Coltiviamo Agricoltura Sociale, tra i vincitori dell’VIII edizione l’azienda siciliana Gagliardo Briuccia con il progetto “In Cassetta”

Premiata per aver colto i nessi sociali, economici e produttivi che legano l’agricoltura a Palermo, promuovendo l’integrazione di fasce deboli e fragili

 In Italia l’agricoltura sociale è praticata dal 12,5% del totale delle imprese agricole e le aziende che, oltre alla coltivazione e all’allevamento, svolgono attività sociali sono cresciute del 250% in otto anni (dati Ismea). Sostenere lo sviluppo delle attività che l’agricoltura realizza nell’ambito sociale, per promuovere la solidarietà, l’inclusione e il valore delle persone, è lo scopo del concorso “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, giunto all’XVIII edizione ed organizzato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, con un investimento di un milione di euro a sostegno di 24 progetti di agricoltura sociale in tutta Italia.

Stamattina a Palazzo della Valle a Roma la cerimonia di premiazione che ha visto tra i quattro vincitori l’Azienda Agricola Gagliardo Briuccia Valentina con il suo progetto “In Cassetta”. Il riconoscimento al progetto premia l’aver “colto i nessi sociali, economici e produttivi che legano l’agricoltura a Palermo, diventando strumenti per promuovere l’integrazione di fasce deboli e fragili”.

L’azienda opera in un territorio a vocazione agrumicola, nella zona periurbana di Palermo, caratterizzata da dispersione scolastica, un’alta percentuale di minori in carico al Servizio Sociale, un tessuto multietnico e da un’urbanizzazione selvaggia. Il punto di forza del progetto è la collaborazione con l’associazione che eroga servizi socio-educativi e socio-assistenziali sul territorio. L’obiettivo è il miglioramento delle condizioni di salute, sociali, emotive e cognitive con l’ausilio delle piante, l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio, potenziando le capacità dei soggetti disabili e sfruttando il potere terapeutico dell’interazione con la terra e coi suoi frutti.

“Siamo orgogliosi che la nostra generosa regione sia modello anche nell’agricoltura sociale. Oggi, grazie al lavoro e alla lungimiranza di Valentina Gagliardo Briuccia, ha vinto la Sicilia. La Sicilia che guarda oltre, coraggiosa e ottimista, e che mette al centro l’inclusione sociale, attraverso il lavoro e l’impresa. La visione dell’azienda di Valentina Gagliardo Briuccia rappresenta un pezzo importante ed esemplare della nostra visione di agricoltura innovativa, sostenibile e visionaria”: questo il commento del presidente di Confagricoltura Sicilia, avv. Rosario Marchese Ragona.

GLI ALTRI PROGETTI PREMIATI

NO AUT di Cascina Don Guanella di Lecco è un progetto educativo per accompagnare alla vita adulta i giovani a rischio di esclusione, attraverso il coinvolgimento nella filiera agricola, dalla produzione ai processi di trasformazione dei prodotti. I ragazzi coinvolti collaboreranno alla produzione, lavorazione e commercializzazione di prodotti come ortaggi, piccoli frutti, vino, e semilavorati da essi derivati (miele, uova, formaggi), ma anche servizi di piccola ristorazione, secondo un modello di piccolo agriturismo, di bed and breakfast e per l’accoglienza di giovani maggiorenni, a fine percorso in comunità.  La cascina diventa così nuovo modello di sviluppo sostenibile, orientato alla promozione di maggiore uguaglianza e giustizia sociale, in grado di creare opportunità di lavoro per giovani svantaggiati, facendo crescere il tessuto locale e promuovendo un uso più sostenibile delle risorse energetiche.

TOURISM 4 ALL della Soc. Coop. Agricola Narnia di Foggia, presenta una proposta innovativa che, creando opportunità di integrazione, punta a realizzare un’occasione di inserimento sociale e un processo di cambiamento culturale. La scelta di intraprendere un’iniziativa di agricoltura sociale nel territorio dei Monti Dauni scaturisce da un’attenta analisi del territorio sociale, ambientale e delle politiche di welfare nel territorio. Questo progetto offre un servizio alla comunità territoriale, offrendo una vacanza a persone con disabilità fisica e/o psichica e a donne in situazione di svantaggio, nonché a minori e a giovani in condizione di disagio sociale e alle loro famiglie, mettendo a punto un soggiorno con un programma di attività agricole sociali da realizzare durante la permanenza in fattoria, specifiche per questo target di clienti.

