“Cresce e si distribuisce in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale il numero dei Comuni rurali che intraprendono un percorso di miglioramento continuo sul piano della sostenibilità. Si tratta di piccoli passi, fatti però da azioni molto concrete per arrivare a questo traguardo”. Così Claudio Mazza, presidente della Foundation for Environmental Education-Fee Italia, ci sottolinea il grande consenso ricevuto anche quest’anno da Spighe Verdi, il programma realizzato da Fee Italia in collaborazione con Confagricoltura, per premiare i Comuni rurali più virtuosi in tema di sostenibilità.

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Da sinistra: Claudio Mazza (FEE Italia) e Francesco Postorino (Confagricoltura)

Dal 2015 ad oggi Spighe Verdi ha visto infatti crescere le adesioni e le assegnazioni: anche nel 2020, nonostante la pandemia, 46 Comuni in ben 13 regioni hanno ricevuto il riconoscimento. In questi sei anni ha guidato i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità; il programma è un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione.

L’assegnazione delle Spighe verdi ai Comuni rurali più sostenibili segue la stessa metodologia che vede assegnare la Bandiera Blu, sempre conferita da Fee Italia, alle località turistiche balneari che rispettano criteri di gestione sostenibile del territorio.

“Un percorso come questo di certificazione richiede – ci ha detto Mazza – grande condivisione, impegno e massima collaborazione tra l’amministrazione pubblica, la comunità e le aziende agricole unite in un grande lavoro di squadra. A cinque anni dall’avvio dell’iniziativa Spighe Verdi il risultato è stato l’aumento delle buone pratiche anche in agricoltura. Il programma potrebbe crescere ancora ed avere i numeri per essere esportato fuori dal nostro Paese diventando un’iniziativa di respiro internazionale come quello di Bandiera Blu per le spiagge”.

Le candidature dei Comuni vengono valutate in base a 67 indicatori che vanno a comporre 15 macroaree: queste sono, oltre all’agricoltura, la partecipazione pubblica, l’educazione alla sostenibilità, l’assetto urbanistico, la protezione della biodiversità, la conservazione e valorizzazione del paesaggio, la tutela del suolo, la gestione del ciclo dei rifiuti, l’efficienza energetica, la qualità dell’aria e dell’acqua, la qualità dell’ambiente sonoro, la mobilità sostenibile, il turismo e il rischio. “Anche quando la valutazione non arriva ad assegnare la Spiga Verde al Comune – spiega il presidente di Fee Italia – la segnalazione delle criticità rappresenta già un buon punto di partenza in vista di ulteriori miglioramenti da realizzare. La lista dei Comuni vincitori dell’edizione 2021 di Spighe Verdi  verrà resa nota alla fine di luglio”.

La valutazione viene affidata a una Commissione di esperti in grado di esprimersi in totale trasparenza o oggettività. La commissione è composta dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, il Comando Unità tutela Forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri, l’Ispra, il Cnr e Confagricoltura.

“Il programma Spighe verdi può offrire molto – ha aggiunto il presidente della Fee – in termini di valorizzazione del territorio a prescindere dal grande potenziale offerto dal nostro Paese in termini di beni culturali e attrazioni turistiche e accoglienza del turismo rurale. Il programma è importante per arrivare a una gestione del territorio impronta alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente. L’aumento delle presenze turistiche si auspica debba essere accompagnato da miglioramenti proporzionali nell’ambito della sostenibilità”.

“L’agricoltura – ha osservato il direttore generale di Confagricoltura Franco Postorino – ha un ruolo determinante nel programma Spighe Verdi, poiché è il settore in cui avviene la vera rivoluzione culturale. Assumono tra l’altro rilievo l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio, la cura dell’arredo urbano e l’accessibilità per tutti senza limitazioni”.

I Comuni possono candidarsi direttamente iscrivendosi sul sito www.spigheverdi.net e scaricando il Questionario 2021 con le linee guida da seguire e la Procedura Operativa 2021 certificata ISO 9001-2015. Le domande devono essere inviate entro il 12 maggio agli uffici di Fee Italia con la documentazione in forma cartacea (non sono ammesse le domande pervenute per posta elettronica o fax).