniziativa, articolata in una serie di appuntamenti presso diverse realtà produttive su tutto il territorio provinciale, da Modica a Vittoria, passando per Santa Croce Camerina, ha rappresentato un’importante occasione di approfondimento e sensibilizzazione sui temi della parità di genere e della prevenzione della violenza, coinvolgendo operai e operaie del settore agricolo in un dialogo costruttivo e partecipato.

Le aziende partecipanti hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, riconoscendo il valore educativo e formativo di un programma affrontato con sensibilità e competenza. “Siamo lieti di aver aderito – dichiara Emma Zisa (Zisa Group) – davvero encomiabile il tatto con cui l’avv. Caudullo è riuscita ad entrare in connessione intima con le nostre collaboratrici su un tema di rilevantissima attualità”.

“Un momento delicato e molto interessante che ha toccato da vicino le nostre operaie. Tutte le aziende dovrebbero organizzare momenti così”, commenta Roberta Tardera (Ioppì).

L’impegno comune è stato quello di promuovere una riflessione profonda su tematiche fondamentali per la costruzione di una società più consapevole. “Un dialogo aperto, coinvolgente e necessario – spiega Carlo Scollo (Ecofaber) – conoscere, riconoscere, educare per prevenire e contrastare la violenza. Ringraziamo di cuore tutte le partecipanti e i partecipanti, le relatrici, e chi ogni giorno lavora per creare una cultura di rispetto e inclusione”.

Confagricoltura Ragusa esprime soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa che rientra tra le attività sostenute dall’Organizzazione agricola per promuovere la crescita non solo economica, ma anche culturale e sociale della comunità agricola del territorio.