Premio Speciale a La CASA DELLA LEGALITA’, di Forlì. TERRA LIBERA E SOLIDALE ha ottenuto la concessione, a Forlì, del terreno Ex Limonetti, di un’aula formativa e del circolo Ex-Marini, confiscati alla criminalità organizzata. L’obiettivo è creare uno spazio verde inclusivo, per promuovere attività ed eventi insieme alla protezione ambientale, allo sviluppo sostenibile della legalità e dell’economia circolare. Nel 2023 è iniziata la realizzazione della CASA DELLA LEGALITA’, con un orto biologico condiviso, per la realizzazione di attività formative e di orto-terapia destinate a persone disabili, svantaggiate e fragili, oltre che a studenti delle scuole primarie e secondarie. La produzione di ortaggi biologici, con la partecipazione della comunità permetterà lo scambio di saperi tra anziani e giovani. Sarà progettato un giardino della biodiversità e un sentiero natura, per le attività formative-naturalistiche e di educazione.

Palermo, 23 gennaio 2024

L’addetto stampa

Bartolo Lorefice

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Bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”: è possibile partecipare fino al 20 ottobre 2023

Un mondo che rinasce grazie all’agricoltura, nelle zone verdi circostanti il Parco Archeologico di Pompei, attraverso il coinvolgimento di giovani o con bassa scolarità o con qualche disabilità; una fattoria didattica, a Bene Vagienna, in provincia di Cuneo, in cui si svolgono attività rivolte a bambini e ragazzi con problemi psico-sociali, disabilità, o provenienti da famiglie difficili; un giardino di tulipani, a pochi chilometri da Cagliari, che persone affette da tumore possono curare e attraverso il quale possono provare a stare meglio; ancora un’altra fattoria didattica alla periferia di Torino, dove possono trovare lavoro ragazzi emarginati; lo scambio – attraverso la cura dell’orto – tra anziani che trasmettono il loro sapere e giovani in situazioni di disagio, realizzato da un’azienda florovivaistica in provincia di Piacenza; l’esperienza di nove ragazzi africani provenienti dai campi di Rosarno, dove venivano sfruttati, che sono riusciti ad aprire una propria attività e oggi producono yogurt e ortaggi, tutti rigorosamente biologici, a 35 chilometri da Roma. 

Questi sono solo alcuni dei progetti realizzati e ancora oggi portati avanti con successo grazie al bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale” ideato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata.

Il concorso, arrivato oggi all’VIII edizione, mette in palio 40.000 euro per ciascun progetto di agricoltura sociale, insieme a tre borse di studio per frequentare il Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata.

Previsti inoltre ulteriori 20.000 euro per un progetto speciale di gestione e riqualificazione del verde pubblico, al quale possono partecipare anche le cooperative sociali non agricole che si occupano della gestione e riqualificazione del verde pubblico.

Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation sono fortemente convinte del valore delle attività che l’agricoltura realizza nell’ambito sociale, lo dimostra l’impegno di questi anni e gli importi sinora erogati, pari a 840.000 euro. 

Alla selezione di “Coltiviamo agricoltura sociale” possono partecipare gli imprenditori agricoli, le cooperative sociali, anche in associazione con altri attori del terzo settore, purché il capofila sia sempre un imprenditore agricolo o una cooperativa sociale che faccia attività agricole.

Tutti i progetti devono essere presentati tassativamente entro il 20 ottobre 2023, sia via e-mail a coltiviamoagricolturasociale@confagricoltura.it, sia con raccomandata AR a Confagricoltura – Corso Vittorio Emanuele II, 101 – 00186 ROMA. 

La Giuria valuterà tutti i progetti pervenuti ed entro dicembre comunicherà i vincitori. Tutte le info per candidarsi alla VIII edizione del bando su www.coltiviamoagricolturasociale.it.

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“Coltiviamo agricoltura sociale”, Confagricoltura lancia la VII edizione

In palio 120 mila euro più 20 mila euro per un progetto sulla gestione e riqualificazione del verde pubblico

Parte rinnovata la settima edizione di “Coltiviamo agricoltura sociale”, il premio ideato da Confagricoltura, Senior L’età della Saggezza Onlus e Reale Foundation in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, che punta a valorizzare, attraverso l’agricoltura, questa forma di welfare verde per offrire supporto, riabilitazione e reinserimento sociale alle persone più fragili.

Due le principali novità: a garanzia di una maggiore trasparenza è stata eliminata la votazione on-line, dando così modo alla giuria di esaminare tutti i progetti presentati. E, oltre ai tre premi da 40.000 euro uniti a tre borse di studio per frequentare il Master di Agricoltura Sociale presso l’Università di Roma Tor Vergata, è stato aggiunto un “premio speciale 2022” per un progetto di gestione e riqualificazione del verde pubblico, per il quale potranno partecipare anche le cooperative sociali non agricole. L’idea vincitrice riceverà 20.000 euro.

“Con questa settima edizione – rimarca Confagricoltura – insieme ai nostri partner raggiungeremo un totale di 20 progetti premiati, tutti perfettamente operativi ed equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale. E’ la migliore dimostrazione di come questa attività, che si traduce in un forte strumento di integrazione e di inclusione, abbia messo salde radici, diventando un’eccellenza del made in Italy”.

Una scelta imprenditoriale quella di impegnarsi in progetti sociali all’interno di imprese agricole, che ha saputo coniugare perfettamente i ritmi lenti della natura con il reinserimento lavorativo, restituendo dignità a migliaia di persone. Questo tipo di agricoltura è oggi ben consolidata sul territorio: sono più di 3.500 le aziende del settore che vi si dedicano con successo, occupando 38mila addetti, con un fatturato di 300 milioni.

Le aziende agricole impegnate in progetti di agricoltura sociale sono unite da una visione dell’agricoltura che va ben oltre la coltivazione e la produzione. Pur mantenendo un forte legame con la terra, sono state capaci di evolversi al punto di trasformarsi in un collegamento tra persone e processi sociali e culturali diversi, dimostrando il loro valore decisivo per le comunità rurali.

Tutte le info per candidarsi alla VII edizione bando, che sarà attivo fino alla mezzanotte del 20 ottobre 2022, su www.coltiviamoagricolturasociale.it 

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Confagricoltura, si apre la sesta edizione di “Coltiviamo agricoltura sociale”: in palio 120 mila euro

Sostenere il capitale umano incoraggiando e accompagnando lo sviluppo di attività imprenditoriali capaci di coniugare sostenibilità e innovazione. E’ questo l’obiettivo di ”Coltiviamo Agricoltura Sociale”, il bando lanciato da Confagricoltura con Senior – L’Età della Saggezza Onlus, insieme, per il terzo anno consecutivo, a Reale Foundation (la fondazione corporate di Reale Group), in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata, giunto alla sua 6° edizione.

 

L’iniziativa prende vita da un’analisi attenta dei contesti territoriali di tutto il Paese, attraverso la lettura dei bisogni delle comunità locali, delle famiglie di soggetti che vivono la diversità, ma coinvolge anche anziani, immigrati, detenuti e rifugiati o richiedenti asilo. Al bando possono partecipare imprenditori agricoli e cooperative sociali o associazioni di più soggetti.

 

Il bando mette in palio tre premi da 40.000 euro ciascuno, a copertura totale dei costi, per altrettanti progetti innovativi di Agricoltura Sociale.

 

Ai tre progetti migliori sarà poi assegnata una borsa di studio per la frequenza alla 7° edizione del Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata. La borsa di studio può essere utilizzata dal vincitore o da una persona che lui stesso indicherà, a patto che sia direttamente collegata al progetto o all’organizzazione vincente.

 

Le proposte devono riguardare una o più delle seguenti aree: l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale; le prestazioni e le attività sociali di servizio per le comunità locali che utilizzino le risorse dell’agricoltura per sviluppare le capacità delle persone; i servizi a supporto delle terapie mediche, psicologiche riabilitative; l’educazione ambientale e alimentare, la salvaguardia della biodiversità, la conoscenza del territorio mediante le fattorie sociali e didattiche. Per la selezione dei vincitori sono previste due fasi distinte: una votazione online e una valutazione di merito.

 

Nella piattaforma dedicata www.coltiviamoagricolturasociale.it sarà possibile visionare i progetti presentati e partecipare direttamente alla prima selezione esprimendo il proprio voto.

Tutti i 30 progetti che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze accederanno alla fase di valutazione della Giuria di Esperti; ai primi tre in graduatoria, solo dopo la valutazione degli esperti, riceveranno 5 punti aggiuntivi che andranno a sommarsi alla valutazione di merito.

 

La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 15 ottobre 2021. I progetti potranno essere votati nei 30 giorni successivi alla presentazione in piattaforma, e i vincitori saranno decretati dalla Giuria entro la fine di dicembre 2021.

 

Tutte le informazioni e i dettagli relativi al bando sono disponibili sul sito www.coltiviamoagricolturasociale.it

 

Sempre sul sito, sarà poi possibile conoscere nel dettaglio tutti i progetti partecipanti.

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L’impegno concreto di Confagricoltura per la sostenibilità e il sociale

Confagricoltura aumenta il proprio impegno per l’agricoltura sociale: alla nuova edizione del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale” – insieme alla Onlus Senior ‘L’Età della Saggezza’ e, da due anni, anche Reale Foundation – si aggiunge quest’anno “Agro Social: seminiamo valore”, in collaborazione con JTI Italia (Japan Tobacco International) per premiare progetti capaci di coniugare sostenibilità e innovazione nel comparto.

In cinque anni Confagricoltura raggiunge quindi, insieme ai partner, il traguardo di 670.000 euro a favore dell’agricoltura sociale. “Un impegno che ha premiato in questi anni storie concrete di impresa e di solidarietà – afferma il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – in vari territori del nostro Paese, dimostrandosi uno strumento di sviluppo capace di generare benefici e servizi per persone a rischio di esclusione sociale”.

Nel dettaglio, la quinta edizione di “Coltiviamo Agricoltura Sociale” mette in palio 120.000 euro – suddivisi in 40.000 euro per ciascuno dei tre progetti vincitori – e una borsa di studio per conseguire il master in Agricoltura sociale all’Università di Roma Tor Vergata. C’è tempo per presentare la propria candidatura fino al prossimo 15 ottobre.

Informazioni QUI

Scade invece l’11 settembre la fase uno di “Agro-Social: seminiamo valore”, il programma in collaborazione con JTI Italia che premia, rispettivamente con 40.000 e 30.000 euro, due progetti capaci di coniugare sostenibilità e innovazione in quattro regioni: Veneto, Toscana, Umbria e Campania.

Informazioni QUI

Insieme a Reale Mutua Assicurazioni, Confagricoltura intende inoltre promuovere il contributo del settore primario alla crescita sostenibile e alla stessa rinascita del Paese dopo l’emergenza Coronavirus. Lo fa con “AGRIcoltura100”, l’iniziativa che valuta l’orientamento delle imprese agricole alla sostenibilità, valorizzando quelle che hanno adottato soluzioni o promosso azioni in grado di migliorare la sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

Informazioni QUI

“L’Italia – conclude il presidente Massimiliano Giansanti – si merita, e ha, una grande agricoltura. Abbiamo l’importante compito di garantire cibo buono e di qualità. Siamo attenti alla situazione del Paese e, soprattutto in questa fase, vogliamo fare la nostra parte per riconoscere l’impegno di quelle imprese che hanno lavorato anche per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della propria attività e delle loro comunità in un periodo particolarmente difficile”.

 

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Sosteniamo il progetto “Semi” di Mangrovia e MH – Casa delle Culture: ecco come votare!

Si è aperta la votazione online che deciderà quali saranno i progetti vincitori della IV edizione del premio nazionale “Coltiviamo Agricoltura Sociale, c’è tempo per votare fino al 23 novembre 2019.

“Coltiviamo agricoltura sociale” è indetto da Confagricoltura con la Onlus Senior L’Età della Saggezza, insieme a Reale Foundation (la fondazione corporate di Reale Group), in collaborazione con la Rete delle Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata.

Il bando mette in palio tre premi da 40.000 Euro ciascuno, a copertura totale dei costi, per altrettanti progetti innovativi di agricoltura sociale: due premi sono erogati dalla ONLUS Senior – L’Età della Saggezza e uno, da quest’anno, da Reale Foundation.

Per la selezione dei vincitori, in considerazione del valore sociale dell’iniziativa e con l’obiettivo di dare alle diverse proposte il massimo della diffusione, la procedura prevede due fasi distinte: una votazione online e una valutazione di merito.

Dopo la votazione online sul sito (che si conclude il 23 novembre), i 30 progetti che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze accederanno alla fase di valutazione da parte della Commissione di Esperti nominata da Confagricoltura, Onlus Senior, Reale Foundation e Rete Fattorie Sociali. I vincitori saranno decretati dalla giuria entro la fine di dicembre 2019. I tre progetti dovranno essere realizzati entro fine 2020.

Tra le imprese candidate c’è Mangrovia, la start up ragusana (di Scicli, per l’esattezza) guidata da Lorenzo Cannella e attiva nel settore dell’acquacoltura, già vincitrice del Premio Innovazione per l’Agricoltura 2019.

Mangrovia è candidata con “Semi – Coltiviamo il futuro”, in collaborazione con MH – Casa delle Culture, struttura attiva nel settore dell’accoglienza a Scicli, e numerose realtà del territorio che lavorano con il trattamento dei disturbi dello spettro autistico.

Un progetto che vuole dar vita ad un luogo dedicato alla didattica e formazione con la finalità dell’inclusione sociale e lavorativa.

L’obiettivo è quello di creare un gruppo di persone diverse per tanti aspetti e che, grazie all’interazione e all’inclusione, possa essere esempio di come handicap momentanei o permanenti possano essere superati. Un luogo per tutti dove si possa condividere, crescere e arricchirsi di esperienze umane e sociali.

Come votare il progetto “Semi, coltiviamo il futuro” di Mangrovia

1) vai sul sito del bando a questo link https://www.coltiviamoagricolturasociale.it/iscriviti/ e compila l’iscrizione. L’iscrizione sarà completa solo dopo aver ricevuto la mail di conferma (potrebbe arrivare nella posta indesiderata);

2) vai a questo link  https://www.coltiviamoagricolturasociale.it/…/semi-coltivi…/ e per votare clicca sul tasto ;

3) condividi questo articolo per invitare i tuoi amici a votare.

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“Coltiviamo Agricoltura Sociale”: presentata la III edizione del concorso nazionale di Confagricoltura

Sostenere l’agricoltura sociale, incoraggiando e accompagnando lo sviluppo di attività imprenditoriali capaci di coniugare sostenibilità e innovazione: questo l’obiettivo di “Coltiviamo agricoltura sociale”, il bando indetto da Confagricoltura e Onlus Senior-L’Età della Saggezza, con Intesa Sanpaolo e la partecipazione attiva della Rete Fattorie Sociali, in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, giunto alla sua terza edizione.

A Roma presso la sede di Confagricoltura sono stati illustrati gli esiti dei progetti che hanno vinto l’edizione 2017. Tre i premiati: la cooperativa agricola Giuseppe Garibaldi di Roma, l’azienda agricola Vivaio Villanova di Foggia e l’azienda agricola sociale Capone di Macerata, che si è aggiudicata la sezione dedicata alle zone colpite dal terremoto. A ognuno è andato un assegno di 40 mila euro con il quale è stato realizzato il progetto, oltre ad una borsa di studio per la frequenza del Master in Agricoltura Sociale (MAS) che è alla terza edizione presso l’Università di Roma Tor Vergata.

E quest’anno si replica con altri 120 mila euro, messi a disposizione da Confagricoltura e Onlus Senior-L’Età della Saggezza – ha sottolineato il suo segretario nazionale Angelo Santori – insieme ai partner, che premieranno i tre migliori progetti presentati da imprenditori agricoli singoli o associati e cooperative sociali e che dovranno riguardare minori e giovani in situazione di disagio, anziani, disabili, immigrati che godono dello stato di rifugiato e richiedenti asilo.

Oltre al premio in denaro, anche quest’anno saranno destinate ai vincitori otto borse di studio per partecipare al ‘Master online in Agricoltura Sociale’ presso l’Università di Roma Tor Vergata, proprio perché – ha evidenziato il prof. Andrea De Dominicis – si punta molto sulla formazione per accompagnare le aziende associate nel percorso di acquisizione delle competenze necessarie per chi si occupa di agricoltura sociale.

I progetti che intendono partecipare al terzo bando dovranno riguardare minori e giovani in situazione di disagio sociale, anziani, disabili, immigrati dotati dello stato di rifugiati o richiedenti asilo e dovranno essere presentati entro il prossimo 15 ottobre. Clicca qui per avere ulteriori informazioni.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo – ha dichiarato il suo direttore regionale Lazio-Sardegna-Sicilia, Pierluigi Monceri per tradizione è sempre stato vicino all’agricoltura in tutte le sue manifestazioni, considerandolo un settore vitale dell’economia. Guardiamo con interesse alle iniziative agricole nel sociale e le favoriamo attraverso ‘Banca Prossima’ che è dedicata esclusivamente al mondo nonprofit; una banca pensata per partecipare alla crescita dell’ ‘economia del bene comune”.

Il presidente della Rete delle Fattorie Sociali, Marco Berardo Di Stefano, è stato particolarmente colpito dalla valutazione che i colleghi irlandesi, incontrati durante un viaggio di studio, hanno dato sull’agricoltura sociale nel nostro Paese: è “brilliant”. “È vero, quelli realizzati sono progetti che ‘brillano’ sul territorio – ha detto -. E che brilleranno ancora di più se si varerà il marchio nazionale con i decreti attuativi della legge 141/15”.

L’agricoltura sociale – ha sottolineato il sottosegretario alle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, Alessandra Pesceè l’emblema di un’agricoltura integra, non sfruttatrice ma generosa, in prima fila per la collettività”. Quindi ha sottolineato come i decreti attuativi della legge 141 siano in arrivo.

L’agricoltura – ha concluso il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansantiè il contatto tra uomo e natura. E allora chi meglio dell’agricoltore può dar valore al sociale? È bello fare del bene, rendersi utile agli altri. L’agricoltura sociale declina i temi dell’inclusione, dell’aiuto, della vicinanza e della solidarietà”.

In Italia sono quasi 4 mila le realtà rurali che si occupano di portatori di handicap, rifugiati, detenuti, minori in comunità, anziani, dando lavoro a più di 35 mila addetti. Da Nord a Sud questo tipo di agricoltura viene declinata in diversi modi, che rispettano le esigenze sociali e del territorio, ma tutte con un denominatore comune: coinvolgere le “fasce deboli” della società all’interno di quanto stabilito dalla legge 141/2015 sull’agricoltura sociale, portando un beneficio reale all’intera società.

Di seguito i tre progetti che hanno vinto l’edizione 2017:

“Ti p’orto l’orto con l’ape che gira” della Cooperativa G. Garibaldi, Roma

Il progetto nasce dall’esigenza di chiudere il ciclo produttivo della Cooperativa Sociale G. Garibaldi, attivando un punto vendita ambulante, attraverso il quale i giovani adulti con autismo severo della Cooperativa incontreranno al “mercato” la città, portando i frutti del proprio orto e se stessi tra la gente. L’Ape che gira diventa così un moltiplicatore di opportunità di incontro e quindi potenziale strumento abilitativo, oltre che un modo per sensibilizzare i cittadini sui disturbi dello spettro autistico.

“Essenzialmente vivaio” di “Vivai Villanova”, Foggia

Il progetto prevede l’avvio della coltivazione di piante aromatiche – officinali (rosmarino, timo, menta, lavanda) per la produzione di oli essenziali con l’inserimento lavorativo, inizialmente nella fase della produzione primaria, di persone con disagio sociale o disabilità. Il passo successivo comporta il loro inserimento nella fase della trasformazione, che culminerà nella costituzione di una nuova cooperativa, “Gli essenziali”, che vedrà tra i soci proprio le persone target del progetto.

“Ubuntu” di “Apicoltura Capone”, Pollenza in provincia di Macerata (Premio riservato alle zone terremotate)

Il progetto (Ubuntu in africano sud-sahariano indica benevolenza verso il prossimo, forte senso di umanità) prevede l’inserimento di ragazzi fragili che soffrono di ritardo mentale e dello spettro autistico nelle attività aziendali, in particolare nell’apicoltura e nell’equitazione. L’obiettivo è quello di creare una rete di aziende, associazioni ed enti pubblici, per sviluppare idee, proposte e collaborazioni volte alla rinascita economica e allo sviluppo di servizi nelle zone duramente colpite dal terremoto.

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Al via la III edizione del concorso “Coltiviamo agricoltura sociale” e il nuovo bando “Tesori”

Incentivare l’agricoltura sociale per favorire e accompagnare lo sviluppo di attività imprenditoriali in grado di coniugare sostenibilità e innovazione. E’ questo l’obiettivo dei due bandi che saranno online il 23 luglio sulla piattaforma www.coltiviamoagricolturasociale.it istituiti da Confagricoltura e Onlus Senior-L’Età della Saggezza, con Intesa Sanpaolo, e da Fondazione Snam. In ambedue i casi è prevista la partecipazione attiva della Rete Fattorie Sociali e la collaborazione dell’Università di Roma Tor Vergata.

I concorsi, a valenza nazionale, sono dedicati a imprenditori e cooperative agricole e sociali per sviluppare il potenziale dell’agricoltura nell’ambito sociale, con un occhio attento al rafforzamento e allo sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti e alla sperimentazione di nuovi attraverso la costruzione di reti e partenariati tra i diversi attori territoriali.

Nello specifico i due concorsi sono così articolati:

Coltiviamo Agricoltura Sociale:

I progetti a valenza nazionale, che concorrono ai tre premi di 40.000 euro ciascuno più 8 borse di studio per la partecipazione al Master interdisciplinare sull’Agricoltura sociale, dovranno distinguersi per innovazione, capacità di risposta a criticità del territorio, esempi concreti di integrazione.

Dovranno riguardare i minori e i giovani in situazione di disagio sociale, gli anziani, i disabili e gli immigrati che godono dello stato di rifugiato e richiedenti asilo.

“Tesori” – TErre SOlidali in Reti Inclusive.

Il concorso si rivolge ad Enti del Terzo Settore, società benefit, imprese agricole sociali, enti pubblici e start-up innovative a vocazione sociale e ha l’obiettivo di realizzare progetti in grado di generare impatti positivi per i territori in termini di sviluppo locale e sostenibilità ambientale ed economica.

Per i vincitori è prevista la concessione di terreni di proprietà di Snam nei Comuni di Rimini, Palù e Ronco all’Adige in comodato d’uso gratuito per dieci anni, contributi in denaro, attività di mentoring e borse di studio per il Master on-line in Agricoltura Sociale organizzato dall’Università di Roma Tor Vergata.

E’ possibile partecipare a entrambi i bandi. Tutte le informazioni sulla piattaforma Internet dedicata www.coltiviamoagricolturasociale.it

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Sosteniamo la cooperativa Terra Iblea al concorso nazionale “Coltiviamo Agricoltura Sociale”

Il  29 novembre è l’ultimo giorno utile per votare online i progetti che partecipano al bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, organizzato da Confagricoltura e Onlus Senior-L’Età della Saggezza, in collaborazione con Rete delle Fattorie Sociali, Intesa Sanpaolo, Università di Roma Tor Vergata, con l’obiettivo di incentivare l’agricoltura sociale, favorendo e accompagnando lo sviluppo di attività imprenditoriali in grado di coniugare sostenibilità e innovazione.

Il concorso, alla sua seconda edizione, ha incrementato la dotazione finanziaria, aumentando il numero dei premi, che sono passati da uno a tre: ognuno da 40 mila euro per un totale di 120 mila (di cui uno destinato alle aree colpite dal terremoto). E poiché l’agricoltura ha bisogno di imprenditori sempre più specializzati e preparati, oltre al premio in denaro, saranno destinate ai vincitori tre borse di studio per partecipare al ‘Master di Agricoltura Sociale’ presso l’Università di Roma Tor Vergata.

Cento i progetti presentati alla scadenza del 15 ottobre: 89 di carattere nazionale e 11 riguardanti le zone terremotate, provenienti da tutte le regioni d’Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Con Lazio, Lombardia e Campania al vertice della classifica per maggior numero di progetti (rispettivamente con 14, 13 e 10). Molteplici gli ambiti presi in esame, che spaziano dall’inserimento di persone con disabilità, all’educazione ambientale e alimentare, fino alla salvaguardia della biodiversità.

sosteniamo terra iblea

COME VOTARE

I progetti presentati sono stati inseriti, in ordine alfabetico e corredati da un breve abstract e foto, sulla piattaforma internet dedicata www.coltiviamoagricolturasociale.it e in questi giorni possono essere votati dal pubblico. Per votare occorre registrarsi sulla piattaforma nella pagina iniziale, cliccare su “iscriviti”, compilare la griglia e inviare. Arriva quindi un link di verifica che, con clic, vi riporta in “home”. Qui, nella sezione “accedi” occorre confermare mail e password. A questo punto si può votare il progetto prescelto.

Le trenta proposte che avranno raccolto il maggior gradimento passeranno al vaglio di una commissione di esperti per la selezione definitiva. I progetti destinata alle zone colpite dal sisma andranno direttamente alla valutazione della commissione.

Entro la metà di dicembre si conosceranno i tre progetti vincitori, che dovranno essere realizzati entro ottobre 2018. L’importo dei premi sarà erogato in tre tranche; buona parte sarà messa a disposizione subito per consentire alle iniziative una rapida operatività.

Tra i progetti selezionati per il concorso c’è anche la Cooperativa Terra Iblea di Ragusa, impegnata nei reinserimento lavorativo i disabili mentali. Una storia che merita di essere raccontata e conosciuta. Un gruppo di ragazzi inseriti in una comunità-alloggio in cui lavorano nei campi, nella cucina e nella sala del ristorante, dove vengono cucinati i frutti del loro lavoro nei campi. Un progetto che parte nel novembre 2011, grazie alla generosità della famiglia Ottaviano Bruno che ha concesso in comodato d’uso gratuito un ampio podere di 21 ettari in contrada Cillone Lusìa, lungo la vecchia statale che collega Ragusa e Modica.

La ratio principale della progetto della cooperativa Terra Iblea è incentivare e ottimizzare il processo di riqualificazione e di inserimento di ragazzi speciali in un contesto societario. Infatti sono soci della cooperativa, hanno un assetto proprietario e una modalità con la quale ci si garantisce l’un l’altro nella forma d’investimento che ognuno ha realizzato. Da qualche giorno, inoltre, è partito un nuovo progetto, approvato dalla Fondazione “Con il Sud”, che ha premiato l’idea di Terra Iblea del Sud Italia: l’unico progetto che è passato in provincia di Ragusa e che trova coinvolti partner istituzionali dei processi sia di natura sanitaria sia di natura socio-assistenziale, per poter continuare a continuare.

“È uno dei progetti sull’agricoltura sociale che non dà reddito, ma è un’agricoltura che dà una ricchezza incredibile al territorio, valorizzazione un territorio bellissimo coinvolgendo e impegnando socialmente soggetti che hanno difficoltà. Lavorare per queste persone significa rinascere e la loro realizzazione ha una valenza sociale incredibile”, dichiara il presidente di Confagricoltura Ragusa Antonino Pirrè. Infatti, come dichiara Emanuele Avola, uno dei ragazzi della cooperativa: “Alzarsi la mattina presto vuol dire avere un risultato da portare a compimento. E  questo ci fa sentire parte della società delle persone normali”.

Sosteniamo i ragazzi di Terra Iblea (e il loro progetto di vera inclusione sociale partendo dall’agricoltura) votandoli al concorso “Coltiviamo Agricoltura Sociale”. Bastano pochi minuti.

Per conoscere meglio la cooperativa Terra Iblea date un’occhiata al  video seguente prodotto da Confagricoltura Ragusa.

https://www.youtube.com/watch?v=bOjixwPqCMI&sns=em

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